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Autore: GRACE_WHITE    12/04/2015    6 recensioni
|Dal testo|
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-Dovresti allenarti a combattere ancora un po’, allora.- commenta. Il suo viso è vicino al mio e sento il suo respiro sulle guance. Mi mordo il labbro e abbasso lo sguardo.
-Lasciami andare, per favore.- dico a bassa voce. Lui fa come dico, lo ammetto, mi è piaciuto questo contatto con lui. Lo fisso negli occhi, sono così ipnotici- Assomigli tanto a papà.-
Percy trasale e si guarda i piedi- E tu sei bellissima.-
-Mi metti in imbarazzo così.- dico, arrossendo.
-Te lo dovevo dire.- confessa- E' quasi un dispiacere averti come sorella.-
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Spero vi abbia incuriosito, questa è la mia seconda fanfiction su Percy Jackson!
Grace :)
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Incest, Spoiler!, Triangolo
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Ho bisogno di te
 
Non parlo con Percy da due giorni.

L’ho visto di sfuggita a cena e a pranzo, mentre io mi andavo a sedere con il cibo lui se ne andava. Questi giorni dorme a casa di Jason, il fidanzato di Piper e figlio di Giove.
Mi manca. Non come fratello… Ma è così sbagliato. Mi sento come se avessi bisogno di un contatto come quello che abbiamo avuto la sera del 4 luglio, o forse qualcosa di più.
Scuoto la testa e mi alzo in piedi, spolverandomi la sabbia della spiaggia dai jeans. Mi incammino e mi accorgo solo ora di quanto sia piacevole l’aria del Campo Mezzosangue, anche l’atmosfera. Sembra che abbia qualcosa di caldo, e non lo dico solo perché siamo in piena estate. E’ piacevole, in un certo senso.
Mentre vado verso la mia cabina saluto con la mano alcuni semidei che ho conosciuto ad allenamento, in mezzo a loro c’è Annabeth. Mi saluta, ma io distolgo lo sguardo, non riesco a sostenerlo. Entro velocemente nella mia cabina e chiudo la porta, appoggio la fronte sul legno e respiro profondamente , con un nodo alla gola.

-Cosa mi prende?- sussurro. Sento improvvisamente una fredda sensazione provenire dai fianchi, non riesco quasi più a respirare. Le mani che mi hanno afferrato i fianchi mi girano delicatamente, e sono faccia a faccia con Percy.
Ci fissiamo senza batter ciglio, io non riesco più a pensare a qualcosa che non siano i suoi occhi, voglio continuare a vivere soltanto con i suoi occhi davanti. Così lucidi, brillanti e verdi- Percy.- mormoro, ancora le sue mani sono su di me. Io premo un po’ le mie sul suo petto, cercando di allontanarlo.
-Elizabeth.- sussurra, e io soltanto al suono della sua voce che pronuncia il mio nome gemo. Lui mi afferra una gamba e se la porta sopra la cinta dei pantaloni e io meccanicamente mi aggrappo anche con l’altra- Sei così… così perfetta.- mi bacia il collo con le labbra umide e poi mi mordicchia la spalla.
Gemo ad alta voce- Basta, Percy.- balbetto.

Lui mi porta verso il suo letto e mi adagia sul materasso, è sopra di me e mi guarda con occhi languidi e desiderosi. Ho i capelli sparpagliati per il cuscino e le cosce ancorate alla sua vita, lui sfiora il mio naso con il suo- Sei sicura di non essere una dea?- mi chiede.
Non riesco a rispondere, anche se so che non lo sono. Sono concentrata sulla piacevole sensazione che provo nel sentire tra i tessuti che ci coprono la sua erezione premuta contro la mia intimità- Devi solo dirmi di andarmene, e giuro sullo Stige che lo faccio.-
Dischiudo la bocca, tentata di dirlo, ma non ce la faccio- Vuoi che faccia qualcosaltro?- chiede, con lo sguardo fisso sul mio.
Mi mordo il labbro e annuisco, lui fa un sorriso quasi incosciente, come se fosse in trans- Cosa vuoi che faccia?-
-Non farmelo dire.- lo supplico. Lui fa pressione con i fianchi su di me e io gemo, ma Percy si alza in ginocchio, davanti a me e mi fissa. Io sono spaesata, mentre lui scuote la testa- Okay, allora me ne vado.- conclude.

-No, no, no, no!- quasi grido quando mette un piede fuori dal letto, lo afferro per un braccio e lo tiro di nuovo su di me- Ti prego, sai quanto mi costa supplicare la gente, però ti prego, Percy!- mi faccio pena a dire queste cose, ma ho seriamente bisogno di lui- Ho bisogno di te, ti prego!-
Lui pi tappa la bocca con le labbra, sento la sua lingua intrecciarsi con la mia, lo afferro per la maglietta e lo tiro di più a me. Lui se la sfila e sfila anche la mia, sento il suo petto a contatto con la mia pancia. Piagnucolo in cerca della sua bocca.
-Ssh!- fa Percy, severo- Fai più piano o qualcuno potrebbe sentirti.- io annuisco velocemente e lui inizia a togliermi i pantaloncini, li getta dietro di se  e si sbottona i suoi, abbassandoli. Vedo la sua erezione spingere contro i boxer, mi vergogno a togliere gli slip, ma non resisto, sono così impaziente. Così lo faccio, li tolgo.

-Non ce la faccio più, Liz.- dice Percy, si toglie i boxer e si fionda su di me, ma prima di entrare mi bacia- Anche io so che siamo fratelli e che è tremendamente sbagliato, ma io non riesco a pensare a te in un altro modo diverso da questo. Non penso a te come una sorella.-
Ecco, ora lo sento dentro di me. Inizia a spingere lentamente, io mi aggrappo alla sua schiena e con le unghie gli graffio la pelle, stringo di più le gambe intorno alla sua vita e lo incito ad andare più veloce. Mi unisco anche io a questo avanti e indietro frenetico e piacevole.
-Devi… ah!- geme- Devi fare più piano, Liz.- mi dice, mentre piagnucolo ad alta voce di piacere. Continuo a fare versi osceni mentre lui spinge sempre di più- Ssh!- bisbiglia Percy, baciandomi, con gli occhi iniettati di eccitazione.

Annuisco e stringo le labbra, gemendo con piccoli gridolini- Continua.- sussurro nel suo orecchio- Spingi più forte, ti prego.- supplico.
Sono così vicina al culmine, lui si morde il labbro e fa come dico. Gli metto le dita tra i capelli e lo attiro verso di me, baciandolo, proprio mentre vengo e orgasmo.
-Liz!- la voce di Percy è strozzata e dopo un ultima spinta viene anche lui, e ricade su di me, con la testa sull’incavo della mia spalla. Non riesco a respirare bene con lui sopra di me, e lui non mi aiuta di certo a stringermi in un abbraccio, anche se è piacevole.
Lui alza di poco la testa e mi guarda con le palpebre socchiuse. Io sospiro- Non avremmo mai dovuto farlo, Percy.-
-Non avrei resistito ancora a lungo.- confessa, dandomi un bacio- Avevo troppo bisogno di te, volevo averti. Elizabeth, non posso… non voglio essere tuo fratello, è impossibile starti accanto e non pensare a te in quel modo. Quando penso a te dimentico completamente ogni cosa: Annabeth, il Campo Mezzosangue, gli dei, la Terra. Ci sei solo tu.-

Resto immobilizzata da queste parole, appoggio una mano sulla guancia di Percy e sorrido, con le lacrime agli occhi- Io…-
Sento qualcosa cadere sul pavimento, subito io e lui ci giriamo e guardiamo il computer Dedalo per terra, e Annabeth, accanto a Luke sulla soglia della porta, con gli occhi sgranati- Non ci posso credere.-
-Porca troia, Jackson!- esclama Luke- Non pensavo che riuscissi ad arrivare fino a questo punto, sei riuscito a farti pure tua sorella! Cavolo, che coraggio!-

Annabeth corre fuori dalla cabina, seguita da Luke. Mi alzo di scatto con il lenzuolo addosso, aggrovigliato per bene intorno al mio busto e vado verso l’uscita, correndo verso Annabeth.

Nota d'autrice: Dopo questo capitolo andrò a farmi curare da un medico bravo, giuro.
Dei, non posso credere di averlo pubblicato, è imbarazzantissimissimo! >.<
Sul serio io... bho. A voi le recensioni xD
Una Grace Pervertita <3 <3 <3

P.s passate sulla mia pagina facebook se viva ^^

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