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Autore: Sia_    12/04/2015    7 recensioni
| Fred/Hermione | Angst |
"Gli sorridi timidamente. Quanto ci avrai messo?"
~
"Intreccia la mano libera nella tua portandole all’altezza dei vostri petti; senti il suo cuore che batte forte al di sotto del tuo palmo -...-"
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Gray Person.

 

 
1998
 
Socchiudi le labbra, percependo il petto comprimersi. Senti il respiro talmente rarefatto che porti una mano al collo e una lacrima ti cade istantanea dagli occhi.

A pochi centimetri da te un incantesimo si infrange contro un muro spostando miliardi di frammenti di polvere; li distingui tutti, mentre si susseguono uno dopo l’altro nel grandioso tragitto del loro volo fino a quando non si schiantano a terra. Il tuo petto si rialza per darti la possibilità di un minuscolo respiro e il sangue ricomincia a girati in corpo. Forse stai solo sognando.
 

 
1991
 
Lo guardi dall’altra parte della stanza per la prima volta: ti sembra insolente e sfrontato. Lo squadri dalla punte dei rossi capelli a quelle dei piedi. Non ti nota, talmente è concentrato sulla battuta che sta proponendo a qualche suo amico. Storci il naso, mentre la sua bocca esplode in una fragorosa risata che puoi sentire anche tu, nonostante il chiasso della sala. Chiudi gli occhi pensando a quanto una persona possa essere frustante, anche senza una vera ragione.

Non ti aveva mai dato qualche occasione per farsi odiare da te, non ti aveva mai preso come vittima per qualche scherzo,  ma il solo mondo in cui si atteggiava ti faceva crescere il nervoso.

Lo guardi ancora per qualche secondo, prima che lui si accorga di te tra tutta quella folla di persone e ti regali un occhiolino. Arrossisci, facendo comparire sul tuo piccolo volto una smorfia di imbarazzo.
 

 
1998
 
Sei ancora sulla scale da quando pochi secondi prima hai ripreso a respirare. Dall’alto puoi osservare tutto quello che ti succede intorno: ti dici che magari non ti trovi davvero in quel posto, con quelle persone così reali e invisibili allo stesso tempo intorno. Ricordi appena i colori in tutto il grigio che ti circonda: qualche anno prima ti divertivi a immergerti nei colori, a scoprire le persone e le loro sfumature. Sei troppo presa da altro però per poter fare in modo che quel pensiero si espanda in tutta la tua mente. Ritorni a pensare a come si respira mentre lo guardi dall’alto e pensi che la vita sia solo un brutto scherzo.
 

 
1993
 
Gli sorridi timidamente. Quanto ci avrai messo? Scrolli la testa mentre sulla sua bocca una piccola smorfia di divertimento compare. Deve sempre essere così con lui, la maggior parte dei ricordi che vi create sono solamente ironici. Lo guardi con l’angolo degli occhi: non ti era mai piaciuto, anni fa lo disprezzavi a tal punto che anche il suo odore ti dava la nausea, eppure avevi cominciato ad apprezzarlo piano piano, notando quanto invece potesse essere una bella persona. Quando voleva, con le persone giuste, era gentile e raffinato, poteva regalare un arcobaleno alle persone grigie in qualsiasi posto o situazione, ma sapeva anche contenersi. Ti chiama per nome, per la prima volta, provocandoti un attimo di brivido e imbarazzo. Conosce davvero il tuo nome?
 

 
1998
 
I primi scalini sono semplici, ma dopo qualche attimo ti sembra di essere ancora all’inizio: la distanza fra voi due si intensifica sempre di più, nonostante tu stia correndo talmente tanto da sentire male al petto. Un dolore ti prende la gola e le lacrime tornano agli occhi prima che ci sia un effettivo motivo per piangere.

Salti gli ultimi due scalini che ti separano dalla terraferma e ti senti per un attimo instabile sulle tue gambe: le forze sono lontane come se lì l’aria fosse diversa, come se la realtà stesse entrando nella tua mente. Sposti la gente e scansi qualche incantesimo per la strada, sarebbe uno spreco di tempo.
Scavalchi l’ultimo gruppo di persone accerchiate e, quando lo vedi, la cascata di emozioni che prima pensavi fossero solo bruchi pronti a trasformarsi in farfalle e volare via ti investe e ti fa talmente tanto male che ti ritrovi per terra distesa di fianco a lui.
 

 
1995
 
Alzi gli occhi verso di lui: ti sei immaginata così tante volte quel momento nella tua mente dipingendone ogni dettaglio, ma ora che lui è davanti a te ogni momento è così diverso. Il tuo cuore accelera di qualche battito, mentre apri leggermente le labbra verso l’alto. Ti sorride dolcemente, appoggiando una mano sulla tua guancia, per avvicinarti di più alla sua bocca.

E poi accade, come se fosse naturale, siete una unita all’altro e il tuo cuore esplode. Intreccia la mano libera nella tua portandole all’altezza dei vostri petti; senti il suo cuore che batte forte al di sotto del tuo palmo e accentui il bacio, ponendo le basi di un legame più passionale. Ti prendi un attimo per poterlo fissare da vicino e sorridi mentre si avvicina ancora una volta, per l’ennesimo bacio.


 
1998
 
Una volta, ricordi, hai avuto la labbra viola per il freddo: ti facevano talmente male che avresti voluto strapparle per farne ricrescere altre. Ora che lo fissi, mentre sei in ginocchio di fianco a lui, desideri che sia il tuo cuore a scomparire, così come i tuoi polmoni, la gola, gli occhi, la testa, probabilmente l’intera totalità del tuo corpo; tutto tranne le tue labbra. Porti le mani al suo cuore cercando di sentire il battito, ma non accade. Non vedi nulla tranne il suo stupidissimo sorriso e il tuo mondo cade.

Il grigio che ti circonda diventa nero di colpo, la luce scompare, le persone non sono mai realmente esistite intorno a voi.

Lo baci, una, due, tre volte. Cerchi di richiamarlo, di riportarlo da te, ma per quanto tu ci possa provare lui non torna, il suo respiro non esce dalle labbra, il suo petto non si alza. Le tue lacrime cadono sul suo volto sporco e anch’esse assumono uno strano colore: sangue e polvere si mischiano uno con l’altra, ricadendo a terra con un assordante rumore.

Respiri piano sentendo ancora una volta il petto comprimersi in una morsa quasi mortale. Stringi la sua mano e appoggi la sua testa al tuo petto. Gli accarezzi un attimo i capelli sporchi di polvere mentre le persone intorno a te chiamano il tuo nome. Li senti tutti così lontani in quel momento che non ti sembra nemmeno di essere nella loro stessa stanza.

Ti soffermi sui suoi lineamenti e li salvi nella mente un’ultima volta prima di allontanarti dal suo volto velocemente. Ti eri chiesta come si potesse diventare una persona grigia prima di quel momento, come gli avvenimenti nella vita di una persona possano aver portato a dimenticare i colori e le bellezze della vita, ma ora, mentre qualcuno ti abbraccia e ti stringe forte nelle sue braccia sai che, se aprissi gli occhi, non ci sarebbero più sfumature intorno a te. Sarebbe tutto troppo grigio.

 
 
 
Revisione [ 01/05/18 ]
   
 
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