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Autore: Death Lady    13/04/2015    4 recensioni
Tratto dalla storia
" Era uno spettacolo davvero bizzarro, se non pauroso, vedere tutte quelle ragazze vestite di verde-oro, con le guance e le braccia ricoperte dal suo nome scritto a caratteri cubitali, che reggevano in mano enormi cartelloni con su scritto “I love Loki”, tutte intorno a lui. Che fosse un piano dello S.H.I.E.L.D.? Sicuramente erano molto più efficaci e più spaventose loro di quei sette “vendicatori” "
Un piccolo "sclero" senza pretese nato durante la (noiosa) ora di informatica. Prima Fanfiction in questo fandom. Spero vi piaccia. Le critiche sono sempre ben accette :3
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki
Note: Missing Moments, Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Fangirls


Non riusciva proprio a concepire lo spettacolo che si stagliava davanti ai suoi occhi. Pensare che gli era bastato provare, per poi fallire miseramente, a conquistare Midgard per ottenere quel … sinceramente non riusciva nemmeno a spiegarselo. Doveva essere soddisfatto o terribilmente spaventato? Se solo ripensava alla felice mattina che aveva passato nelle segrete di Asgard, rimpiangeva di essere scappato. Tuttavia, era sicuro che Padre Tutto e quello scemo di Thor si fossero accorti della sua scomparsa e che lo sarebbero venuti a prendere al più presto e, magari, lo avrebbero anche rinchiuso in una cella più sicura. Insomma, Loki, Dio degli inganni, era accerchiato da migliaia di ragazze che ogni due per tre cacciavano urletti eccitati e increduli: alcune piangevano, altre ridevano, altre ancora saltavano, la maggior parte alternava i tre stati. Erano almeno una ventina di minuti che sopportava quel supplizio infernale e, a pensarci bene, si stava anche vergognando: lui, Loki Laufeyson, mancato re di Asgard, figlio del Gigante di Ghiaccio per eccellenza, cresciuto da Odino, (quasi)conquistatore di mondi, Dio dell’inganno, abile mago, stratega, furbo, incredibilmente intelligente ed estremamente attraente, non riusciva a liberarsi da quel vero e proprio assedio.
Loki fece sbattere il suo scettro a terra, infuriato.
–Silenzio!– ulrò autoritario.
Inizialmente sembrò anche funzionare: tutte le ragazze tacquero all’istante aspettando ansiose la prossima mossa del loro Dio preferito. Tuttavia, quel giorno l’universo non sembrava proprio essere a suo favore perché dopo pochi secondi di meraviglioso silenzio, una delle ragazze che urlava-piangeva-e-saltava esclamò commossa –Oh cielo, non vedete quant’è carino?–
Tutte le ragazze annuirono concordanti, alcune svennero, altre si appoggiarono alle loro compagne per evitare di cadere a terra. Loki fece un passo indietro: che fosse una cosa contagiosa? Magari un virus terrestre ancora sconosciuto agli Asgardiani. E se si fosse ammalato? Scacciò rapidamente l’immagine di un sé stesso fuori di testa mentre rincorreva Thor per i corridoi del palazzo mentre urlava-piangeva-e-saltava e cercò nuovamente di far rispettare la sua autorità.
–Fate silenzio! In ginocchio!– gridò.
Una ragazza alla sua destra si portò un fazzoletto agli occhi –Ma non vedete com’è tenero mentre cerca di fare il cattivo?– le giovani accanto a lei annuirono soffiandosi il naso.
Era uno spettacolo davvero bizzarro, se non pauroso, vedere tutte quelle ragazze vestite di verde-oro, con le guance e le braccia ricoperte dal suo nome scritto a caratteri cubitali, che reggevano in mano enormi cartelloni con su scritto “I love Loki”, tutte intorno a lui. Che fosse un piano dello S.H.I.E.L.D.? Sicuramente erano molto più efficaci e più spaventose loro di quei sette “vendicatori”. Fece un altro passo indietro e, per sua sfortuna, andò a sbattere contro una ragazza che urlò facendo spaventare anche lui.
–Mi ha toccata! Oh, cielo, mi ha toccata!– gridò stringendosi al petto le mani e iniziando a saltellare.
Altre ragazze cominciarono ad andare verso di lui.
–Anche io!–
–Tocca anche me!–
Gridavano allungando le mani per cercare anche solo di sfiorarlo.
Il terrore puro prese possesso di lui. Era decisamente mille volte, ma anche un milione di volte, meglio la cella di Asgard che un pianeta come quello abitato da quelle creature terribili, così, mentre Heimdal esaudiva la sua silenziosa preghiera, scomparve nel Bifrost proprio mentre una ragazza con delle orecchie da gatto si lanciava verso di lui.

544 parole

N/a:
Come premesso nell'introduzione questo è un piccolo sclero nato durante l'ora di informatica. E' la mia prima Fanfiction in questo fandom, di cui, sinceramente, faccio parte solo per Loki. Spero che vi sia piaciuta.
Le critiche sono sempre ben accette.
DeathLady
   
 
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