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Autore: ludo22    14/04/2015    3 recensioni
La mia storia è ambientata a New Orleans, non a Verona, e ci sono i vampiri, i lupi mannari e gli ibridi che si odiano tutti fra loro, ma nel mezzo di questa guerra nasce un amore tra Niklaus Mickealson, nobile ibrido e Caroline Forbes, nobile vampira.
Finirà come la più famosa tragedia o li attende un finale migliore?
Ai posteri l'ardua sentenza
Personaggi: Klaus/Caroline, Un po' tutti
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico, Tragico
Note: AU, OOC, What if
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline\Klaus, Klaus
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Attenzione: ricordo a tutti che, nella mia storia, Klaus è il primogenito, mentre Elijah è il secondo.
Kol è un'ibrido, pur essendo parente del principe Marcel perché mi piace Buzolic con le zanne quindi mi dispiace per chi lo voleva mago ;).

 

Scena V - La casa dei Forbes

 

Mentre Niklaus stava per fare il passo decisivo che lo avrebbe consegnato nelle mani del nemico, sopraggiunse un servo di casa Mikealson, che prese ad urlare al suo indirizzo:
<< Niklaus, Niklaus, presto, dovete correre a casa vostra! Vostro padre… >>
<< Che ha combinato quel balordo? >> commentò Elijah, uscendo dalla villa, mentre il povero Nik, che non era che parzialmente entrato si fermò, in attesa.
<< Oh padroncino Elijah, padroncino Niklaus, >> il servo fece una riverenza quando li vide << dovrebbe essere ancora un segreto, perché non è il caso di sbandierare queste cose ai quattro venti, ma vostro padre mi ha detto di dirvi che è tempo che cerchiate moglie, e lui ha già ben chiaro chi sia la vostra damigella fortunata! >>
<< Ah no, >> ringhiò il biondo, cui il fratello si affrettò a mettere una mano su una spalla per calmarlo ed impedirgli di saltare al collo del poveretto, << Stavolta il vecchio non mi rovinerà la serata con una delle sue assurde pretese! Mi sono stufato dei suoi continui tentavi di farmi andare via di casa >> aggiunse mentre usciva il Forbes per invitarli ad entrare.
<< La notte è fredda, signori. Che fate qui? Entrate a bere un goccio di vino, su! >> 
In quel momento entrarono nell'ampio salone Caroline, Monna Forbes, Stefan e la nutrice, dopo qualche istanti raggiunti dal Forbes, mentre gli invitati iniziavano ad entrare dal portone principale.
Il padrone dell'immensa villa, lieto che tutti gli invitati fossero venuti, parlò:
<< Signori, benvenuti in casa mia! Le dame senza calli ai loro piedi balleranno con noi. Avanti, avanti! Benvenuti! C'era un tempo in cui anche io indossavo una maschera, per sussurrare parole galanti alle orecchie di qualche bella signorina, ma oramai quel tempo è passato. >> disse il Forbes, indicando il giovane Niklaus, Elijah, Kol e i loro amici, che già avevano adocchiato il loro bersaglio per la serata << Voi siete i benvenuti miei signori! Andiamo musicisti, date fiato alle trombe. >>
<< La vedi? >> chiese Niklaus a Kol, che era il suo compagno preferito quando si trattava di malefatte.
<< Come potrei? Qui sono quasi tutti in maschera! >> ribatté impaziente Kol. 
<< Il primo che la vede faccia un segno all'altro così che la prendiamo e la potrò mordere e in questo modo la mia onta verrà pulita! >> disse Niklaus, fiducioso nelle capacità di riconoscere la sua ex amata da parte dell'amico.
Dopo aver detto ciò i due si separarono, entrambi alla ricerca di Camille.
Poco dopo Niklaus scorse Kol che faceva degli strani segni al suo indirizzo.
<< Eccola! Non è lei? >> chiese l'amico di mille malefatte.
<< Che occhio Kol, complimenti >> mormorò Niklaus, per un secondo rapito dai profondi occhi verdi della ragazza.
<< Come intendi procedere? Lo sai che ne Elijah, tantomeno tuo padre approveranno il tuo piano! >> ghignò Kol.
Niklaus si girò per vederlo in faccia e vide i lunghi canini dell'amico già spiegati, pronti a stillare il letale veleno per qualsiasi vampiro.
<< Controllati Kol! >> lo rimproverò il biondo << Non hai dieci anni, per Dio! E poi siamo in pieno territorio Forbes. Se ci pescasse quell'idiota di Stefan sarebbe la nostra fine… >> mormorò poi, vedendo avvicinarsi un servo della sopracitata famiglia.
<< Ma sarebbe spettacolare vedere il cadavere della tua ex che ciondola dalle scale, o no? Magari attaccata con un cappio al collo, tanto per rendere le cose più realistiche. >> osservò il più scapestrato dei due 
Niklaus si impensierì per qualche istante, e ciò diede a Kol la possibilità di fare qualche passo in avanti e di portarsi dietro la ragazza.<< Camille, che piacere vederti! >> prese a dire il ragazzo. << Come stai? >>
<< Scusami, ci conosciamo? >> chiese la vampira con quell'irritante voce stridula.
<< No, ma credo che il mio amico qui ti conosca abbastanza bene… >> mormorò Kol, snudando i canini.
Camille non ebbe il tempo di dire una parola che fosse una che il malefico Kol le si avventò sul collo, mordendola.
Niklaus sentì il profumo del sangue della ragazza, e poco mancò che iniziasse anche lui a nutrirsi di lei, ma, avendo più lucidità di Kol, che era al quarto o quinto bicchiere di bourbon, riuscì, con uno strattone a liberarla dalla presa dell'amico.
<< Che fai? Sei impazzito? >> sibilò, sostenendo il corpo della giovane, che nel frattempo era svenuta, e portandola sul fondo della sala, dove l'oscurità faceva da padrona. << Vuoi morire per caso? Non hai sentito le parole di quell'arrogante di Marcel? Se qualcuno ti avesse visto? >> 
<< Nik, rilassati e bevi un goccio del sangue della ragazza! Ti posso assicurare che è delizioso. >> rispose Kol con la solita calma e il ghigno che lo contraddistinguevano.
Ma Kol doveva avere ragione. 
Se il sangue di Camille era buono la metà del suo profumo doveva essere una cosa sensazionale.
Il biondo ibrido osservò il sangue denso colare lungo la gola della giovane, con gli occhi pieni di bramosia e sentì i canini della sua forma ibrida scendere.
Si accertò che nessuno li stesse guardando prima di chinarsi e dilaniare la carne della ragazza.
Non appena azzannò il tenero muscolo che congiungeva la spalla con il collo, capì che se non si fosse fermato subito l'avrebbe dissanguata.
Ma quel sangue era semplicemente divino, pensò mentre addentava più in profondità e iniziava a bere a grandi sorsate.
Perse il conto quando arrivò Elijah, con al seguito un paio di loro amici.
In un primo momento il minore dei due non seppe che dire.
Il fratello non solo aveva disobbedito alle parole del padre, aveva anche attentato alla sicurezza sua e di tutti i loro amici.
<< Niklaus… >> sussurrò, sconvolto.
L'interpellato alzò la testa dal corpo della sua ex amata, a metà tra l'inorridito e il compiaciuto, mentre sentiva il lieve tonfo della leggera figura con cui, fino a qualche istante prima, aveva banchettato.
Inorridito per ciò che avrebbe fatto il padre una volta che fossero tornati a casa, compiaciuto perché non era da tutti riuscire ad entrare nel palazzo dei Forbes e cibarsi del corpo di uno dei membri della famiglia.
Uno dei membri più importanti della famiglia.
<< Elijah, mi dispiace… >> riuscì a mormorare.
Ed era vero.
Per quanto detestasse il padre, amava il fratello.
Quel fratello puro e buono. 
Quel fratello che non aveva ancora mai preso una vita umana, beveva sangue, certo, ma non era mai arrivato a dissanguare nessuna delle sue vittime.
Quel fratello che gli voleva comunque bene, nonostante non avessero lo stesso padre, nonostante la sua anima si fosse macchiata dei più efferati delitti.
Si guardò per un istante infinito le mani.
Erano sporche, sia di polvere che di sangue, e gli venne da vomitare, mentre sentì il ghigno che gli scivolava via.
Aveva ucciso un'innocente, colpevole solo di averlo rifiutato.
Si alzò di scatto, sconvolto tanto e più del fratello.
<< Dobbiamo andare via… >> sussurrò Elijah, contrito. << Presto, Prima che qualcuno ci possa vedere! >>
<< Dov'è Kol? >> chiese uno dei ragazzi.
<< Era qui, fino a qualche istante fa… >> mormorò Niklaus, i brividi oramai evidenti. 
<< Qualcuno lo andasse a cercare. Subito! >> ordinò il più piccolo dei due.
<< Vado io! >> si offrì Niklaus << Elijah, >> lo fermò prima che potesse parlare << la colpa è mia. Non avrei dovuto accettare a venire a questa festa. Permettimi almeno di ripagare in parte al torto. >>
Il biondo poté leggere nelle iridi scure del fratello che non era così che si sarebbe fatto perdonare da lui, ma annuì con il capo.
<< Prima pulisciti il sangue >> si limitò a commentare, caricandosi Camille sulla spalla e iniziando a girarsi attorno, alla ricerca di un'uscita meno visibile di quella principale.

 

N/A

Mi sento di aver sconvolto la tragedia abbastanza per oggi XD.
Allora, allora, allora, Klaus in questo capitolo non è proprio quello di TVD, ma non è nemmeno il classico Romeo.
Diciamo che ho voluto fare un mix dei due (non è un granché, lo so, abbiate pietà!), in cui ho mischiato sia la passione per il sangue del malvagio ibrido di TVD, sia il rimorso che ha provato Romeo quando uccide Tebaldo (aka Stefan).
Non è detto che Stefan non faccia la stessa fine della povera Camille (e di Tebaldo stesso, ma attualmente ho la testa da un'altra parte, quindi spero mi perdonerete gli eventuali errori e le discrepanze.  
Spero che vi continui a piacere questa mia rivisitazione.
Tanti baci 

Ludovica

   
 
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