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Autore: SaraEManuel95    16/04/2015    2 recensioni
Una missione affidata ai dieci demoni dell'inferno, ragazzi bellissimi con poteri che rispecchiano il demone che hanno nel loro corpo. Amber è la figlia di Lucifero, ha l'aspetto di una ragazza di venti anni ma in realtà ne ha molti di più, è bella e talentuosa, arriva sulla terra con il solo scopo di eliminare i vampiri ribelli, ma cosa accadrà quando incontrerà Sam? vampiro mandato dal padre per aiutarli ad ambientarsi. Sam è bello, pericolo e ironico, il suo scopo è quello di trovare la sorella strega che è stata rapita, ma la sua vita cambierà totalmente quando i suoi occhi si incontreranno con quelli di Amber.
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Dal capitolo 4:
“ allora Amber perché non mi racconti qualcosa su di te? “ stavamo camminando da circa dieci minuti e in assoluto silenzio, tranquillamente, ma Sam aveva dovuto rovinare tutto
“ mi dispiace ma non sei il mio tipo “
“ tranquilla non ci provo con le ragazzine, era solo per parlare, odio il silenzio, quindi parlami di te “
“ non ci penso proprio “ risposi io ridendo sarcasticamente
“ ti ho salvato la vita, me lo devi “
“ non ti ho chiesto io di farlo “
“ e allora la prossima volta ti lascerò morire, e potresti almeno ringraziarmi “
Genere: Comico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 20

Dopo lunghe giornate passa a cercare Malcolm, fu lui a trovare noi, lo curammo e dopo aver dormito per un giorno intero ci spiegò quello che aveva subito, Alexander voleva rubargli il demone, proprio come avevo spiegato io agli altri, poteva farlo gli bastava quell’amuleto e i pugnali. Alla fine ero riuscita, con l’aiuto di Sam, a tenere a bada Tentazione mentre cercavo nel mio libro il resto della formula che trovai prima di leggere la parte che riguardasse il mio futuro, e ringraziai il vampiro per questo, Katlin avrebbe eseguito l’incantesimo non appena Alexander avrebbe attaccato e noi grazie a Malcolm stavamo per scoprire quando
“ li ho sentiti discutere, parlavano del capodanno dei vampiri, voglio attaccare la casa perché sanno che non ve lo aspetterete mai, voglio te Am “ disse Malcolm dopo averci spiegato per la centesima volta cosa gli era successo
“ e se è me che vogliono, che vengano a prendermi, non ci faremo trovare impreparati “ risposi come se fosse la cosa più normale al mondo
“ sapete che c’è? Che Amber ha ragione, abbiamo un vantaggio, non sanno che noi sappiamo, sfruttiamo questo “ continuò Ian
“ ma non pensate che cambieranno idea ora che Malcolm è scappato? Insomma prenderanno delle precauzioni no? “ ribatté Jason
“ non gli conviene, durante la luna di sangue, più comunemente chiamata capodanno dei vampiri, noi siamo più forti, e questo accade ogni cinquant’anni, non può perdere l’occasione “ spiegò Sam mentre mi sfiorava il braccio con la mano
“ Sam ha ragione, quindi abbiamo due possibilità, o attaccare prima nel loro quartier generale, o aspettare “ propose Dakota e Justin continuò
“ avremmo un vantaggio con l’attacco sorpresa “
“ e molti di più se aspettiamo, quand’è la luna di sangue? “
chiesi a Sam
“ tra quattro giorni “
“ perfetto, abbiamo quattro giorni per allenarci, prendiamo le armi che ci servono e il resto le nascondiamo, non possiamo permettere che Annabeth le prenda, ci alleneremo duramente, chiameremo il branco e contatterò mio padre per i rinforzi, vinceremo la battaglia e manderemo Alexander nelle celle dell’inferno, nel vero senso della parola è tutto chiaro? “
tutti annuirono “ e se la battaglia andrà male, dovete promettermi una cosa, dovete lasciarmi andare via con lui “ a quel punto tutti si azzittirono
“ non puoi chiederci una cosa del genere “ urlò Sam alzandosi dal divano
“ Sam ha ragione, nessuno di noi lascerà mai che ti portino via “ continuò  Meredith
“ sei parte della nostra famiglia, sei nostra sorella, e noi non ti abbondiamo “ anche Justin si alzò, e insieme a lui anche tutti gli altri compresa me
“ non ve lo sto dicendo come vostra amica, ma come vostra principessa, dovete ubbidirmi “ dissi poi con voce ferma, cercando di trattenere la paura, dovevo essere forte, tutti rimasero in silenzio
“ allora andrò contro gli ordini “ Samantha si fece avanti e mi prese le mani nelle sue “ non puoi dirci di fare una cosa del genere, siamo cresciuti insieme, abbiamo lottato fianco a fianco, condiviso le migliori esperienze insieme, e si ti aspetti che uno solo di noi, ti lasci lì solo perché le cose si fanno difficili, allora ti sbagli di grosso “ per poco non mi commossi alle sue parole, ma sapevo che se loro non mi avrebbero lasciato andare, in un modo o nell’altro li avrei costretti, l’avrei fatto solo ed esclusivamente per il loro bene.
“ Sam vieni a dormire? “
Sam dopo la conversazione di oggi si era chiuso in se stesso e in palestra per tutto il giorno, ed ora erano le undici di sera, e lui era ancora lì dentro
“ non ho sonno “ continuò a colpire quel sacco finché non si ruppe, mi avvicinai e gli presi le mani che ancora gli tremavano
“ Sam, calmati, che c’è che non va’? “
“ tutto, io non posso sopportare che tu te ne vada, perché ho letto i tuoi pensieri e so’ che lo farai “
“ Sam non devi preoccuparti per me “
“ e invece si, perché ti amo, perché non posso immaginare il resto della mia lunga e interminabile vita senza di te, perché non posso lasciarti andare di nuovo, perché... “
non lo lasciai finire di parlare, lo baciai con tutto il trasporto e l’amore che provavo per lui, perché si l’amavo anch’io, le sue mani si spostarono sui miei glutei e con una piccola spinta mi fece allacciare le gambe alla sua vita, dopo due secondi mi trovai con la schiena al muro e la sua bocca sul mio collo, con un semplice gesto della mano strappò la mia canottiera in due e la sua fece la stessa fine
“ S-sam “ lo fermai un attimo, ma non perché non volessi farlo, ma eravamo comunque in palestra e sarebbe potuto entrare chiunque
“ c’è qualcosa che non va’? io pensavo che... “
“ andiamo in camera “
lui mi sorrise e qualche secondo dopo mi ritrovai in camera mia “ sei sempre così veloce? “ gli chiesi ridendo
“ oh, non per quello che stiamo per fare ragazzina “ risi di nuovo e poi lo baciai, ci spogliammo dei resto dei vestiti, quella notte mi donai a lui con la consapevolezza che sarebbe stato per sempre, il mio cuore, la mia anima, il mio corpo era tutto suo, io ero completamente sua, come lui era mio, restammo svegli tutta la notte a fare progetti, volevamo andarcene da lì una volta che la lotta fosse finita ce ne saremmo andati, ma non prima di essere passati da mio padre, era tutto perfetto e avrei tanto voluto che quel momento non finisse mai.
“ siete tutti pronti? “ chiese Ian mentre tutti noi prendevamo le armi, i giorni erano volati, e l’ora della lotta era arrivata, mentre tutti si preparavano io presi Sam per mano e lo trascinai in cucina
“ che succede? “ mi chiese lui alzando un sopracciglio
“ Sam, non te l’ho ancora detto e questo so’ che non è il momento più adatto e non so’ neanche come dirlo quindi sarò veloce e arriverò dritta al punto: ti amo anch’io “ mi avvicinai e lo baciai con tutto l’amore che avevo,
“ perché questo mi sembra un addio? “ mi chiese staccandosi di poco da me e poggiando la sua fronte sulla mia
“ perché se dovesse andar male, e Alexander mi prende devi sapere quello che provo “
“ ragazzina, non permetterò mai a nessuno di portarti via da me, quante volte devo dirtelo? Noi ci apparteniamo, da sempre, non mi sono mai innamorato e ora ho capito il perché. Sei sempre stata tu, e lo sarai per sempre “
ci baciammo di nuovo e restammo attaccati per un tempo che mi sembrò infinito, finché Justin non entrò
“ Am, Sam, sono arrivati “
“ di al branco e alle sentinelle di Lucifero di prepararsi e usciamo “
lui annui ed eseguì i miei ordini, tornai dagli altri, restammo in silenzio, ci limitavamo a fissarci, la mia famiglia era al mio fianco, avremmo vinto questa battaglia, costi quel che costi. Uscimmo dalla porta e davanti a noi trovammo una schiera di vampiri pronti all’attacco, si aprì un varco tra essi dal quale passarono Annabeth e Alexander
“ Amber, mia dolce principessa “ disse quest’ultimo sorridendo nella mia direzione
“ Alexander, ma che piacere “ gli risposi stringendo i pugni “ cosa ti porta qui? “ gli chiesi poi
“ te, o meglio i tuoi poteri, sono loro che voglio “ rispose lui facendo un gesto vago con le mani
“ e come pensi di prenderli? “
“ oh, ho così tante risorse “
“ tipo i tuoi pugnali? “

Alla mia risposta lui sbarrò gli occhi e dalla porta uscì Katlin insieme a Rian e lei disse
“ quelli che non funzionano più? “ poi si voltò verso di me e sorrise, c’è l’aveva fatta
“ ti ucciderò “ urlò Alexander buttando l’amuleto a terra che ormai stava diventando di cenere
“ fatti avanti “ e la battaglia iniziò, dal giardino anteriore della casa uscirono i lupi e le creature dell’inferno i vampiri erano molti, ma noi di più, non so’ quanti ne uccisi e neanche mi importava, il mio obbiettivo era solo e solamente uno: Alexander.

Epilogo

Con il pugnale d'argento feci un taglio netto nel petto del vampiro che si accasciò davanti a me, mi guardai intorno per vedere come se la stavano cavando i miei amici, Dakota e Annabeth si rotolavano a terra a suon di calci e pugni, tutti gli altri ero alle prese con i vampiri, poi incrociai gli occhi di Sam, spalancati, Alexander teneva un paletto di legno infilato nel suo petto, stava per colpirgli il cuore, l'amore della mia vita, stava morendo sotto i miei occhi
" NO " urlai io con tutto il fiato che avevo in gola ma Alexander sorrise e spinse il pugnale ancora più affondo colpendo il cuore di Sam " ti amo " riuscii a dire prima di accasciarsi a terra, era finita, Sam era morto. le lacrime si sgorgavano dagli occhi come cascate, sentivo la rabbia mischiarsi con il dolore, urlai di nuovo e diedi un pugno al terreno che si aprì sotto i miei piedi, mi guardai le mani insanguinate ormai diventate rosse come tutto il resto del mio corpo, le unghie mi erano cresciute ed era appuntite come coltelli, mi passai la lingua sul labbro sanguinante e sentii due canini trafiggere quest’ultimo, alzai il viso al cielo mentre sentivo il calore invadermi tutto il corpo, fulmini e saette si scagliavano intorno a me colpendo e uccidendo i vampiri rimasti, tutti tranne Alexander ed Annabeth, il vento si era alzato, camminai lentamente verso Alexander che mi guardava sbalordito, come il resto dei sopravvissuti, il biondo  indietreggiò un po' e provò a scappare ma un incendio lo circondò, passai in mezzo alle fiamme e lo raggiunsi, un fulmine lo colpì in pieno facendolo cadere a terra, allungai la mano e senza toccarlo lo alzai da terra, sentivo il potere scorrermi nel corpo, chiusi le dita a pugno e il suo viso diventò bordeaux, gli avevo ostruito le vie respiratorie, mi avvicinai sempre di più, allungai l'altra mano dalla quale spuntarono delle lunghe unghie appuntite e gli trafissi il petto, presi il suo cuore e lo strinsi
" Amber? " chiese lui con la poca voce che gli restava
" sono Amber Black, figlia di Lucifero e principessa degli inferi, e tu morirai per mano mia " la mia voce era diversa, molto più rude e potente, strinsi ancora di più la presa finché il cuore non scoppiò nella mia mano che ritrassi dal suo corpo che finì a diversi metri di distanza da me, corsi verso Sam, e mi inginocchiai al suo fianco
" ti prego svegliati, non sei morto, brutto idiota apri gli occhi, mi devi portare in vacanza ti ricordi? Il mare, la sabbia bianca, avevamo dei progetti, la casa in montagna, i pranzi al ristorante per prendere in giro gli umani, Sam non puoi lasciarmi ora che ci siamo trovati, ti ho aspettato per anni e non puoi morire, ti prego, per favore svegliati " scossi il corpo senza vita del mio amore ormai perduto " noi ci amiamo Sam, ci apparteniamo non farlo, ti prego non abbandonarmi così, abbiamo un'eternità davanti, la nostra " sentii delle mani toccarmi le spalle
" Amber... " era Jason, che mi prese per sotto le braccia e mi alzò di peso
" lasciami, Jason, non posso lasciarlo così, lui deve tornare da me " scalciai e mi dimenai inutilmente " SAM, TI STO PREGANDO, IMPLORANDO,  TORNA DA ME " urlai il suo nome altre dieci, cento, mille volte, ma era finita sul serio, non lo avrei più rivisto, non avrei sentito la sua voce, il suono della sua risata, le sue battute idiote, il calore della sua pelle, le sue labbra, il suo corpo, le sue mani, tutto era svanito, Sam non c'era più, era morto.
Il dolore era troppo, era passato un solo maledettissimo giorno dalla morte di Sam, mi svegliai nel suo letto vuoto e piansi di nuovo, mi alzai lentamente dal letto ed andai ad aprire la sua cabina armadio, aprii i cassetti e fra tutte le sue magliette trovai quella bianca, ancora macchiata di sangue, quella del nostro primo incontro del bosco, che non aveva buttato perché gli ricordava il momento più bello della sua vita, e anche della mia, me la strinsi al petto inalando il suo profumo che non avrei sentito mai più, tirai fuori tutte le sue magliette e le buttai a terra una per una " perché mi hai lasciato? " riuscii a dire tra un singhiozzo e l'altro, presi la sua giacca di pelle e me la infilai cercando di ritrovare un po' del calore che mi aveva regalato negli ultimi mesi, ma invano, caddi a terra inginocchio, misi le mani nella tasche e in quella destra sentii qualcosa di appuntito e lo tirai fuori, era la sua catenina, quella con la croce gotica che vedevo nei mie sogni, la strinsi così forte nelle mani da procurarmi delle ferite, me la misi al collo qualche secondo dopo, mi alzai di nuovo e presa dal dolore buttai tutti i suoi jeans a terra, le felpe, ogni cosa che trovavo finiva sul pavimento
" poi sistemi tutto tu vero? " mi voltai verso l'ingresso della cabina armadio e lui era li, con i suoi jeans neri e la maglietta dello stesso colore con scritto “IL SARCASMO? MEGLIO QUELLO CHE UCCIDERE LA GENTE” se ne stava appoggiato allo stipite della porta, e per un attimo pensai che fosse davvero lui, ma quando la realtà  si fece di nuovo spazio nella mia mente caddi a terra, di nuovo, perché senza la mia ancora, sarei sempre andata a fondo
" ragazzina perché piangi? Non sei felice di vedermi? "
" so' che non sei reale, so' che sei solo frutto della mia fantasia e fa' male, avevi promesso Sam, avevi promesso che saresti restato al mio fianco contro tutto e tutti, per sempre "
" e ci sarò sempre, Amber sono qui "
" ma non come vorrei io, non sei reale  "
in due secondi fu davanti a me, e mi strinse a se, sentivo il suo corpo sul mio come se fosse davvero lì " Amore sono qui, sono davvero io "
Alzai gli occhi e lo guardai, era davvero lui? Ma come aveva fatto? Gli toccai il viso con le mani era reale sotto il mio tocco, Sam era vivo, lo abbracciai e lo baciai più volte mentre continuavo a piangere, saltavo risalendo dall'abisso in cui ero caduta
" come hai fatto? Sei morto davanti ai miei occhi "
" in primis, ero già morto, e diciamo che ho avuto un aiutino da un tuo parente "
lo guardai sorpresa
" sono e non sono il tuo zio, barra traghettatore di anime preferito? " dalla porta spuntò mio zio Ade in tutta la sua perfetta bellezza
" Zio Ade? " chiesi alzandomi da terra e correndogli incontro, ma andando a vuoto, già, non potevo toccarlo
" ti ho visto soffrire così tanto, che ho deciso di fare un eccezione, sei o non sei la mia nipote preferita? "
" zio sono anche l'unica "
dissi sorridendo
" sono dettagli piccola mia"
" non so' come ringraziarti io, davvero mi hai riportato l' amore della mia vita "
mi voltai verso Sam che mi abbracciò tenendomi stretta a lui
" per le corna di Lucifero, stai diventando come tuo padre "
" Ade, io non ho le corna "
mio padre uscì dalle fiamme del camino e venne verso di noi " sono così fiero di te Am, avete fatto un buon lavoro, e tu mia piccola principessa, sei l'erede perfetta, non sei alla mia altezza, se di più " guardai mio padre, avrei voluto stringerlo, e l'avrei fatto, tra qualche giorno sarei tornata negli inferi insieme a la mia famigli. Quella sera, dopo aver raccontato a tutti quello che era successo, io e Sam facemmo l'amore tante e tante volte, non riuscivo a credere che era qui, con me a goderci l'inizio di quella che sarebbe stata la nostra eternità.
 
*
Aaaallora la storia è finita...
Lo so' che il capitolo è lungo ma ho dovuto pubblicarlo insieme all'epigolo perchè settimana prossima parto e sono super impegnata e non mi andava di farvi aspettare troppo, in questo finale non ho voluto mettere nessuna GIf perchè volevo che per una volta eravate voi a immaginare tutto, vi ringrazio davvero per aver seguito e recensito la storia, un forte abbraccio e bacio :)

 
  
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