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Autore: _Lullaby99_    16/04/2015    9 recensioni
[ PercyJackson!AU ]
Dal Prologo: " Per quella sera preferirono far finta che nulla fosse accaduto, continuando a giocare, seppur ancora leggermente pensierosi, al loro amato pinnacolo. Non sapevano che da lì a qualche anno a venire quella profezia non sarebbe più risultata per loro una sciocchezza che all’Oracolo di Delfi era passata per la mente durante una sera d’estate. "
La mia prima long, spero vi piaccia! ^^
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hiccup Horrendous Haddock III, Jack Frost, Merida, Rapunzel
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie '- Il Caduceo, il Sole, l'Incudine e il Cinghiale -'
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Epilogo
 

Quella mattina, il sole faceva da sovrano sulla Collina Mezzosangue. 
Tutti – semidei, satiri e ninfe – godevano come meglio potevano di quella giornata di sole intenso, dedicandosi allo sport, al giardinaggio o più semplicemente al dolce far niente in riva al lago. 
Tutti tranne uno che, nella cabina numero undici, continuava a ronfare beato. 
Jack in quelle ultime settimane aveva riscoperto il piacere del dormire senza incubi. 
Era bello poter riposare tranquilli nel proprio letto per tutta la notte, senza doversi svegliare ogni due minuti per colpa del figlio di Ade di turno che, aiutato da un Morfeo perditempo, si divertiva a terrorizzarti nei tuoi sogni più bui. 
E, adesso che la casa di Ermes si era sfoltita notevolmente grazie alla richiesta fatta da loro agli dei la settimana prima, l’albino non veniva disturbato neanche più dagli eccessivi ospiti della cabina che non trovavano posto. 
Avevano fatto una buona azione a chiedere agli dei di riconoscere subito i loro figli, sia per evitare che semidei come quello che erano stati costretti ad affrontare impazzisse di nuovo, sia per preservare i poveri figli di Ermes che, sinceramente, non ne potevano davvero più di tutta quella gente tra i piedi.
-    Jaaaaaack – una voce conosciuta lo stava chiamando, ma il nostro eroe pigrone preferiva bellamente ignorarla al momento.
Quella voce non apparteneva ad una persona facile ad arrendersi, però.
-    Oh andiamo, vuoi davvero poltrire per tutto il giorno? Guarda che quello è il compito di mia sorella Aurora, non il tuo! Ed è una così bella giornata... –
-    Ancora cinque minuti... – biascicò in risposta per liquidarla, ma ancora una volta senza successo
-    Ma bravo, è così che tratti la tua ragazza? – finse di essersi offesa la sua... aspetta, che?
-    Ragazza? – sobbalzò divertito a quella parola
-    Ah ah! – lo additò Rapunzel – Sapevo che così avresti ceduto! –
Si, okay, da quando erano tornati a casa non si comportavano più da semplici amici come una volta visto quello che era capitato tra loro in quella – oramai per Jack non più maledettissima – grotta, ma... era la prima volta che Rapunzel usava la parola ragazza insieme all’aggettivo tua nella stessa frase e per l’albino ciò non fu solamente una piacevole sorpresa, ma anche una strabiliante conferma di quello che aveva aspettato accadesse da quando l’aveva conosciuta.
-    Dai, vestiti, abbiamo promesso a Hiccup di assistere alla prima lezione del suo corso di volo. – 
-    Per il divino Ermes! – il figlio del messaggero degli dei si alzò come una furia dal suo comodo letto, correndo poi altrettanto veloce verso il bagno - l’avevo dimenticato! –
-    Ti aspetto fuori, dormiglione! – 

***

Merida stava aiutando i ragazzi della casa di Iride – si, adesso esisteva anche quella di casa grazie a loro – con gli ultimi addobbi colorati da inserire all’interno della cabina quando Rapunzel e Jack la raggiunsero correndo. 
-    Non dirmi che anche tu hai dimenticato la lezione di Hiccup?! – la guardò severa Rapunzel e Merida si sentì improvvisamente mancare a quella domanda dell’amica.
Come aveva fatto a dimenticarlo?! Hiccup non aveva parlato di altro da giorni!
Ci aveva messo secoli a convincere Nord e Filottete che non c’era nulla di cui preoccuparsi e che i draghi erano amici esattamente come i pegasi.
Per tutti i semidei greci e per i direttori del Campo era stato difficile credergli, abituati alle leggende su enormi draghi sputa fuoco con la tremenda abitudine di papparsi lo sfortunato semidio di turno ma, quando Sdentato aveva mostrato loro la sua dolcezza, avevano dovuto arrendersi all’evidenza.
Kristoff – che ormai era stato finalmente riconosciuto da Apollo grazie sempre a quel favore che avevano chiesto loro in cambio del loro servizio agli dei – si era dimostrato subito disponibile ad aiutarlo nell’organizzare i corsi - lui che, insieme ad Anna, aveva da sempre organizzato quelli con i pegasi - ed avevano passato pomeriggi interi insieme a costruire la struttura adatta al lavoro, aiutati ovviamente da alcuni gentili fratelli di Hiccup. 
Adesso che l’Arena era pronta, le lezioni sarebbero potute finalmente cominciare e Merida sapeva quanto il figlio di Efesto ci tenesse ad avere i suoi migliori amici accanto anche quella volta.
E invece no, lei era stata di nuovo egoista nei suoi confronti. 
Come facesse quel povero ragazzo a sopportarla come amica nessuno lo sapeva. Solo Anna, che durante i lavori di costruzione dell’Arena li aveva fissati maliziosamente per tutto il tempo, sembrava saperne di più di loro sul loro strano rapporto. 
Dopo la missione qualcosa era cambiato ma entrambi, troppo spaventati da quel qualcosa, avevano deciso di continuare a far finta di nulla, tentando come meglio potevano di nasconderlo agli occhi degli astuti compagni di Campo. 
-    Hiccup ci ucciderà. – decise di dire così ai suoi migliori amici Rapunzel e Jack, nel tentativo di scacciare i pensieri sul figlio di Efesto che da settimane le tartassavano fastidiosamente la povera testa.

***

Come possono farmi questo? “ Hiccup camminava su e giù per l’Arena, mentre Kristoff, Anna e Sdentato lo guardavano preoccupati “ Non venire dopo tutte le raccomandazioni che li avevo fatto! Sono finito, annientato, kaputt!
-    Vedrai che arriveranno. – lo rassicurò la figlia di Afrodite – Infondo non è poi così tardi, sono solamente trenta minuti che aspettiamo e non sono nemmeno arrivati gli iscritti al corso! –
-    Grazie mille per questa sintesi illuminante, Anna. –
Non voleva trattare male la sua amica fulva, infondo stava solamente cercando di rassicurarlo.
Da quando questa aveva fatto pace con la sorella poi, pareva molto più serena agli occhi degli altri, e spezzare quella serenità era l’ultima cosa che Hiccup voleva. 
La ragazza adesso si divertiva di più e sentiva Elsa tutte le sere tramite i messaggi Iride. E con Kristoff erano finalmente arrivati ad un buon punto, tutto il contrario di lui e Merida, per intenderci. 
Oh, ma perché adesso ci stava pensando? A lei non importava neanche del suo stupido corso, dopotutto, figuriamoci di mettersi insieme a lui! 
Cenerentola diceva spesso che i sogni son desideri che poi, se ci speri fermamente, diventano realtà... beh, si sbagliava di grosso secondo Hiccup. Infondo era una sognatrice figlia di Ipno, questo avrebbe dovuto spiegare molte cose. 
Sdentato stava strofinando la testa contro il corpo del padrone per rassicurarlo quando qualcuno fece finalmente il suo ingresso nell’Arena.
Hiccup pensava fossero i suoi amici che alla buon ora si degnavano di dargli un po’ di appoggio, invece si trattava di Astrid, Moccicoso e di un’altra manciata di figli di Ares, tutti iscritti al corso.
Al loro seguito Gambedipesce e qualche altro figlio di Atena, insieme al suo compagno di cabina Guy e alla sua ormai ufficiale fidanzata Eep. 
Ma perché tutti che si fidanzavano adesso, poi? Cos’era, un complotto contro di lui?
Eep e Guy, Anna e Kristoff, il fratello di Jack – Aladdin - e la bella Jasmine della casa di Afrodite, persino il capogruppo della progenie di Ares, Shang, sembrava starsi sciogliendo un po’ dopo l’arrivo – miracoloso secondo Merida - di una certa ragazza di nome Mulan, ultimo portentoso acquisto della casa di Atena. 
-    Scusa il ritardo. – esordì Astrid, mentre Hiccup tentava di non pensare a tutto quell’amore nell’aria
-    Non... non importa. – mugugnò così in risposta, mentre continuava a sperare che quei tre arrivassero
-    Cominciamo? – continuò la bionda, evidentemente impaziente, con tono però allo stesso tempo fastidiosamente annoiato
-    Ohm si... certo! – finse così entusiasmo il lentigginoso per cercare di coinvolgere almeno i suoi allievi e riuscire, sebbene solo, in quell’arduo incarico da insegnante.
Anna e Kristoff stavano facendo uscire i draghi dai loro box quando però tre voci chiamarono Hiccup in coro.

***

-    Ci dispiace! – dissero all’unisono, palesemente dispiaciuti.
Rapunzel fissò Hiccup con occhi da cucciolo indifeso intanto che questo cercava invano di mantener un cipiglio offeso sul suo volto.
-    Oh, non fa niente! Non riesco a rimanere arrabbiato con voi per più di due secondi! – si sciolse infatti in un sorriso poco dopo – Andate ad aiutare Anna e Kristoff adesso. –
I tre risposero a quel comando con dei piccoli ed infantili balzi di gioia che il figlio di Efesto arrestò subito con un cenno della mano, imbarazzato probabilmente dal comportamento altamente immaturo che i suoi amici stavano mostrando in pubblico.
Non volendo continuare ad imbarazzarlo, Rapunzel corse ad aiutare l’amica Anna, intenta a portare fuori dal suo box un drago che Gambedipesce aveva chiamato Uncinato Mortale. Non lasciatevi ingannare dal nome però, sono tenerissimi!
-    Ieri sera ho sentito di nuovo mia sorella. – esordì ad un tratto l’amica fulva, mentre avvicinava l’Uncinato Mortale ad Astrid – Dice che Artemide le ha premiate per l’aiuto che hanno dato al Campo. Strano, no? Sembra che grazie a voi tutti gli dei siano diventati più gentili! –
Già, avevano fatto involontariamente proprio un bel lavoro.
Ma adesso, quando Anna parlava di sua sorella, la ormai ex biondina non riusciva a far a meno di pensare anche a Flynn. 
Da quando aveva saputo del loro passato, si intristiva un po’ per l’infelice destino che li era stato riservato. Elsa era diventata Cacciatrice proprio per non soffrire più per lui e per le sue contraddizioni – e per un altro mistero che Anna però non si era ancora sentita di svelarle - ma adesso era lui a soffrire terribilmente per lei. 
Certo, ora che si erano riappacificati la prima cotta di Rapunzel sembrava star un po’ meglio mentre fingeva allegria ed insieme ai suoi fratelli organizzava scherzi sciocchi da giocare agli altri semidei,  ma un voto di castità non si poteva ritrattare facilmente, specialmente se colei che l’aveva fatto era ancora pienamente convinta delle proprie scelte.
La figlia di Apollo aveva parlato col bel figlio di Ermes una sera dopo cena e questo le aveva detto che per lui andava bene così, che sarebbe andato avanti e che avrebbe dimenticato. Ma Anna, da figlia di Afrodite che era, continuava a dubitarne profondamente.
-    Mia mamma adora le storie d’amore come questa. – le aveva detto infatti un giorno in merito al passato di Flynn e sua sorella – Forse è proprio perché le adora tanto che la loro è finita così male... –
Rapunzel si era limitata ad annuire allora, nascondendo abilmente dentro sé il risentimento che provava in quel momento per Afrodite dopo quell’esclamazione di Anna. 
La dea si era rivelata meno amorevole di come se l’era figurata lei, inguaribile romantica, e dire che sapere come questa si divertisse ad osservare gli amori mancati altrui l’aveva delusa era poco. 
-    Allora, prima di tutto instauriamo un legame con il drago. – cominciò Hiccup la sua lezione, risvegliando così Rapunzel da quei pensieri – Non mostratevi minacciosi nei suoi confronti, Moccicoso parlo soprattutto con te, e dategli tutto il pesce che desidera. Attenti alle anguille però, li spaventano terribilmente. –
Fantastico quante cose Hiccup fosse riuscito ad imparare sul conto dei draghi passando del tempo con Sdentato. 
Inutile nascondere che fosse diventato famoso per questo al Campo, ma il loro Hiccup non era mai stato il genere di ragazzo che si montava la testa facilmente. Anzi, secondo Rapunzel non si era neanche reso conto dei fan che si era guadagnato tra i semidei in quell’ultimo periodo. Dei fan che, in realtà, tutti loro si erano guadagnati involontariamente dopo l’impresa ed il Consiglio degli dei.
Specialmente Jack. Una volta Rapunzel aveva sorpreso delle figlie di Afrodite nel tentativo di spiarlo all’arena dove si esercitava col bastone. Un po’ si era ingelosita di questo improvviso interessamento nei suoi confronti – loro, le stesse che quando Jack era svenuto durante la Caccia alla Bandiera l’avevano disegnato come un matto facilmente suggestionabile – ma poi aveva deciso di non pensarci più, completamente indifferente a questo frivolo e sciocco comportamento. Infondo il ragazzo neanche faceva caso a quelle strane avances, perché avrebbe dovuto farlo lei? 

***

La lezione passò in fretta per un Jack che si era limitato solamente ad osservare. 
Guardare Gambedipesce salire in groppa alla sua Muscolona era stata la cosa più esilarante del corso ma da classificare solamente dopo Moccicoso che si faceva incenerire da Zanna Curva ed i gemelli Testa di Tufo e Testa Bruta che davano ordini completamente diversi al loro Orripilante Bizzippo che, avendo due teste, eseguiva entrambi in maniera sconclusionata. 
Insomma, un vero spasso!
Ma per Hiccup doveva essere stata l’ora più lunga della sua vita dato il sudore che Jack gli aveva visto colare dalla fronte per tutto il tempo. Aveva cercato di rassicurarlo con delle amichevoli pacche sulle spalle quando i suoi allievi avevano sbagliato tutto nell’allacciare la sella ai loro draghi ma non era servito a molto.
Ciò che servì invece fu probabilmente quello che Merida, sotto lo sguardo sorpreso e malizioso dei presenti rimasti – la maggior parte degli iscritti era già andata via –, fece dopo.
-    Un. Completo. Disastro! – aveva esclamato Hiccup distrutto 
-    Non è andata poi così male. – aveva cercato di tranquillizzarlo Merida, ma, visto che sembrava non aver funzionato, si era subito data all’azione.
Un bacio sulla guancia, che aveva paralizzato Hiccup sul posto in seduta stante.
-    Oh oh oh, vacci piano rossa! – l’aveva canzonata subito Jack, divertito ma allo stesso contento che finalmente si fosse decisa ad agire – Così me lo uccidi! Non siamo scampati all’uomo nero per vederlo morire di crepa cuore al Campo! –
-    Piantala, Frost! – aveva risposto lei, visibilmente rossa in viso.
Poi la migliore amica gli aveva sorriso impercettibilmente e lui lo aveva preso come un “ Sei perdonato, brutto cretino “. ù

***

Passarono il resto della giornata insieme, tranquilli come non lo erano mai stati.
Sdentato spinse addirittura Hiccup  – ancora destabilizzato dal precedente bacio inaspettato ricevuto da Merida – nel laghetto della canoe dove avevano anche rincontrato una vecchia amica – la dolce ninfa Ariel – alla quale, tra l’altro, avevano risollevato il morale. 
Anche lei triste per amore... ma che stava succedendo là dentro?!
Be’, la sua situazione però sembrava peggiore di quella strana che sussisteva tra lui e Merida. 
Infatuatasi di un figlio di Poseidone - Eric se Hiccup ricordava bene - passava tutto il suo tempo a spiarlo a pelo d’acqua, triste come se l’avessero appena ferita al fianco con un amo da pesca.
Grazie alle battute di Jack e agli scherzetti giocati dal tenero Sdentato, l’avevano fatta però sorridere e dimenticare quel problema almeno per qualche ora, ed era stato bello saper di aver sollevato temporaneamente il morale a qualcuno. 
Al calare del Sole arrivò invece il momento di cenare tutti assieme. 
In fila raggiunsero il padiglione della mensa e, dopo il ridimensionamento della progenie di Ermes, adesso i tavoli parevano molto più omogeneamente divisi dalla prima volta in cui Hiccup aveva messo piede lì dentro. 
A capo della tavolata riservata ai figli di Ares – sotto gli occhi stupiti di Hiccup - c’era Ralph. Shang gli aveva ceduto il suo posto, adesso parevano amici per la pelle!  Hiccup sapeva quanto Merida fosse contenta per il suo amico ormai integrato e, seppur lontano, riusciva a leggerglielo negli occhi acquamarina mentre, seduta comodamente di fianco ad Astrid, gustava la sua cena finalmente a casa.
-    Ehi, Hiro, potresti togliere gli attrezzi dalla tavola mentre mangiamo? – chiese ad un tratto il capogruppo Felix all’ultimo arrivato al tavolo di Efesto che, imbarazzato, nascose gli attrezzi in questione.
Hiccup trovava quel ragazzo pazzesco, inutile ripeterlo.
Avevano passato ore intere insieme a parlare di come volevano cambiare in meglio il mondo con le loro invenzioni. Spade infiammabili, microbot fighissimi ed altre cose simili che, all’amico Gambedipesce, così legato agli amati libri, erano parsi pura fantascienza. 
Quest’ultimo adesso stava al tavolo di Atena contento, finalmente a suo agio, mentre Mulan faceva vedere alla capogruppo Belle la strategia da attuare alla prossima Caccia alla Bandiera – probabilmente, era difficile capirlo da così lontano – . 
Le cose sembravano star andando esattamente come sarebbero dovute andare al Campo.

***

Al termine della cena, Rapunzel fece una proposta a tutti i semidei presenti che Nord accolse con gioia improvvisa, tipica del dolce omone barbuto che tutti conoscevano ed amavano.
-    Un falò, idea meravigliosa! – esclamò infatti entusiasta – E’ da quando io non ricordare che noi non fare falò tutti insieme! –
Filottete invece si limitò ad incrociare le braccia e ad allontanarsi contrariato, fermato tuttavia da un Jack stranamente gentile.
-    Oh andiamo Fil, non vorrai dileguarti proprio adesso? Giuro sullo Stige di non fare scherzi scemi ai presenti. Tutti i presenti. – gli disse alzando le mani in segno di resa.
Poi rivolse uno sguardo eloquente ai fratelli della cabina numero undici che, rattristati, esclamarono di rimando in coro: 
-    Noi tutti figli di Ermes lo giuriamo. –
-    Sullo Stige, avanti! – li esortò Jack divertito
-    Sullo Stige. –
-    Così si fa, ragazzi, così si fa. – rispose poi soddisfatto. 
Filottete si grattò il capo, pensieroso, per poi sorridere ed affermare:
-    Eh va bene, brutti mattacchioni cleptomani, rimango. –
E questi ultimi – i “ mattacchioni cleptomani “ – lo presero in braccio con enfasi, facendo prima sobbalzare il satiro dallo spavento, poi ridere di gusto come non aveva mai fatto prima.
E cantarono, tutti – anche se Flynn si era mostrato fin da subito contrario, costrinsero anche lui a farlo - mangiando marshmallows cotti al fuoco – tranne Hiro che preferiva di gran lunga i suoi orsetti gommosi – e pregando gli dei affinché quella felicità durasse per sempre, così com’era in quel momento.
Merida strinse la mano di Hiccup che, in un primo momento, la ritrasse imbarazzato, per poi, notando lo sguardo intristito della figlia di Ares, ricambiare il gesto e sorriderle.
Rapunzel alzò i suoi occhioni verdi al cielo, là dove la costellazione dedicata ad Hercules splendeva più luminosa che mai e, per un momento, le sembrò di veder scintillare affianco all’eroe più famoso di tutti i tempi quattro ragazzi in compagnia di un drago stretti in un lieto ed espressivo abbraccio.
Sorrise, perché quello – l’imprimere per l’eternità nel cielo l’immagine della loro forte ed intramontabile amicizia -  per lei era il regalo più bello che gli dei avessero mai potuto scegliere di farli. 

 
Fine 
 
 
N.A.: Adesso possiamo piangere T^T 
Non posso credere che questa stupenda, fantastica avventura iniziata il primo settembre 2014 si sia conclusa. Avventura che univa le mie tre cose preferite - Big Four, Crossover Disney/Non e PJO - e le faceva diventare una cosa sola. Credo sia stato anche l'amore incondizionato che provavo per le cose sopra citate a spingermi a portare a termine il progetto nel migliore dei modi. Ma, siete stati SOPRATTUTO voi a contribuire alla realizzazione di questa long, voi che come me vi siete affezionati ai nostri quattro in maglietta arancione ( *-* ), voi che mi avete spronata a continuare, nonostante le difficoltà e nonostante gli impegni.
Sono cresciuta molto da quel lontano settembre. Ero una ragazza timida, riservata, che mai avrebbe sognato di far leggere a qualcuno i suoi pensieri, le sue storie. 
Adesso sono la stessa ragazza, solo con un po' di coraggio in più.
Grazie a voi, ho deciso anche di partecipare ad un concorso di scrittura a scuola, e - stranamente - non me ne sono ancora pentita. x'D 
Perciò grazie, per avermi aiutata a crescere e migliorare giorno per giorno, aggiornamento per aggiornamento ( ? ). 
Ma, ehi, questo non è un addio! ^^ Continuerò a scrivere e a condividere con voi ciò che scrivo, perché ho capito che è questo quello che voglio fare. 
Perché, come diceva il mio mito indiscusso Walter Elias Disney ♥ ) , se puoi sognarlo, puoi farlo. 
Grazie ragazzi, grazie ancora di cuore. 
Ci vedremo presto con la Missing Moments, è una promessa ( fatta sullo Stige, non so se mi spiego ù.ù )! 
Alla prossima! 


 
 
 
  
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