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Autore: Kim NaNa    17/04/2015    2 recensioni
[http://it.wikipedia.org/wiki/Lee_Min-ho]
Perché l'amore da solo non basta, non dopo un tradimento.
Perché la ripicca non guarisce nessuna ferita.
La fiducia scricchiola, la paura del dolore spaventa.
Ma talvolta l'amore ha solo bisogno di tempo, per ritrovarsi, per amarsi.
Forse per sempre.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Nell'eterno ci cercheremo e ci troveremo


 

[Valigia]

 

Aveva da poco spalancato gli occhi scuri, Lee Min Ho. Era rimasto immobile, in quel letto ormai sfatto, un braccio appoggiato sulla fronte, quasi a voler schiacciare i pensieri che s'erano svegliati al levar del sole.
Stanco e assonnato prese la valigia, la riempì di cose futili e in quella situazione tutto gli pareva inutile.
Magliette, pantaloni, camice ed intimo, spazzolino, dopobarba e rasoio, tutte cose inutili.
Voleva andarsene, non sopportava più quella stanza, non voleva rimanere in quel luogo nel quale era stato tradito.
Ogni indumento gli provocava una fitta al cuore, ogni abito rappresentava il suo fallimento, il fallimento della sua relazione.
Iniziava a sentire una morsa alla gola, sentiva di soffocare, non sopportava più quell’aria viziata, plumbea, stantia e pesante che gli toglieva il respiro.
Era troppo orgoglioso per ammettere che erano le lacrime che tratteneva a soffocarlo.


 

[Vile passato]


Tradito, Lee Min Ho era stato tradito.
Lui che un tempo aveva riservato lo stesso trattamento, lui che un tempo era incurante dei sentimenti altrui, lui che non aveva mai amato abbastanza.
Ora che aveva amato si sentiva perso, perché?
Si domandava attonito, perché in passato aveva fatto una cosa così spregevole?
Ed ora mentre sistemava la sua valigia pensava che il destino lo avesse punito.
Lo meritava, meritava di soffrire perché aveva inflitto un colpo meschino ed ora doveva subire la stessa sofferenza.
Lo meritava e avrebbe trovato il coraggio di superare quel triste momento.


[Lei]
 

Park Sun Hi.
Lei era il suo amore più grande, la sua infanzia e la sua adolescenza.
Lei era quella bambina con la quale giocava e quella ragazza alla quale aveva regalato il suo primo bacio.
Lei era la sola a capirlo, la sola che con un semplice sguardo riusciva a consolarlo.
Il paradiso in uno sguardo, in quel sorriso caldo che gli ricordava un'estate al mare, dolce cornice del loro primo incontro.
Anima gemella, il suo più grande amore, forse l’unico, l’unico a non esser vissuto di notte.

 

[Attese]
 

Si erano sempre amati, entrambi, rincorsi in un folle e pericoloso percorso ad ostacoli.
Avevano atteso anni per amarsi, il tempo tiranno crudele li aveva divisi, ma nonostante le avversità si erano riuniti, finalmente dopo anni di attese, dopo anni passati a sognare, a sperare e pregare.
Finalmente era giunto il momento, l’attimo fuggente da cogliere e catturare, l’attimo da vivere e da trasformare in eternità.
Trascendere la realtà realizzando il sogno di una vita, il sogno di molti, forse di tutti; trovare l’amore eterno da vivere per sempre.


 

[Delusione]
 

Ed ora dopo una lunga notte di passione, bramata da troppo, Lee Min Ho si sentì sprofondare nell’angoscia.
In quella notte aveva creduto di essere ricambiato, sapeva di esserlo, lo aveva sempre saputo, ma il coraggio di viversi era sempre mancato.
In pochi istanti il suo umore cambiò, da un’immensa felicità alla mestizia.
Al sorgere del sole tutto mutò, la notte era svanita e con essa anche il sogno suo più grande.

«Devo andare»

Quella frase risuonò con eco nella stanza d’albergo, rimbombò nella sua mente, quel suono quasi assordante lo tormentava.
Parlarono per ore tra pianti e rimpianti.
Entrambi addolorati, dispiaciuti e imbarazzati.


 

[Una diversa prospettiva]



Park Sun Hi lo desiderava, come sempre, lui era il suo amore più grande, ma il dolore era ancora vivo ed ardente per perdonarlo.
Si amarono in passato, da giovani, ma la maturità era un frutto ancora acerbo e non seppero coglierlo in tempo, lui non seppe ricambiare, non seppe amare abbastanza.
Forse la paura lo distruggeva, forse lui si sentiva troppo piccolo per amare, e così la tradì per assaporare l’amarezza della libertà.
Rimpianse quell’errore per anni, distrutto non aveva mai amato nessuna e da lei sempre ritornava, pregando, implorando ed elemosinando il suo perdono.

«Perché questo fine settimana se non mi hai perdonato?»

Lei tacque perché al dolore trovò il perdono, ma la fiducia compromessa come una profonda ferita non accennava a rimarginarsi.
Non si fidava e sapeva che mai lo avrebbe fatto, perché fidarsi di chi l’aveva tradita?

«Avevo bisogno di vivere questi giorni per comprendere che l’amore non basta per vivere un’eternità di tormenti»


 

[Ricordo di mezza estate]


 

Entrambi ricordavano i momenti felici, quegli attimi di gioia e serenità assolute.
Entrambi ricordavano il loro passato, quando insieme viaggiavano, esploravano, vedevano, vivevano.
In estate insieme vivevano attimi passionali e ricchi d’amore, ricordavano il mare e un materassino amico, che li conduceva lontano dagli occhi invidiosi, lontano da chi li voleva divisi.
Quell’oggetto era caro ad entrambi, i bagni, le urla, le risate e l’amore, un oggetto insignificante all’apparenza era per loro importante, come uno scrigno esso racchiudeva i ricordi più intimi, felici.
Su quel materassino bloccavano il tempo, mentre tutto intorno il mondo continuava la sua folle corsa, loro erano lì, fermi a godersi l’estate e l’amore.


 

[Epilogo]


 

Park Sun Hi lo amava e lo desiderava con tutta se stessa, gli aveva donato l’animo, ma lui si era limitato a ricambiare donandole solamente il cuore.
L’amore da solo non sarebbe bastato, fedeltà, fiducia, comprensione e rispetto per l’altro, non erano doti che appartenevano al ragazzo.

Lee Min Ho la amava con tutto se stesso ed era pronto, questa volta, a donare l’animo per quel rapporto e ci sarebbe riuscito.
Quella notte sfiorò un attimo di felicità, quell’attimo che prima o poi avrebbe catturato e gelosamente custodito.
Non avrebbe rinunciato all’amore, non era ancora pronto per farlo e mai lo sarebbe stato.

Mentre chiudeva la valigia, mentre la zip scorreva da un lato all’altro pensò di meritare quella sofferenza.
Tutto ciò era il degno epilogo di un amore malsano, mai realizzato e mai a pieno vissuto.
Nel passato erano stati fidanzati ma nel presente erano solo due amanti che vivevano piccoli attimi di felicità.
Amanti in eterno senza il coraggio di abbandonarsi completamente l’uno all’altra.
Amanti insoddisfatti che si cercavano per salutarsi ancora ed ancora, vivendo per l’eternità in un attimo fuggente.
Piccoli addii tristemente felici vivendo nell’emozione di un prossimo incontro.

In futuro, forse, avrebbero trasformato i loro piccoli fuggenti attimi in un unico eterno momento.
Prima o poi si sarebbero amati con l’anima.




Fine

 

   
 
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