Prese una flûte di Champagne da un cameriere di passaggio e cercò un angolino dove mettersi. Sentiva che quelle persone la consideravano solo una ragazzina, ma lei cercava di non farci caso. Tra la musica dell’orchestra, le chiacchiere altrui e i tintinnii dei bicchieri, lei sembrava sentire solo il suono dei tuoi tacchi neri a spillo in tinta con il suo abito lungo blu notte e con i suoi capelli biondo oro. “Tac..Tac..Tac..”
In mezzo ad una miriade di suoni qualcuno sembrava essersi accorto della sua presenza e dei suoi tacchi; la stava osservando dall’alto di una scalinata