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Autore: LadyPandaKawaii    18/04/2015    1 recensioni
Sin da bambina ho sempre osservato le mie amiche essere felici e spensierate assieme ad i loro fidanzati.
Mi ero spesso scoperta a pensare a quanto erano fortunate loro, e a quanto ero sfortunata io, sempre da sola con me stessa, nel silenzio della mia riservatezza.
Non che non avessi mai cercato di relazionarmi con un ragazzo, sia chiaro, avevo provato molte volte, ma non ero mai riuscita ad essere nulla di più che una "buona amica".
Soffrivo nel buio della mia camera mentre sognavo di avere qualcuno di perfetto che rimanesse con me per sempre.
Ma poi, come un arcobaleno in un giorno di pioggia, sei arrivato tu e la mia intera vita è cambiata.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Al mio dolce cucciolo,
 
sin da bambina ho sempre osservato le mie amiche essere felici e spensierate assieme ad i loro fidanzati.
Mi ero spesso scoperta a pensare a quanto erano fortunate loro, e a quanto ero sfortunata io, sempre da sola con me stessa, nel silenzio della mia riservatezza.
Non che non avessi mai cercato di relazionarmi con un ragazzo, sia chiaro, avevo provato molte volte, ma non ero mai riuscita ad essere nulla di più che una "buona amica".
Soffrivo nel buio della mia camera mentre sognavo di avere qualcuno di perfetto che rimanesse con me per sempre.
 
Ma poi, come un arcobaleno in un giorno di pioggia, sei arrivato tu e la mia intera vita è cambiata.
Mi sei piaciuto sin dal primo momento, ed io ero piaciuta a te.
Tempo due settimane o poco più e ci siamo fidanzati.
Eravamo perfetti, destinati l'uno per l'altra, ci amavamo così tanto che non riuscivamo ad immaginare un giorno senza vederci, se non nei nostri incubi.
Di colpo tutti i miei sogni erano divenuti realtà ed io sono stata felice come non mai prima di allora.
Uno, due, tre, quattro, cinque, sei mesi erano passati, ed ancora ci amavamo come se fosse il primo giorno.
Eri sempre così dolce, gentile e disponibile per qualsiasi mio bisogno che molte volte mi sono sentita inadatta per te, quasi come se io non ti meritassi, ma tutte le volte che ti parlavo di questi miei turbamenti, tu me li scacciavi in fretta dalla mente con un bacio sulle labbra.
Un anno era passato ed il nostro amore non era diminuito.
Mi sentivo come in un lieto fine di una favola: infinito e bellissimo.
Abbiamo passato l'estate insieme, al mare, da soli, noi due e nessun altro.
Abbiamo deciso di avere la nostra prima volta, e così è stato.
Ci sorridevamo nel mentre, ed ancora io ero così persa di te da quasi temere fosse tutto un sogno.
Altri tre mesi erano passati, e stavamo bene, non avevamo troppe discussioni e le nostre situazioni economiche e familiari erano nella norma.
 
Ma poi...
Poi è arrivata lei.
Non mi ricordo di preciso quando è stato, ma subito si è dimostrata troppo espansiva nei tuoi confronti.
Faceva parte della tua classe ed io la conoscevo solo di vista.
Ti abbracciava ogni volta che ti vedeva, con o senza di me nelle vicinanze, ed io ogni volta morivo dalla gelosia.
Ci fu il nostro primo litigio serio.
 Non potevo più sopportare che quella continuasse a comportarsi in una maniera così invadente anche in mia presenza! E non potevo sopportare soprattutto il tuo menefreghismo, era quasi come se non ti importasse della mia gelosia e della mia sofferenza.
Te ne ho parlato, tu mi hai risposto che era tutto okay, lei era solo una compagna di classe e niente più... e io ci ho creduto, perché mi fidavo di te.
Passarono due settimane e le cose erano rimaste tali e quali.
Arrivò un secondo litigio appena scoprii che tu e lei vi sentivate.
Ero arrabbiata, furiosa, adirata, ma tu hai tentato di calmarmi dicendo che era lei che ti scriveva, e tu non le rispondevi mai.
Ti ho creduto una seconda volta.
Passai così un mese.
Ero distrutta, non potevo sopportare questo tuo atteggiamento nei confronti di quella ragazza, ma non volevo più parlarti di questo, dato che lo ritenevo futile.
Ma la cosa che più di tutte mi ha distrutto il cuore è stata quando vi ho visti, al parco, insieme, mano nella mano.
Mi sono sentita morire, avrei voluto morire, il quel momento era come se mi sentissi perduta, inutile, era come se avessi buttato via un anno e più della mia vita.
Vi feci una foto, mentre piangevo, e poi corsi immediatamente via.
La sera stessa ti scrissi un messaggio che diceva "Ehy, cos'hai fatto di bello oggi?".
Ero decisa a porre fine a tutto questo, avevo una prova schiacciante che ti avrebbe fatto finalmente rivelare le tue vere intenzioni sul nostro rapporto.
Mi hai scritto "Niente di che.".
Ti ho lasciato stare fino al mattino dopo.
Sono andata a casa tua e ho suonato il campanello, mi hai aperto la porta, confuso, ed io ti ho sbattuto la fotografia davanti agli occhi.
Piangevo, non potevo e non volevo trattenermi.
Tu hai chinato il capo.
< Scusa, ma me la devo tenere buona per copiare nelle verifiche > hai detto.
Ho alzato gli occhi.
Cosa? Questa era la tua scusa?
Ho incominciato a correre verso casa mia mentre tu chiamavi il mio nome.
Quella sera sei venuto tu a suonare al mio campanello, ma io non ti ho aperto, non sei rimasto per molto comunque.
Il giorno dopo ti ho incontrato, per caso, non ti ho cercato, e ho deciso di dirti questo < Io non ce la faccio. O io o lei. >
Tu hai reclinato il capo e hai detto < Senti... è un brutto momento per me, non sono più sicuro di nulla ormai, nemmeno dei miei sentimenti. >
Bugie.
Erano tutte bugie.
Avrei preferito mi avessi lasciato, avrei preferito mi avessi tradito, avrei preferito di tutto purché tu non mi lasciassi in questo limbo di insicurezze.
Non avevo più fiducia, ne per te ne per nessun altro.
Ti ho seguito, il giorno dopo, la sei andata a trovare e l'hai baciata.
 
Non riesco a spiegarmi il perché continui a tenermi come la tua "ragazza" per modo di dire.
Sono rimasta sola, completamente sola.
Ho allontanato tutte le mie amiche per te, perché ti dava fastidio stessi tanto con loro.
Lo sento... sento il mio cuore sgretolarsi e farsi a pezzi in questo momento.
Non riesco più a sostenere nulla, sono debole, soffro e piango ogni volta che ti penso, e ti penso in continuazione.
Eppure, nonostante tutto questo, io ti amo e non riesco a lasciarti... e tu non riesci a lasciare me benché non ne conosca il motivo e benché io e te siamo diventati poco più di due conoscenti.
Penso che oramai ci sia un'unica soluzione per me sfuggire a tutto questo.
Cancellerò i miei problemi e ti renderò nuovamente libero.
Rimpiango solamente di non essere riuscita a renderti realmente felice.
Addio.
 
*17 aprile 2015
La diciassettenne April Lawrence si è suicidata buttandosi dalla finestra del suo appartamento al sesto piano. Le decisioni di questa scelta sono state svelate da questa lettera d'addio scritta dalla ragazza stessa.*
   
 
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