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Autore: _Fire    18/04/2015    5 recensioni
| Mini-long | Klaine | AU | Principe!Blaine |
Un amore che va contro tutte le convenzioni sociali della sua epoca.
Ne varrà la pena?
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Burt Hummel, Kurt Hummel, Rachel Berry | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Volevo semplicemente ringraziare tutti voi per avermi supportato con le vostre recensioni 
o semplicemente per aver letto questa storia.
Significa davvero tanto per me.
Grazie, grazie, grazie.
(Un grazie particolare va anche a Alice, Anto e Deb per il continuo sostegno,
e Ari per lo splendido banner.) 
Spero di non deludervi.
Questo è l'ultimo capitolo di "Your Place Is With Me"  




 



«Mi scusereste un momento?» disse cortesemente Blaine alle persone che lo circondavano. Rivolse un finto sorriso – l’ennesimo – a Mia, e corse fuori.
Era sicuro di aver visto Kurt con la coda dell’occhio, ma poi era scomparso. Non aveva idea di dove poteva essere andato, così cominciò col salire le scale. Lo vide seduto su uno degli scalini della rampa superiore.
Cercò di avanzare piano, ma l’altro si accorse immediatamente della sua presenza. Non lo guardò, si limitò solamente a correre via, verso il tetto. Blaine lo inseguì.
«Kurt!» gridò. «Kurt! Fermati!»
Quando ormai l’aveva quasi raggiunto, Kurt rallentò e si fermò. Si appoggiò alla balconata chinando la testa. Dal luccichio sulla sua guancia, Blaine fu sicuro che stesse piangendo, anche se quando gli fu vicino aveva già asciugato le lacrime.
Non sicuro di cosa dire, seguì lo sguardo dell'altro sul paesino sotto di loro: Saint-Floret era quasi più bella di notte, silenziosa e accesa solo dai sogni delle persone.
«Mi piace.» commentò.
Kurt si girò a guardarlo con un sorriso pieno di risentimento e malinconia. «Già, be’– fidati, è meglio guardarla che viverci.»
Blaine gli afferrò una mano. «Tu vivi qui. Con noi. Con me
Gli occhi di Kurt si fecero lucidi. L’azzurro delle iridi era oscurato dalle lacrime trattenute. Deglutì, cercando di scacciare il groppo che aveva in gola. «Non posso...non più
Blaine sentì le gambe cedere: adesso furono i suoi occhi a riempirsi di lacrime.
Non poteva credere che Kurt stesse avendo dei ripensamenti. Aveva bisogno che credesse in loro, proprio come lui.
«Cosa stai dicendo?» gli chiese.
L’altro abbassò la testa, rifiutandosi di guardarlo negli occhi. Blaine però si abbassò, cercando di catturare il suo sguardo. «Mi ami ancora?» mormorò, con la voce che tremava.
Kurt fece una risata amara, che gli spezzò il cuore. «Certo che ti amo, Blaine. Ti amo abbastanza da capire che per te è meglio che me ne vada.»
Blaine si sentì pervadere da un'immensa tristezza, quando si rese conto che quella era la prima volta che Kurt gli diceva che lo amava. E ora voleva andarsene? «Kurt, non capisco...» disse, ed era sincero.
Se c’era qualcosa che aveva mai reso la sua vita bella, era proprio Kurt.
«Stare con me ti renderà tutto difficile. E sai perché? Perché questa non è la mia vita, Blaine, è la tua, è il tuo posto.»
Il principe dischiuse le labbra. Non poteva starlo dicendo davvero. Come poteva anche solo pensarlo?
Non gli importava di quello che sarebbe successo, qualsiasi cosa brutta, perché era certo che ne sarebbe valsa la pena. Loro due ne sarebbero valsa la pena.
Blaine gli prese il volto tra le mani. «Ascoltami bene, Kurt» sussurrò, specchiandosi nei suoi occhi azzurri. «Il tuo posto è con me. Lo sarà sempre
Kurt sorrise, mentre le lacrime scorrevano finalmente libere sul suo volto. Blaine le asciugò con il pollice e poi lasciò un bacio lì dove erano cadute.
«Resta. Ti amo Kurt. Resta.» lo pregò, ma dentro di sé sapeva che lì non c’era futuro per loro.
E lo sapeva anche Kurt. «Non rendere tutto più difficile.» mormorò con la voce spezzata dal dolore. Si allontanò, pronto a scendere le scale e tornare in camera sua.
«Scappiamo.» disse Blaine.
L’altro si voltò a guardarlo, sbigottito. «Cosa?»
«Andiamo via insieme. Solo io e te, Kurt.» ripeté lui, con un sorriso sempre più grande.
Kurt voleva dire che era una follia, che sarebbe stato impossibile, invece si limitò a chiedere: «E’ quello che vuoi?»
«Quello che voglio – quello che ho sempre voluto, è poterti amare per tutta la vita.»
Kurt rise, pensando che Blaine non poteva essere più bello, lì sotto la luce della luna, e che non avrebbe potuto amarlo più di così.
Probabilmente quello che stavano facendo era irresponsabile, ma nessuno dei due si era mai sentito più libero.
«Quando partiamo?»
Blaine lo raggiunse e lo strinse forte. «E’ un sì?»
Kurt lo allontanò un po’ solo per poterlo guardare negli occhi. «E’ un sempre
 
***
 
I due giovani correvano nel cortile, fendendo il freddo e l’oscurità della notte.
Blaine aveva preso un po’ di soldi dalla cassa dei genitori, quanto bastava per iniziare una nuova vita. Aveva lasciato un brevissimo biglietto ai suoi genitori: “E’ meglio così. Troverete sicuramente un principe migliore di me, io- io non sono tagliato per questo ruolo. Non posso essere qualcuno che non sono. E non cercatemi, vi prego. Se mi volete bene, non fatelo.”
Kurt aveva preparato in fretta e furia due valigie, poi aveva scritto un lungo biglietto al padre, dove spiegava tutto, sperando che non lo avrebbe odiato. Gli avrebbe poi scritto di nuovo una settimana dopo.
Una volta arrivati nella stalla, comparvero Finn, Rachel e Sam.
Mentre i due scudieri aiutavano Kurt a salire su un cavallo, Blaine si fermò a salutare la sua amica.
«Sei consapevole di tutti i rischi che stai correndo, aiutandoci?»
«Sì.» Lei sorrise. «Ma voglio farlo. Per due motivi: primo, perché spero che un giorno io e Finn avremmo il coraggio di fare lo stesso.»
«State insieme?» la interruppe lui.
Rachel arrossì. «Da un paio di mesi. Non trovavo mai l’occasione giusta per dirtelo.»
«E secondo?» chiese Blaine, ignorando il fatto che lei glielo avesse nascosto, consapevole che il tempo stava scadendo.
«Non te l’ho mai detto, ma per i primi anni di vita sono stata cresciuta da due uomini, dopo che mia madre mi abbandonò. All’epoca non compresi il motivo per cui me li avevano portati via, ma crescendo ho capito che era solo perché amavano una persona dello stesso sesso. Non voglio che succeda anche a voi. Lo faccio anche per i miei papà.»
Blaine le strinse la mano, commosso.
«Spero di poterti rivedere, un giorno.»
«Anche io.» disse Rachel sorridendo, prima di lasciarlo andare.
Blaine salutò Finn e Sam con un abbraccio, prima di salire sul cavallo con Kurt.
Questo è solo l’inizio di una bellissima storia.
 

 
 
Sei anni dopo

«Riesci a credere che siamo sposati?» domandò Blaine, mentre entravano in casa.
Kurt rise. «Se per “sposati”» pronunciando l’ultima parola mimò il segno delle virgolette. «Intendi uniti da una cerimonia clandestina celebrata da Finn nel salone di casa di Rachel…»
«Perché devi sempre fare il guastafeste?» domandò Blaine, fingendosi esasperato, ma non riuscì a trattenere una risata.
Era felice. La verità era che era difficile non essere felice con Kurt.
Vivevano insieme da quando erano scappati, e sì, avevano avuto qualche diverbio, ma non avevano mai smesso di amarsi.
Ogni giorno era come la prima volta.
Rachel e Finn abitavano poco distante, erano arrivati qualche anno prima.
Sam invece era ancora a palazzo. Blaine aveva provato a convincerlo a raggiungerlo con qualche lettera, ma il ragazzo aveva detto che, nonostante gli mancassero tutti, sentiva che il suo posto era lì.
Kurt e suo padre si scrivevano regolarmente. Burt era tornato a vivere tranquillamente e Sain-Floret, lontano dal palazzo: sosteneva che era meglio così. Si vedevano una volta ogni due mesi, dato che il viaggio era piuttosto lungo.
Blaine si stese sul letto accanto a Kurt, rannicchiandosi contro di lui, con la testa sul suo petto. Kurt lasciò un bacio tra i ricci di Blaine, cingendolo poi con le braccia.
«Grazie» sussurrò.
«Per cosa?»
«Per non esserti arreso con me.»
Blaine alzò la testa e lo guardò negli occhi sorridendo. «Grazie a te per essere venuto con me.»
Kurt gli accarezzò una guancia, pensando che non riusciva ancora a credere che quella fosse la sua vita. «E’ stata la cosa migliore che abbia mai fatto.»
Poi gli si avvicinò e poggiò le labbra sulle sue. Blaine rispose al bacio, come se fosse ormai una cosa naturale.
Ora erano insieme, perché, come aveva detto Blaine, il loro posto era accanto all’altro.
E la vita non poteva essere più bella.
 
Never knew I could feel like this
Like I've never seen the sky before
I want to vanish inside your kiss
Every day I love more and more
Listen to my heart, can you hear it sings
Telling me to give you everything
Seasons may change, winter to spring
But I love you until the end of time
Come what may
Come what may
I will love you until my dying day
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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