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Autore: Marina Swift    19/04/2015    6 recensioni
{ TsuStar | Probabile OOC | Missing moment dall'episodio 14 dell'anime } { A Nikki-san e a Sabrii Lewis } { Basate su una frase de "La differenza fra me e te" di Tiziano Ferro }
Dal testo:
Tutto era improvvisamente diventato bianco. Un'enorme, grande distesa di nulla assoluto, un nulla candido, color latte.
Faceva freddo, molto freddo. Scosse di brividi dovuti al gelo attraversavano il corpo di Black☆Star, che aveva tutto il corpo, soprattutto dal torace in su, immerso nella neve.
Aveva perso contro quello stupido tizio del clan degli immortali, e ora si sentiva spento, svogliato, desideroso di non fare nulla se non rimanere avvolto dalla neve, così, abbandonato in mezzo ad uno dei ponti di Londra.
Non sentiva più niente ormai, il ragazzo dai capelli celesti. Non voleva sentire più niente. Quella sconfitta gli bruciava ancora, e ora Soul e Maka stavano combattendo da soli, forse in pericolo, ma che in ogni modo gli stavano rubando la scena. E per qualche ragione, Black☆Star non aveva voglia di reagire per ritornare a dominare il suo palco.

Enjoy!
Marina Swift
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Black Star, Tsubaki | Coppie: Black*Star/Tsubaki
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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夫 Daijōbu?
 
 A Nikki-san e a Sabrii Lewis. Grazie di tutto }
 
Poi mi chiedi come sto
E il tuo sorriso spegne i tormenti e le domande
A stare bene, a stare male, a torturarmi, a chiedermi "perché"?
 
Tutto era improvvisamente diventato bianco. Un'enorme, grande distesa di nulla assoluto, un nulla candido, color latte.
Faceva freddo, molto freddo. Scosse di brividi dovuti al gelo attraversavano il corpo di Black☆Star, che aveva tutto il corpo, soprattutto dal torace in su, immerso nella neve.
Aveva perso contro quello stupido tizio del clan degli immortali, e ora si sentiva spento, svogliato, desideroso di non fare nulla se non rimanere avvolto dalla neve, così, abbandonato in mezzo ad uno dei ponti di Londra.
Non sentiva più niente ormai, il ragazzo dai capelli celesti. Non voleva sentire più niente. Quella sconfitta gli bruciava ancora, e ora Soul e Maka stavano combattendo da soli, forse in pericolo, ma che in ogni modo gli stavano rubando la scena. E per qualche ragione, Black☆Star non aveva voglia di reagire per ritornare a dominare il suo palco.
Oh, perché, perché tutto questo era successo? Un errore di calcolo? Aveva pensato che la sua resistenza in risonanza dell'anima con Tsubaki sarebbe stata maggiore, invece... invece si ritrovava fermo, immobile, esposto al freddo.
Aveva fallito. Forse adesso la sua weapon si trovava in pericolo.
Tsubaki... pensò in quel momento, un nome che gli infuse improvvisamente calore nel corpo.
Era vero, non gli interessava niente di se stesso, stranamente, ma lei? Lei come stava? Se quel tipo contro cui avevano lottato avesse solo osato a toccarla, allora l'avrebbe ucciso, di sicuro, immortale o no.
 
Provò ad alzarsi, improvvisamente infervorato, ma cadde di nuovo a terra. Il freddo gli aveva congelato i muscoli, e ora non riusciva veramente più a muoversi.
Chissà se Maka e Soul stavano ancora combattendo. Non lo sapeva. Stavano vincendo? Stavano perdendo? Boh.
Black☆Star in reltà aveva anche perso la concezione di quanto tempo fosse passato. Si stava tormentando sempre di più per questo.
Provò di nuovo ad alzarsi. Niente.
Forse era solo riuscito a muoversi un pochino di più.
Avanti, i big non si arrendono mai! si disse come ultimo incoraggiamento.
In quel momento, il ragazzo sentì una mano sfiorargli la guancia. Qualcosa stava spalando via la neve che lo ricopriva, e quel qualcosa aveva delle dita lunghe, chiare ed affusolate.
Il celeste si sentì tirare su, ma non mosse un muscolo per aiutare colui o colei che lo stava soccorrendo.
Poi riaprì gli occhi, rimasti chiusi a lungo. All'inizio vide solo delle macchie bianche e sfumate.
Mise dopo un po' a fuoco il profilo di un viso.
Carnagione diafana, occhi violacei, capelli corvini, scuri come un'ombra.
 - Tsu... Tsubaki? - mormorò intontito.
La ragazza, con aria preoccupata in viso, si inginocchiò davanti a lui, e gli appoggiò la testa sulle proprie gambe.
- Oh, mi ero così spaventata per te! Va tutto bene? Daijōbu? - gli domandò la buki, stringendolo quasi fino a stritolarlo.
E all'improvviso faceva di nuovo caldo...
 
Il weapon meister ci mise un po' a reagire di nuovo, e la prima cosa che fece fu inquadrare bene la situazione.
Tsubaki lo aveva tirato fuori dalla neve. Lo stava abbracciando. Ed era preoccupata per lui.
- Tutto bene, Tsubaki! - si mise a strillare. Si rese conto all'improvviso che non gli faceva più male niente. 
Il sorriso dolce che la corvina gli diede fu come un balsamo per ogni ferita. Basta preoccuparsi, basta pensare alla sconfitta. Quello che contava era che era lì con lei, e che Black☆Star  non poteva permettere che la sua arma diventasse triste a causa sua.
- Ehi! - gridò lui, scattando in piedi - A quanto vedo per Maka e Soul le cose si stanno mettendo male no? Vieni Tsubaki, dobbiamo riprenderci la nostra scena -
- Oh... ok - ottenne come risposta dalla ragazza, mentre lei si trasformava in shuriken.
La sensazione di avere la propria arma in mano era talmente familiare che di nuovo, a Black☆Star venne quasi un colpo.
Prima di rivedere il sorriso sulle labbra della sua weapon, si era seriamente preoccupato del fatto che non avrebbe potuto sentirla per molto.
Ma non importava quello che aveva pensato, bastava essere di nuovo insieme.
 
- Tsubaki... -
- Sì? -
- Hai davvero un bellissimo sorriso -
 
Angolino dell'autrice:
Ehm... buonsalve a tutti!
Il mio nome è Marina, felice di conoscervi tutti.
E' da un po' che seguo questo fandom, e a dire la verità era da un po' che volevo scrivere una storia su Soul Eater, e questo è stato il primo obrobrio che mi sono decisa a pubblicare.
Ditemi cosa ve ne pare, vi prego, perché io non ne sono minimamente convinta, soprattutto del finale.
Comunque sia, come ho scritto prima, dedico questa fict a due persone a cui tengo molto, la mia Nikki che ogni giorno si sorbisce i miei discorsi inutili e Sabrii-chan, che condivide con me l'amore per questa coppia.
Bien, detto questo vado, alla prossima!
Saluti, ringrazio in anticipo chiunque si degnerà di leggere 'sto obrobrio.
Marina Swift 
   
 
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