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Autore: Soe Mame    19/04/2015    2 recensioni
Tuttavia, c'era una cosa veramente straordinaria, riguardo quel destino inevitabile.
- Voi siete sempre al mio fianco, mio Principe! A volte, mi chiedo davvero come facciate ad essere sempre qui prima degli altri... -
- E' perché percepisco il vostro dolore, dolce Erina. -.

[Aiyoku no Prisoner / Prisoner of Love and Desire] Tipo.
Genere: Demenziale, Parodia, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Len Kagamine, Rin Kagamine | Coppie: Len/Rin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutti i personaggi appartengono ai rispettivi proprietari; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

LA TRAGICA STORIA DI UNA BELLISSIMA FANCIULLA MALEDETTA



C'era una volta, tanto tempo fa, una donna bellissima.
Era la donna più bella che avesse mai posato piede sulla Terra: lunghi capelli del colore dell'oro, occhi splendenti del colore del cielo, vesti del candore della spuma del mare e patrimonio immenso quanto il mare stesso.
Tanti uomini avevano chiesto la sua mano, attratti dalla sua bellezza senza precedenti e dal suo patrimonio altrettanto senza precedenti.
Tutti, però, erano stati rifiutati.
A volte, tuttavia, Erina, tale era il nome della bellissima fanciulla, guardava il pretendente negli occhi e pronunciava delle parole a bassa voce: - Non posso darvi tutta me stessa. Però possiamo approfondire la nostra conoscenza biblica. -.
La felicità insieme ad Erina non era una cosa concessa a chiunque.
E poteva essere effimera.
Il Principe non avrebbe mai voluto una cosa simile.
Lui amava Erina.
Non avrebbe mai potuto sopportare di essere gettato via, una volta che lei avesse pensato di avergli donato abbastanza felicità.
Per questo motivo, il Principe aveva pensato ad un metodo infallibile per far sua la bellissima Erina: eliminare la concorrenza.
Letteralmente.
Perché lui amava Erina.
Amava il suo patrimonio immenso quanto il mare stesso, sì, ma più di tutto amava i suoi lunghi capelli del colore dell'oro, i suoi occhi splendenti del colore del cielo, le sue labbra rosse come mele mature e la sua morbida rosa imperlata di rugiada.
Quella che aveva in mano in quel momento, davanti ad una lussuosa cassa.
Il Principe, invece, nascosto dietro un albero, sgranocchiava un tulipano.

Fino alla fine di questo destino inevitabile che si ripete
Balliamo insieme
Catturato da questo folle amore
Prigioniero di amore e lussuria.



Il bel Principe era un fiorofilo ed un erotomane, ma la povera e innocente Erina questo non poteva saperlo, né le importava particolarmente, al momento.
- Povera fanciulla. -
La bella Erina alzò la testa dalla cassa, incontrando gli occhi di zaffiro del Principe.
- Oh, Principe! - sospirò la bella Erina, abbassando il capo: - Non vi avvicinate! Rischiate di essere colpito anche voi dalla maledizione! -
- Quale maledizione? -
- Io... - i suoi splendenti occhi erano colmi di lacrime: - ... tutte le persone che amo... ognuna di loro... - il suo sguardo andò alla cassa. Il suo viso pallido affondò tra le mani candide, con un singhiozzo.
Il Principe s'inginocchiò d'innanzi alla bella Erina: - Vorreste forse dire... - sussurrò: - ... che amate anche me? -
La bella Erina trasalì. Abbassò le mani lentamente, scoprendo le guance imporporate.
- Principe, io- -
- Non vi preoccupate, dolce Erina. - posò una mano sulla sua, terribilmente fredda: - Non vi preoccupate. - la portò alle labbra, baciò quella pelle gelida.
- Principe... - quegli occhi del colore del cielo tra le ciocche d'oro: - Voi siete... sempre così gentile, con me. Siete sempre qui, al mio fianco, ogni volta.
Come la volta scorsa. E quella precedente. E quella precedente ancora. E quella precedente ancora ancora. E quella ancora più precedente. -
- Ve l'ho detto, dolce Erina. - il Principe la aiutò a rialzarsi: - Non avete nulla di cui preoccuparvi. Io sono qui. Accanto a voi. E non me ne andrò. - le accarezzò una guancia bagnata.
La bella Erina gli si accostò: - ... e quella ancora ancora più precedente. E la precedente ancora. Voi siete davvero sempre al mio fianco, a sostenermi, ogni singola volta, puntualmente! Io non... non so se merito così tanto... -
- Dolce Erina. -
- Sì? -
E il bel Principe fiorofilo ed erotomane si mangiò anche la sua rosa.

Una donna [infelice] piange davanti ad una lussuosa bara.
Le cose che ami
Pare finiscano col venire [maledette], no?
E mentre piangi, addolorata, prendo la tua delicata mano
Lascia che io, così gentile, ti consoli.
Vuoi dimenticare? Così pare... in questo caso, non mi pregheresti ancora (di aiutarti)?
Affogàti in questo amore corrotto



La bella Erina non sapeva che il bel Principe fosse un fiorofilo ed un erotomane, anche se gli sguardi famelici che lanciava alla sua rosa le avevano fatto sorgere qualche dubbio.
La cosa, tuttavia, non le importava.
L'unica cosa che sapeva e voleva sapere era quanto il Principe fosse una persona buona e disponibile, soprattutto con lei, soprattutto nei momenti di difficoltà: lui era sempre il primo ad apparire al suo fianco quando piangeva su di una cassa, lui era sempre il primo a consolarla, ad offrirle la sua spalla, il suo busto e qualsiasi altra parte anatomica lei desiderasse.
Ma lei non osava offrirglisi: non voleva che una così buona e gentile persona finisse vittima della sua terribile maledizione. Non lo meritava, non lui. Non poteva metterlo in pericolo solo per un suo capriccio.
Non voleva che anche lui...
- Mio Principe! -
- Non vi preoccupate, sto bene! -
- Ma... mio Principe, non siete ferito? -
- No, state tranquilla, non è così alto... -
- Forse non dovremmo agitarci tanto... -
- Ma non sarebbe la stessa cosa! -
- A costo di essere presa per una poco di buono, mio Principe, con tutto il rispetto, vi posso assicurare che si possono approfondire le reciproche conoscenze bibliche anche senza rotolare da un capo all'altro fino a mettere in pericolo le proprie vite. -
- Insisto nel dire che non sarebbe la stessa cosa! -
- E io insisto- -
E il Principe si mangiò di nuovo la sua rosa.

Fino alla fine di questo inevitabile destino che si ripete
Concediamoci a questa brama, fino a (raggiungerne) il nucleo
Collegati dalla prigione dell'amore folle
Balliamo e ruotiamo, ruotiamo!



La bella Erina voleva molto bene al bel Principe. E non avrebbe mai voluto che anche lui finisse vittima della maledizione.
Per questo si accontentava della sua consolazione.
Al Principe stava bene così.
In fondo, lui aveva la grande capacità di intuire cosa sarebbe successo nel futuro prossimo e sapeva con assoluta certezza che sarebbe stato al fianco della bella Erina ancora tante, tante, tante, tante, tante altre volte.

Tu riempi il tuo cuore ferito con dell'amore "sostitutivo"
Ma non importa, non sarà mai abbastanza, prigioniero di amore e lussuria.



"Sono un gran figo di natura, la mia immagine è curata da Suzunosuke e sono un Principe." rimuginò il bel Principe, mentre sgranocchiava un bel tulipano bianco, ricco di proteine: "Però non posso sposare la bella Erina. Lei si stancherebbe di me dopo un mese scarso.".
Pensando, pensando, il Principe si rese conto di come, in verità, stesse facendo un favore anche agli altri amanti della bella Erina: nessuno di loro aveva il tempo di andarle a noia!
In questo modo, erano felici loro ed era felice lei, che poteva godere della sua presenza, sempre pronta al suo fianco.
E lui poteva divorare la morbida rosa della bella Erina.
"Non mi ero mai reso conto di quanto fossi magnanimo e di buon cuore!" comprese di colpo, arrivando al gambo: "Sono davvero un sovrano perfetto!".
Lo gettò, estrasse il falcetto dalla cintura e tagliò un altro tulipano dal giardino: "E se..." un dubbio: "... la bella Erina iniziasse a trovare noiosa la mia rassicurante presenza?".
Forse aveva già iniziato.
Forse la "maledizione" sarebbe finita col colpire anche lui.
"... devo esserne sicuro.".

Fama, una buona posizione nella società, ricchezza, bell'aspetto:
ho tutto questo nelle mie mani, ma
L'unico vero desiderio che ho
E' irrealizzabile. La [maledizione] mi ha preso



Caso voleva che, in quel periodo, la bella Erina avesse accettato di approfondire la propria conoscenza biblica con uno dei suoi pretendenti.
Il bel Principe si premurò di fare in modo che, pochi giorni dopo, la bella Erina fosse inginocchiata davanti ad una lussuosa cassa, in lacrime.
- Povera fanciulla. -
- Oh, Principe! -
- Scusatemi, signorina. -
Un Uomo A Caso rovinò quel momento di idillio tra la bella Erina e il bel Principe: - Dove la mettiamo, questa? -
- Andrà bene anche sopra la numero dodici. - singhiozzò la bella Erina, indicando il punto preciso.
E l'Uomo A Caso se ne andò, ridando la dovuta intimità ai due giovani.
- Messer Spatola? - domandò il Principe, come se non sapesse assolutamente niente.
- No. Messer Chiodo. - sospirò la povera fanciulla: - Messer Spatola era prima di messer Corno. E messer Corno era prima di messer Tavolo. -
- E messer Tavolo? -
- Prima di messer Chiodo. -
- Sono davvero molti, mia dolce Erina... -
- Novantaquattro, mio Principe. -
- Povera, povera fanciulla... - la accarezzò la guancia umida: - E' davvero... assurdo, tutto questo. -
- Mio Principe, vi prego, non- -
- Va tutto bene, mia dolce Erina. -
- Io... - la bella Erina abbassò lo sguardo: - ... questa maledizione... - nascose gli occhi dietro una mano tremante: - ... questo è un... -
- Destino inevitabile? -
La mano fu scostata, gli occhi stupiti della bella Erina incontrarono i suoi.

Anche oggi il tuo pianto risuona man mano che le bare aumentano
Sono diventati tanti, ormai; chi è, chi è ancora?
La perdita di questi amori infelici si ripete
Il tuo destino è [inevitabile]?



La bella Erina amava il bel Principe. Il bel Principe amava la bella Erina.
Lulu Lulu!
La bella Erina era molto grata al bel Principe, sempre al suo fianco, sempre pronto a sostenerla, a tirarla su di morale, sempre accanto a lei per rincuorarla con anima e corpo.
Era sempre il primo ad arrivare, sempre il primo a consolarla, a rivolgerle parole di conforto.
Lulu Lulu!
Era davvero incredibile potesse esistere una persona tanto buona e gentile!
A volte, la bella Erina si chiedeva come potesse essere sempre lì, vicino a lei, anche pochi secondi dopo l'ennesimo compimento della maledizione.
E succedeva tutte le volte, ogni singola volta!
Il Principe aveva senz'altro un tempismo eccezionale e, forse, qualche potere magico.
Forse c'era un qualche potente legame che li univa, che faceva sì che lui sapesse con assoluta precisione quando lei era sconvolta; e, a quel punto, lui si precipitava al suo fianco, pronto a consolarla.
Sempre.
Lulu Lulu!
Lei era davvero felice, dopo tutta quella disperazione. Lui le dava tanto amore.
Ma lei non voleva finisse vittima della maledizione.
Non lui.
Non una persona così buona.
Lulu Lulu!
- E smettetela con 'sto casino, che sono le tre di notte! -
- Ve l'avevo detto che mettersi a cantare in una situazione del genere non avrebbe portato a nulla di buono, mio Principe. -
Il Principe, non sapendo come ribattere, si accese un tulipano.

Fino alla fine di questo inevitabile destino che si ripete
Concediamoci a questa brama, fino a (raggiungerne) il nucleo
Collegati dalla prigione dell'amore folle
Cantiamo, lulu lulu!
Ti riempi di questo amore "sostitutivo". E se leccassi le tue cicatrici?
Ah, ti sei soddisfatto almeno un poco, prigioniero di amore e lussuria?



- Tutte le persone che amo... ognuna di loro... -
La bellissima Erina aveva pianto tante volte davanti ad una lussuosa cassa.
- Povera fanciulla. -
Il bel Principe era apparso tante volte al fianco della bellissima Erina, quando i suoi splendidi occhi erano colmi di lacrime.
- Mio Principe! -
Il bel Principe aveva divorato tante volte la rosa della bella Erina.
- Dolce Erina... -
La bella Erina riusciva a riprendersi, dopo essere stata consolata dal bel Principe.
Lui sembrava l'unico in grado di salvarla da quella maledizione, l'unico in grado di darle la forza di andare avanti.
Eppure...
- Continui ad accettare sempre nuovi uomini. - il bel Principe osservò la bella Erina, insieme ad un messere, nascosto dietro una piantina: - Lo stai facendo per te? Arriva a tanto il tuo desiderio di amore? Non dovresti aver già rinunciato? Oppure... - strappò il tulipano rosso con un unico morso: - ... non puoi più fare a meno di me? -.

Quando ti innamori di qualcuno, quella persona muore.
Ah, povera... ah, povera...
Allora io ti consolerò...
Ma... perché? Per quanto tu pianga
Vai sempre a cercare il prossimo
Perché vuoi ancora peccare...? Presto, irresponsabile
non dovresti esserti già arresa?



Lui era un principe, sì, ma chi era per opporsi al così grande desiderio di una fanciulla tanto bella?
Lei si accompagnava sempre ad un altro uomo, lui appariva sempre al suo fianco quando il messere finiva tragicamente lontano da lei.
- Questo... destino inevitabile... non fa che ripetersi... -
- E' questo che significa "inevitabile", dolce Erina. -
- Ma io... - i suoi occhi colore del cielo apparvero tra le sue dita candide: - ... io non voglio che tutto questo continui. Voglio che finisca. Voglio soltanto un lieto fine. Come nelle fiabe. Non chiedo altro. - abbassò le mani: - Possibile che sia chiedere così tanto? -
Il Principe le accarezzò la guancia bagnata: - Credo di conoscere la risposta, dolce Erina. -
- Davvero? -
- Sì. Ma non posso rivelarvela. Non ora. -
E divorò la sua rosa.

Fino alla fine di questo destino ripetuto
Balliamo insieme
Avanti, anche se lo desideri, non si realizzerà
quel lieto fine che aspetti.



Tuttavia, c'era una cosa veramente straordinaria, riguardo quel destino inevitabile.
- Voi siete sempre al mio fianco, mio Principe! A volte, mi chiedo davvero come facciate ad essere sempre qui prima degli altri... -
- E' perché percepisco il vostro dolore, dolce Erina. -.

Ehi, ehi, mi chiedo, ma non te ne sei ancora accorta?
[L'infelicità] è stata creata.



La bella Erina piangeva su una lussuosa cassa.
Il bel Principe si avvicinò.
Ma, quando la bella Erina alzò lo sguardo, il bel Principe fece un passo indietro, spaventato: la bella Erina aveva in mano un papavero.
- Dov'è la tua rosa, dolce Erina? -
- Il fioraio ha chiuso. E' diventato multimiliardario, si è comprato una contea e vive lì. Quindi ho dovuto raccogliere un fiore di campo. -
- Ma è terribile! -
- Sì... - la bella Erina abbassò gli occhi: - Le rose fanno più scena. -
- E sono anche più buone. -
La bella Erina rialzò lo sguardo: - Come? -
- I papaveri... - il Principe distolse lo sguardo: - ... i papaveri hanno un sapore disgustoso! -
- Cosa? -
- E hanno brutti effetti collaterali! -
- Ma cosa state dicendo, mio Principe? -
- Ecco, ho un tulipano di riserva! Prendete questo! - il Principe si scostò la giacca, per prendere un tulipano dalla tasca interna.
Fu allora che la bella Erina vide il falcetto nella sua cintura.
- M-mio Principe! - indietreggiò, le mani alle labbra.
"Ops." lentamente, il Principe la guardò negli occhi spalancati.
- Quello... quei tagli... quei tagli erano stati fatti da... -
- Suvvia, dolce Erina... - il bel Principe sorrise: - Non sarò certo l'unico del regno a possedere un falcetto! -
- Sì, invece! Chi diamine è che usa un falcetto, questi giorni? - la bella Erina fece un altro passo indietro, le mani che tremavano: - Voi... voi non... non è possibile... -
- Pensate possa essere stato io? - il suo sorriso si accentuò: - Non siate sciocca, dolce Erina. E' stata la maledizione, no? <3 -.

Ah, ma chi potrebbe fare una cosa del genere...?
Ma no, ma no, è stata la malediZIOnE, NO?



- Come... come avete potuto? - la bella Erina cercò di rimanere in piedi, di non lasciare che quella debolezza improvvisa avesse la meglio: - Mi avete ingannata! Ogni singola volta! Io- - un singhiozzo: - Io mi sono fidata di voi! Ogni singola volta! Mi sono fidata del modo in cui percepivate all'istante il mio dolore! -
- Perché mi parlate come se fossi stato io, dolce Erina? -
- Perché state ghignando e avete gli occhi da psicopatico, mio Principe! -
"Dannazione, sono stato scoperto!"
Non avrebbe mai pensato che la bella Erina, posta davanti all'ovvio, con la risposta sbattuta in faccia, sarebbe stata così acuta!
- E va bene, allora. - la sua voce non perse la calma: - E' vero. Sono stato io. Sempre. -
La bella Erina trattenne il respiro, gli occhi lucidi: - Perché? Perché avete fatto una cosa tanto orribile? -
- Perché io non sono come tutti gli altri. - fece un passo avanti: - A me non è mai importato niente del vostro patrimonio! Io volevo soltanto la vostra rosa! -
- La mia rosa...? -
- Sì! La vostra morbida rosa rosa! -
- Non posso crederci... - la bella Erina dovette sostenersi ad un palo provvidenzialmente vicino: - ... allora... allora è vero... avrei dovuto fare più attenzione a quei segnali... voi... voi siete davvero... - catturò il suo sguardo, gli occhi di colpo irati: - ... un fiorofilo! -
- Sì! - allargò le braccia: - Questo era l'unico modo per stare vicino a voi e alla vostra rosa, per non farmi gettare via come un giocattolo vecchio! - scoppiò in una risata, l'eco li circondò entrambi.
- Ah, comunque. - il Principe si bloccò, abbassò le braccia e tornò a guardare la bella Erina: - Intendo anche l'altra vostra rosa. -
- Allora voi siete davvero anche... - lo fissò, i denti stretti: - ... un erotomane! -
- Sì! - il Principe riallargò le braccia: - In realtà, l'ho fatto soprattutto per quello! -
- Siete un essere disgustoso! - la bella Erina usò le sue poche forze per ripararsi dietro il palo: - Come avete potuto mentirmi in questo modo? Io... - si morse un labbro: - Io credevo fosse tutta colpa del destino inevitabile! -
- Oh, ma lo è! - il Principe estrasse il falcetto: - E' il suo nome! L'ho chiamato "Destino Inevitabile"! Carino, no? -
- Uhm, volete davvero il mio parere...? -
- In effetti no. - il bel Principe puntò il Destino Inevitabile contro la bella Erina: - E ora, occupiamoci della cosa più importante... - sorrise.

Anche quest'oggi brandisco il "destino inevitabile"
E le mie mani si tingono di rosso.
Pur di stare connessi nella
prigione del folle amore, ho creato un [peccato]



- Siete senza cuore, mio Principe! -
Il Principe rideva, in ginocchio, le mani colme dei petali del papavero che aveva falciato.
- E siete anche un po' eccessivo. -
Ma il bel Principe non sentiva la bella Erina, l'eco che risuonava nell'aria, attorno a loro, assordandoli.
- Per tutto questo tempo... - la fanciulla strinse i pugni: - ... ho creduto di essere maledetta! Ho creduto di poter fare del male alle persone che amo! Non ho potuto amare serenamente per paura di- -
- Balle, te ne sei andata felicemente con chiunque. Lo so benissimo. -
No, d'accordo, il bel Principe la sentiva benissimo.
- Va bene, l'ultima era una bugia. - la bella Erina scosse la testa: - Ma il resto è tutto vero! Sono diventata così... così ansiosa! Così timorosa! Così spaventata all'idea di poter perdere qualcun altro! E la colpa... - riemerse da dietro il palo, fece un passo avanti: - ... e la colpa era tutta vostra! -
- Esattamente. -
- Smettetela di ghignare in quel modo! -
- Non posso. Siete assurdamente divertente, dolce Erina. Però... - afferrò il Destino Inevitabile dalla parte della lama, le porse il manico: - ... se proprio volete porre fine a questa "maledizione"... - il suo sorriso si accentuò: - ... dovrete farlo da sola. -
La bella Erina tremò.
- Altrimenti, il Destino Inevitabile tornerà a colpire. - il bel Principe ridacchiò: - Le persone che amate. E voi. -
- ... -
La fanciulla serrò entrambi i pugni, fino a conficcarsi le unghie nella pelle: - Voi... voi siete colui che mi ha sempre sostenuta nel momento del bisogno. - abbassò lo sguardo: - Voi siete sempre stato al mio fianco. Voi siete- - si bloccò.
Rialzò la testa.
Guardò il bel Principe.
- Che diamine sto dicendo? E' tutta colpa vostra! Ma vaff- - afferrò il Destino Inevitabile.

Niente, niente, non sono senza cuore, io?
E' soltanto paranoia ferita
Avanti, se vuoi sciogliere la [maledizione]
Forza... ponile fine con quelle mani...
Con le tue mani... forza...
Avanti, avanti, avanti, aah...



- E' davvero crudele. - la bella Erina abbassò la testa: - Anche se un po' mi dispiace. Mi rendeva davvero felice. - strinse il tulipano rosso tra le mani.
- Ha avuto ciò che si merita. - disse un Importante Signore A Caso: - Anche se si tratta del Principe, doveva essere punito. -.
La bella Erina annuì.
Ora era finalmente libera.
Era potuta tornare a casa, aveva potuto dare a tutti la bella notizia.
Era tutto finito nel migliore dei modi.

- Cosa? Volete dire che la bella Erina non era affetta da isteria compulsiva che la portava continuamente a stracciare i vestiti dei suoi amanti e a tagliar loro intere ciocche di capelli? -
- Ci credo che poi quelli la abbandonavano! Chi è che sarebbe mai voluto rimanere insieme ad una che ti lascia puntualmente mezzo nudo e mezzo pelato? -
- Con tutto che quei vestiti costavano un patrimonio, e quei capelli erano sempre curatissimi! -
- Ebbene, no, pare fosse il Principe. Lui è certo di averli uccisi, ma i medici dicono che fosse così accecato dal desiderio per la rosa della bella Erina da sbagliare mira ogni volta. -
- Poveraccio. E ora dov'è? -
- E' stato rinchiuso nella sua camera. Hanno messo una porta trasparente e hanno messo tante rose nel corridoio proprio lì davanti, così che lui le veda ma non possa raggiungerle. Ah, e gli hanno messo anche una cintura di castità. -
- Mi sembra equo. -.

La bella Erina si fermò davanti alla sua collezione di casse di brandelli di vestiti.
Nessuna sarta aveva accettato di sistemarli, ma ora aveva tanta costosa stoffa da rivendere a suo piacimento.
Le cose erano andate in modo meraviglioso.

Di fronte ad una lussuosa bara, una donna [felice] ride.
A quanto pare, tutte le persone che amo
vengono [maledette] e muoiono <3



C'era una volta, tanto tempo fa, una donna bellissima.
Era la donna più bella che avesse mai posato piede sulla Terra: lunghi capelli del colore dell'oro, occhi splendenti del colore del cielo, vesti del candore della spuma del mare e patrimonio immenso quanto il mare stesso.
Era stata ingannata dal bel Principe ma lei, con rara scaltrezza, aveva ben presto svelato la verità, facendolo cadere nel suo stesso, fatale, inganno.

- Oh, ma... - lasciò cadere il tulipano sui brandelli della più pregiata delle stoffe: - ... il mio bel Principe era anche il centesimo! <3 -.






- Sarebbe carina una fanfiction su Aiyoku no Prisoner. Però io non riuscirei mai a farla. Al massimo, una parodia. -
Quel che successe tot tempo dopo è l'apparizione mistica di ciò. *O*/
Ciò che ha segnato il genere "Parodia" perché il genere "Non-Ho-Idea-Di-Cosa-Io-Abbia-Scritto" non c'è. Ci fosse stato, sarebbe stato perfetto.

La prima volta che sentii AnP Len mi parve Yuuma, almeno alla prima frase, non mi disse assolutamente niente.
Salvo poi piantarmisi in testa come un martello pneumatico che trapana a mezzo metro di distanza.
No, sul serio, è una delle Canzoncine Malefiche più Malefiche che siano mai state concepite.

Cooomunque. Come detto, una fanfiction seria, angst e rating rossissimo ci starebbe una meraviglia meravigliosa mapurtuttavia la incredibile loscaggine di Len mi impedisce di prendere la canzone sul serio.
*Perché tu saresti in grado di fare una fanfiction seria, angst e a rating rossissimo.* *L'ultima soprattutto.*
Mio secondo tentativo di song-fic - e non ho idea di quale sia il risultato -, decisamente più cazzaro e breve del precedente, nonché ScusaPronta per la ripetitività del testo. E' tutta colpa della lyrics! OAO (?)
(A tal proposito, la traduzione l'ho presa da [ qui ].)
E, no, la frase "Non posso darvi tutta me stessa" non viene assolutamente dalle scritte nel video di Imitation Black. Perché mai dovrei fare citazioni del genere? Me ne sono resa conto dopo. Ma non è colpa mia. E' colpa loro! *indica il trio con una posa plastica à la Phoenix Wright*

Uhm, qualche nota sulla boiata storia in sé e per sé:
- sì, è volutamente scritta in questo modo U.U *a richiamare una fiaba. O qualcosa del genere.*;
- ero seriamente indecisa sul rating, tra il verde e l'arancione *wtf?*. Alla fine, ho optato per la via di mezzo, dato che non è che si dica nulla di eccessivamente esplicito... *Se però c'è da cambiare comunque, ditemelo!*
Noticina obbligatoria: questa storiella demente non ha alcuna pretesa di realismo o serietà, né potrebbe mai aspirare ad averne. *Come se non si fosse capito.* Specifichiamolo, che non si sa mai... à__à

Detto questo, spero che questa semplice idiozia vi sia stata almeno un po' di gradimento. ^^
Se ci sono consigli o critiche di qualsiasi tipo, dite pure. ^^
  
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