Empty Future.
Introduzione/Prenotazione OC
«...i
nostri uomini hanno dato l’allarme prima che potesse avvicinarsi troppo,
per fortuna. Sembra che non abbia preso niente».
La voce emerse ovattata dal nebuloso silenzio che
aveva avvolto la testa di Mrs. Johnson fino ad
allora, trascinandola lentamente fuori dal torpore del sonno.
«Ma chi era? E come ha fatto a entrare?»
ribatté in tono allarmato qualcun altro «...dov’è
adesso?».
Kate Johnson non aveva ancora deciso se stesse
sognando o meno quando sentì il materasso
muoversi e le molle cigolare appena, come se qualcuno si fosse seduto sul suo
letto con scarsa attenzione.
«Non lo sappiamo» mormorò la prima voce, adesso molto
più vicina e nitida, troppo reale per poter passare
per immaginaria «è scappato prima che chiunque di noi potesse
prenderlo, eravamo tutti così lenti... e lui troppo
veloce».
Il cervello di Mrs. Johnson
parve accendersi improvvisamente. La ragazza aprì gli occhi e si
tirò a sedere con uno scatto talmente rapido e improvviso che per
qualche istante le si appannò
«Buongiorno
Il tono sarcastico nella voce del’uomo seduto
sul suo letto – quasi sulle sue ginocchia, per essere precisi – non
le sfuggì, ma Kate decise saggiamente di ignorarlo: Michael Dawson era
quel tipo di persona che andava trattata come chi non ama gli animali tratta il
cane degli amici. Con freddezza e indifferenza, fingendo di non accorgersi
della sua presenza.
«Chi è entrato?» domandò, in tono forse troppo alto
perché qualcuno, da qualche parte nel buio, si lamentò con un
indignato “mmh” di protesta
«e perché, in nome di Dio, non mi avete svegliata?».
«Ci abbiamo provato, ma dormivi talmente profondamente che non ci siamo
riusciti», bofonchiò la donna seduta sul letto di fronte al suo. Kate
si rese conto solo in quel momento che si trattava di Letitia
White, una delle sue compagne di missione. Una delle sue migliori amiche.
I suoi vaporosi ricci e corti erano schiacciati sulla testa da un cappello
troppo grande per lei. Le lentiggini che le ricoprivano il viso pallido
sembravano spiccare più del solito alla tenue luce della candela che
teneva tra le mani e il verde delle sue iridi si era fatto scuro di
preoccupazione.
«Chi è entrato?» ripeté Mrs.
Johnson, sbuffando, rivolta all'amica.
Mrs. White fece per dire qualcosa, ma Michael prese
«Era
«Un altro membro dell’FBI?»,
domandò Letitia «magari è solo
finito qui per caso e tutto questo è stato solo uno spavento inutile,
una volta è successo».
Michael scosse il capo in un cenno di negazione ed un
ciuffo dei suoi capelli biondi gli finì davanti agli occhi. Se lo
spostò dietro l’orecchio con una certa impazienza.
«Chase pensa di no, dice che altrimenti non
avrebbe avuto motivo di comportarsi… come ha
fatto» disse, e a pronunciare il nome di suo fratello le labbra gli si
contrassero in una lieve smorfia di biasimo.
«Penso che abbia ragione. Alcune delle nostre
guardie notturne l’hanno beccato mentre si aggirava intorno al
falò e hanno pensato che fosse uno di noi che non riusciva a dormire.
Probabilmente si sono dimenticati del coprifuoco, perché per loro non
vale» Michael fece una pausa e sbadigliò «quando si sono
rese conto che era un estraneo sono volate a
svegliarci tutti, ma molti di noi dormivano come sassi. Anzi, come se ci
avessero dato una dose troppo forte di sonnifero».
Guardò in direzione di Kate con un’espressione eloquente del tipo
“come te, per esempio”.
«E anche noi che siamo riusciti a metterci in
piedi non eravamo particolarmente reattivi. Alcuni peggio di altri. Giusto,
Mrs. White?» concluse Michael in un
sorrisetto furbo, da bravo attaccabrighe quale era.
«Grazie per avermi riportata qui, Mr. Dawson»
cantilenò la rossa, le iridi rivolte verso l'alto, per poi lanciare al
ragazzo in questione una lunga occhiata «sei contento, adesso?».
«No, ma va meglio di prima. Bisogna sempre
ringraziare quando un abile guerriero druido riporta una damigella moribonda nella
sua camera in braccio, soprattutto quando quello aspetta fino alle
quattro del mattino per assicurarsi che lei non abbia un trauma cranico o
qualcosa del genere perché è inciampata nei suoi stessi piedi e
ha battuto la testa contro il davanzale di una finestra. Fortuna che indossava un
cappello» replicò Michael, sarcastico.
Letitia alzò gli occhi al cielo.
«Quanto sei melodrammatico», commentò «sei
qui da quanto? Tre minuti e mezzo?».
«Tre minuti e mezzo sono esattamente il tempo
che ho speso a schiaffeggiare la suddetta damigella perché quella
aprisse gli occhi. Sono qui da sette minuti e cinquantaquattro secondi esatti».
«E in questi sette minuti sei riuscito a svegliare Kate, Mr. Smith e un canarino».
«Adesso sono otto, i minuti».
«Molto maturo da parte tua, Mr. Dawson».
«Grazie».
Kate aggrottò le sopracciglia scure, perplessa,
senza prestare attenzione al battibecco.
«Potrebbe averci drogato la cena…» mormorò
sovrappensiero, ma non ricordava che quella avesse avuto un sapore diverso dal
solito. Faceva schifo esattamente come in tutti gli altri giorni.
Però aveva senso. Anche lei avrebbe cercato di
rendere inoffensivo chi voleva visitare, se fosse stata
qualcuno che non intendeva essere scoperto. Magari un incantesimo…
E tanti saluti alla possibilità che fosse qualcuno capitato lì
per caso.
Le iridi scure di Michael s’incatenarono a quelle azzurre di Kate per un
breve istante, quanto bastò alla ragazza per farle capire che lui aveva
colto i suoi pensieri.
«È quello che credo anch’io» assentì il ragazzo, di nuovo serio.
«Ma i documenti sulle nostre ricerche, mh?» intervenne Letitia
«dove li avete nascosti?».
Michael arricciò il naso come se avesse avvertito un odore
particolarmente ripugnante.
«Beh?» incalzò Kate, incuriosita.
«Spariti»,
soffiò.
Letitia s’irrigidì e spalancò la
bocca in un perfetto ovale.
«Cos... che?», Kate sentì l’incredulità
nella propria voce, più alta di un’ottava rispetto al normale
«che significa “spariti”?».
«Scomparsi. Svaniti. Dissolti. Perduti»
elencò l’altro, di nuovo con quel suo tipico tono sarcastico
«hai presente, Mrs. Johnson?».
Kate sbuffò e scosse il capo. Solo lui, tra quelli che conosceva,
pronunciava il suo cognome in quel modo, come se fosse una sfida.
«È assurdo, non ha senso che se siano scomparsi adesso»,
concluse.
«Infatti» concordò Letitia «perché il presunto ragazzo avrebbe dovuto
rubarli tutti e quattro. Tra l’altro, li avevamo messi in stanze
separate».
Michael guardò prima Letitia e poi Kate, poi
ridacchiò e scosse
«Credete davvero che se ne sia andato perché era quello che voleva?»,
domandò «allora siete proprio due ingenue».
Spazio me^^
Ecco a voi un’interattiva sulle creepypasta,ci tenevo tantissimo a farla :3
Spero che vi piaccia e che
parteciperete in tanti :D
Kate, Michael e Letitia sono 3 ricercatori che
lavorano per l’FBI, ma saranno solo personaggi secondari, infatti i
protagonisti sarete voi xD
Comunque ecco i posti liberi,
le schede e le storie d’amore (per chi le volesse con le Creepypasta). Sono ammesse coppie yuri
e yaoi.
Solo per quanto riguarda i
killer sono ammessi anche creature sovrannaturali (come
vampiri, sirene, mutaforma ecc)
I personaggi me li dovete
inviare via MP e nelle recensioni per motivi di ordine scrivete che posto
volete e l’eventuale storia d’amore così ve lo prenoto
Grazie,
g.e.
POSTI
Serial Killer che lavorano per Slender Man:
Killer - MASCHIO: Shade Rivers (AngelOfScarletMoon).
Killer – MASCHIO
Killer - MASCHIO
Killer - MASCHIO
Killer – MASCHIO
Killer – FEMMINA: Charlie Kelley (BabyScaryDOLL_01).
Killer - FEMMINA: Isabel Turner (het).
Killer - FEMMINA: Rina Blond (esme123).
Killer - FEMMINA
Serial Killer che lavorano per Zalgo
Killer - MASCHIO
Killer - MASCHIO
Killer - FEMMINA: occupata da dragun95.
Killer - FEMMINA
Killer - FEMMINA
Agenti dell’FBI
(minimo 20 anni)
Agente - MASCHIO
Agente - MASCHIO
Agente - MASCHIO
Agente - MASCHIO
Agente - FEMMINA
Agente - FEMMINA
Agente – FEMMINA
Detective (minimo 25 anni) e aiutanti (minimo 18 anni)
Detective di Los Angeles - FEMMINA
Aiutante del detective di L.A. – FEMMINA
Detective di Las Vegas –
MASCHIO
Aiutante del detective di L.V. – FEMMINA
Detective di New York - FEMMINA
Aiutante del detective di N.Y. -MASCHIO
Detective di Denver -MASCHIO
Aiutante del detective di
Denver –MASCHIO
Studenti (dai 14 ai 18 anni)
Studente – MASCHIO
Studente – MASCHIO
Studente - MASCHIO
Studente – FEMMINA: Anastasia Hamilton (Coffee Pie).
Studente - FEMMINA
Studente – FEMMINA
Studente (Serial Killer che
lavora per Slenderman sotto copertura) - FEMMINA
Studente (Serial Killer che
lavora per Zalgo sotto copertura) - FEMMINA
Studente (Giovane agente che
lavora per l’FBI sotto copertura) - MASCHIO
Storie d’amore con le Creepypasta:
Slenderman (???): libero.
Zalgo (???): libero.
Bloody Painter (18 anni): preso da dragun95.
Eyeless Jack (23 anni): libero.
The Puppetter
(24 anni): libero.
Ben Drowned
(15 anni): preso da esme123.
Homicidal Liu (24 anni): preso da AngelOfScarletMoon.
Masky (20 anni): libero.
Hoody (21 anni): Libero.
Ticci Toby (19 anni): preso da Coffee Pie.
Jane the Killer (20 anni):
libera.
Nina the Killer (18 anni):
libera.
Judge Angel (18 anni): libera.
Sally Williams (13 anni):
libera.
Offenderman (???): libero.
Trendorman (???): libero.
Laughing Jack (???): preso da het.
Lazari (12 anni): libera.
Clockwork (19 anni): libera.
NOME:
SECONDO NOME:*
COGNOME:
ETA':
RUOLO: (killer, studente, ecc)
CARATTERE:
ASPETTO FISICO:
ABBIGLIAMENTO:*
PAURE:
DIPENDENZE:*
PASSATO:
ABILITA':
AMA:
ODIA:
FAMIGLIA:
AMICIZIE*:
INAMICIZIE*:
STORIA D'AMORE:*
PRESTAVOLTO: (obbligatorio,se non sapete cos'è chiedete)
RAPPORTI CON I COLLEGHI DI LAVORO/COMPAGNI DI CLASSE:
ARMA:(rispondere solo se sei un killer. I poliziotti, i detective, ecc useranno la pistola)
ALTRO:*
*facoltativo