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Autore: Prince Lev Swann    19/04/2015    1 recensioni
Rivisitazione moderna (e alternativa) della classica storia di Alice nel Paese delle Meraviglie.
L'annuncio di un gruppo WhatsApp dedicato a una saga molto amata attira l'attenzione della giovane Alice, la quale, in un momento incostruttivo, decide di farne parte. Tuttavia, nel momento in cui sta per essere aggiunta, accade qualcosa di bizzarro e del tutto inaspettato.
Genere: Avventura, Demenziale, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice, Altri
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Alice camminava a passi strascicati per la stanchezza.
Ma quando ebbe finalmente raggiunto la porta di casa, si rese conto che le mancava qualcosa.
Le chiavi, cazzo, pensò la ragazza, le chiavi.
Ecco: dopo cinque estenuanti ore di scuola, il destino non le concedeva neanche di rientrare a casa. Era affamata e stanca, il sole le stava dando alla testa, e presto le venne anche sete. Controllò rapidamente lo zaino per vedere se per miracolo ci avesse lasciato del cibo o almeno una bottiglietta d’acqua.
Niente.
Che cosa poteva mai fare? Naturalmente non aveva soldi con lei, quindi non poteva nemmeno andare al bar di fronte casa sua per comprare qualcosa.
Una cosa, però, ce l’aveva. Tirò fuori il cellulare dalla tasca mentre scendeva dal pianerottolo per poi imboccare la strada che portava al parco della città: lì avrebbe senz’altro trovato una fontanella per dissetarsi. Nel frattempo provò a chiamare sua madre, che naturalmente non le rispose subito, ma le mandò un messaggio meno di un minuto dopo.

Amore, non posso rispondere. Sto facendo una cosa importante. Sarò lì fra poco. Non mi disturbare ancora. Ci sono dei fagioli in scatola nel frigo”.

Alice non si disturbò a rispondere per spiegare che non poteva entrare, convinta che la madre non si sarebbe più data la pena di mandarle un altro messaggio, e probabilmente neanche di riprendere l’odiato telefono per leggere ciò che la figlia aveva da dirle. Così, sbuffando, la ragazza continuò a camminare e, nel vano tentativo di ignorare la frustrazione, aprì Facebook per controllare le notifiche.
La prima cosa che vide era l’annuncio di un gruppo WhatsApp dedicato a un libro che Alice adorava.
Saranno tutti nerd, pensò. Sarebbe divertente vedere cosa si dicono, sorrise infine, selezionando l’icona della chat per contattare l’amministratore.
In realtà quel tipo, per ragioni indefinite, non le sembrava molto amichevole.

Ciao :) mi puoi aggiungere al gruppo di whatsapp di HP? Sempre che ci sia posto ahah”

Che cosa imbarazzante” pensò, dopo aver digitato e spedito il messaggio mentre, finalmente giunta a destinazione, correva verso la fontanella più vicina. Il parco a quell'ora era pieno di genitori che erano andati a prendere i figli piccoli a scuola, e le grida di gioia dei piccoli sommate al soave cinguettio degli uccellini rincuorarono Alice. Quando si fu riassettata dopo aver bevuto una dose generosa di acqua fresca, sentì suonare il cellulare e tentò di prenderlo dalla tasca, sicura che si trattasse della risposta dell'amministratore, ma la ragazza aveva le mani bagnate e l'iPhone le scivolò di mano, cadendo sull'erba. Alice si chinò per raccoglierlo ma, improvvisamente, si sentì svenire: la vista lesi annebbiò, l'equilibrò cominciò a mancare e la ragazza iniziò a sentire molto, molto caldo. Chiuse gli occhi per qualche istante, appoggiandosi alla fontanella, li riaprì e tentò nuovamente di recuperare lo smartphone. Più ci provava, però, più si rendeva conto di essere praticamente paralizzata: non poteva muoversi e aveva lo sguardo fisso sullo schermo ancora acceso del telefono, circondato da un caos di luci e colori. Mettendo bene a fuoco la vista (l'unico senso che funzionava ancora), cominciò a notare sulla superficie dello schermo - proprio nel punto in cui si trovava la faccina del ragazzo amministratore - un buco scuro e indefinito, sempre più grande e spaventoso. Lo strano fenomeno non si placò e, anzi, il “buco” si estese sempre di più, fino ad abbattere in maniera del tutto illogica i margini del display.
Tutto questo accadde nell'intervallo di tempo di qualche secondo e, prima di rendersene conto, Alice aveva riacquistato di nuovo la mobilità. Non fece a tempo a percepire il prato sotto ai piedi che questo sembrò svanire.
La ragazza precipitò nel vuoto.


   
 
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