Videogiochi > Final Fantasy VII
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Autore: _sonder    19/04/2015    1 recensioni
Elmyra Gainsborough è una moglie in attesa, circondata dalle quattro mura domestiche. Aspetta in una casa che divideva a metà con l'amato e che ora accoglie soltanto lei.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: FFVII, Contesto generale/vago
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Le vettovaglie sporgono dal lavandino, mentre l'acqua calpesta collinette di schiuma. Chiamano le mani spellate perché prendano la spugna e tornino a sfregare i rimasugli di cibo incrostato. 
Sul tavolo molliche e tovaglioli accartocciati fissano sospesi la rispettiva sopravvivenza. Sono abituati a mani leste, che li arraffano e accantonano in un cestino. 

L'orologio seziona i minuti.

Con la mano al petto Elmyra ingabbia il respiro e aguzza l'udito per intercettare la chiave nella toppa. Punta l'uscio di casa, a ogni giro delle lancette, e spera di notare il paio di stivali di gomma e qualche traccia di fango ad accompagnare il pianerottolo. Socchiude le palpebre lì dove dovrebbero trovarsi le impronte delle suole; vorrebbe sorprendere il sorriso impacciato del marito e le solite scuse a giustificare i ritardi, la promessa di pulire subito, pena il saltare la cena.
Invece l'assenza la trascina negli angoli della casa. È un purgatorio di domande appese come croci nei corridoi. Mute.

Stira le labbra. Il rubinetto viene chiuso. La pelle secca si immerge nell'acqua insaponata. Tira e si piaga. Eppure basta questo a distrarla. 
E il freddo che vigila sulla stazione, che batte le guance, mentre lei aspetta l'arrivo del treno. Un po' più vecchia e allarmata. Preda dell'apprensione.
E vorrebbe che il marito le rendesse conto delle notti insonni, delle ore stiracchiate, stese sui fili della nostalgia, dei profumi che lasciano sbocciare ricordi, dei bocconi amari in solitudine.

Vorrebbe, mentre scuote la divisa del controllore, come di fronte a un dio che sa e non le offre risposte. 
Vorrebbe, ma si fa largo la paura e la casa non la divide con lei. I muri tacciono e la polvere custodisce i suoi oggetti. 
Le istantanee sbiadiscono nelle cornici, sotto i raggi sbucati dalla finestra. 
Elmyra guarda il sorriso di lui fossilizzato dietro il vetro del portafoto.

L'orologio ticchetta sordo in avanti e non attende. Né vivi né morti.
 


L'angolo di Son: Elmyra è un personaggio molto triste, almeno per me. Contando ciò che perde - tanto - prima e nel corso del gioco, e quello che le rimane, non posso che provare tenerezza nei suoi confronti. La immagino come una donna dalla forza contadina, rurale nei modi, antica per ciò che riguarda la mentalità. Protettiva e anche molto sola. 
Avrei voluto sapere di più su di lei. Questo stralcio sulla sua vita è solo una delle tante bozze che ho scritto. Spero di trattarla in futuro a contatto con Aerith e con Tseng. 
Per ora Elmyra aspetterà ancora. 

 

  
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