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Autore: beaxjs_    19/04/2015    1 recensioni
Tutto cominciò quel piovoso lunedì mattina,in un piccolo negozio di dischi.
Arizona era una stravagante ragazza che in diciassette anni ne aveva passate fin troppe,eppure aveva sempre quel luminoso sorriso in viso. Quel sorriso che faceva brillare continuamente gli occhi di Dean;un ragazzo tranquillo e timido,dai capelli rossi.
Si sa poi come vanno a finire queste storie tra ragazzo e ragazza..ma la loro,si può dire,era un pò diversa da quelle standard. Qualcosa o meglio qualcuno rese il loro amore qualcosa di impossibile,improbabile,inopportuno.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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L’aria di una fresca sera di fine Aprile avvolgeva e faceva stringere nelle maglie leggere i pochi passanti,lungo le desolate vie di Royal Street.
Uno skateboard colorato viaggiava al centro della strada buia guidato da una ragazza stravagante,bizzarra. Era conosciuta per via dei soprannomi che la gente le dava. Nessuno sapeva il suo vero nome,per il semplice fatto che lei non amava dirlo ma se qualcuno glielo avesse chiesto,l'avrebbe rivelato senza problemi.

I capelli di un blu-nero ,come la notte,le coprivano il viso impedendole di vedere la strada e lei,con noncuranza,li spostava indietro con un gesto veloce della mano. Le vans toccavano la terra soltanto per spingere il suo skate e per sfrecciare di qua e di là,sulla via di casa. Le cuffie costantemente nelle orecchie,quella sera suonavano musica triste,dolorante e chiunque avrebbe potuto pensare fosse depressa,ma non era così.  
Amava la vita più di tutti gli esseri viventi sulla terra messi insieme,amava sorridere e il suo sorriso contagiava tutti. 

Nel frattempo,anche un ragazzo dai capelli rossi viaggiava sul suo skate blu-nero,proprio come le ciocche della sconosciuta che intravedeva da lontano.

I suoi occhi grigi la seguivano e con la stessa noncuranza con cui lei si muoveva,lui si guardava spesso attorno. Scrutava il paesaggio ormai notturno e così spaventosamente silenzioso. L'unico rumore era quello delle rotelle della sconosciuta sull'asfalto,che sfrecciavano sempre più velocemente. 
Nel momento in cui la perse di vista,si lasciò scappare un sospiro come a dire "addio". 

-"Sono a casa."-urlò sulla soglia della porta d'ingresso. 
-"Ari,diamine,mi sono preoccupata!" -disse sollevata sua madre.
Arizona,questa era il suo nome,sollevò gli occhi al cielo,ridacchiando. Si diresse poi nella sua camera. Era una camera non molto spaziosa che incredibilmente condivideva con suo fratello Mike,quattro anni più grande di lei e sua sorella Laurine,quattro anni più piccola di Ari. Si cambiò in fretta e non appena si posò accanto a suo fratello,cadde in un sonno profondo. 
Odiava quella camera,ma i soldi in famiglia non erano molti,nonostante sia Mike che Joanne,sua madre,avessero un lavoro fisso. 
Loro padre se n'era andato da ormai molto,troppo tempo. Quando dico che se n'era andato,non intendo "scappato con una cameriera russa". 
Era morto,morto di una malattia che neanche i medici hanno mai capito. Ma lei era forte e riusciva sempre a sorridere perchè nonostante tutto,era felice. 

Bussò freneticamente alla porta d'ingresso di casa. Un uomo brizzolato ed in pigiama si presentò davanti a lui,salutandolo con un cenno leggero della mano .
-"Ciao Papà"-rispose.
-"Dean,su,entra."
Non se lo fece ripetere una seconda volta e anche Dean si diresse nella sua camera. 
A differenza di Arizona,la sua camera era molto spaziosa e solo sua. Aveva un fratellino di dieci anni che aveva ormai preso l'abitudine di dormire con Joe,suo padre, e due sorelle,una di trent'anni e l'altra di trentadue e ormai non vivevano più assieme a lui,avendo già messo su famiglia. 
Si buttò di peso morto sul suo spazioso letto e si tolse i vestiti uno ad uno per indossare poi un pigiama alquanto ridicolo. 
Ci mise più del solito ad addormentarsi. 


 

5:45 am

Il suono assordante della sveglia di un IPhone scheggiato,svegliò bruscamente Arizona e Mike. 
Era nuovamente lunedì e si prospettava davvero orribile. Mike si sporse  a guardare fuori dalla finestra,-"Piove un casino. Ci conviene prendere la macchina"-informò e consigliò ad Arizona. 
La sorella annuì,convinta anche lei dell'osservazione di Mike.
Aprì l'armadio e scelse una maglia a tre quarti celeste,un paio di jeans strappati appena sul ginocchioe stivaletti neri con un piccolo tacco. Si mise un filo di eyeliner e mascara,la sua collana preferita ed era pronta. Si mise lo zaino in spalla e l'ombrello sotto il braccio. 
Arizona aveva smesso di andare a scuola e la sua mattina non era come quella di quasi tutte le teenagers del suo quartiere. Lei "lavorava" da qualche mese al negozio di dischi assieme a suo fratello. Adorava quel lavoro ma adorava anche studiare,perciò continuò a farlo da casa. 
Adorava soprattutto il fatto che proprio vicino al negozio ci fosse un bar con cornetti assolutamente buonissimi.
Ma era raro per i fratelli riuscire a fermarsi li per fare una buona colazione,una volta tanto. Non era neanche per il tempo ma per il fatto di non poter sprecare soldi solo per un cappuccino poco più buono di quello della mamma.
Erano appena le sei del mattino quando aprirono il negozio e il quartiere non era ancora molto movimentato. In giro c'erano solo uomini d'affari e donne eleganti,tutti pronti per una stancante giornata di duro lavoro. 
La ragazza,da una piccola finestra che dava sulla strada,notò una figura avvicinarsi,cosa ci faceva un ragazzio con i capelli rossi diretto ad un negozio di dischi alle sei del mattino? 
La campanella che accompagnava l'apertura della porta suonò appena mentre il timido "rosso" entrava con passo leggero. -"S-salve"-sussurrò. 
Arizona non capiva il motivo di tanta timidezza . -"Ciao,serve aiuto?"-disse mostrando uno dei suoi bei sorrisi.
-"Uhm,si,cercavo.."-al ragazzo gli si illuminarono gli occhi nel rivedere la stessa ragazza che ieri sfrecciava sul suo skate colorato. -"Tu sei quella di ieri,vero?"- chiese,accennando un sorriso. 
 Ari alzò le sopracciglia,non capendo a cosa si riferisse. Non aveva parlato con nessuno la sera prima. 
-"Bhe,insomma,ieri ti ho vista a Royal Street."-
-"Ooh,si certo! Come hai fatto a riconoscermi?"-ridacchiò annuendo. -"I tuoi capelli e lo zaino!"-li indicò il ragazzo,sorridente. 
-"Hahah,immaginavo. Comunque,piacere di conoscerti. Io sono Arizona."-si presentò tendendogli una mano. 
-"Piacere mio. Io sono Dean."

E le loro mani si strinsero in una stretta amichevole come se si conoscessero da chissà quanto tempo. 






Spazio Autrice,ehe/
Salve a tutte! So che come primo capitolo è corto,ma spero vi piaccia come inizio.
Non è la mia "prima volta" qui su efp,ma sono lo stesso un pò..insomma..emozionata per 
la pubblicazione di questo. 
Non ne sono molto sicura,come sempre. 
Fatemi sapere che ne pensate e scusate per qualche eventuale errore di ortografia. 
Un bacio,
Beatrice. ^^

 

 

   
 
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