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Autore: doctorsmadness    19/04/2015    3 recensioni
Una notte tranquilla si trasforma in una notte di preoccupazione e qualcosa sconvolge il giovane cavaliere del Cancro.
Tra sogni, speranze e pensieri si ritroverà a confrontarsi con Shura del Capricorno riguardo il loro futuro e ciò che dovranno affrontare.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cancer DeathMask, Capricorn Shura
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Incubo e amicizia

Era notte fonda quando il giovane cavaliere d’oro si svegliò. Quella quarta casa gli era sembrata vuota e fredda sin da quando ci aveva messo piede. Gli mancava la sua Sicilia, il sapore di casa e della famiglia che però non aveva mai avuto. Quella dannata dimora non faceva altro che accrescere il senso di vuoto che ormai da tempo albergava nel fondo del suo cuore e della sua anima.

 

Le uniche persone con la quale era riuscito a legare erano due ragazzini: un tipetto spagnolo e un giovane che proveniva dalla lontana e fredda Svezia.

 

Durante gli allenamenti per diventare Saints venivano sempre estraniati dal gruppo perché considerati troppo deboli, strani o semplicemente scalognati. Quel ricordo, ora, non faceva altro che far sorridere il giovane cavaliere del Cancro. Aveva mostrato a tutti di che pasta fosse fatto ed ora alloggiava in una delle dodici case dello zodiaco. Una cosa davvero incredibile per uno come lui.

 

Decise di andare nel giardino interno della casa del Cancro; proprio così, quel posto aveva anche un giardino interno. Il cavaliere volse uno sguardo verso il cielo e tra sé e sé disse: –Un bel salto di qualità: dalle stalle alle stelle. Questi anni di sacrificio sono serviti a qualcosa ed ora sono qualcuno, finalmente! -.  Con lo sguardo seguì i contorni di tutte costellazione che regnavano sovrane nel cielo di Grecia; quella sera non c’era una nuvola a contornare il cielo. L’aria fresca e delicata della notte gli ricordava la sua terra d’origine. Il vento pareva trascinare con se il profumo di rose e gelsomini. I suoi occhi ora si posarono sul terreno: -Dio, che nostalgia…-.

 

La sua mente non era ancora stata plagiata dal malefico Arles e l’incubo che l’aveva svegliato dal suo sonno profondo stava facendo di tutto per tornare a galla. Certo, era ancora tutto confuso ma almeno incominciava a ricordare qualcosa.

In quel preciso istante la sua mente gli stava facendo rivivere quel sogno: il ricordo degli inferi, le anime che si buttavano nella bocca del vulcano. Lui paralizzato a terra senza armatura mentre stava per essere sconfitto da un cavaliere di bronzo. Quel cavaliere, si ricordava, aveva lunghi capelli neri e un tatuaggio che gli percorreva tutta la schiena. –Non capisco, come diavolo è possibile? Che la mia Dea stia cercando di mettermi in guardia? -. Si domandò.

 

All’improvviso intravide una figura aggirarsi per la casa del cancro: era Shura del Capricorno. Il cavaliere del cancro quindi gli chiese: -Che ci fai qui? -. L’altro gli rispose: - Mi è parso di sentire il tuo cosmo ribollire dal terrore.  -. Proprio così, il cavaliere del cancro aveva avuto paura.

 Arrivando a questo punto, Deathmask gli raccontò il sogno che aveva fatto e Shura gli rispose: -Ti ricordi il sogno che aveva fatto Aphrodite? Secondo me sono collegati… ma non ci voglio mettere la mano sul fuoco.-. I due si guardarono per un momento. Poi il cavaliere siciliano, stanco di quel momento di silenzio, disse: - Ricordi anche la conversazione che avevamo avuto all’ultima casa? Ecco, rimango di quel parere… Nessuno può batterci; noi abbiamo un cosmo forte e potente quanto quello degli dei. Quelli erano solo sogni! Non si avvereranno mai…-. Nonostante il cavaliere del cancro stesse facendo il duro, l’altro gli lesse la paura che alleggiava nel suo sguardo.

 

Già, era solo un brutto sogno…” Il cavaliere continuava a ripeterselo ma una vocina impertinente continuava a dirgli di restare in guardia e di evitare passi falsi che avrebbe potuto, o meno, pagare con la vita.

“…E se quel sogno si fosse avverato?” No, non poteva avverarsi; era solo un delirio, un’allucinazione creata dalla sua mente.

“…E se io avessi ragione? Magari è così… magari una nuova guerra sta per riversarsi su di noi ed Athena cerca di avvertirci tramite questi sogni maledetti che mi sanno di sangue versato.” A riscuoterlo da quei pensieri non molto allegri furono le parole di Shura: - Amico mio, godiamoci il presente. Quando verrà l’ora di combattere sfodererò la mia lama e affetterò qualche nemico. -. Detto questo i due si scambiarono un sorriso e insieme videro l’alba crescere e tingere di arancione il Grande Tempio.

 

Quello era solo un sogno, non poteva tormentarsi in quel modo per un qualcosa di così lontano ma comunque molto vicino alla realtà. Il cavaliere d’oro del Cancro mascherò la paura e lo sgomento sotto ad un sorriso. Lo spagnolo, però, sapeva che qualcosa lo stava ancora tormentando ma decise comunque di lasciar perdere. Quella giornata si svolse nel modo più naturale possibile per un cavaliere: allenamenti su allenamenti. Deathmask non poteva battere la fiacca dato che, secondo quel dannato incubo, c’era una nuova guerra in arrivo dalla quale probabilmente quasi nessuno ne sarebbe uscito vivo.

 

 

Note dell'autrice: Salve a tutti :D Allora, ho deciso di scrivere questa fan fiction come continuo de "il sogno di Aphrodite". Come avete potuto notare i protagonisti sono DeathMask e Shura dato che ho voluto lasciar dormire il povero Aphrodite. Detto questo, spero che vi possa piacere e fatemi sapere cosa ne pensate :) 

Alla prossima :D

doctorsmadness

  
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