Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Greatad    21/04/2015    0 recensioni
Un giovane deve affrontare un'organizzazione magica, aiutato da astuzia, qualche incantesimo e buoni amici. Introduzione Work In Progress come la storia che sto scrivendo, non me ne vogliate.
Genere: Fantasy, Horror, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La porta si chiude con un forte cigolio. Il custode gira la chiave. Adesso non posso più tirarmi indietro, ormai sono chiuso dentro gli archivi. Fanno turni un po’ troppo lunghi per un semplice archivio. Esco dallo scatolone polveroso dove mi ero nascosto, un classico. Manca solo che arrivi una guardia e parta l’allarme.

Peccato non ci sia alcuna luce di emergenza, mi avrebbe fatto comodo per allontanare un minimo l’oscurità. Fottuti archivi sotterranei, perché non possono farli nell’attico piuttosto, con un bel lucernario sul soffitto per aiutare i criminali come me a trovare quello che cercano. Oh, che bello sarebbe poter leggere tutte quelle informazioni riservate al chiaro di luna.

Fottuti edifici universitari.

Inizio a muovermi a tastoni lungo un muro. Proprio oggi che non ho addosso una torcia dovevano spostare quei raccoglitori di documenti e permettermi così di approfittare della situazione. Finalmente arrivo all’interruttore, se ho fortuna non hanno ancora spento il contatore e… niente. Merda. Mi toccherà adattarmi e usare il cellulare. Non ho molta batteria, dovrò sbrigarmi.

L’archivio non è grande, sarà pressappoco delle dimensioni di un’aula scolastica. Di quelle da una cinquantina di posti s’intende. Non resta che rassegnarmi a passare uno scaffale alla volta finché non trovo quel raccoglitore. Dovrebbe essere relativo al ’42… Prendo un raccoglitore e starnutisco. Tutta questa polvere. Non puliscono da un pezzo, forse da quanto è stato inaugurato l’edificio.

Fottuti edifici universitari.

Apro il primo raccoglitore: decine di lettere con destinatario il Ministero. Se ho fortuna potrei trovare subito quello che cerco. Peccato che tre raccoglitori dopo ancora niente. Sempre più sconsolato, vedo che i fogli inutili si accumulano sempre più a terra.

Sento il raschiare di una chiave. Che sia una guardia? Come hanno fatto a scoprirmi? Non dovrebbero esserci telecamere in questo archivio! Mi sposto velocemente dietro lo scaffale vicino la porta. Magari potrei tramortirlo con uno dei faldoni… e sperare abbia con sé una torcia elettrica, una lanterna, un fanale o una qualsivoglia fonte di luce.

La porta si apre. Dall’aspetto sembra un avvocato, davvero un bel completo. Peccato per la cravatta, rossa con un emblema che conosco fin troppo bene. Il libro e la spada. Deve essere un Mago.

“Chi è che si nasconde qui?”

Inizio a sudare. Un mago qui significa che sono nel posto giusto ma al momento sbagliato, devo pensare ad un piano per metterlo fuori gioco prima che mi uccida. O peggio mi catturi.

“Se esci subito allo scoperto potrei anche pensare di interrogarti prima di decapitarti sul posto. Sai, non sono tenuto a imprigionarti. A chiunque venga trovato qui a rubare non gli è più permesso respirare.”

Tipo teatrale, almeno non morirò nel silenzio.

Ha un tablet in mano. Avrà quell’applicazione che permette di lanciare incantesimi via internet. Sia dannato il giorno in cui sono riusciti a mettere i Grimori in cloud.

“Avanti, lo so che sei qui. Il mio incantesimo Sentinella ha giusto finito la sua ronda e ha avvertito una presenza umana in questa stanza.”

Uh, si sta avvicinando. Proviamo questo piano facile facile, vediamo se un bello scaffale in testa riuscirà a fermarlo. Non pare un tipo molto atletico, con quella pancetta messa in evidenza dalla camicia. Forse riesco a correre via prima che possa lanciare un incantesimo.

Inizio a spingere lo scaffale. Non si muove, deve essere avvitato al pavimento. Merda.

L’avvocato inizia una cantilena. Saranno anche incantesimi online, ma devono essere comunque pronunciati e assorbire il potere mentale del mago. Abbisognano di parecchia concentrazione… Punto la sveglia del mio orologio da polso ed esco dal mio nascondiglio con le mani in vista.

“Sono solo uno studente, matricola 1507122, e stavo facendo delle ricerche per la mia tesi sull’architettura moderna”. Questa è una bugia solo in parte, visto che di fatto sto cercando piante di quel periodo. Anche se l’obbiettivo è un pochino diverso da quello di redigere una tesi.

L’avvocato inarca un sopracciglio “Di notte, in un archivio strettamente riservato al personale universitario, al buio?”

“Mi sono addormentato mentre leggevo?”

Un sorriso spunta sulla faccia del mio interlocutore.

“Bene, fine interrogatorio come promesso. Mi dispiace ragazzo, ma le regole sono regole.”

Un cerchio magico appare ai piedi dell’avvocato. Una tenue barriera si innalza, e sento i polsi muoversi da soli.  Vengo sbattuto sulla parete opposta. Ed inizio ad annaspare, con mani invisibili che mi stritolano il collo. Butto l’occhio sull’orologio. E inizio io a sorridere. Che la messinscena inizi!

“Veramente sono anch’io in possesso di un Grimorio.”

 Lo sguardo dell’avvocato si fa serio.

“Non che ti serva a molto nelle tue condizioni attuali, avresti dovuto agire prima.”

“Ma io ho già fatto la mia mossa. E tu hai perso ancora prima di lanciare la Sentinella.”

“Non dirmi che avevi già anticipato che sarei arrivato qui e mi hai teso un incanto trappola?” Sbianca davvero bene il mio avversario. Ormai mancano pochi secondi alla sua fine.

BIP.

“Senti questo suono?”

BIP. BIP.

“A te la scelta. O darmi il colpo di grazia e morire con me, o scappare e mettere in salvo la pellaccia”. Davvero, se non ci casca sono più che morto dopo averlo preso così tanto in giro.

BIP.BIP.BIP.BIP.

“Oh, temo di aver impostato la miccia troppo corta…”

Ormai la pressione ha fatto il suo corso. L’incantesimo con cui mi ha inchiodato al muro si indebolisce e mi lancio verso di lui con la sveglia dell’orologio che continua a suonare.

“Ma tu stavi fingendo!” Lo sguardo inferocito dell’uomo non mi ferma, prendo il tablet dalla sue mani e lo butto a terra, mentre con uno sgambetto ci finisce pure l’avvocato. Il quale prova a rialzarsi subito, ma lo spigolo di un faldone pieno di documenti accarezza una sua tempia.

“Sogni d’oro” gli sussurro.

Questo è solo il primo passo per fermare Grimoires.

Fottuti maghi.

Grimoires è un’organizzazione di maghi su cui sto indagando da anni. Dopo diverse ricerche sono riuscito a scoprire una delle tante sedi sparse per il mondo. Il problema è che non ne conosco la posizione esatta, per questo sono in questo archivio. Di questa sede conosco quando è stata aperta, da questo spero di risalire all’edificio e l’accoglienza riservatami non fa che confermare i miei sospetti.

Raccolgo il tablet. Il nome dell’app aperta è “Grimorio on-line – alpha build 523”.

L’ultimo incantesimo lanciato è stato un Incanto Strangolatore. Mi tasto il collo ringraziando che il mio avversario si sia fatto mettere nel sacco così facilmente.

Vado alla schermata principale dell’app. “Scadenza sessione corrente – 5 minuti”.

Può tornarmi utile per trovare il raccoglitore con i documenti che mi interessano.

Giocando un po’ con l’app trovo un incantesimo di Ricerca. Un invitante tasto play a forma di pentacolo per lanciare l’incantesimo e il gioco è fatto. L’impegno richiesto dal mago utilizzatore è davvero poco, soltanto quello di concentrarsi e recitare le parole di attivazione. Facendo ricorso alla mia poca esperienza da apprendista mago, raccolgo i miei pensieri e li focalizzo su una pianta di un edificio del ’42 con con stanze triangolari all’interno. Capirli i gusti dei maghi.

Lancio l’incantesimo e subito stramazzo a terra. Per quanto sia piccolo l’archivio i documenti sono tanti e una ricerca così specifica in un così vasto spettro è faticosa. Fin troppo per me. Aiutandomi con il bordo della scrivania mi rialzo e tossisco per una decina di secondi. Appoggio sul tavolo il tablet ormai inutile per la sessione scaduta, non ha senso mettermi a provare ad indovinare la password per la nuova sessione, da quanto sono prudenti avranno sicuramente messo un controllo sui login errati. Sarebbe complicato spiegare la mia presenza e l’avvocato disteso a terra privo di sensi.

Mi volto verso gli scaffali e cerco qualche cambiamento causato dall’incantesimo. Un raccoglitore è ricoperto da una membrana azzurrina, che sia lì dentro la pianta? Lo apro e... bingo. Mi intasco la pianta ed esco dall’archivio, non senza aver tirato un calcio all’avvocato a terra.

 

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Greatad