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Autore: Antonella84    22/04/2015    6 recensioni
Ciao! Questa raccolta di one shot mi è venuta fuori di colpo grazie all'insonnia..Può considerarsi come tanti pezzi di vita quotidiana dei nostri testoni,non necessariamente in ordine cronologico,tutti avvenuti però dopo il matrimonio celebrato in "Corsi Prematrimoniali"..
Se vi va leggete e fatemi sapere ;)
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Nuovo personaggio, Ranma Saotome
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Camminare in equilibrio su quella recinzione di ferro gli era sempre piaciuto.
Sfidare la forza di gravità come se fosse la cosa più semplice del mondo..gli veniva naturale. 
Il buffo codino di capelli scuri intrecciati ondeggiava ad ogni suo passo,mentre la casacca rossa di fattura cinese aderiva perfettamente al suo corpo,mostrando dei muscoli ben definiti. 
I pantaloni neri avvolgevano gambe toniche e lunghe, le mani in tasca non facevano che accentuare quanto madre natura fosse stato gentile con lui..
Camminando lentamente verso quella strada che lo avrebbe ricondotto a casa, il giovane ragazzo non poté fare a meno di pensare. 
Non era semplice essere il più forte artista marziale di tutta Nerima. Aveva sedici anni e avrebbe voluto vivere un'adolescenza più normale..Non che avesse mai avuto qualcosa che solo si avvicinasse alla normalità nella sua vita..
Suo padre era stato chiaro:
"Figliuolo il duro allenamento migliora il corpo e lo spirito!Ricordalo sempre!Sei un Saotome!". 
Già..un Saotome.
Lui era un artista marziale con una grossa tradizione sulle spalle e tante responsabilità..quel vecchio di suo padre però sembrava non capirlo.
Sia chiaro lui amava combattere!
Le arti marziali erano le uniche cose che riuscivano a placare la sua sete di avventura! Adorava le voci dei suoi nemici che ogni giorno lo rincorrevano urlando:
"Saotomeee preparati a morire!". Essere il migliore comportava anche questo. 
E poi come avrebbe rinunciato al dolce suono che l'aria faceva quando veniva infranta da un suo pugno? Meglio ancora se poi era seguita dallo scricchiolio di ossicine di un naso rotto. 
Rise di sé e dei suoi strani gusti.
Sospirò e fermandosi cominciò ad osservare il cielo tingersi di rosso tenue. 
C'era un altro suono che lui amava con tutto se stesso.
"Ehi baka che non sei altro!Perché non mi hai aspettato!". 
La SUA voce.
"Finalmente mi hai raggiunto brutta racchia!". 
Esclamò il ragazzo col codino osservando la brunetta di fronte a lui.
"Come mi hai chiamata?Ritira subito quello che hai detto, razza di stupido!". 
Rispose lei infervorita. 
Il giovane Saotome si piegò sulle ginocchia,ancora in bilico su quella recinzione, per osservare meglio la ragazza di fronte a sé. 
La squadrò da capo a piedi,provocandole un certo imbarazzo, poi notò che aveva tutta la divisa scolastica del Furinkan sgualcita e sporca .
"Ma cosa ti è successo? Aspetta non dirmelo..Hai appena perso un incontro di lotta greco-romana contro Godzilla, vero maschiaccio?". 
La giovane studentessa strinse forte i pugni. 
"Ma che dici scemo! Sono semplicemente inciampata mentre scappavo dai miei pretendenti e sono caduta.." Rispose lei vergognandosi un po'.
Il codinato voltò la testa per non guardarla in faccia ed esclamò:
"Tzè! Come se una con il sex appeal di una zucchina potesse avere dei corteggiatori!". 
Era geloso ma non lo avrebbe ammesso neanche sotto tortura. 
La ragazza si avvicinò sfidandolo con lo sguardo e disse:
" Che cosa c'è Saotome?Sei per caso geloso?". 
Il giovane col codino per poco non perse l'equilibrio.
"Ma sei matta per caso? La vista mi funziona più che bene!". 
La brunetta presa dall'ira provò a colpire il ragazzo con la cartella,ma lui spiccò un salto finendo per comparirle dietro le spalle. 
Quando si voltò lei quasi si perse negli occhi profondi di lui e arrossì. 
"Sei lenta come una lumaca..Anche prima ci hai messo una vita a raggiungermi!Di questo passo i tuoi fianchi diventeranno più larghi di quel che già sono!". 
Una gomitata lo prese alla sprovvista. 
"Hai finito di insultarmi? I miei fianchi non sono affatto larghi..Ma morbidi. Sono una ragazza e quello che devo fare é saper cucinare,essere carina e trovare un buon marito..". 
Saotome,ancora con la mano sullo stomaco,rispose:
"Cucini quasi decentemente..Non sei questa gran bellezza..e dubito troverai qualcuno che ti sposi a parte...un folle.".
Gli occhi della giovane presero fuoco. 
"Attento carino..ricordati di chi sono figlia..Certo mio padre non è forte come il tuo, ma ho un orgoglio molto forte che tu stai mettendo a dura prova..". Sembrava una minaccia. 
Il codinato non se ne preoccupò e mettendo le mani dietro la testa rispose:
" Abbandona l'idea della mogliettina perfetta e prenditi un gatto..". 
Cadde il silenzio.
Stupito da nessuna risposta il giovane Saotome fissò il viso della ragazza che si rabbuiò di colpo. 
"Ottima battuta Saotome...Magari anche un bel paperotto,no?". Le disse tristemente lei.
Il ragazzo si sentì improvvisamente in colpa.
"No Sakura non è come sembra..Non stavo affatto prendendo in giro i tuoi genitori..Ricorda tu,stavolta, di chi sono figlio..".  Disse lui cercando di sdrammatizzare la situazione. 
Sakura sospirò. Le grandi iridi viola incontrarono gli occhi del ragazzo. 
" Saotome..A volte dimentico quanto 
tu sia stupido..E quanto averti come fidanzato sia stancante! Non sei mai carino con me!".  
Il giovane sussultò.
Lo pensava davvero?
Certo lui non era il migliore dei fidanzati..La prendeva sempre in giro, spesso la trascurava a causa degli allenamenti, ma..le voleva bene. Possibile che lei non l'avesse ancora capito?
Aveva ragione suo padre
* Attento alle donne figliuolo..Senza accorgertene ti fanno cadere nella loro rete e sei finito. Sbattono le ciglia , tirano fuori il musino da cucciolo indifeso e dopo sbam! Ti ritrovi la fede al dito!*.
Suo padre aveva appena fatto in tempo a metterlo in guardia che il gigantesco martello,cimelio di famiglia, comparve alle sue spalle per poi spedirlo mezzo metro sottoterra. 
Il codinato fissava Sakura senza proferire verbo.
Le lunghe ciglia battevano ripetutamente vicino alle sue gote.
Le labbra piene colorate da un leggero rossetto si stavano sporgendo in modo innaturale verso avanti, trasformandosi in un broncio da bambina piccola e bisognosa di affetto. 
La reazione fu immediata. 
"Scusami Sakura..Lo sai che non penso realmente tutte quelle cose..Non fare così ti prego!". 
Il broncio tenero della fidanzata si tramutò in un ghigno soddisfatto.
La ragazza afferrò la mano del giovane dicendo:
" Andiamo a casa..e non permetterti più di lasciarmi sola!Abitiamo vicini e accompagnarmi non ti costa nulla!".
Ed insieme continuarono a percorrere quella strada mano nella mano fino al ristorante "Il Gatto". 
"Eccoci qui..." Affermò un nervoso Saotome davanti casa della sua fidanzata. 
"Eh già.." Rispose Sakura. 
Ogni volta era così.
La accompagnava fin lì ed al momento dei saluti le mani cominciavano a sudare e il cuore a tamburellare nel petto. 
La ragazza rassegnata fece quello che accadeva ogni volta, si alzò sulle punte fino a stampare un bacio mozzafiato al suo fidanzato. 
Per fortuna che ,oltre l'ottima cucina, aveva ereditato da sua madre anche una certa dose di sfacciataggine. 
Quando i due si staccarono il giovane col codino aveva tutto il viso in fiamme. 
"A..a.. domani..Sakura". Disse senza poche difficoltà. 
"Ci vediamo mio adorabile Yuri Saotome..".
Così dicendo il giovane si avviò verso il dojo dove sua madre stava sicuramente tentando di imitare la tizia della tv che faceva sembrare un piatto elaborato qualcosa di semplicissimo..
Arrivato alla porta entrò e l'odore di fumo gli invase le narici. 
"Accidenti..". Disse sottovoce. 
"Sono a casa!" 
Mentre camminava un giardino trovò il corpo esamine di suo padre ancora ben spiaccicato al suolo.
"Eccolo qui il grande Ranma Saotome..Messo Ko dalla propria moglie..". Disse Yuri schernendo il suo vecchio. 
Ranma punto nell'orgoglio si alzò prontamente in piedi e nell'attimo in cui i suoi piedi toccarono il suolo una scossa elettrica attraversò tutto il suo corpo. 
Impavido si avvicinò al figlio scrutandolo attentamente.
Dopo qualche secondo disse:
" Lo dicevo io..Sakura ti ha imbrogliato di nuovo! La leggendaria tecnica del musino non lascia scampo..Hai ancora da imparare!". 
Così dicendo rientrò in casa.
Dopo poco Yuri sentí le urla di protesta di suo padre.
"Akane!!!Ma che diavolo è questa puzza! E questa robetta verde nel piatto?".
La voce di sua madre non tardò ad arrivare.
"Ma caro è nouvelle cousine!". 
Poi Ranma urlò
:" Nuova che? Non mangerò mai nulla del genere! Mai!".
Un silenzio angosciante caló all'improvviso. 
Yuri si preoccupò.
Suo padre avrebbe potuto trovarsi sotto montagne di pentolame vario e rischiare la vita!
Entrò di getto in cucina e trovò Ranma immobile di fronte ad Akane che sbattendo gli occhi e imbronciando le labbra osservava suo marito con i lucciconi. 
Dopo due secondi sentí suo padre affermare:
" Scusami tesoro..sarà tutto buonissimo! Non vedo l'ora di riempirmi la pancia eheheheh!".
Yuri sospirò rassegnato. 
"Aveva ragione papà..La leggendaria tecnica del Musino non perdona!". 
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DEDICATO A TUTTE LE LADIES SOSTENITRICI CONVINTE DI QUESTA LEGGENDARIA TECNICA 😁
  
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