Anime & Manga > Kuroko no Basket
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Autore: Ortensia_    22/04/2015    2 recensioni
[Una raccolta di one shot dedicata alle principali squadre di Kuroko no Basket e che ha come scopo quello di far sorridere~]
– Seirin; Dungeons and Dragons;
– Kaijou; Il cane della discordia;
– Shuutoku; La paura fa novanta;
– Touou; Cose di donna;
– Yousen; Vietato dare caramelle agli animali;
– Rakuzan; La bellezza & la Bestia;
[Partecipa al contest "Progetto: Ripopola Fandom – Seconda edizione" indetto da __Bad Apple__]
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Autore: Neu Preussen
Titolo: A False Replace that Pretends to Be Original
Personaggi: nella raccolta sono presenti Kuroko Tetsuya; Kagami Taiga; Kiyoshi Teppei; Hyuuga Junpei; Izuki Shun; Aida Riko; Kise Ryouta; Kasamatsu Yukio; Moriyama Yoshitaka; Hayakawa Mitsuhiro; Kobori Kouji; Midorima Shintarou; Takao Kazunari; Miyaji Kiyoshi; Outsubo Taisuke; Kimura Shinsuke; Aomine Daiki; Momoi Satsuki; Imayoshi Shouichi; Wakamatsu Kousuke; Sakurai Ryou; Murasakibara Atsushi; Himuro Tatsuya; Okamura Kenichi; Fukui Kensuke; Liu Wei; Akashi Seijuurou; Mayuzumi Chihiro; Mibuchi Reo; Nebuya Eikichi; Hayama Kotarou e, per una minuscola particina, Hanamiya Makoto.
Nella one shot che segue sono presenti Kuroko Tetsuya; Kagami Taiga; Kiyoshi Teppei; Hyuuga Junpei; Izuki Shun e Aida Riko.
Pair: nella raccolta sono presenti minuscoli accenni KagaKuro, ImaMomo, ImaHana, AoMomo e MayuAka.
In questa one shot sono presenti accenni KagaKuro.
Bonus utilizzati: Mayuzumi Chihiro; Hanamiya Makoto e... non so se l'ImaMomo si possa considerare un Crack!Pair ;3;
Tipologia: rari e minuscoli accenni yaoi ed het
Generi: commedia
Avvertimenti: raccolta di one shot
Note: //
Nda: Visto che questa è la prima shot della raccolta, ne approfitto per far presente il motivo per cui è nata e il suo scopo.
Il titolo è traducibile come: "Una falsa replace che finge di essere originale", questo perché, proprio come ha fatto Fujimaki nelle sue "Replace", (che si presentano sotto forma di light novel), ho voluto descrivere alcuni episodi isolati riguardo determinati personaggi. Ho deciso di dedicare un episodio ad ogni squadra contenente uno dei Miracoli e ho scelto di presentarle nell'ordine in cui appaiono nell'anime. Lo scopo della raccolta è, inaspettatamente – visto che da me tutti si aspettano sempre sangue e lacrime (?) –, far divertire... o meglio: regalare un sorriso ai lettori, perché scatenare sane risate attraverso la scrittura è molto difficile e quindi sono certa che il massimo che riuscirò a fare sarà mettervi il buon umore (o almeno me lo auguro!).
E poi è una buona occasione per far conoscere ai lettori personaggi poco considerati (anche se alla fine quasi nessuno di loro mi vale punti bonus! La prima shot è quella dedicata al Seirin e che, in verità, è stata scritta per terza. Si presenta visivamente diversa rispetto alle altre e vi spiego subito il perché: qui si gioca a Dungeons and Dragons, e nelle parti in corsivo è come se i personaggi fossero talmente coinvolti nel gioco da immaginare davvero ciò che il Dungeon Master (la cui voce è sottolineata in grassetto) racconta loro.
Adesso vorrei chiedervi di leggere la shot e poi tornare al resto dell'nda, altrimenti vi darei troppe informazioni e il riso che desidero scatenare rischierebbe di non venire a galla per il troppo sapere.
Credo che l'idea di inserire i personaggi di Kuroko no Basket in un contesto simile sia nata da un telefilm che ho iniziato a seguire circa un anno fa, ovvero "Community", ma questo non interessa a nessuno! La cosa interessante è che io non so niente su questo gioco e prima di cominciare la shot ho passato un pomeriggio intero a documentarti, ma pur di non combinare qualche pasticcio e di non rischiare di offendere gli appassionati ho deciso che anche i membri del Seirin non vi hanno mai giocato (Hyuuga conosce solo le basi, gli altri assolutamente nulla), e ho fatto in modo che la loro inesperienza comportasse il fatto che Riko (esperta, perché io la immagino sul serio a giocare a cose simili) perdesse la situazione di mano.
Riko è il Dungeon Master e, come ho detto prima, la sua voce viene riportata in grassetto, così come quella del vecchio venditore ambulante che, essendo un personaggio "non giocante" (ovvero non rappresentato da nessuno dei giocatori; altrimenti si parla di "personaggio giocante" o "PG"), viene gestito proprio da lei in persona.
Escludendo minuscole comparse di persone a caso (?) nelle altre shot, questa è l'unica in cui sono presenti sei personaggi e non cinque (l'idea iniziale era che fossero cinque in ogni one shot, ma di conseguenza i giocatori sarebbero stati solo quattro, per cui ho deciso di chiamare in causa Riko!)
Per il resto specifico ancora due o tre cose, ovvero: i nomi (o soprannomi) a cui pensa Hyuuga appartengono tutti a samurai famosi; il kaishaku è una tecnica di decapitazione eseguita durante il seppuku, cioè un rituale di suicidio utilizzato proprio dai samurai.
Per il resto vorrei sinceramente scusarmi per le battute scadenti di Izuki!




A False Replace that Pretends to Be Original





Dungeons and Dragons





«Eccomi! Scusate per l'attesa!» Riko varcò la soglia del salotto con le labbra increspate in un sorriso affabile, ma aveva la pelle del viso tesa e le guance imporporate, probabilmente perché, nonostante il sollievo di essere finalmente riuscita a scacciare via suo padre, in lei ruggivano ancora la collera e il nervoso che aveva provato in seguito a tutte le domande del genitore che, impetuose, le avevano riempito le orecchie per almeno un buon quarto d'ora.
«Siete pronti?» teneva tre grossi libri stretti al petto, e non appena li ebbe posati al centro del tavolo dischiuse le labbra per riprendere fiato; gli altri cinque, invece, si limitarono a scambiarsi qualche occhiata confusa e sconcertata e si fissarono su quelli che, leggendo il titolo inciso lungo il bordo rigido, scoprirono essere manuali di gioco.
«Ci... ci hai portati qui per studiare?» Kagami azzardò una prima domanda.
«Certo che no, Kagami-kun!» Riko ampliò il sorriso con aria soddisfatta e occupò l'unica sedia vuota, a capotavola, di fronte a Hyuuga.
«Questi sono i manuali che consulterò per guidarvi al meglio nella vostra avventura. Certo, sarebbe meglio se anche voi li conosceste, ma non è grave: so a memoria praticamente tutte le regole, quindi non preoccupatevi.»
«Coach, ne sei proprio sicura?» chiese Kuroko a voce bassa.
«Hai preparato le schede dei personaggi?» ma la voce grave di Hyuuga sovrastò il sussurro del più piccolo, che serrò le labbra inspirando appena.
«Certo!»
«Sono un samurai, vero?!» Junpei allungò le braccia e si protese un poco, come se avesse pensato di poter arrivare ad afferrare le schede dei personaggi che, raccolte in una bassa pila di carta, erano disposte in cima ai manuali.
«Samurai?» ripeté Izuki sfregandosi il mento con aria pensierosa, per poi sollevare il dito indice con le labbra increspate in un sorriso sornione «ehi, Hyuuga, lo vuoi sapere come si chiama un samurai che si scusa sempre
«Non cominciare, Izuki.» Hyuuga ringhiò a voce bassa e Kiyoshi, che si trovava di fronte al playmaker del Seirin, si lasciò scappare una risata divertita.
«A me piacerebbe saperlo!» confessò poi, senza smettere di sorridere.
«Si chiama...» Izuki arricciò le labbra e sfoderò un sorriso «Sakurai
«Izuki! Vuoi che ti prenda a calci?!» il capitano sbottò e rivolse un'occhiata a Riko, come a volerla pregare di intervenire, ma la ragazza sembrava essere rimasta congelata dalla freddura di Izuki.
Kuroko si limitò a rivolgere un'occhiata a Kagami, seduto di fronte a lui, come a chiedergli conferma dell'idiozia appena pronunciata dal loro compagno di squadra e come in cerca di un sostegno morale nei riguardi di quella situazione – perché era paradossale che i senpai fossero così eccitati all'idea di prendere parte ad un gioco di ruolo e che loro due, invece, fossero completamente inibiti di fronte a quella situazione assurda –.
Riko sosteneva che giocare tutti insieme a Dungeons and Dragons fosse un metodo divertente per affinare lo spirito di squadra e la fiducia e il rispetto per i propri compagni: era un'idea che per lungo tempo aveva ronzato nella sua testa e finalmente, con la palestra in manutenzione e il cielo carico di nuvoloni neri e turgidi di pioggia, l'occasione di metterla in atto si era presentata.
«Ho cercato di pensare a cinque personaggi che potessero essere perfetti per voi.» Aida afferrò le schede dei personaggi e per un istante le sollevò in alto, ammirandole con un risolino soddisfatto sul volto, il quale, tornato pallido e disteso, non presentava più il rossore della rabbia sulle guance.
«Hyuuga-kun, tu sei un uomo e la tua classe è il guerriero.»
«Lo sapevo!» Hyuuga afferrò il foglio e si rilassò immediatamente contro lo schienale della sedia, per poi aggrottare la fronte ed emettere un rantolio.
«Eh? Aspetta, ma che nome sarebbe: Mr. Sakura
«Sakura... i
«Izuki!»
«Il fiore di ciliegio non era simbolo dei guerrieri?»
«Certo, ma...» Hyuuga si rese conto che era stato un illuso a fantasticare su nomi come Generale Musashi, Grande Akiyama o Ganryu, quindi sfiatò sommessamente e negò con un modesto cenno del capo.
«Mr. Sakura va benissimo.» pronunciò a denti stretti, cercando di non badare a quanto artefatto e indegno suonasse quel nome ridicolo.
«Anche tu, Teppei, sei un uomo, ma la classe che ho scelto per te è quella del chierico.»
Teppei le rivolse un sorriso e afferrò la scheda, ma appena ebbe posato gli occhi sul foglio cambiò espressione e protese le labbra in una smorfia.
«Cuore d'Acciaio non mi sembra un nome molto adatto per un chierico...»
«Quelli importanti non sono i nomi!» Aida sembrò schiaffeggiare l'aria con un gesto sprezzante della mano e lo mise a tacere; Hyuuga, dal canto suo, sorrise compiaciuto riguardo al fatto che anche a Kiyoshi fosse toccato un nome poco gradito.
«Kuroko-kun, tu sei un elfo e la tua classe è il mago. Il tuo nome è Houdini
Kuroko afferrò il foglio senza dire nulla, mentre Kagami si portò una mano davanti alla bocca per soffocare una risata.
«Kagami-kun, tu sei un mezz'elfo e come classe ho scelto quella del paladino, per questo il nome del tuo PG sarà Superman
«Cosa?!» Kagami si sentì sprofondare nell'imbarazzo e le strappò la scheda di mano, cercando di non badare al calore che, sulle sue guance, si faceva più ardente via via che le risate degli altri quattro si alzavano di tono.
«Infine, Izuki-kun, tu sarai uno gnomo e un mago come Kuroko. Il tuo nome è Copperfield.»
«Abito in un campo di rame?» Izuki la guardò con occhi sognanti e Aida riuscì a comprendere il senso di quella domanda soltanto dopo qualche istante di esitazione, tuttavia preferì ignorarlo e afferrò un foglio rigido dietro al quale conservava tutti i suoi appunti.
«Io sarò il vostro Dungeon Master, per cui narrerò parte della storia. Ognuno di voi, nel corso dell'avventura, compierà delle azioni e la loro riuscita o il loro fallimento saranno decisi da questi.» Riko si inclinò un poco, infilò la mano nella tasca dei pantaloni ed estrasse sette dadi con un numero di facce differenti, sistemandoli davanti a sé in un mucchietto disordinato, poi passò in rassegna i presenti e sorrise.
«Possiamo cominciare!»


«Avanzate fra le alte spighe di un campo di grano, siete infreddoliti e affamati e a giudicare dal manto di cupe nubi che ricopre il cielo sta per piovere.
Alla vostra sinistra, ai margini del campo di grano, c'è un sentiero sterrato al cui centro si trova un venditore ambulante, invece verso nord si trova un fitto bosco.
»
«Mi sento svenire.» Kuroko sfiatò a voce bassa.
«Ho fame.» Kagami decise di unirsi al coro di lamentele e sbottò con voce roca.

«Houdini, Superman, siate seri e prendete una decisione.»
«Sguaino la mia katana e falciando con furia le spighe di grano mi dirigo verso il bosco, in cerca di cibo e riparo!» Hyuuga si profuse a voce alta, gesticolando e sventolando in alto la katana.
«Ma... Hyuuga, perché vai nel bosco? C'è un venditore ambulante sul sentiero!» Teppei gli diede una gomitata e Hyuuga lo respinse con un rantolio nervoso.
«Zitto, chierico! Fatti gli affari tuoi!»
«Chierico?»
«Hai ragione, scusami, signor “Cuore d'Acciaio”.»
«Non chiamarmi così.» Kiyoshi sfiatò sommessamente.
«È il tuo nome.»
E non appena Junpei controbatté, Teppei schiuse le labbra per dire qualcosa, ma la voce di Aida li interruppe all'improvviso.

«Cuore d'Acciaio.»
Teppei serrò le labbra in un brontolio rassegnato non appena Riko stessa si rivolse a lui in quel modo.
«Non puoi interferire con le decisioni di Mr. Sakura.»
«Allora...» Teppei esitò, massaggiandosi il mento con le dita «attraverso il campo di grano e raggiungo il venditore ambulante.»
«Perché un campo di grano e non uno di rame?» Izuki protestò, smuovendo la terra con la punta dello stivale.

«Copperfield, fa qualcosa di utile al posto di blaterare!»
«Eseguo un incantesimo per dissipare le nuvole e far tornare il sole!»
«Emh... d'accordo.»
«Io seguo Kiyo̵‒ Cuore d'Acciaio! Non ci vedo più dalla fame!» Kagami si fece coraggio e parlò.
«Fermi tutti, ragazzi!» Izuki alzò la voce all'improvviso e gli altri quattro lo guardarono in silenzio, i piedi piantati a terra, i muscoli delle gambe tesi e il fiato trattenuto: aveva visto qualcosa? Un drago, forse?
«Penso che Kagami abbia delle fette di prosciutto sugli occhi!»

«Izuki!»
«Ho cambiato idea.» Hyuuga sollevò nuovamente la katana «taglio la testa a Copperfield!»
«Non hai il permesso di cambiare idea, Mr. Sakura. E, soprattutto, non hai il permesso di uccidere un tuo compagno.»
«Compio un incantesimo per far tacere Copperfield.» la voce atona di Kuroko, di cui gli altri quattro parevano aver completamente scordato la presenza, li fece in un primo momento sussultare, e poi esultare per l'idea geniale.
«Permesso accordato. Lancio il dado per comunicarvi l'esito delle vostre azioni.» dopo un istante di pausa, la voce di Riko rimbombò nuovamente nelle loro orecchie «le spighe di grano non riescono a respingere la lama affilata di Mr. Sakura, che si dirige a passo rapido verso il bosco.»
Hyuuga sussultò di gioia, ma gli ci volle solo qualche istante per comprendere che aveva cantato vittoria troppo presto.
«Ma Mr. Sakura si imbatte all'improvviso in un grosso serpente velenoso che spalanca le sue fauci e soffia rabbiosamente contro di lui.
Cuore d'Acciaio, invece, si dirige a passo rapido verso il sentiero sterrato, ma inciampa rovinosamente!
»
«Eh?» Kiyoshi si voltò stupefatto verso i propri compagni, per poi cadere rovinosamente fra le spighe di grano.
«Copperfield è ancora un mago mediocre, per cui fallisce l'incantesimo, mentre Superman non trova ostacoli sul proprio cammino e riesce a raggiungere il venditore ambulante.
Houdini riesce nel proprio incantesimo e cuce la bocca a Copperfield!
»
«Cosa?!»
«Zitto, Copperfield: hai la bocca cucita, niente più giochi di parole per te! Procediamo.»
«Aiuto Kiyoshi-senpai a rialzarsi.»
«Oh, grazie, Kuroko.»
«Ohi!» Hyuuga li incenerì con lo sguardo «chi sono “Kiyoshi-senpai” e “Kuroko”? Non li conosco!»
Tuttavia, quel che doveva essere un rimprovero si spense non appena il sibilo del serpente che gli stava di fronte si fece più forte, quindi Hyuuga strinse i denti e, con l'adrenalina che scorreva tumultuosa nel sangue e con i muscoli delle braccia tesi e tremanti, retrocesse di un paio di passi, imponendo la katana fra lui e il mostro.
«Colpisco il mostro alla gola! Affondo la mia spada con forza e velocità!»
«Io chiedo al viandante se ha un hamburger.» mentre Junpei dichiarava a voce alta la sua rabbia nei confronti del mostro, cercando di risultare il più intimidatorio possibile, Taiga parlò con tono piatto e vagamente disinteressato, osservando da lontano i proprio compagni – il suo nome era ridicolo, certo, ma non quanto Kuroko che cercava di aiutare Kiyoshi a rialzarsi, Izuki con la bocca cucita e Hyuuga che, ringhiando, destreggiava una katana di fronte ad un serpente gigantesco –.

«Houdini tende la mano a Cuore d'Acciaio, che si risolleva da terra, mentre Mr. Sakura ferisce il serpente ma, a sua volta, viene colpito!»
«Ragazzi, aiutatemi!» Hyuuga cadde fra le spighe e si premette lo stomaco con le mani, lì dove la coda del serpente, sinuosa come un filo d'erba e dura come pietra, lo aveva colpito con forza.
«Nel frattempo Superman riesce a parlare con il venditore ambulante.» all'improvviso Aida si sforzò di assumere una voce bassa e tremante, facendo battere il labbro superiore contro quello inferiore, come ad imitare un omino anziano «che cos'è un hamburger, figliolo?»
«Che cosa?!» Kagami guardò il vecchietto con aria trafelata, come se avesse appena bestemmiato «mi prendi in giro?! Come fai a non conoscere gli hamburger?!»
«Io, figliolo, so solo che oggi è il dodici ottobre millesettecentotredici.» Riko sottolineò l'anno con voce grave.
«Eh?» Taiga guardò esterrefatto il vecchietto, per poi portarsi le mani alla bocca, come inorridito «mi... mi stai dicendo che gli hamburger non esistono?»
L'asso del Seirin si inginocchiò di fronte al piccolo carretto, le braccia tese verso l'alto, le dita intirizzite dall'aria fredda, le labbra contratte dal dolore «allora... un cheeseburger? Sì, il cheeseburger lo conosci, vero?»

«Che cos'è un cheeseburger? Caro figliolo, ti ho detto che siamo nel millesettecentotredici.» la voce dell'anziano risuonò improvvisamente davvero molto simile a quella di Riko che, sul punto di perdere la pazienza, cominciava a riscontrare qualche difficoltà nell'imitare la tipica voce di un uomo pieno di rughe e privo di denti.
Kagami si soffermò per qualche istante sul vecchio cilindro di raso grigio dal quale fuoriuscivano ciuffi di capelli crespi e brizzolati, infine, seppur con un po' di esitazione, cercò in quell'ammasso di pelle rugosa ed olivastra il bagliore degli occhi, che scoprì essere di un azzurro così vitreo da rassomigliare al grigio plumbeo del cielo.
«Insomma...» borbottò, sfregandosi la radice del naso con l'indice e il pollice della mano sinistra «c'è qualcosa da mangiare? Oppure...»

«Scoiattoli!»
Kagami sbarrò gli occhi e si sentì scuotere da un brivido.
«Scoiattoli?» fece eco con voce tremante, grattandosi la tempia con un movimento ripetuto delle dita: gli occhi spenti del vecchio venditore ambulante lo rendevano nervoso, e il fatto che in quel pentolone fumante vi fossero scoiattoli stufati lo nauseava profondamente.

«Allora, figliolo? Lo vuoi o no, questo scoiattolo?»
Kagami cercò di ignorare il brontolio prepotente del proprio stomaco e negò con un rapido cenno del capo.
«Chiederò informazioni.» concluse con una certa risolutezza.

«Aspetta il tuo turno, Superman! Adesso dobbiamo tornare a Mr. Sakura.» Riko si schiarì la voce e riprese a parlare «allora, Mr. Sakura, come farai a sconfiggere il grande serpente che ti sbarra la strada?»
«Effettuo un kaishaku!» Hyuuga balzò in piedi, vacillando tra le spighe di grano con aria trafelata ed il fiato pesante.
«Hyuuga-kun, questo non c'è nel manuale.»
«Io lancio un incantesimo per evocare un asteroide che schiacci il serpente gigante.»
«Kuroko-kun, ma che cosa stai dicendo?»
«Io prego per la salvezza dei miei compagni.»
«Cosa? Teppei, perché preghi?!»
«Non sono un chierico?»
Riko diede una rapida occhiata alla pila di manuali e sospirò rassegnata: dopotutto che cosa poteva aspettarsi da un gruppo di principianti indisciplinati?
Quando la ragazza rivolse la propria attenzione a Izuki, questo si strinse nelle spalle come a volerle ricordare che il suo personaggio aveva la bocca cucita e che quindi non avrebbe potuto fare nulla fino alla fine del gioco, invece Hyuuga sembrava aspettare con impazienza il verdetto e Kiyoshi e Kuroko parevano così concentrati che per un istante pensò stessero davvero pregando o lanciando un incantesimo.
«E va bene.» non voleva certo impedire loro di divertirsi, quindi decise di ignorare i manuali e afferrò il dado a venti facce, rigirandoselo fra le dita con aria pensierosa e riprendendo a parlare soltanto dopo averlo lanciato.
«Il serpente gigante attacca una seconda volta, ma Mr. Sakura è un guerriero impavido e riesce a respingerlo con la sua fedele e lucente katana!»
«Beccati questa, lucertolone strisciante!» Hyuuga ringhiò a denti stretti, con le labbra arricciate in un sorrisetto sornione.
«Ma il mostro spalanca le fauci e si getta su di lui all'improvviso!»
Hyuuga si fece serio e si preparò a respingere il colpo.
«D'un tratto, però, il cielo si squarcia e si tinge di... del color del sangue!» il Dungeon Master aveva il compito di preparare una “trama a ventaglio”, ovvero una storia che si diramasse in modi diversi a seconda del possibile sviluppo degli eventi, ma di certo Aida non aveva considerato il fatto che Izuki si sarebbe ritrovato muto, Hyuuga avrebbe richiamato in suo aiuto la tecnica di decapitazione che si eseguiva durante il seppuku, Kuroko avrebbe cominciato ad “evocare asteroidi” e Kiyoshi si sarebbe messo a pregare per la salvezza dei compagni – e intanto Kagami si trovava ancora di fronte al vecchio venditore ambulante per chiedere indicazioni come un turista qualunque –.
«Un asteroide di grandi dimensioni si dirige verso di voi e punta dritto al serpente, ma rischiate di rimanere tutti coinvolti nella collisione! Nel frattempo Cuore d'Acciaio comincia a pronunciare un rito in una strana lingua antica per assicurarvi protezione e Superman chiede indicazioni al vecchio venditore ambulante.» la voce di Aida tornò tremolante e incerta «allora, figliolo, che cosa vorresti chiedermi?» «Cerchiamo un riparo, mi sapresti dire se ne esiste uno nelle vicinanze?»
«Mhn, fammi pensare... ah sì! Poco più avanti, nel bosco, dovreste trovare una grotta.»
«Una grotta?» Kagami increspò le labbra in un piccolo ghigno soddisfatto e si voltò verso il campo di grano «ragazzi, più avanti, nel bos–»
Kagami si irrigidì, e nel vedere che un asteroide gigante si stava per abbattere sui suoi compagni non riuscì più a parlare .

«Niente è quello che sembra.» Riko non trovava giusto che si divertissero soltanto loro, quindi decise di intervenire e di mettere un po' di pepe nella storia.
Kagami si irrigidì non appena sentì la voce della sua coach rimbombare nelle orecchie: che cosa significavano quelle parole?
«Il venditore ambulante estrae una mazza, colpisce in testa Superman, che cade svenuto, e lo priva della sua spada, fuggendo via a gambe levate!»
«Cosa?!» Kagami strepitò rabbiosamente.
«Avanti, Kagami-kun, io sono il Dungeon Master, non puoi opporti al mio volere!»
«È stata posseduta dal desiderio di onnipotenza.» Hyuuga sfiatò sommessamente e soffermò la propria attenzione su Kagami, riverso a terra a pochi metri dal carretto, poi seguì con lo sguardo la corsa ansante del vecchio venditore verso il bosco.
«Dobbiamo liberare il Dungeon Master dai suoi peccati!» Kiyoshi frugò nelle tasche della toga e ne estrasse un rosario, che sollevò verso il cielo rossastro con occhi commossi.

«Uh? Ma cosa state dicendo?»
«È lei il boss finale!» Hyuuga strepitò.
«Questa situazione sta prendendo una brutta piega...» Kiyoshi, dal canto suo, sussurrò a denti stretti.
«Allora...» Izuki non riuscì a resistere e, trattenendo il respiro, sollevò il capo per sfidare Aida con la sola forza dello sguardo «stiriamola!»
«Izuki!»
«Più tardi mi rifarò la bocca con un filo d'acqua, ma ora combattiamo!» quando Izuki non udì lo strepito di Hyuuga, che pareva essere sempre pronto a rimproverarlo, si voltò verso di loro con aria delusa «ma come? Non l'avete capita? Prima avevo la bocca cucita con ago e filo, e adesso che si è scucita me la rifarò con un–»
«Adesso basta, o il kaishaku lo eseguo davvero su di te!»
«Ma dai, Hyuuga, questa era carina!» Teppei accennò una risata che Izuki accolse con un sorriso a trentadue denti.
«Non mettertici anche tu, Cuore d'Acciaio!»
«Smettila di chiamarmi così, ho detto.»
«Ragazzi?» Kuroko parlò con un filo di voce, ma fu sufficiente per attirare l'attenzione degli altri tre, che smisero immediatamente di discutere «visto che Kagami-kun è svenuto, ho deciso che lo risveglierò con un bacio.»
«Eh?!» Hyuuga sobbalzò, mentre Kiyoshi e Izuki assunsero un'espressione stupita.
«Cosa?! K-Kuroko, non pensarci nemmeno!» Kagami, dal canto suo, sbottò con il viso paonazzo
e Aida si lasciò scappare un risolino soddisfatto.
«Kagami-kun, tu sei svenuto.» gli fece notare Riko «e poi non puoi interferire con le decisioni dei compagni.»
«No, aspetta!»
«Permesso accordato, Houdini.»
«Grazie.»
«Ah? Kuroko! Vuoi un pugno?! Fermo lì, g-guarda che... Kuroko, no! Non–!»
   
 
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