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Autore: inhibitionjall    22/04/2015    0 recensioni
“T-ti amo, Haz. N-non dimenticarlo m-mai...”.
“Ti amo...”
“Ti amo...”
“Ti amo...”
Se l'erano detto tante volte ormai, ma quella era stata probabilmente la più significativa. Perché nonostante ciò che gli aveva fatto il riccio, Louis continuava ad amarlo.
•Larry Stylinson o.s.;
•2919 parole;
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Image and video hosting by TinyPic Louis era sicuro che Harry avesse visto le foto di quel giorno.
 
Harry non era mai riuscito a sopportare quella situazione. Cercava di dimenticare bevendo, ma nulla. Aveva bevuto tante, troppe birre quella sera. Così appena Louis entrò in casa chiuse il computer e si avvicinò al ragazzo.
 
La rabbia gli ribolliva nelle vene e sebbene sapesse che Louis non aveva nessuna colpa, era furente. E l'alcool nel corpo non aiutava di certo.
 
Guardò il ragazzo dagli occhi blu senza espressione.
 
Non ragionava Harry. Louis sentì la sua risata amara sbattergli in faccia, mista alla puzza di alcool.
 
«Ti sei divertito oggi, eh? Ti piace, vero, quella stronza che ti usa?». Erano domande retoriche, perché Harry sapeva la risposta, ma non voleva ammetterlo. Era troppo orgoglioso.
 
«H-harry...» Louis era leggermente spaventato dall'espressione arrabbiata del riccio. La sua statura non aiutava, perché era un nano in confronto al ragazzo. «Lo sai c-che lo faccio per-»
 
«Per noi, oh certo,» terminò la frase Harry. «ma non hai mai pensato a quanto io possa restarci male vedendo quelle foto?»
 
"Ecco, lo sapevo" pensò Louis, mordendosi nervosamente il labbro. «Tu non sei obbligato a vederle...» rispose con voce più ferma, guardandolo dritto negli occhi verde foresta.
 
«Sta' zitto! A te neanche dispiace andare in giro con lei, non ti dispiace questa situazione!» Harry rispose, mentre Louis abbassava la testa spaventato.
 
Stava delirando. Il riccio stava delirando.
 
«Tu dici? Non mi pare sia tu quello che è obbligato ad uscire con una ragazza per il bene nostro! Tu non riesci nemmeno a tenertele un mese le coperture! Le molli subito! E chi ci rimette? Io! Perché devo tenere sulle spalle il peso di una relazione di cui tu non te ne fotti un cazzo!» Louis non sapeva come avesse fatto a cacciare quel coraggio per rispondergli.
 
Harry non parlava. Voleva sentire le giustificazioni di Louis.
 
«Sei solo accecato dalla gelosia, perché lo sai benissimo che io non la amo! Lo faccio per noi, per te tutto questo!» continuò urlando Louis, mentre cercava di trattenere le lacrime che andavano ad offuscargli la vista.
 
Harry aveva sentito benissimo le parole di Louis.
 
Ma la rabbia e l'alcool nel corpo lo fecero reagire come non avrebbe mai pensato.
 
Louis sentì uno :«Sta' zitto!» e poi un pugno si scagliò sul suo naso, seguito da un altro colpo allo stomaco. Cacciò un urlo e si accasciò a terra senza respiro, tenendosi la pancia con le braccia, mentre quelle lacrime trattenute iniziavano ad uscire dai suoi occhi.
 
Harry lo aveva appena picchiato.
 
«Ha-az...» sfiatò Louis con fatica per il dolore che sentiva.
 
Il riccio vide il ragazzo piegato su se stesso a terra e si rese conto di ciò che aveva fatto. Ma non lo toccò, non lo aiutò, perché era troppo codardo per ammettere di aver fatto una grande cazzata.
 
«H-har... Ha...z» provò a pronunciare Louis, con la voce rotta dai singhiozzi.
 
«Sai solo farmi soffrire! Io me ne vado!» era così che liquidò Louis, prima di accingersi ad uscire da quella casa.
 
La loro casa. Quella che aveva assistito al loro amore, e quella che ora stava solo assistendo al dolore di un cuore spezzato.
 
«T-ti amo, Haz. N-non dimenticarlo m-mai...» sussurrò Louis, mentre le parole si mischiavano ai singhiozzi ed Harry usciva.
 
Niall stava passando proprio davanti casa Stylinson quando sentì una porta sbattere. Si voltò e vide all'uscio Harry.
 
Si avvicinò all'amico e gli domandò cosa stesse succedendo. Harry non gli rispose, si limitò solo a bruciarlo con lo sguardo e a correre via.
Niall non capì, ma si diresse verso la casa. Per fortuna aveva le chiavi di scorta riservate a lui, Liam e Zayn, così aprì la porta.
 
Ciò che si ritrovò davanti era l'ultima cosa a cui avrebbe potuto pensare: davanti alla porta giaceva Louis, immerso in una pozza di sangue, che respirava a fatica e si teneva la pancia, mentre delle lacrime gli bagnavano le guance e del sangue usciva dal naso.
 
«Porca troia ma che cazzo è successo qui?!» Niall bestemmiò urlando. Subito si affrettò ad alzare Louis da terra, e quello che vide non era molto bello.
 
«Oddio Louis!! Che cazzo è successo?! Non dirmi che è stato Harry...?!» continuò il biondo.
 
Il liscio si limitò ad annuire, perché non aveva le forze e la voce per parlare. Sentiva dolore dappertutto, al naso sanguinante, alle costole, alla gola, ma soprattutto al cuore.
 
Non avrebbe mai immaginato una reazione del genere da parte del riccio, colui che lo trattava come un principe, che non si permetteva di fargli nemmeno un graffio. Dov'era finito quell' Harry?
 
Sentì solo Niall tamponargli il naso con l'ovatta prima di perdere i sensi.

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Harry fissava da ormai cinque minuti buoni quella bottiglia vuota. La sua mente era un insieme di fotogrammi e immagini del suo Louis.
 
Si era reso conto solo in quel momento di averlo lasciato al suo destino. Louis era molto fragile e sensibile. Stava male quando leggeva gli orribili commenti riservati a lui, ma si sentiva ancora peggio quando leggeva quelli su Harry.
 
Quel ragazzo era un angelo.
 
Il riccio alzò lo sguardo avendo sentito qualcuno urlare, così si girò vedendo tre ragazze che confabulavano tra loro lanciandogli occhiate e urlicchiando di tanto in tanto. Si avvicinarono avendo notato lo sguardo del riccio su di loro e gli chiesero gentilmente un autografo.
 
Ad Harry faceva sempre piacere incontrare i loro fan. Una di loro aprì bocca per parlare, le parole che uscivano fuori tremolanti.
 
«T-ti dispiacerebbe se s-stessimo qui...?»
 
«Certo che no, mi fa piacere avere un po' di compagnia» rispose gentilmente, accompagnando il tutto con un sorriso.
 
Le tre ragazze si sedettero su degli sgabelli intorno a lui e cominciarono a parlargli, come se tutti loro si conoscessero da tempo.
 
Dopo un po' però una di loro toccò un argomento piuttosto delicato.
 
«Ho sentito dire che Lou ed El hanno intenzione di sposarsi. Che ne pensi tu, Harry?» le chiese con un sorrisone che le prendeva tutta la faccia.
 
Harry deglutì e chiuse involontariamente gli occhi. Ahia. Questo faceva male.
 
Non sorrise, si limitò solamente ad alzarsi dallo sgabello ed uscire in fretta dal locale, lasciando alle spalle le tre ragazze confuse.
 
Louis. Harry doveva andare da lui e riparare ciò che aveva distrutto. Con il ragazzo impresso in mente, iniziò a correre velocemente verso casa, dove un Louis dal cuore spezzato lo aspettava.
 
♢♦︎♢♦︎♢♦︎♢♦︎♢♦︎♢♦︎♢♦︎♢♦︎♢♦︎♢♦︎
 
«Lou, sei già sveglio oppure dormi?» sentì Louis. Aveva ripreso i sensi e vide con gli occhi socchiusi Niall fargli aria con le mani.
 
E sì, Niall aveva appena citato Anna di Frozen.
 
«Ti sei svegliato finalmente! Ora mi spieghi cosa è successo?» disse il biondo tinto, prima di porgergli un bicchiere d'acqua.
 
Louis sentiva ancora dolore dappertutto, ma cercò di spiegare a Niall la situazione. All'inizio l'irlandese annuiva, ma alla fine del racconto di ciò che era successo circa mezz'ora prima si ritrovò a stringere i pugni.
 
Harry poteva aver fatto una cosa del genere? Harry? Quel ragazzino che era caduto ai piedi di Louis sin dal loro primo incontro? Non riusciva a crederci, eppure era successo.
 
E poteva sentire anche l'incredulità e la paura di Louis mentre raccontava. Neanche lui poteva prevedere una simile reazione da parte del riccio.
 
Niall era terribilmente triste. Quella situazione si sarebbe dovuta evitare a tutti i costi.
 
♢♦︎♢♦︎♢♦︎♢♦︎♢♦︎♢♦︎♢♦︎♢♦︎♢♦︎♢♦︎
 
Era circa mezz'ora che Niall cercava di rassicurare e calmare Louis.
 
Nonostante ciò che era successo il liscio continuava a ripetere di volere Harry.
 
Quel bastardo.
 
Niall era sicuro di odiarlo in quel momento.
 
Vedere Louis con ancora delle macchie di sangue sui vestiti non aiutava.
 
Niall era una persona molto sensibile. Si era ritrovato a piangere quando, per controllare le ferite sul corpo di Louis, aveva visto un grande livido proprio all'altezza dei polmoni dell'amico. Harry lo aveva colpito quasi su un organo vitale e di sicuro gli aveva provocato danni alle costole.
 
Louis non aveva smesso nemmeno di tossire e di tenersi il petto con le braccia. A quanto pare quello stronzo di fidanzato lo aveva colpito molto forte.
 
«Lou... Ho paura che ti sia rotto qualcosa... È meglio se ti porto all'ospedale.» propose quindi Niall, seriamente preoccupato per la salute dell'amico.
 
«Niall...capisco la tua...preoccupazione-» si fermò per tossire Louis, imprecando per il dolore «-ma non so se è il caso... E se mi chiedono cosa è successo? Di certo non posso dire la verità...»
 
L'irlandese sbuffò. L'amico era proprio testardo. «Come puoi pensare a come rispondere alle domande dei medici quando sei praticamente mezzo morto?» continuò, provocando una leggera risata di Louis. Poteva provare a sdrammatizzare il tutto per fargli dimenticare il dolore, almeno per un po'.
 
«Comunque no, Nialler, non ce n'è bisogno» concluse Louis, cercando di alzarsi dal divano. Una fitta al petto lo portò però di nuovo steso a massaggiarsi il livido.
 
«Ti dovrebbero rinominare Louis Testardomlinson.» disse Niall, sbuffando una risata «facciamo così: chiamo Zayn e Liam e li faccio venire qui. Che ne dici?» propose il biondo.
 
A Louis non sembrava un' idea tanto stupida. In quel momento gli serviva un po' di compagnia, così accettò.
 
Mentre Niall chiamava i suoi amici, Louis si ritrovò a pensare ad Harry... Chissà dov'era...
 
Così, dopo aver chiuso le chiamate, si avvicinò al liscio. Aveva deciso di non sganciare la bomba per telefono e di spiegare tutto con calma, davanti una tazza di the. Magari anche dei bisc- okay no. Non era il momento per pensare al cibo.
 
Il biondo si girò verso Louis, vedendolo accigliato. «Lou? Perché sei così pensieroso?» gli chiese.
 
Louis lo guardò negli occhi, mentre delle lacrime ribelli rigavano di nuovo quel viso angelico che si ritrovava. Niall si affrettò ad asciugargliele, e Louis gli rispose.
 
«Sto pensando ad Harry. Sai, ho come la sensazione che sia in qualche pub a bere come un dannato mentre guarda le foto di me ed Eleanor di oggi, come sempre. Spero che quella faccia di cavallo di... Nick-» fece una faccia schifata prima di continuare «-non sia con lui...».
 
«Calmo, Louis. Vedrai che tornerà...» cercò di rassicurarlo.
 
«No, non tornerà! Magari si è scocciato di me, magari vuole ricominciare una nuova vita senza me, con quella faccia di cavallo...» ricominciò a singhiozzare Louis, la calma mandata ormai a fanculo.
 
L'unica volta in cui Louis aveva pianto così tanto era quando lui ed Harry si erano finalmente messi insieme. Ed erano lacrime di gioia.
 
Questa volta invece a rigare il viso angelico del liscio erano lacrime amare, di rassegnazione.
 
Niall stesso soffriva vedendo i suoi amici nascondere il loro amore.
 
Inoltre sapeva quanto Louis soffrisse ogni volta che, dopo un litigio, Harry andava a bere con Nick...
 
Nick. Quella faccia di cavallo che nè Louis, nè Niall nè nessuno aveva mai sopportato. Era palese che provasse attrazione verso il riccio, ma quest'ultimo non aveva mai fatto tanto caso alla gelosia di Louis.
 
L'irlandese lo guardò. Capiva la gelosia di Louis verso quel Nick, ma non capiva perché non provasse rancore verso Harry.
 
I suoi pensieri vennero però interrotti dal campanello che suonava.
 
Sicuro che fossero i due amici aprì senza neanche chiedere.
 
Ma chi si ritrovò davanti non era Zayn, o Liam.
 
Era Harry, appoggiato allo stipite della porta con uno sguardo strafottente.
 
Niall lo guardò freddamente. Raramente era così, di solito era il più allegro e spensierato. Quello però non era il momento.
 
«Che ci fai qui?» gli chiese, senza lasciar trasparire emozioni.
 
Harry rise amaramente. «Potrei chiederti la stessa cosa. Se non sbaglio questa è casa mia.» gli rispose. Niall non era un tipo violento, ma il tono sfacciato che il riccio aveva usato gli fece ribollire di rabbia il sangue.
 
«Hai il coraggio di ridere in una situazione del genere? Forse non ti rendi conto di quello che hai fatto a Louis. L'hai ucciso dentro, Harry!» gli urlò contro nell adrenalina del momento.
 
Il riccio per un momento si mostrò agitato. Ripeto, per un momento. Si ricompose ed aprì la bocca per parlare, ma venne interrotto da una voce flebile e bassa.
 
«Harry?»
 
La riconobbe subito. Era Louis, il suo amore, la sua vita... Il ragazzo che aveva maltrattato poco tempo prima.
 
Scostò Niall bruscamente ed entrò dentro casa.
 
Davanti a lui c'era Louis. Era irriconoscibile, con quelle macchie di sangue sui vestiti, i segni rossi delle lacrime a rigargli gli zigomi smunti e un tampone al naso, che subito si affrettò a lanciare via, imbarazzato.
 
Gli si avvicinò lentamente, come una tigre con la sua preda. Ed era esattamente così, perché ad ogni passo del riccio, il liscio indietreggiava.
 
Niall intanto li osservava appoggiato alla porta, pronto ad intervenire nel caso la situazione degenerasse.
 
Louis si concentrò sullo sguardo del riccio, che si avvicinava sempre di più.
 
Non riusciva a riconoscerlo. Quello non era il suo Harry.
 
«Tu n-non sei il mio Ha-az...» sussurrò dando vita ai suoi pensieri, mentre si ritrovò al capolinea, con le spalle al muro.
 
Harry si bloccò. Dopo ciò che gli aveva fatto, lo chiamava ancora con quel dolcissimo soprannome che gli aveva affibbiato anni prima.
 
Si avvicinò ancora di più al suo uomo, ormai inerme.
 
Avvicinò una mano al suo viso per accarezzargli la guancia, ma Louis si tirò istintivamente indietro, alzando le mani sopra il viso in posizione di difesa e lasciando scappare un singhiozzo.
 
«T-ti prego, Haz... Non d-di nuovo...» singhiozzò silenziosamente Louis, accasciandosi a terra e coprendosi la testa con le braccia.
 
Il riccio si passò una mano tra i capelli nel panico. Louis era lì, terrorizzato.
 
Si buttò a terra davanti al ragazzo tremolante, e in quel momento si ricordò.
 
Mentre una buona ora prima stava per chiudere la porta, lasciando un Louis dolorante nel loro appartamento, aveva sentito il liscio rivolgergli quelle paroline magiche.
 
"T-ti amo, Haz. N-non dimenticarlo m-mai...".
 
"Ti amo..."
 
"Ti amo..."
 
"Ti amo..."
 
Se l'erano detto tante volte ormai, ma quella era stata probabilmente la più significativa. Perché nonostante ciò che gli aveva fatto il riccio, Louis continuava ad amarlo.
 
E Louis era lì, piangente e tremolante, sì perché temeva che Harry lo volesse picchiare ancora, ma soprattutto perché aveva paura che il suo amore non fosse più ricambiato, non avendo sentito una risposta da parte del riccio.
 
Così Harry prese una decisione.
 
"O la va, o la spacca, no?" pensò così, prima di avvicinarsi lentamente a Louis e avvolgerlo nel suo abbraccio disperato.
 
«Ti amo anch'io, per sempre e incondizionatamente.» gli disse così, lasciando scorrere sul viso le lacrime trattenute.
 
Il ragazzo tra le sue braccia iniziò a respirare velocemente, piangendo istericamente, senza nascondere più ciò che provava.
 
Era ciò che voleva sentire, una conferma che il riccio lo amasse ancora. Perché era quella la sua paura più grande: perderlo.
 
Si rilassò nell'abbraccio caldo del riccio, lasciando scorrere le ultime lacrime. Gli lasciò un bacio morbido sulla guancia salata, sentendolo poi sorridere.
 
Niall intanto assisteva alla scena insieme a Liam e Zayn, entrati in quel momento in casa. Guardarono confusi i due innamorati, posando poi lo sguardo sul biondo tinto.
 
«Quindi ci hai chiamati nel bel mezzo della notte per assistere ad una scena sdolcinata dei tuoi Larry?» sbuffò scocciato Zayn in direzione del biondo e ricevendo subito una gomitata nel fianco da parte di Liam.
 
Cacciò un urletto di dolore, attirando l'attenzione dei ragazzi abbracciati. Subito i due sbiancarono, temendo che i compagni di band avessero sentito la loro conversazione.
 
Fu Liam il primo a spezzare quel silenzio che si era creato.
 
«Allora, mi dite cosa è successo? No, perché si da il caso che siamo corsi qui in pigiama...» proferì canzonatorio il ragazzo, indicando il loro abbigliamento da notte.
 
Harry spostò lo sguardo da Louis ai suoi amici, colpevole. Ma mentre stava aprendo la bocca per giustificarsi, venne interrotto per la seconda volta in quella notte dal ragazzo -aka angelo- che aveva la fortuna di abbracciare.
 
«Oh nulla, ragazzi. Abbiamo risolto.» disse così Louis, rilassandosi nuovamente nell'abbraccio del fidanzato.
 
E quei due facevano una tenerezza assurda, l'uno tra le braccia dell'altro, come se il mondo intorno a loro non esistesse.
 
«Sì, ma che avete concluso?» sbuffò Zayn, mascherando il moto di affetto che si stava scatenando in lui nel vedere quei due così innamorati.
 
Harry guardò Louis, Louis guardò Harry.
 
Verde e blu.
 
Due cuori che si intrecciavano ogni volta che uno si perdeva nello sguardo dell'altro.
 
«Che ora sono certo che mi ama.» disse Louis, rivolgendosi più ad Harry che al pakistano.
 
«E che ti amerà per sempre, incondizionatamente.» parlò Harry in terza persona, avvicinandosi alle labbra del liscio e baciandolo dolcemente.
 
«Per sempre...» ripetè così il ragazzo dagli occhi blu, occhi che ora sembravano il mare dopo la tempesta. La pace dopo la guerra.
 
E il bacio che si scambiarono sapeva tanto di speranza...
 
«Non è così, futuro Mr Styles?»

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Note d'autrice: Hey hey! Eccoci qui con la mia seconda One Shot. Come sempre l'ho pubblicata anche su Wattpad e stavo per piangere quando ho visto che InsaneB -una delle mie scrittrici preferite- l'ha votata! Ho urlato dalla gioia e mia sorella mi ha guardata malissimo. Fortuna che anche lei è Larry come me e.e
Come sempre, grazie mille per chi avrà letto questa OS, ci ho messo il cuore e spero che abbiate amato leggerla così come ho amato io scriverla :) xx

-Fer c: x

P.s.: se non conoscete InsaneB, vi consiglio davvero di andare a dare un'occhiata al suo profilo... Scrive storie stupende e la stimo tantissimo! (pubblicità occulta mode on c': )

 
  
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