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Autore: Fonissa    22/04/2015    1 recensioni
[SPOILER BOO] [CALEO]
Leo non era morto, era solo andato a 'recuperare' una persona. Ma forse non tutti sono d'accordo con questa decisione...
"Alla fine, dopo una settimana, arrivarono. Riuscirono a vedere da lontano la collina Mezzosangue, col Vello D’Oro che scintillava sull’albero di Talia. Il sole stava sorgendo"
***
"“Tu non dovresti essere qui! –esclamò- dovresti essere a Ogigia, a scontare la tua pena”
Il volto di Calipso divenne una maschera di terrore. Si aspettava di essere riportata indietro, su quell’isola maledetta. Si aspettava di non poter più veder Leo. Il suo sogno si stava infrangendo davanti ai suoi occhi."
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zeus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il viaggio non durò esattamente poco.
All’inizio atterrarono su un’isola deserta sul quale passarono la notte. Poi fu la volta di un piccolo paesino della Germania (ancora si chiedevano come avevano fatto a finire li). Leo dovette trattenere Calipso per molte volte per evitare che svenisse. Alla fine, con molta pazienza, riuscì a spiegarle persino come funzionassero i cellulari.
Poi arrivarono a New York. Quando Leo riconobbe la città fece i salti di gioia.
“Ci siamo quasi. Tra poco arriveremo al campo” aveva detto prendendo le mani di Calipso.
Alla fine, dopo una settimana, arrivarono. Riuscirono a vedere da lontano la collina Mezzosangue, col Vello D’Oro che scintillava sull’albero di Talia. Il sole stava sorgendo
“Festus, siamo a casa! Veloce!” urlò il figlio di Efesto al drago meccanico. Questo emise un forte boato, accelerando il volo. Quando fu esattamente sopra lo spazio delle cabine, si mise a volare in cerchio emettendo ruggiti di gioia. Tutti i semidei si uscirono dalle loro cabine, ancora in pigiama. Inutile dire che furono molto sorpresi di vedere un drago meccanico che volava sopra le loro teste.
“No, non è possibile…” sussurrò Piper.
Festus scese delicatamente ed atterrò giusto al centro. Leo smontò dal drago, per poi aiutare Calipso. Nel frattempo, Chirone e il signor D. erano accorsi preoccupati.
Nessuno si muoveva, nessuno parlava. Tutti erano intenti a fissare i due ragazzi e il drago meccanico.
“Mi aspettavo un’accoglienza più calorosa!” esclamò Leo. A quel punto Piper corse verso di lui con le lacrime agli occhi, abbracciandolo.
“Sei…vivo…” disse, con voce sottile.
“Ehy, Miss Mondo! Io sono Leo Valdez, cosa ti aspettavi?”
Tutti i presenti emisero urla di gioia. C’era chi si dava dei pizzicotti, chi urlava tra di loro, e chi ancora guardava la scena ad occhi sbarrati.
Jason fu il secondo ad abbracciare Leo. Subito dopo seguirono Annabeth e Percy. Anche Nico lo salutò.
“Ragazzi, voglio presentarvi Calipso! –esclamò Leo guardando la ragazza- Calipso, loro sono Piper, Jason, Annabeth e Nico. E poi c’è Percy, ma lo conosci già”
“Ehm…ehy… cioè, sono felice che tu non sia più costretta a stare a Ogigia”  Percy si rendeva perfettamente conto che quella era la cosa più stupida che potesse dire, ma non sapeva esattamente come comportarsi. Aveva promesso a Calipso di liberarla, per poi dimenticarsene completamente.
Nonostante questo, la ragazza sorrise.
“Grazie” disse.
“Quanto tempo sono stato via?” chiese Leo. Questa domanda gli ronzava in testa fin dall’inizio.
“Sette mesi” rispose Annabeth, leggermente triste.
Un tuono squarciò il cielo. Zeus era di fronte a loro e li squadrava piuttosto arrabbiato.
“Divino Zeus, a cosa dobbiamo la vostra visita?” chiese Chirone, avvicinandosi. Il re degli dei lo guardò per qualche secondo, per poi posare il suo sguardo su Calipso.
“Tu non dovresti essere qui! –esclamò- dovresti essere a Ogigia, a scontare la tua pena”
Il volto di Calipso divenne una maschera di terrore. Si aspettava di essere riportata indietro, su quell’isola maledetta. Si aspettava di non poter più veder Leo. Il suo sogno si stava infrangendo davanti ai suoi occhi.
“Voi avreste dovuto rispettare i patti!”  Una voce si era alzata. Percy guardava in cagnesco Zeus.
“Avevate promesso di liberarla!”
“Ha sostenuto i Titani durante la prima guerra, deve essere punita!” disse Zeus.
“Oh andiamo, qualche secolo di punizione può bastare” intervenne Leo. Finalmente era riuscito a rivedere Calipso e a portarla via, e ora non avrebbe permesso a nessuno, nemmeno al re degli dei, di portargliela via.
“Non aveva molta scelta, era la sua famiglia infondo. E si è pentita!”
“Divino Zeus, non vorrà far sapere a tutto il campo che il re del cielo non mantiene le proprie promesse” disse Piper, indicando tutti i presenti, i quali iniziarono a sussurrare tra di loro. La figlia di Afrodite stava utilizzando la lingua ammaliatrice. Se aveva funzionato con Gea, perché non poteva funzionare anche con Zeus?
Zeus si guardò intorno. Il suo sguardo freddo iniziò a vacillare. Non voleva che si sapesse in giro che lui, re degli Dei e padrone dei cieli, era uno che non manteneva gli accordi.
“Dovari rinunciare all’immortalità” annunciò, guardando Calipso. Quest’ultima all’inizio rimase stupita. Addirittura pensò di non aver sentito bene.
“S-si…- balbetto alla fine- si, accetto”
“Benissimo. Allora la tua punizione è ufficialmente finita”
Si sentirono sospiri di sollievo da parte di tutto il campo. Tutti ringraziarono Zeus per la sua ‘divina bontà’. Alla fine il dio se ne andò.
Quel giorno si festeggiò fino a tarda sera. Perché alla fine, dopo tutto, le cose erano andate per il meglio.
 
 
*ANGOLO AUTRICE*
Ma io non sono nemmeno fan della caleo, anzi… Ma sono rimasta sconvolta dal finale di BOO. PERCHE’ ZIO RICK?! PERCHE’?!
Okay, dopo questo piccolo sclero, ritorno seria (Più o meno)… questa è una piccola OS senza pretese, fatta in una mezz’oretta (E si nota…) dopo lo shock del finale *sigh*
Fatemi sapere cosa ne pensate ;)
Sciao sciao
-Animalia

 
 
  
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