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Autore: Maty2002    22/04/2015    3 recensioni
E se i personaggi di Five Nights at Freddy's non fossero altro che ragazzi normali, riunitisi all'interno di questa strana pizzeria attraverso una misteriosa telefonata che li ha strappati da un infanzia dolorosa e inesistente?
E se ora, scoprendosi a vicenda, cercando di sopportarsi e scoprendo sentimenti come l'amore, l'amicizia e la gioia, debbano superare normali giornate di lavoro accompagnate sia da momenti demenziali, sia da trisi momenti su cui riflettere?
Beh, tutto questo è stato immaginato in questa storia... spero di avervi incuriosito!
Genere: Comico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Paura

 
L’aveva bellamente preso in giro, pur essendo a conoscenza dei suoi sentimenti.
Il giovane non riusciva a scollare la mente da quella frase, da quelle lapidarie parole che dimostravano quanto fosse idiota lui e bugiarda lei.
Possibile che non rispondesse ai messaggi apposta, non gli rivolgesse più il saluto apposta e che rimanesse sempre accanto a Bonnie apposta?
Ma quali erano i suoi veri intenti?
Ingelosirlo, offenderlo... ridicolizzarlo?
Se era così, aveva centrato in pieno il bersaglio!
Più si scervellava, meno comprendeva il perché la giovane si comportasse in tal modo.
Forse perché aveva paura?
Quel pensiero però non rimase nemmeno un attimo nella mente nel ragazzo, escluso a priori e perciò non calcolato.
Ma pur restando in piedi, appoggiato al muro della sua stanza a fissare l’oscurità più assoluta, non riusciva ad arrivare ad una risposta sensata.
Qualcuno bussò alla porta e al giovane non servì nemmeno alzare lo sguardo per comprendere a chi appartenesse quel picchiettare insicuro.
-Foxy...- pigolò la ragazza, entrando con timidezza all’interno della stanza e richiudendosi la porta alle spalle.
Quell’abito di un giallo intenso, improbabile, si stagliava perfettamente nell’oscurità della stanza, così come i suoi capelli biondi.
-È da un paio di giorni che non ti fai vedere... non hai aperto a nessuno... cosa ti succede?
La voce di Chica era un sussurro indistinto, completamente sommerso dal timore, da un’infondata paura.
La ragazza indietreggiò appena nel vedere lo sguardo del rosso levarsi verso di lei, e poteva accorgersene facilmente date quelle iridi gialle innaturali.
-Cosa mi succede, eh?
Cosa mi succede?!
Quella non era la solita voce di Foxy, era tagliente, traboccante di odio.
Il giovane stava perdendo il controllo.
-Dovrei chiederlo a te, vero?
Tu che in tutti questi giorni mi hai evitato accuratamente!
Io ne ho sofferto, se non te ne sei resa conto!
Oh, vero, eri troppo occupata a scherzare con Bonnie!
E nel frattempo il giovane si era avvicinato lentamente a Chica, schiacciata contro la porta e impossibilitata a muoversi dalla paura, quella che prima era un timore insensato.
Il rosso aveva infine raggiunto alla ragazza, impiantando l’unica mano restante contro la parete accanto a lei con forza.
-Tu non sei così, Foxy, tu sei diverso...
-Diverso?- sul volto del giovane si dipinse un sorriso amaro -
Anch’io pensavo che tu fossi diversa, ma mi sbagliavo eccome!
A quanto pare l’entrata in questo locale, il tuo passato e tutto il resto non ti hanno fatto capire nulla, non capisci niente delle persone che ti stanno accanto!
E, forse, gli insulti che ti affibbiavano, non era poi così sbagliati!
 
Una ragazzina sugli undici anni era  schiacciata contro una parete, mentre un uomo sulla trentina sorrideva malignamente, stringendole il polso e strattonandola a seguirla.
Alla fine, tra urla e  pianti, l’uomo riuscì a trascinarla verso la camera da letto, rispondendo alle sue lamentele con un lapidario “che c’è, hai paura?”, seguito da una risata tagliente.
E il mattino seguente, la bambina sentì che qualcosa di lei si era spezzato e che nulla sarebbe riuscito a colmare quella crepa... aveva definitivamente perso l’ingenuità e la spensieratezza dell’infanzia.
 
Bastò solo una attimo.
Chica cadde per terra, in ginocchio, scoppiando in un pianto da troppo trattenuto, mentre Foxy indietreggiò barcollante, sgranando gli occhi come un bambino messo davanti al suo misfatto.
- Che cosa ho fatto...- sussurrò appena, resosi conto di quanto le sue parole avessero morso la giovane, l’avessero ferita.
E in un attimo si abbassò verso di lei, per poi stringerla in un abbraccio e affogarla in una mare di “mi dispiace”.
Chica si aggrappò a quella camicia in alcuni punti strappata, continuando a singhiozzare in silenzio e lui non mollava la presa, continuando a fissare il vuoto e a chiedersi come avesse potuto urlare simili parole proprio a lei, la persona a cui più teneva.
-È solo colpa mia, perdonami, io...
-G-giurami che non lo dirai mai  più.
Domandò in un sussurro la bionda, il cui volto era in parte coperto dalle mani e in parte dalla folta chioma rossa del pirata.
-Te lo prometto.
E con questo la strinse ancora più forte, cercando di non ferirla con quel ridicolo uncino che gli era stato impiantato al posto della mano destra.
I minuti sembravano passare interminabili, sommersi nel silenzio più profondo, in un silenzio innaturale e indisturbato.
Il camminare allegro di Mangle per i corridoi quella sera era inesistente, così come le strazianti prove di Bonnie e il pensare ad alta voce di Freddy.
Tutto taceva, facendo solamente aumentare l’angoscia dei due giovani.
-Sono stato un idiota.
Nel sentire quelle parole Chica alzò lo sguardo, senza però incrociare gli occhi del ragazzo, persi in quella buia stanza.
-Uno stupido, un vero deficiente... sì, Bonnie non sbaglia poi così tanto quando mi chiama così- disse Foxy, lasciando che un sorriso triste gli si dipingesse sul volto.
-Io non avevo il permesso d’insultarti, non posso decidere il tuo comportamento. Non posso importi di volermi bene. Se a te piace Bonnie, è ovvio che tu debba stare con lui e che io debba mettermi da parte. È ingiusto ciò che ho appena fatto... scusa.
E il cuore della bionda si strinse nel sentire quelle parole.
Possibile che il pirata sempre sorridente, allegro e forse anche un po’ stupido, potesse provare sentimenti come rabbia e frustrazione? Nell’incontrare quello sguardo vacuo, perso nei suoi stessi ragionamenti, la ragazza non poteva non rispondere alla sua domanda con un schietto.
-Ma a me non interessa Bonnie... io, anch’io devo scusarmi con te.
A quelle parole Foxy spalancò immediatamente gli occhi, per poi osservare stupito e confuso Chica.
-Io sono stata una codarda, avevo troppa paura di stare accanto a te. Avevo il terrore che tu potessi ferirmi, e questo è un pensiero completamente idiota... sei una persona buona, gentile, non riusciresti mai a maltrattare una persona e a utilizzarla a tuo piacimento. Ma avevo lo stesso il timore di essere di nuovo sfruttata sotto le voglie di un maniaco, e mi faccio schifo anche solo ad averti paragonata a un mostro simile.
La bionda strinse convulsamente un lembo della camicia del giovane, per poi posare la testa sul suo petto e rialzarla un attimo dopo, le guancie arrossate dalla timidezza.
-Ma alla fine non c’è l’ho fatta... io... io ti amo, ma ho anche tanta paura di questo sentimento.
Il cuore di Foxy perse un battito nel sentire quelle parole, ma riuscì a riacquisire parte della calma perduta.
-Io non potrei mai farti del male... affronteremo questa cosa passo dopo passo, spetta a te decidere e...-
il giovane smise di parlare nel sentire la mano di Chica accarezzargli il volto e sobbalzò, sbattendo però la schiena contro la porta dietro di lui.
La sua ansia aumentò vertiginosamente nell’accorgersi che Chica aveva colmato la distanza che li divideva e aveva appena appoggiato le sue labbra sulle sue, in un bacio insicuro, flebile.
La mano di lei sfiorò la cicatrice che copriva l’occhio, per fortuna non offeso, del rosso e continuò lungo il collo, per ritrarsi nel sentire un secondo segno sulla gola che terminava poco oltre il petto.
Foxy allora scostò il viso da quello della ragazza e lei si accorse subito di come i suoi occhi si fossero velati di una nuova tristezza.
-Mi sono salvato per un soffio, su quella nave di contrabbandieri...
Non erano poi così diversi, sotto quell’aria di falsa spensieratezza.
-Ma non siamo qui per rimpiangere il passato, vero? Ora sono qui, vivo, insieme a te, e ciò che è successo è successo!
Detto questo il suo sguardo s’illuminò e sorriso, con uno dei suoi soliti sorrisi un po’ folli e sinceri.
-Sei sempre il solito!- ridacchiò Chica, per poi abbracciare il rosso e posare il capo sul suo petto.
E così passarono la notte, a parlare e a dichiarare con leggerezza i sentimenti da tempo nascosti, completamente indisturbati... forse.
 
Nel frattempo...
-Non dovevo mangiare tutte quelle pizzette, maledizione!
Freddy si stringeva la pancia, seduto scompostamente sulla seconda sedia dell’ufficio del guardiano notturno.
-E quei due hanno la chiave del bagno in quella camera!- piagnucolò successivamente, indicando una delle tante stanze sul maxischermo, dove si stagliavano chiaramente Foxy e Chica.
Accanto a lui Goldie lo squadrava con superiorità, per poi lanciare occhiate divertite a Mike, imbavagliato e legato come un salame sulla poltrona girevole del suo ufficio.
Il prigioniero mugolò qualcosa e subito il giovane dagli occhi neri come la pece interpretò in maniera personale il suo linguaggio.
-Cosa, vuoi un altro giro di catene? Ti accontento subito, amico!
 -Sei malato Goldie, seriamente e inoppugnabilmente malato- sentenziò Marionette, seduta sul bracciolo della sedia dove Freddy continuava a lamentarsi.
-E tu sei sempre il solito mangione scriteriato- ridacchiò subito dopo, scompigliando i capelli della mascotte del locale.
Dietro di loro, con la solita espressione stizzita e arrabbiata, c’era Bonnie, a braccia incrociate e seduto sul pavimento con un diavolo per capello.
-Che bello spiare quei due piccioncini, vero Bon Bon?
Hey, non fare così, dai! Hai ancora me, dopotutto...
E nel sentire le parole Mangle, nascose la testa tra le mani per simulare un gesto d sconforto... ma in verità era più il rossore delle guancie a dover essere coperto!

 

Angolo Autrice
Okay, stasera è veramente tardi! XD
Spero che questo capitolo sia decente, visto che ho dovuto riscriverlo tre volte buone... e ancora adesso mi pare un pastrocchio smielato e con il carattere dei persoanggi stravolto! X(
Spero si sia notato il fatto che Foxy perda failmente il controllo e morda la gente a parole, cioè un riferimento al morso dell' 87.
Che altro dire? Beh, spero di non essere linciata! XD
Alla prossima!!

   
 
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