Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |      
Autore: Eltanin28    23/04/2015    0 recensioni
Combattero così che la mia non sia più sopravvivenza, ma vera vita.
Farò crollare il sistema, sono pronta a morire per i miei ideali; otterò la mia libertà, e prima che esali il mio ultimo respiro spero che avrò cambiato almeno in parte le cose
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ascolto il suono della notte beandomi del cielo stellato che si apre sopra di me,

mangiando una mela e assaporando il succo dolce della polpa.

Guardo in alto cercando di memorizzare nella mia mente tutte quelle stelle; come in una foto. Ogni dettaglio rimane impresso e indelebile nella mia memoria; una distesa di luce che emerge dall'oscurità illuminando i miei occhi che osservano incantati.

La disposizione può sembrare casuale, ma in realtà ogni stella si trova lì per un motivo; fanno parte di un disegno più grande, e io mi chiedo quale sia.

Il ruvido legno del ramo su cui sono appoggiata mi irrita la pelle delle gambe.

Indosso soltanto un paio di short, ma non sento freddo.

In lontananza sento il rumore dei passi di qualche animale che risuonano sulle foglie secche. Sono sopra un albero a sei metri di altezza, ma non soffro di vertigini, sento soltanto una sensazione di libertà che non provo ormai da più di una settimana.

L'odore del pino mi investe le narici; un odore pungente e fresco, che ti riempe i polmoni.

Agli occhi degli umani posso apparire come una ragazza qualunque, una semplice adolescente, ma è solo apparenza.

Io sono letale.

Appartengo ad un popola la cui forza e quattro volte quella degli uomini, la nostra pelle sembra fatta di porcellana, ma in realtà ha la stessa resistenza del diamante.

Siamo talmente veloci che gli occhi umani non riescono nemmeno a seguire i nostri movimenti quando corriamo.

Siamo sinuosi, ipnotici, agili; confondiamo la mente fino a portare alla pazzia.

Gli umani ci definiscono aliens.

Il mio popolo proviene dalla galassia M31, la galassia di Andromeda, ma per un motivo che ancora non ci spieghiamo i nostri antenati si sono mischiati con gli umani rendendosi invisibili ai loro occhi.

Non sappiamo molto bene come sia stata possibili la vita nella galassia M31, non ci sono documenti, testi, o oggetti che dimostrino che noi proveniamo da lì.

Nessuno si ricorda di niente, della vita che avevamo prima, e ogni giorno io mi chiedo se non siano soltanto menzogne dette per dare una spiegazione alla nostra esistenza, come facevano gli umani nell'antichità.

A questo punto però la nostra sarebbe soltanto ipocrisia, visto che ci consideriamo migliori, più intelligenti di loro, ma non riusciamo nemmeno a sapere se la nostra storia sia vera, o se siamo stati creati dal nulla.

L'unica cosa sicura, e che ci tramandiamo da generazione a generazione, è la certezza che discendiamo da quattro pietre diverse: l'ametista, lo smeraldo, il topazio e lo zaffiro.

Non si può decidere a quale specie appartenere e lo si scopre solo dopo il sedicesimo compleanno di età.

Il mio è stato devastante, ho capito che la mia vita era finita quando mi sono guardata allo specchio e ho visto che il colore dei miei occhi non era più castano scuro, ma avevano assunto tutte le sfumature del colore viola.

Da quel giorno mia madre mi tiene segregata in casa,e continua ad assillarmi su come debba comportarmi quando andrò all'Istituto per iniziare il mio addestramento insieme a tutte le altre specie per contribuire al funzionamento della nostra società.

Mio padre mi raccontava che quando il nonno era giovane il nostro popolo non giudicava dalla specie di appartenenza, ma i tempi sono cambiati e i pregiudizi peggiorati

Gli sapphires, la specie degli zaffiri, sono coloro che controllano i nostri cieli volando sopra le phoenix, uccelli che si sono formati dalle pietre come noi.

Sono un tutt'uno con l'aria e riescono a governare le correnti a loro piacimento.

Ricordo che da piccola la mamma mi portava in città, in onore dei giochi di Andromeda, dove gli sapphires si sfidavano volando.

Io li osservavo solcare il cielo; vedevo l'aria piegarsi sotto il loro volere, e l'agilità con cui ogni mossa era studiata.

Era spettacolare.

Era unico.

Poi ci sono gli emerald, appartengono alla specie degli smeraldi; sono i nostri guerrieri e cacciatori.

Ho sempre desiderato poter essere una di loro; sentire il profumo che contraddistingue ogni persona, ascoltare suoni che alle mie orecchi sono reclusi e poter vedere di notte come se fosse giorno, o a più di un chilometro di distanza come se avessi l'immagine davanti agli occhi; ma non sono come loro, sono diversa.

Gli sapphires insieme agli emerald appartengono alla casta più bassa della società degli aliens, e rappresentano la maggioranza della società.

I topaz invece sono più rari e appartengono a una casta più alta.

Loro hanno l'abilità di curare le ferite più gravi soltanto con un tocco della mano, quelli invece più potenti riescono persino a strappare un'anima alla morte, ma lo spreco di energia è enorme e il topaz potrebbe rimanere ferito a vita.

In fine ci sono gli amethysts, la specie più rara, appartengono all'ametista e sono al vertice della società in quanto possono ingannare la mente creando illusioni e tenendo così alla larga gli umani; anche se non credo siano una grande minaccia.

Il consiglio continua ad insistere che si stanno evolvendo, e che se non ci sapremo difendere ci stermineranno, ma sanno a malapena della nostra esistenza, e questa è soltanto l'opinione di quattro vecchi amethysts che cercano di controllare le nostre menti con la paura.

Ma io non sono stupida; so riconoscere il vero pericolo quando lo vedo, e gli umani sono innoqui.

Gli amethysts vengono trattati come se da loro dipendesse il destino degli aliens ma non è così, tutte le specie contribuiscono, ma sembra che io sia l'unica ad averlo capito.

Mia madre si aspetta che visto che appartengo alla classe più altaio smetta di comportarmi da selvaggia. Ma non posso, non portei mai rinunciare al vento fresco della sera, ai rumori del bosco e alle stelle che squarciano la notte ed emergono dall'oscurità; fanno parte di me, e se rinunciassi a queste piccole cose rinuncerei ad'un pezzo d'anima. 

Vedo comparire i primi raggi di sole e capisco che ora di tornare a casa prima che mia madre si svegli. 

Con movimenti veloci e silenziosi rimetto dentro lo zaino il coltello e butto il torsolo di mela che avevo mangiato.

Faccio un respiro profondo e salto. Sento il vento contro il viso che mi impedisce di respirare, e una sensazione di vuoto dentro lo stomaco, ma è la cosa più bella che io abbia mai provato; e mentre cado la mia risata rimbomba per tutto il bosco.

L'adrenalina sale sempre di più mano a mano che precipito, ma è questa la parte più emozionante.

Prima di toccare terra piego le gambe in modo da attutire la caduta; appena la suola della mia scarpa entra in contatto con il terreno una scarica di dolore sale lungo le gambe per poi irradiarsi nella spina dorsale, ma fortunatamente sento soltanto una piccola scossa per via dei miei muscoli molto più resistenti del normale. 

Con passo felpato mi avvio per il sentiero che mi porterà a casa, dove un destino odioso mi aspetta. Sono pronta, posso affrontare gli amethysts.

Combattero così che la mia non sia più soravvivenza, ma vera vita.

Farò crollare il sistema, sono pronta a morire per i miei ideali; otterò la mia libertà, e prima che esali il mio ultimo respiro spero che avrò cambiato almeno in parte le cose.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Eltanin28