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Autore: Romanova    24/04/2015    4 recensioni
Pietro è morto in una città che non esiste più.
Pietro è morto, e a Clint manca, sorprendentemente.
Pietro è morto per far sì che non morisse lui.
E Clint lo sa e non fa altro che pensarci, perchè il passato è il suo peso da portare.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Clint Barton/Occhio di Falco, Pietro Maximoff/Quicksilver, Wanda Maximoff/Scarlet Witch
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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 "Non mancherebbe a nessuno, no?"
Non era vero, non lo è e per di più lo hai sempre saputo perché non sei capace di lasciare andare i morti, il passato è il peso che hai scelto di portare e Wanda che piange di fianco a te, stringendosi contro il tuo corpo come se potesse darle quel calore che le mancherà sempre, è ben felice di aggiungerne.
Tu pensi di avere le spalle forti.
Non si dovrebbero guardare tombe vuote in una giornata così primaverile da sembrare dipinta.
Sta pensando a un ragazzo che nonostante l'atteggiamento da bullo voleva solo giustizia per le bombe cadute sulla sua città e riesce quasi a vederlo, quel bambino di dieci anni e dodici minuti più grande della sua piccola e delicata sorella dai capelli color del legno.
Sente il rumore delle granate che esplodono e il terrore della città intera rimbomba nelle sue orecchie, vede il tetto lacerarsi insieme al piccolo bambino biondo e lo segue mentre tira sua sorella su per le scale e si nascondo sotto il letto mentre l'aria è satura di fischi di bombe e urla umane.
Nessuno dovrebbe sentire suoni del genere da bambino.
Fissi con loro la piccola bomba, vorresti proteggerli.
Avresti voluto proteggere Pietro, mentre la terra stava volando e lui lo ha lasciato indietro, irraggiungibile là, dove perfino i falchi, ormai, non arrivano.

E' un soldato, sa che in guerra si subiscono delle perdite, ma qualcosa nel ragazzo, forse i modi sfrontati da teppista, lo ha toccato.
Le voci, quelle della coscienza, gli suggeriscono facilmente una risposta: lui non ha mai avuto un amico! Certo, conosce gli Avengers, e per lui Natasha è più di una sorella, ma appena sentita la prima parola del bulletto biondo ha capito che sarebbero andati così poco d'accordo da essere in perfetta sintonia.
Era divertente non nel modo in cui lo sono Natasha o Stark, è semplicemente una lingua tagliente spontanea.
Quanto tempo è che non parla con qualcuno per il gusto di farlo senza dover salvare il mondo oppure per portare a termine una missione?
Passa una mano fra i setosi capelli lunghi di Wanda dandole un baco sulla nuca quando singhiozza.
E' lui quello che deve raccogliere i pezzi più importanti, ora.
Forse Pietro avrebbe saputo tacitare tutti i se e i ma che gli occupano la mente come scatole vuote.
Se lui non avesse voluto salvare il bambino.
Se lui fosse stato più cauto nel procedere.
Se Pietro non.
Se non ci fosse stato Pietro ora ci sarebbe lui a piangere sull'elegante tomba di un agente Shield pluridecorato.
"Smettila di pensarci, ok?"gli dice Wanda "Lui ti voleva bene, eri il suo vecchio".
Tira su col naso e  si pulisce il trucco sbavato, lui le porge un fazzoletto.
"Mi dispiace che non sia venuto nessun altro, sono tutti impegnati".
"Credo che ora possa fermarsi ad aspettare tutti".
Ha sentito dire parole profonde, parole eleganti, raffinate, vuote,  e solenni durante le cerimonie funebri, ma quello che la Maximoff ha appena detto è il più alto epitaffio a cui ognuno dovrebbe ambire nella vita: parole sincere.
Lasciano sulla lapide una coroncina di fiori rossi e azzurri.
Si voltano, colpiti da un refolo di vento che sbarazzino, sembra fermarsi a scompigliare i capelli di Wanda.
Spera quasi stupidamente di vedere un bagliore argenteo, di sentirlo.
Ma è soltanto vento.
Non è abbastanza veloce.
   
 
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