Storie originali > Nonsense
Segui la storia  |      
Autore: Christine24    24/04/2015    0 recensioni
Reinterpretazioni folli, assurde e completamente prive di senso di alcune delle più famose favole. Un trip che comincia con c'era una volta insomma... Fatemi sapere cosa ne pensate!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ciao a tutti! Questa é la prima storia che pubblico se avessi sbagliato categoria o altro fatemi sapere perché ero piuttosto incerta. Questa raccolta vuole essere un passatempo inutile per far trascorrere tempo altrettanto inutile (aspettare che l'acqua della pasta bolla, che un film in streaming si carichi, quando siete in bagno... Fate voi insomma) spero vi piaccia e fatemi sapere cosa ne pensate!

 

Raperonzolo

Nel cuore del bosco, là dove le fronde degli alberi si ergono alte quasi a voler sfiorare il cielo, era stata costruita un' alta torre in pietra, inaccessibile a chiunque ad eccezione della poverina che vi era stata rinchiusa dentro, Raperonzolo. Era cresciuta sola la povera Raperonzolo, in quella torre fredda senza porte nè finestre che le fornissero una qualche via d'uscita. Vi era solo un piccolo pertugio dal quale poteva osservare il mondo esterno, vi si affacciava e cantava per ore e gli uccellini intorno a lei l'accompagnavano nella melodia e i cerbiatti con i coniglietti si radunavano ai piedi della torre per godere di quelle dolci noti. 

Non era il canto l'unica virtù che poteva vantare la nostra Raperonzolo, la fanciulla infatti era cresciuta in grazia e in bellezza, e con lei i suoi bellissimi capelli color del grano che lunghissimi raccoglieva sovente in una treccia. Era primavera quando qualcuno all'infuori della tenera fauna del bosco, si accorse di quel melodioso canto. Un principe che si era spinto ai confini del suo regno era rimasto incantato nell'udire una voce così soave, e del tutto affascinato seguì il suono giungendo infine alla torre. 
"Chi siete?" Domandò alla ragazza che timida si ritrasse subito indietro. 
"Vi prego ditemi il vostro nome oh bellissima fanciulla" pronunció ancor più supplichevole il ragazzo.
La bellissima Raperonzolo si fece coraggio e si affacció alla piccola finestra sorridendo nel vedere la bellezza del principe. 
"Vorrei tanto potervi conoscere vi prego scendete dalla torre" era così rapito dal mistero che avvolgeva quella ragazza che avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei.
"Non posso, ma forse potete salire voi qui" così dicendo caló la sua bellissima treccia dorata e il ragazzo vi si arrampicò fino a raggiungere la fanciulla. Trascorsero molte settimane in cui i due si incontrarono clandestinamente. Cantavano armonizzando smielati duetti, danzavano, recitavano romantici versi, si baciavano, insomma si erano completamente innamorati. All'enesimo incontro Raperonzolo sentì il cuore esploderle nel petto, era impaziente e febbricitante, provate voi a non vedere un uomo per vent'anni e a non essere calde come dei boiler! Non appena il principe l'ebbe raggiunta sulla torre lei gli saltó addosso come un'indemoniata.
"Oh Principe" gemette lei in un miagolio. 
"Oh Raperonzolo!" Sospiró lui cercando di trovarla in mezzo a tutti quei capelli. 
Finalmente il giovane prese in mano la situazione, si fece largo tra la chioma iniziando a spogliarla, prima le sfilò il mantello, poi la tunica, la sottogonna stile meringa, slacció il corsetto laccio per laccio che ne aveva meno la tela di Penelope, fece scivolare a terra la sottoveste bianca, tolse le giarrettiere strappandole coi denti e infine, sfinito e stremato per la dura prova arrivó alle calze.
"Sono pronta mio principe" ansimó lei tendendo le braccia e non solo verso di lui.
"Ra-ra peronzolo..." la sua voce divenne tremante, il viso pallido, gli occhi fuori dalle orbite alla Roger Rabbit.
"Cosa c'è?" Chiese lei titubante e sorpresa.
"Le tue gambe" le indicó quasi schifato. Pregustava da mesi quel tocco leggero e vellutato, per questo si era sorbito i duetti a due voci in stile Frozen, le poesie che neanche i baci perugina,i balletti assurdi che neppure quelli di ballando con le stelle riescono ad essere più squallidi e adesso...
Si trovava davanti a due gambe coperte di pelo, una pelliccia che potrebbe tenere caldo un grizzly durante il letargo, così folta che i campi di grano del mulino bianco di Banderas in confronto sono steppa, uno strato cosí spesso e biondo che avrebbe avuto bisogno di un aratro per trovare qualcosa lá sotto. Ancora sconvolto si buttó giù dalla torre senza neppure aggrapparsi alla treccia di Raperonzolo che triste lo vide scomparire all'orizzonte.


Morale: la donna pelosa sará anche virtuosa...ma se i capelli ti arrivano a terra daccela una controllata sotto la gonnella. 

 

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: Christine24