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Autore: Daughter_of_Zeus    25/04/2015    1 recensioni
Abbiamo visto i nostri amati principi e principesse sempre e solo in ambiti regali o, al massimo, comuni. E se non fossero così? Se fossero diversi?
Fine passa dalla vita di una normale studentessa a quella di qualcuno che non avrebbe mai nemmeno immaginato potesse esistere. Improvvisamente il suo mondo cambia e, dopo poco, capisce anche di essere l'eroina di un'impresa che deciderà le sorti del mondo.
Genere: Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fine, Shade, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Fine si svegliò e, come tutte le mattine, si rese conto di essere in ritardo. Aveva solo quindici minuti prima che il suo migliore amico, un ragazzo di nome Poomo, se ne andasse lasciandola in balia del percorso, tanto breve quanto noioso, che dovevano compiere ogni mattina per andare a scuola. Quel giorno la ragazza infranse tutti i suoi record e riuscì ad arrivare al luogo dell'appuntamento con soli tre minuti di ritardo. Appena la scorse Poomo trasse un sospiro di sollievo, ogni volta che Fine tardava il ragazzo pensava al peggio. Una volta che fu abbastanza vicina da poter parlare senza dover gridare, Fine disse:- Sai Poomo ogni volta che la mattina arrivo in ritardo e, nonostante tutto, tu ci sei, mi sorprendo: tu detesti arrivare in ritardo! Eppure mi aspetti sempre! Però hai sempre una faccia strana e sembra che tu sia sollevato quando vedi che è solo ritardo e che sto bene- il ragazzo la guardò ed ebbe l'ennesima conferma del fatto che quella peste dai capelli rossi, nonostante sembrasse sbadata e con la testa fra le nuvole, fosse incredibilmente intuitiva. Fu così che usò la solita scusa:- Ti aspetto perché sei la mia migliore amica e in più sai che mi dispiace farti fare la strada da sola. Sembro sollevato perché vista la tua sbadataggine chissà in quali e quanti guai ti potresti cacciare! Quando ti vedo vuol dire che sei sopravvissuta ad un pomeriggio ed una notte da sola: è già un grande traguardo!- lei gli fece la linguaccia e cercò di ignorare la morsa che le attanagliava il petto dopo che lui aveva accennato alla sua solitudine: lei era una ragazza solare e sempre allegra, aveva tanti amici, ma non aveva famiglia. Sua madre era morta a causa di una malattia quando lei era solo una bambina, da allora viveva sotto la custodia di un uomo molto gentile che, però, non poteva tenerla con sé per cui Fine lo vedeva solo per in suo compleanno e, in più, aveva sempre vissuto in college. Solamente da quando aveva compiuto diciotto anni aveva potuto vivere da sola in un appartamento che aveva comprato con i soldi lasciategli in eredità dalla madre (una piccola fortuna che poteva mantenerla fino a quando lei non avesse potuto cominciare a lovorare, cosa che ancora non poteva fare vista la sua giovane età).

 

Quando Fine e Poomo arrivarono al loro liceo le porte stavano per chiudersi e il professore era sul punto di iniziare a spiegare:- Grazie per averci degnati della vostra presenza signori!- e, nonostante tutto, i due non riuscirono a trattenersi dal sorridere.

Passata la giornata scolastica la ragazza si diresse verso casa. Arrivata alla svolta che precedeva la via in cui si trovava a sua casa, Fine si trovò la strada sbarrata da una donna che la guardava con un sorriso inquietante stampato in faccia. A tratti alla giovane sembrava che l'immagine diventasse sfocata e lasciasse spazio a quella di una vecchia brutta e rugosa con delle specie di... ali? La rossa si convinse che quello era solo frutto della sua immaginazione e cercò di superare la donna, ma, quando le passò a fianco, quella le afferrò il braccio e le disse:- Avevo sentito bene! Ti ho trovata piccola semidea! Come hanno fatto gli altri a non trovarti? Non sembri molto potente ma hai un odore delizioso- e si leccò le labbra. Fine era terrorizzata, ma cercò di parlare:- Non so di cosa stia parlando, ma la prego: mi lasci stare. Non ho fatto nulla di male!- il sorriso della donna, se possibile, si allargò ancora di più:- Sono certa che tu non abbia fatto niente: non fate mai niente di male voi mezzosangue! Ma non importa mia cara, anzi!, la vostra carne è più tenera quando siete innocenti- detto questo mostrò i denti, che di umano avevano davvero poco. Fu in quel momento che Fine sentì la voce del suo migliore amico:- Toglile quelle mani di dosso mostro!- detto questo avvicinò una specie di flauto alle labbra e suonò una veloce melodia. La “donna” si immobilizzò e Fine si liberò dalla sua presa.

I due ragazzi presero a correre in direzione della casa di lei e, una volta arrivati nel piccolo appartamento, la rossa iniziò a gridare:- Chi o cosa diavolo era quella tizia? Perché mi ha chiamata semidea e mezzosangue e cosa voleva da me? Diceva di volermi mangiare, ma non è possibile! Era pazza vero!? Non ci sono altre spiegazioni!- Poomo le rispose:- Ti prego Fine devi calmarti, so che ti può sembrare assurdo ma ti spiegherò tutto. Ora però devi smetterla di urlare perché potrebbe sentirti e tornare- bastò quello a zittire la giovane. Allora il ragazzo riprese:- Ti spiegherò tutto: chi è lei, perché ti sta cercando, come ti ha trovata, i termini con cui ti ha chiamata... ti spiegherò tutto, però ora ti devi fidare di me: prendi dei vestiti, dei soldi e delle cose da mangiare. Ora dobbiamo partire perché ti devo portare in un luogo sicuro, l'unico per te. So che hai tante domande ma ti devi fidare, ti prego, ne va della tua vita.- nonostante la confusione e la paura, Fine era sicura di una sola cosa: Poomo era il suo migliore amico e lei aveva completa fiducia in lui. Dopo aver preso ciò che le aveva detto i due uscirono di casa e, dopo aver controllato che la strada fosse deserta, presero la macchina della rossa, preparandosi ad un lungo viaggio...

  
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