Anime & Manga > Pokemon
Ricorda la storia  |      
Autore: ReVeNgE NiNeTAlEs    25/04/2015    2 recensioni
La mia prima storia horror...una persona riportata in vita in modo crudele.
E' ispirata un po ad un film...
leggetelo e scoprirete!
Genere: Dark, Horror, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Anime
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Passi nella notte.

Il cimitero era già chiuso da cinque ore,infatti erano le undici di sera.

Il custode se n’era andato da circa un’ora e mezza.

Ma allora,chi era che si aggirava all’interno della recinzione?

La nebbia di certo non aiutava,anzi peggiorava la situazione.

Ma in lontananza si scorgevano comunque i contorni rozzi delle tombe e degli oculi.

Accucciata su una di esse c’era la creatura che si era avventurata fin lì di notte.

La silouette dava l’idea di una ragazza,con i capelli lunghi ed i piedi feriti,si intravedeva il sangue che colava dalle fratture cutanee appena sopra le ginocchia.

La stele sulla quale era accasciata recava il nome di:

                                                     Lokoko Naitomare

                                            Un  Ninetales,tipo Fuoco

Sì,proprio così.

Lokoko era morta poco tempo prima,forse un mese,chi lo sa?

Ad un tratto si udì un ringhio fendere lo spazio attorno alla stele,poi il rumore del marmo che si rompeva, sbattuto a terra,dilaniato da zanne feroci capaci di distruggere anche il cemento armato.

Ora si vedeva chiaramente.

Si scorgevano due fari nella notte,quali erano gli occhi di Beatriz.

La ragazza si chinò su quello che era rimasto del monumento di quella che fu una delle sue più potenti Volpi.

Sempre con le zanne sguainate e gli occhi luccicanti,iniettati di sangue,la Kitsune lacerò la bara nella quale era rinchiusa la sua amica morta.

Un rantolo sostituì il ringhio che si era sentito prima,seguito da un guaito che era degno di un cane bastonato.

Eccola,giaceva là,per fortuna il suo corpo era intatto.

Beatriz raccolse il corpo esanime della ex compagna di lotta e lo portò visa,con sé,nella nebbia complice.

 

 

La cantina era fredda e umida,e ciò non migliorava la condizione del naso della ragazza,già col raffreddore.

-Ma sei sicuro che funzionerà?- chiese lei all’uomo col camice bianco,Umbreon.

-Te l’ho già detto,mi pare. Sicuro al 100% no,ma tentar non nuoce,tanto è già morta!- fu la risposta rimbombante di lui.

-Ma se,e dico SE,dovesse funzionare… Lokoko starebbe male? Nel senso,ogni mega Evoluzione la farebbe soffrire fisicamente?-.

-Fisicamente e mentalmente,figliola.-.

La giovane Kitsune non ebbe altra scelta se non quella di chinare la testa.

E guaire.

Da qualche giorno,Umbreon aveva cominciato a fare degli esperimenti sui cadaveri.

Per riportarli in vita,oppure solo perché non aveva niente di meglio da fare.

Questa volta però la posta in gioco era altissima.

Il piccolo laboratorio sotterraneo sapeva di muffa e di vivo,come se ci fossero stati dei cani morti…(?)

Al centro della stanzetta vi era situato un piccolissimo tavolino,che sorreggeva boccette piene di pozioni o di medicinali vari,accanto ad un tavolo più grade e più alto.

Umbreon,dopo aver preso in consegna Lokoko,la depose su quest’ultimo.

Successivamente,prese una specie di coltello,con la lama molto più lunga,e disse,rivolto a Beatriz:

-Forse è meglio che non guardi…-.

Lei annuì,ma restò ferma immobile sul posto.

-Non voglio lasciarla qui,non da sola.- mormorò.

Umbreon inarcò un sopracciglio.

-Ma è morta…-.

La ragazza scosse la testa.

-No…io resto.-.

Lui non si affannò a dirle più nulla,sarebbe stato inutile.

Si limitò semplicemente a schioccare le dita,e subito dopo apparve un Espeon orribile,con la coda di un nekomata mezzo diavolo e gli occhi sbilenchi,viola,macchiato di sangue e con una gobba terrificante.

-Sì,padrrrone?- chiese il mostro,con la tipica “r francese” ed il tic all’occhio,così fastidioso.

-Portami la PietraChiave,Edward,subito!- fu la risposta secca.

Edward annuì,compiacente.

-Vuole anche lo spago e i punti,padrrrrrone?-.

-Sì.-.

-Come desidera,padrrrrone.- e si allontanò,zoppicando.

Pochi minuti dopo,si era già pronti per fare l’intervento.

Umbreon reggeva in mano la lama e lo spago,Edward aveva la PietraChiave.

-Te lo ripeto,se non vuoi stare male,vai fuori.- disse l’uomo alla Kitsune,che scosse la testa per l’ennesima volta.

-Allora almeno chiudi gli occhi. Non sarà un bello spettacolo!-.

Detto ciò,cominciò a destreggiare il coltello ed aprì in meno di un minuto il torace di Lokoko a metà.

Dato che quello era un corpo morto,non usciva sangue,ma era lo stesso raccapricciante.

All’interno vi erano gli organi vitali della Volpe,ma quello che veramente interessava ad Umbreon era il cuore della “vittima”.

Svelto,infilò una mano all’interno del corpo tranciato e lo afferrò saldamente.

Beatriz vedeva tutto.

Vedeva,e le veniva una voglia incontrollabile di piangere.

Piangere e gridare.

Ma non voleva desistere.

Le costole biancheggianti facevano capolino sotto la pelle,che si stava a tratti decomponendo.

Lei non se n’era accorta prima,ma al buio è difficile riconoscere le proprie mani da un pezzo di carne coperta dai vermi.

Intanto,camice bianco stava cucendo,con l’aiuto dell’Espeon Edward,la PietraChiave sul cuore di Lokoko.

Ad un tratto,quando ebbero quasi finito,un rivolo di sangue cominciò a sgorgare da alcune delle vene della Volpe.

Gli occhi si aprirono,mostrando una pupilla alquanto vuota,spenta.

Era viva.

Aveva ricominciato a vivere,la sua Lokoko!

Beatriz si stroppicciò la felpa color blu notte,le tasche,il cappuccio con gli spazi per le orecchie,la Mega Pietra che avrebbe legato la Volpe a lei per sempre.

I  mattoncini di cui era fatta la sala “operatoria” si stavano sporcando,pian piano,di sangue viscoso, rossastro,che con la poca luce che riusciva a fare la lumierina di terracotta di Umbreon,risultava nero.

La paura s’impossessò della giovane,quando udì che la sua Lokoko stava cominciando ad urlare.

Urlava e cercava di mordere il suo dottore e l’assistente,invano.

Poi la vide roteare lentamente il capo,che ormai si era arreso,verso di lei.

Gli occhi spalancati,come a voler dire -Aiutami.-.

Beatriz si ritrovò a pensare,guardando quelle distese vuote che erano le iridi della Volpe “Vorrei aiutarti,ma non posso far nulla…mi dispiace…”

Come se avesse capito,lei smise di urlare e si lasciò ricucire il torace,ricoperta di sangue,pelliccia sporca in un modo assurdo.

Edward si spostò,per lasciar passare Lokoko,che si voleva alzare.

Mise le quattro zampe sulle mattonelle fredde,impregnate del suo stesso sangue nerastro,e cominciò a zoppicare frettolosamente in direzione della sua padrona,la padrona della sua Vita.

Sfinita,coi vermi nella pancia,cadde a terra stremata.

La bava colava dall’angolo della bocca.

Era viva.

Ma il prezzo che aveva inconsapevolmente pagato era alto,molto alto.

Ma era viva.

Ma era prigioniera.

Ma comunque viva.

Mezza morta,ma viva.

Sì,lo so,è noioso,ma viva.

E non potè non ringraziare il cielo e la Divina Inarienza se ora poteva ancora respirare,provare emozioni, soffrire,sorridere,combattere,soffrire di nuovo,chiudere il cerchio bene,meglio di prima.

Farsi una famiglia.

Con suo grande orrore,però ,si accorse che sul tavolo erano rimasti alcuni dei suoi organi,sparsi dappertutto e grondanti di sangue e vermi,tra cui le ovaie.

Come se Umbreon avesse intuìto,e forse lo aveva fatto,le paure di Lokoko,disse:

-Sì,sono le tue,Lokoko. Tu non potrai sposarti,non potrai avere figli,non potrai avere un normale rapporto sessuale con un Ninetales maschio,come stavi pensando tu.-.

E con ancora più orrore,si accorse che le avevano cucito anche la vagina.

-No…- mormorò soltanto la ragazzavolpe,finora rimasta in disparte.

-T…tu c…cosa mi hai…ahnf…- cercava di aggredirlo verbalmente,dato che lei si sentiva ancora molto debole, più morta che viva.

-E ora ti puoi MEGA EVOLVERE,sorridi!-  aggiunse il Pokèmon in HF.

-E perché mai dovrei farlo?- lo provocò la Volpe,sputando sangue amaro e dei vermiciattoli.

Ma lui non le rispose.

Lei poteva solo accettarlo.

Doveva accettarlo.

Era costretta ad accettarlo,sarebbe morta altrimenti.

L’unica cosa che le tirava un po su il morale era il poter passeggiare di nuovo sulla Dream Street con la sua adorata Beatriz.

La Padrona del suo Cuore.

Della Sua Vita.

Della sua Anima persa.

La padrona di tutto…

Sé stessa compresa.

 

**** Commenti dell’autrice…che è pazza! ****

Ehm,salve,come ve la spassate?

Perdonate se la trama non è buona o se ci sono troppi errori,ma comunque le critiche e le recensioni sono ben accette!

RECENSITEEEEE!!! XD XD XD

* Torno calma * Scusatemi, volevo comunque dire che il concetto dell’horror a me è ignoto, ma mio papà mi ha raccontato di aver visto il film “Dr Jekill e Mr. Hyde” o come cavolo si chiama,e da lì l’Espron gobbo storpio brutto orrendo orripilante maniaco omosessuale pedofilo…(sto esagerando?)ecc…Edward e di cognome Hyden (per cambiare un po la storia! ;) ).

Ciao,alla prossima…e…

RECENSITEEEEE!!! XD XD XD

RECENSITEEEEE!!! XD XD XD

RECENSITEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!! XD XD XD

Sono senza voce,

Whitey J

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: ReVeNgE NiNeTAlEs