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Autore: kunoichi_chan009    25/04/2015    7 recensioni
...Hiccup Horrendus Haddok III non era mai stato un vero Vichingo.
Nessuno lo avrebbe definito un cacciatore di draghi o un valente guerriero, in realtà veniva a mala pena apprezzato per le sue alte, altissime doti di fabbro...
...Hiccup non aveva amici. Ma questo è il passato, ora la storia è diversa. Hiccup Horrendus Haddok III è un ragazzo amato e rispettato, divenuto in poco tempo capo del suo gruppetto è anche fidanzato con Astrid, vichinga piena di talento...
...Il ragazzo aveva risolto la guerra e tutto sembrava perfetto. Tuttavia questa è solo una parte della storia, quella piacevole. C’è un continuo che in pochi conoscono, quello che ci porta ad oggi. Non è vero che, dopo la Morte Verde, tutto filò liscio e tranquillo. Ci fu un’altra guerra che creò una sfortunata serie di tragici eventi.
Se volete ascoltarla venite e sedetevi, ve la racconterò senza filtri o menzogne. Infine anche voi saprete come Hiccup Horrendus Haddok III abbia avuto tanti cambiamenti formidabili...
La storia di una guerra, un’amnesia, una separazione e un ritrovo; perché infondo l’amore vince sempre.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Cambiamenti formidabili'
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Cambiamenti formidabili



 
La generazione di Berk - epilogo
 
 
Respiro a pieni polmoni l’aria fresca di Berk mentre le prime luci dell’alba inondano l’isola, i draghi ancora dormono sotto le loro tettoie e in giro non c’è quasi nessuno. Ammiro per qualche istante il circondario per poi tornare a contemplare il fagottino che stringo tra le braccia: una piccola bimba dai capelli castani, gli occhi verdi e il minuscolo nasino pieno di lentiggini, è così simile a suo padre…..a me.
-Buona piccola, non vogliamo svegliare la mamma, vero?- chiedo alla mia bambina che, emettendo qualche gorgolio di protesta, si rigira nel mio abbraccio chiudendo di nuovo gli occhi; sorridendo chiudo la porta per poi iniziare a scendere le scale che mi separano dal centro del villaggio, dalla fucina di Skaracchio si innalzano già lievi pennacchi di fumo quindi mi sbrigo a raggiungerlo per discutere sul possibile incremento di barche per la flotta navale.
-Buongiorno paparino, dormito bene?- mi chiede allegro avvicinandosi per fare qualche smorfia alla piccola che, ignorando tutto e tutti, non accenna a svegliarsi
-Se si può definire “dormire” -
-Certo che stai reggendo proprio bene Hic, Moccicoso ormai sembra un cadavere ambulante-
-Nonostante questo mi pare in vena di vantarsi- gli rispondo divertito ripensando a Moccio che da un mese a questa parte non fa altro che scorrazzare per il villaggio decantando la bellezza della figlia
-Certo che è stata una bella coincidenza, nate con un solo giorno di distanza- esordisce iniziando a battere il martello sul ferro bollente
-True ci ha messo qualche giorno di troppo per nascere, quindi lei ha recuperato- gli rispondo accennando col mento all’esserino che ho tra le braccia
-Che nome strano che è “True”-
-Non più strano dei nostri Skaracchio- gli faccio notaro tornando indietro con la mente a quando Clarisse ha partorito
 
Il pianto del nuovo nato si spande per tutto il villaggio e tutti aspettiamo con ansia un cenno da parte degli abitanti della casa per entrare, non aspettiamo molto  perché non passano neanche pochi minuti che Moccicoso, con gli occhi cerchiati da profonde occhiaie e un grande sorriso, esce dall’abitazione esultando di gioia
-È una femmina!- esclama felice incassando le pacche degli uomini presenti, lo guardo sorridente poi entro, per raggiungere Gothi e Clarisse
-Come è andata?- chiedo alla nostra sciamana  che mi guarda sorridente mentre riassume le ultime ore con qualche disegno, mentre lei mette via i suoi attrezzi mi siedo accanto a Clarisse che, stesa supina nel letto, fissa il pugnetto rosa di sua figlia stringerle il dito.
-È davvero carina- le dico guardo la bambina, copia sputata della madre.
-Già, e l’ho fatta io- sussurra lei di rimando senza staccare gli occhi dalla piccola
-Come la chiamerai?-
-True, anche Moccio è d’accordo-
-“Verità”?- le chiedo sorpreso
-Lo so, ho sempre detto che non avrei mai dato ai miei figli un nome con un significato ma…mi sembra la scelta migliore adesso.-
-Perché?-
-Non si capisce?- mi chiede confusa –Ho vissuto per tutta la vita in una grande bugia: per anni ho pensato che mia madre ci avesse abbandonate, che essere breytane fosse la miglior cosa al mondo…per non parlare delle bugie cdi cui mi autoconvincevo. Ma adesso tutto cambierà: con True inizio una nuova vita, e questa volta sarà vera.-
-Capisco, senti quando pensi di tornare a Breytingar?- le chiedo curioso evitando i suoi occhi lucidi
-Non lo so, da quando io e Moccicoso siamo andati lì per rivelare a tutti la mia condizione non ci sono più tornata- mi risponde –Dopo avermi liberata dal fidanzamento Hamish ha acconsentito a lasciarmi vivere a Berk come rappresentate breytana, forse dovrei dirgli che True è nata.-
-Non sei rimasta neppure per Elly- ricordo sovrappensiero mentre ad entrambi scappa un sorriso triste; dopo la battaglia finale con i Bisbetici l’abbiamo cercata in lungo e in largo, ma di lei neppure l’ombra, ne avevamo dedotto il peggio. Quando poi Clarisse aveva fatto ritorno alla sua isola era stata costretta ad annunciare a tutti la scomparsa della sorella, i breytani hanno allestito una suntuosa cerimonia funebre ma Moccio ha convinto la moglie ad andarsene, ricordava il dolore di Astrid davanti alla mia barca senza corpo, tanti anni prima, e non voleva vedere Clarisse in quello stato. 
-Secondo te dov’è adesso?- le chiedo lasciando il posto a Moccicoso che, felice come non l’ho mai visto, prende in braccio sua figlia iniziando a cullarla
-Non lo so, probabilmente sta studiando qualcosa di nuovo, chi lo sa.- mi risponde ridendo. Mi sembra incredibile. Dopo il ritorno dei due da Breytingar, una notte senza luna, Elly mi ha fatto prendere un colpo comparendo all’improvviso sull’uscio di casa mia; quando mi sono ripreso siamo andati, insieme ad Astrid, a casa di Moccicoso e per poco Clarisse non sveniva nel vedere la sorella viva.
-Sai, non smetterò mai di ringraziare gli dei per averla convinta a venirci a dire la verità. Preferisco saperla irraggiungibile in giro per il mondo che morta-
-Non dirlo a me- concorda Clarisse sospirando. Di comune accordo non abbiamo detto nulla a nessuno, tranne noi quattro tutti la pensano scomparsa e forse è meglio così.*
 
-Comunque, vuoi spiegarmi perché hai chiamato così tua figlia? Ci penso e ripenso ma non capisco!- asserisce Skaracchio riportandomi alla realtà
-Mi sembrava di avertelo già spiegato: Okelly è un nome da dividere in due, Ok significa zero morti ed Elly è in onore della mia amica scomparsa.**-
-Hai sempre detto di odiare i nomi complicati-
-Con la tribù che mi ritrovo questo nome sembra più che normale-
 -Ma alla fine ti sei arreso per quanto riguarda il secondo nome- mi fa notare agitando le lunghe trecce bionde con cui doma la barba
-Mio padre mi ha tormentato fino allo sfinimento, alla fine io e Astrid abbiamo capitolato. Fortunatamente non dovrà mai usare quel nome.- dico sospirando di sollievo suscitando in Okelly uno sguardo curioso, finalmente sembra ben sveglia.
-Comunque, per quanto riguarda le barche per l’incremento della flotta navale penso sia possibile; potremo iniziare costruendone un centinaio, aumentandole poi con il tempo.- mi propone abbandonando una volta per tutte il martello e avvicinandosi a me per solleticare la mia bambina.
-Accidenti che forza! Parola mia, Okelly Schifundas Haddok I sarà una Vichinga con i fiocchi!- esclama facendomi sbuffare
-Dovevi proprio pronunciarlo tutto vero?- chiedo risentito staccando la manina della piccola dalla barba di Skaracchio che la lascia fare divertito.
-Anche tu ti divertivi sempre a tirarmi le trecce sai?-
-A si?-
-Si, con la sola differenza che se provavo a staccarti iniziavi a piangere come una sirena!-
-Felice di averti reso la vita divertente!- esclamo ridendo mentre esco dalla fucina per tornare a casa, Okelly ha iniziato a succhiare la mia casacca e purtroppo io non posso aiutarla. Apro piano la porta e vado al piano di sopra dove Astrid ancora riposa, il parto è stato molto difficile e, a distanza di un mese, non si è ancora ripresa del tutto.
-Astrid?-
-Mhm?- mi risponde con il volto immerso nel cuscino
-Okelly ha fame- le sussurro scuotendole leggermente la spalla
-Va bene- sospira portandosi la corpenta fin sopra al mento
-Devi darle da mangiare!-
-Fallo tu-
-Ma non posso!- esclamo ovvio riprendendo a muoverla
-Non puoi cosa?- mi chiede aprendo gli occhi confusa
-Darle da mangiare-
-A chi?-
-A Okelly?-
-Ovvio che non puoi! Dammi la mia bambina, come ti vengono in mente certe idee?- esclama sgomenta allungando le mani verso di me. Sbuffo un’altra volta prima di allungarle Okelly, quando si sveglia all’improvviso mia moglie non connette bene la testa.
-Che piani hai per oggi?- mi chiede accarezzando la guancia paffuta della piccola, fra di noi resta in sospeso la constatazione\critica che Astrid continua ad esclamare da un mese a questa parte ossia “tu che puoi fare qualcosa!”
-Sai che Gothi lo fa solo per la tua salute- le ripeto per la millesima volta in questa settimana
-So che il parto mi ha destabilizzata ma dubito guarirò retando qui- mi spiega guardandomi supplicante mentre la piccola gioca con la Collana delle Mogli
-Cercherò di intercedere, ok?- le prometto sbuffando
-Grazie- mi risponde grata baciandomi leggermente –Comunque, cosa confabulavate tu e tuo padre ieri sera?-
-Stavo pensando di cambiare una legge- rispondo vago senza incrociare il suo sguardo
-Una legge?! Non dirmi che vi siete decisi ad abolire la legge sull’astinenza!-
-Figurati, non mi è neppure passato per la testa.- le rispondo facendola ridere
-Allora quale?-
-Lo saprai a tempo debito, sono appena diventato il Capo; voglio aspettare ancora qualche settimana così da impostarla bene-
-Non è giusto però!- esclama contraria scostandosi arrabbiata quando mi avvicino per salutarla. Ridacchio sottovoce baciando Okelly e andando via.
 
Trovo mio padre vicino a Buchet mentre cerca di spiegargli che non ha intenzione di trasferirsi lì da loro a mungere yack tutto il giorno
-Papà?-
-Finalmente! Scusa Buchet devo andare- esclama fugacemente mettendomi una mano sulla spalla e spingendomi via da lì
-Dove andrai adesso? Hai intenzione di restare ancora da Skaracchio? Sai che a me ed Astrid non da fastidio se rimani-
-Non dirlo neppure per scherzo! I novelli sposi devono avere casa libera e poi ora avete una bambina, dovete trovare la vostra routine! Piuttosto…dov’è mia nipote?- chiede curioso stropicciandosi le grandi mani forzute
-Con Astrid, sta mangiando-
-Capisco, comunque per rispondere alla tua domanda no, non starò ancora molto da Skaracchio-
-Dove andrai?-
-Nella casa da nubile di tua madre, era semi distrutta e la sto ricostruendo con l’aiuto di qualche uomo del villaggio. Presto tornerà al suo antico splendore -mi confida guardando assente il cielo, seguo il suo sguardo e restiamo per un po’ in silenzio.
-Sei sicuro che non ti scocci la mia scelta?- gli chiedo timoroso
-No, mi sembra giusto.-
-Il fatto è che Astrid è a letto da un mese per via del parto difficile, non voglio rischiare di farla stare male una seconda volta cercando di avere un maschio. Potremo non essere fortunati come questa volta.-
-Te l’ho già detto Hiccup, ora sei tu il Capo e la tua motivazione mi pare giusta; non possiamo mettere a rischio la vita di Astrid in più le donne sono intelligenti e combattono bene, Okelly sarà una Capo Villaggio perfetta.- mi rassicura guardandomi benevolo.

Arriviamo in silenzio davanti alla Sala Grande e lo fermo prima che entri
-Mi è venuto in mente solo adesso, non è che potresti venire con me oggi pomeriggio? Devo andare verso nord per verificare una segnalazione fatta da alcuni pescatori.-
-Segnalazione?- mi chiede curioso alzando lo grosse sopracciglia cespugliose
-Si, sembra che dal giorno alla notte si formino dei colossali spuntoni di ghiaccio nel bel mezzo dell’oceano, voglio capire che succede***-
-Va bene, ci vediamo dopo pranzo allora- mi saluta entrando per svegliare SpaccaTeschi.
-Ho uno strano presentimento- sussurro girandomi di scatto quando qualcosa mi tira il mantello di pelliccia, ovviamente è stato il cucciolo di Sdentato
-Ehy piccola, dov’è il tuo papà?- le chiedo guardandomi intorno e individuando il mio drago, lo raggiungo e insieme torniamo a casa. Durante il tragitto osservo il cucciolo sempre più grande di Furia Buia che mi zampetta davanti e che, sorprendentemente, ha già iniziato a nutrire interesse per Okelly; chissà che non la scelga come Umana. Apro la porta e li lascio passare prima di guardare un’ultima volta fuori e raggiungere la mia nuova famiglia.
 

 
*Elly non è morta, ha approfittato della confusione e se ne è andata con una barca presa al molo
**Quando fu inventata la parola “0K” si scriveva appunto così per indicare che quel giorno non c’erano stati morti. Dico “scomparsa” perché, anche se non hanno detto a nessuno che è viva, nessuno dei quattro vuole che i berkiani la considerino morta.
***Dopo una lunga riflessione ho deciso che anche Stoick e Valka meritano il loro lieto fine, quindi ho scelto di farli rincontrare.
 
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Ciao a tutti!
Lo so, dovevo aggiornare tre mesi fa ma proprio non ci riuscivo! Non voglio che tutto finisca! Vi rendete conto che è da Giugno 2014 che siamo insieme? Grazie per avermi seguita, grazie a chi lo ha sempre fatto, a chi lo fa saltuariamente e a chi scoprirà la fanfiction in futuro.
Prima di completare i ringraziamenti voglio spiegarvi un po’ di cose: Elly.
Elly è viva, semplicemente ha visto nella battaglia la possibilità di andarsene via e vivere la sua vita come ha sempre voluto fare e l’ha colta al volo. Prima di andare via però ha detto tutto alle nostre due coppie che, molto dolorosamente (soprattutto Hiccup e Clarisse) l’hanno lasciata andare.  Lei sarà presente in altri  miei special.
Per quanto riguarda Erin ammetto di essere lunatica perché, sin da giugno, avevo deciso di farla sopravvivere ma mentre scrivevo questo epilogo ho cambiato idea, quindi si, è morta. Il suo bambino viene allevato dalle donne di Sokew e conosce tutto della sua mamma; mi è dispiaciuto un po’ mettere fine alla sua vita ma ho pensato che avrebbe reso di più il suo essere donna, pronta a sacrificarsi per il figlio e per il suo popolo. Spero non me ne vogliate. (Ti voglio bene Yume)
 
Quindi finisco con i ringraziamenti: grazie al mio amico\collega\consigliere Dark Star per avermi ascoltata durante i miei deliri, alla divertente SognatriceAOcchiAperti per avermi aiutata a tutte le ore del giorno e soprattutto un grande grazie ad Ariele che ha realizzato per me tutti i disegni della fanfiction.

Infine un grazie speciale a voi che avete letto, voglio dedicarvi il titolo di questo capitolo “La generazione di Berk”, perché non è riferito ad Hiccup, Astrid e tutta la banda comprese le nuove arrivate… ma a noi che li seguiamo sempre e sentiamo di essere sempre stati lì con loro. Infondo una parte di noi sarà sempre lì a Berk.
Così si conclude la mia fanfiction ( pubblicherò anche alcuni special) e vi saluto. Non so bene cosa farò adesso, in realtà io e Dark avevamo un progetto in mente ma lui ora è molto occupato con lo studio quindi, di comune accordo, abbiamo deciso di aspettare. Penso farò contenta Sogno e lavorerò con lei a Princess Mononoke.
Adesso vi saluto davvero, grazie mille.

Kunoichi_Chan009
 
p.s. (infondo senza p.s. non sare io, no?) Scoprirete il nome che Okelly darà al cucciolo di Sdentato nel prossimo special, inutile nascondere che sarà lei il suo Cavaliere.
  
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