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Autore: missgenius    26/04/2015    5 recensioni
''Bagnetto?''
''Certo, oggi è domenica. Sai quella cosa che comporta acqua, sapone, paperella di gomma e tua figlia nello stesso momento?''
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Natasha Romanoff/Vedova Nera
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Clint prese un respiro profondo. L'ennesimo.
La concentrazione e la calma erano fondamentali nelle missioni.
Queste e la preparazione.
Rincontrollò per l'ennesima volta tutta la sua attrezzatura. Anche un piccolo sbaglio sarebbe potuto costare molto
E lui non poteva permettersi errori. Non a quel livello.
Rilesse ancora le istruzioni che gli avevano lasciato. Non contento prese lo smartphone e fece una veloce ricerca su internet.
Doveva sostituire Natasha. 
Lei non poteva.
Si era offerto volentieri al suo posto; insomma, non proprio. 
Ma lo doveva fare. 
Per lei questo ed altro. 
E stava già iniziando a pentirsi di questa decisione. 
E pensare che quella mattina doveva semplicemente stare a casa a oziare guardando la televisione con una bella birra in mano.

La sveglia aveva suonato come ogni mattina alle sette. 
Con ancora gli occhi chiusi l'aveva spenta. Era domenica e il mondo era salvo. A nessuno veniva in mente di conquistare il mondo di domenica. Poteva permettersi di dormire un po' di più come facevano gli uomini normali di domenica mattina. Aprì un occhio giusto per vedere se Natasha si era svegliata. 
Solo un sospiro da parte sua.
Quella notte Edith non li aveva svegliati in preda a pianti isterici e dovette riconoscere di sentirsi piacevolmente riposato. Concentrò l'udito sulla stanza accanto. Anche la bambina dormiva ancora. 

Edith dormiva e sperò che la sua principessa ne avrebbe avuto ancora per un po', era domenica ed ad un orario in cui era quasi certo che l'allegra compagnia che abitava la Stark Tower non potesse disturbarlo e sia lui che Natasha avevano dormito una notte intera.
Condizioni ideali per svegliare Natasha... in modo molto piacevole.
Si avvicinò a lei cingendole un fianco. Insinuò la mano sotto la canotta di seta, sfiorandole la pelle intorno l'ombelico.
Vide spuntare un sorriso sul suo viso. Segno di gradimento. 
Risalí e scese, lentamente, fino a quando la sentì fremere sotto il suo tocco.
Poi, assicurato di avere la sua completa attenzione, tolse la mano.
Natasha spalancò gli occhi e guardò con aria severa la sua espressione maliziosa. Si girò verso di lui e con un gesto repentino si mise sopra di lui baciandolo con foga e togliendogli la maglietta. Stessa cosa che fece con la sua canotta.
Clint era parecchio soddisfatto dell'ottima riuscita del suo piano.

Sul più bello un vagito ovattato giunse dalla camera accanto.
Da mamma chioccia che era diventata Natasha smise l'opera di esplorazione , peraltro estremamente piacevole, del suo corpo, alzandosi con un movimento fluido e guardandolo un attimo negli occhi.
''Beh, qualcuno reclama la sua colazione.'' disse lui con una smorfia a metà tra un broncio e un sorriso.
Natasha sorrise. ''Interrotti sul più bello da nostra figlia. Perché mai ho l' impressione che questo diventerà una costante?''
Clint spalancò gli occhi. ''Spero proprio di no! I fratellini non si fanno mica sotto i cavoli!''
Natasha prese un cuscino e glielo sbatté in faccia, soffocando le risate di suo marito.Fece per andarsene prima di raggiungerlo di nuovo.
''Guarda che non abbiamo finito noi due.'' Gli sorrise maliziosa prima di dargli un bacio a fior di labbra.
''Sono sempre a tua disposizione.''
La guardò sculettare mentre, in pantaloncini di seta e reggiseno di pizzo, si allontanava per andare nell'altra stanza. 
Ritornò pochi secondi dopo con la piccola nel suo pigiamino di Capitan America, regalo dello zio Phil ( poco importava che il pigiamino fosse per bambino, insomma era di Capitan America!).
‘‘Guarda guarda, chi abbiamo con noi nel lettone?''
Clint tese le braccia per prenderla mentre Natasha si riaccoccolava sul suo petto. Le baciò la testolina rossa mentre lei era tutta concentrata a tentare di ficcare tutta la manina in bocca. Osservò con curiosità i genitori che la guardavano adoranti, come a chiedersi che avessero da guardare. Poi decise che la fame aveva il sopravvento sulla curiosità ed accennò a una prima smorfietta che precedeva il pianto.
Clint la passò subito a Natasha che si tolse il reggiseno.
Si accoccoló più comodamente sul petto di Clint mentre con entrambe le manine Edith prendeva possesso della sua colazione.
''Siete bellissime.'' si ritrovò a dire ancora prima di rendersene conto.
''Anzi no. Siete stupende. Siete la cosa più meravigliosa che io abbia mai visto.''
Natasha sorrise guardando la bambina.
Clint iniziò a baciarle il collo, scendendo mano mano sempre più giù fino a ritrovarsi faccia a faccia con la sua piccola principessa che con espressione interrogativa si chiedeva che cosa ci facesse suo padre da quelle parti.
Eh sì, sarebbe stata una domenica perfetta se non avesse squillato il telefono.
Natasha corse a rispondere, era quello della linea privata .
Clint prese la bambina, preoccupato.
Due minuti dopo rientrò Natasha che si fiondò in bagno e iniziò a lavarsi.
Lui, ancora a petto nudo, con Edith in un braccio si affacciò alla porta. ''Posso sapere che succede?''
''Indovina un po'? Qualcuno, il cui nome inizia per Tony e finisce con Stark, non ha presentato rapporto dell'ultima missione e ora Fury mi ha chiamata perché gli servono urgentemente delle informazioni che gli sono state richieste dai piani alti. Devo scappare al Triskelion. Penso di farcela per pranzo.'' Si fermò un attimo davanti a lui. ''Così potremo continuare da dove abbiamo interrotto.'' Gli diede un bacio a fior di labbra con il suo miglior sguardo da seduttrice. 
Lui sorrise di rimando. ''Uum, non vedo l'ora.''
''Allora glielo fai tu il bagnetto alla piccola?''
Menomale che Natasha era rientrata in bagno, cosicché non vide la faccia sbiancata di suo marito. Si schiarì la voce.''Bagnetto?''
''Certo, oggi è domenica. Sai quella cosa che comporta acqua, sapone, paperella di gomma e tua figlia nello stesso momento?''
''So benissimo cos'è un bagnetto.'' rispose lui piccato.
Lei riemerse dalla camera vestita di tutto punto. ''Bene allora vedi di farglielo, ok?''
''Ma...em... non puoi farglielo tu appena torni?'' chiese speranzoso con la sua miglior faccia da cucciolo abbandonato. Lei non ci cascò minimamente.
''Certo che no! Bisogna che lo faccia tra le due poppate. Quando sarò di ritorno sarà già l'ora della prossima e non posso farla morire di fame.'' Lo guardò per un secondo.
''Clint mi stai dicendo che non sei in grado di fare il bagnetto a tua figlia?'' Incrociò le braccia con la sua miglior espressione da rimprovero.
''No...cioè sì! Certo che ne sono in grado! Ovvio...che ci vuole a fare un bagnetto?''
''Bene...mi pareva.''
Si diresse verso la porta, prese la borsa e le chiavi della macchina.
''Ok, allora sto andando.'' Baciò la piccola, suo padre e scappò via.
Lasciando il padre di sua figlia imbambolato davanti la porta, non avendo la più piccola,minuscola, pallida idea di che fare.
  
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