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Autore: MargaretMadison    26/04/2015    1 recensioni
E Margaret ce l’aveva messa tutta a curare le ferite di Michael con il tempo e tutto l’amore necessario a far sorridere il ragazzo di cui era tanto innamorata. L’aveva aiutato a rimettere assieme tuti i pezzi del suo cuore e a farlo rialzare, pronto a intraprendere un nuovo cammino con lei. Ma, proprio ora che le cose vanno a gonfie vele, ecco la sua ex tornare all’attacco.
La canzone – intitolata “You suck” – è piena di riferimenti su Michael dove elenca tutti i suoi difetti, ridicolizzandolo davanti al mondo intero.
Difetti, ridacchia Margaret, ciò che Abigail definisce tali per la giovane non sono altro che dettagli che lo rendono ancora più perfetto ai suoi occhi.
Apre il diario in una pagina vuota e impugna la penna.
“Reasons why I love Michael Clifford”
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono questi gli appunti mentali che si fa Margaret, gli occhi tendenti al verde puntati sullo schermo del suo portatile mentre, piano piano, chiude tutte le pagine aperte.
Evita Instagram.
Chiudi Facebook.
Niente Vines fino a domani mattina.
Abbassa lo schermo del computer e lascia andare la testa contro la testata del divano con un sospiro.
Prova anche a chiudere gli occhi ma niente: le parole di quella canzone continuano a tornarle in mente.
 
«I hate your dumb tattoo
I wish you'd fly to the moon
Where there are no girls to use or screw over
I'm laughing 'cause I lied, you know
I said you sound like All Time Low
You really don't even though you try hard
You try hard»

 
Ma siamo seri?
C’è davvero della gente che nel 2015 scrive canzoni per denigrare una persona?
Sospira, di nuovo, e si sporge verso il tavolino da caffè difronte al divano per raggiungere il suo diario quello che, per intenderci, le aveva regalato Michael per il compleanno perché sa quanto la ragazza ama scrivere.
E lo sapeva Margaret che frequentare una celebrità non è una cosa da poco, che avrebbe ricevuto odio dai fans, che avrebbe dovuto rinunciare a tantissime cose come, ad esempio, la privacy, che avrebbe dovuto fare attenzione alle persone e distinguere gli amici dagli approfittatori. Non si sarebbe mai e poi mai immaginata di venire accettata dalle fans che la vedevano quasi come un modello da seguire – e lei ci ride su perché si crede un pessimo esempio da seguire e non un’eroina – e riuscire ad uscire di casa senza essere assalita da milioni di paparazzi pronti a seguirla in capo al mondo anche solo per una foto o dichiarazione.
Ma, soprattutto, non aveva mai pensato che, nella coppia, fosse Michael quello a ricevere odio.
Cosa può avere da ridire la gente su di lui?
Cosa può vedere di sbagliato in tutta quella perfezione?
Proprio la sera prima era uscito su Youtube il video della prima canzone di Abigail Breslin, l’ex famosa di Michael, quella che non aveva portato altro che guai.
E Margaret ce l’aveva messa tutta a curare le ferite di Michael con il tempo e tutto l’amore necessario a far sorridere il ragazzo di cui era tanto innamorata. L’aveva aiutato a rimettere assieme tuti i pezzi del suo cuore e a farlo rialzare, pronto a intraprendere un nuovo cammino con lei. Ma, proprio ora che le cose vanno a gonfie vele, ecco la sua ex tornare all’attacco.
La canzone – intitolata “You suck” – è piena di riferimenti su Michael dove elenca tutti i suoi difetti, ridicolizzandolo davanti al mondo intero.
Difetti, ridacchia Margaret, ciò che Abigail definisce tali per la giovane non sono altro che dettagli che lo rendono ancora più perfetto ai suoi occhi.
Apre il diario in una pagina vuota e impugna la penna.
“Reasons why I love Michael Clifford”
Scrive in grande impegnandosi ad usare una calligrafia carina e leggibile.
1. Il suo tatuaggio.
Quante volte prima di addormentarsi tra le braccia del fidanzato passa l’indice lungo la scritta del tatuaggio?
Lo fa soprattutto la sera quando fuori piove e si stendono sul loro piccolo divano stretti in un abbraccio che entrambi vorrebbero durasse per sempre. E allora mettono su un DvD noleggiato e, verso la metà del film, lei inizia a passare svogliatamente l’indice sulle strisce d’inchiostro perché guardare film l’annoia ma stare stretta a Michael la riempie di gioia.
2. La sua cicatrice.
Può sembrare strano ma si è innamorata anche di quella.
Una volta, quando erano accoccolati sul letto, Michael si accorse della piccola cicatrice poco sopra al labbro di lei.
«La odio» disse Margaret nascondendo il viso sotto le lenzuola «Non so nemmeno come me la sono fatta»
Michael rise e la raggiunse sotto cercando i suoi occhi «A me piace» dichiarò «Ed è pure piccola, cosa dovrei dire della mia?»
Megghy seguì l’indice del ragazzo fino alla fronte dove si trovava la sua cicatrice.
«Ma se guardi bene» proseguì spostando l’indice sopra al suo labbro «Anche io ho una piccola cicatrice, nello stesso punto della tua»
«Siamo cicatrice compatibili» scherzò lei facendolo ridere per l’assurdità che aveva detto.
«Comunque lo sai che odio quando dici che non ti piace qualcosa di te quindi ora ti fai piacere la tua cicatrice e anche la mia»
E non c’era davvero bisogno di dirlo perché la sua le piaceva già.
3. Quando le chiede di lavargli i capelli/fargli la tinta.
Perché ama i suoi capelli anche se prima erano più morbidi da toccare.
Ma ama soprattutto il fatto che lui stia bene con qualsiasi colore perché «Tu rendi bello tutto» gli ripeteva quando gli passava la tinta sui capelli.
E quando lui si preoccupava di rimanere pelato lei rispondeva con un’alzata di spalle «Allora mi raperò a zero come Britney Spears»
«Non lo farai mai» rispondeva sul suo collo «hai troppa paura di stare male»
È vero, ma pur di vederlo sorridere e farlo stare bene avrebbe fatto pure quello.
4. I suoi momenti in cui aveva bisogno di essere confortato.
Che ancora dove capire perché davvero non capisce da dove nasca tutta quella insicurezza.
Tra i quattro si è sempre sentito quello meno accettato, quello che durante gli incontri con le fans viene lasciato in disparte o salutato per ultimo, quello che riceve più odio sulla rete.
E Margaret è sempre pronta a confortarlo con una bella tazza di cioccolata e tante, tante coccole perché per quanto possa sembrare un cattivo ragazzo, in realtà Michael è un tenerone. E le piace che questo lato lo mostri solo a lei e ai ragazzi, la fa sentire speciale.
Come ama il fatto che si confidi solo con lei e Calum, ‘che Michael si tiene tutto dentro finché non scoppia.
5. La sua ossessione per gli All Time Low.
Che lei sarà anche gelosa del modo in cui Michael parla della band ma è anche merito - o colpa? – sua se adesso anche lei stravede per quella band.
Ma ora passiamo alla parte fisica.
6. I suoi occhi.
Il modo in cui la guardano, il modo in cui riescono a comunicare solo con uno sguardo, a come si dilatano le sue iridi quando lei va a trovarlo di nascosto durante il tour o a come le pupille si fanno più scure nei momenti di passione.
Starebbe ore a guardare quelle pozze verdi o a farsi osservare perché quando Michael lo fa, lei si sente perfetta, come se tutte le sue imperfezioni svanissero.
Che poi non sono solo verdi, assumono varie sfumature in base all’umore e al tempo.
7. Il suo naso.
Non è né piccolo né grosso. È normale, perfetto per il suo collo quando Michael l’abbraccia da dietro, la stringe a sé e poi fa passare il suo naso lungo la sue pelle, riscaldandola col suo respiro caldo, per poi arrivare dietro all’orecchio e baciarla. E allora le gambe di Margaret si fanno più molli e il respiro irregolare perché lui lo fa apposta a provocarla.
8. Le sue labbra carnose.
Le bacerebbe tutto il giorno per tutti i giorni della sua vita. Non ne avrebbe mai abbastanza.
Ama quando le lascia una scia di baci umidi sul collo, spalle, clavicole e petto per poi tornare alle sue labbra in una maniera dolorosamente lenta per lei, succube del piacere che solo lui riesce a procurarle.
O i morsi giocosi che le dà, facendola gemere, lasciandole segni del suo passaggio per ricordare a tutti che è sua.
«Così il tipo che ti ronza attorno a scuola sa che sei fuori dal mercato» ribadisce sempre quando Margaret controlla allo specchio le chiazze violacee sulla sua pelle.
9. La sua voce.
Quando canta, quando urla, quando le sussurra parole dolci, quando dormono assieme sul tuor bus per non farsi sentire dagli altri ragazzi. La sua voce la culla, la protegge, la rassicura.
Certe notti, quando non riesce a dormire e lui è lontano, lo chiama al telefono e passano le ore assieme così, a parlare del più e del meno finché lei non si addormenta.
La ama perché passa dall’essere acuta nei momenti di svago all’essere roca e graffiata di prima mattina o nei loro momenti più intimi.
E qui Margaret arrossisce.
10. I nomignoli che mi ha affibbiato.
«Kitten» le disse una mattina mentre lei si sgranchiva sul letto, sbadigliando.
 Lo guardò di traverso, cercando di capire cosa intendesse. Poi si guardò, aveva le braccia in avanti rispettò al corpo e si stava stiracchiando proprio come fanno i gatti.
«Sei la mia micia?» le disse avvicinandosi a lei.
Margaret si abbandonò sul letto, accolta dalle braccia del ragazzo e annuì, senza proferire parola, troppo stanca anche solo per aprire bocca.
«Se ti coccolo mi fai le fusa?» le chiese lasciandole un bacio sui capelli.
Margaret sorrise nel collo del ragazzo e iniziò a fare il verso dei gatti, un leggero “purrrr” che colmò la stanza.
Da quella mattina Michael non ha smesso un attimo di chiamarla così e ancora oggi le chiede di fargli le fusa perché la trova assolutamente adorabile.
11. La sua pelle.
Bianca, bianchissima.
Che riempie di segni perché ama la sua carnagione ma la ama ancora di più quando ci passa sopra le unghie o le labbra. Inevitabilmente, la mattina seguente, i ragazzi lo prendono in giro alludendo ai fatti della sera prima.
12. Le sue mani.
Che proprio come gli occhi la fanno sentire una reliquia. La toccano delicatamente, come se fosse fragile e preziosa. Ama il modo in cui passa le mani sui suoi fianchi anche se lei pensa che siano troppo larghi mentre Michael ribadisce che sono perfetti per lei e la forma della sua mano.
Il modo in cui le loro mani s’intrecciano.
«Sono fatte per me» dice sempre osservando la mano piccola di lei nella sua più grande.
Ama il fatto che in un modo o nell’altro le sue mani sono sempre sul suo corpo, come se avesse bisogno di un contatto continuo di loro corpi.
«È giusto così» le ripete mentre la prende per mano di nuovo.
13. Le sue braccia.
Che non saranno grandi muscolose, ma sono della misura giusta per stringerla al suo petto.
14. Il suo petto.
Ovvero il suo rifugio. Quante volte si addormentata lì?
Troppe, ma non se ne stancherà mai perché, anche lui, è fatto apposta per lei.
Ed è come se i loro corpi fossero fatti per stare assieme, come se fossero due pezzi di puzzle da completare.
S’incastrano alla perfezione.
Soprattutto quando fanno l’amore.
15. Il modo in cui mi rende sua.
Arrossisce – ancora – perché prima di Michael non aveva avuto alcune esperienza coi ragazzi e aveva paura di rovinare tutto non sapendo come muoversi, quali punti toccare e che parole dire.
E Michael aveva riso quando Margaret gli confessò la sua paura perché «Qualsiasi cosa tu faccia mi fa impazzire».
E col tempo le aveva insegnato a dove poggiare le mani, come e dove baciarlo, come unirsi con una persona in un modo a lei sconosciuto, giurandoleogni volta di non volere nessun’altra all’infuori di lei.
16. Il suo sorriso.
Si ricorda ancora la prima volta che le aveva sorriso.
Dovevano girare il video per una loro canzone e la truccatrice le stava passando un po’ di blush sulle guance facendola ridacchiare e poco lontano da lì c’era Michael che la guardava sorridendo perché «Mi piace la tua risata, assomiglia un sacco a quella di Ashton» le aveva detto poi quando le riprese erano finite.
E le aveva sorriso ancora, chiedendole il numero, e anche al loro appuntamento fino al portone della casa di Margaret che spostava il peso da un piede all’altro imbarazzata.
L’aveva capito subito che quel sorriso sarebbe stata la sua rovina.
17. Sua mamma.
Perché quella Santa Donna ama suo figlio alla follia, non ha mai visto nessuno tenere così tanto al proprio “bambino”, come lo chiama lei.
Ricorda ancora il sorriso che le aveva rivolto sulla soglia di casa mentre Megghy tremava come una foglia perché lei e Michael stavano assieme da poco e voleva a tutti i costi fare una bella figura.
18. Il suo sarcasmo.
Così simile al suo, tant’è che molto spesso dicono o pensano le stesse cosa allo stesso momento e subito dopo scoppiano a ridere perché a furia di stare assieme sono diventati una persona sola che parla, pensa, si muove nello stesso modo.
19. Il suo carattere.
Che piano piano ha imparato a conoscere scomparendo di avere molte più cose in comune di quanto immaginassero.
Come, ad esempio, il loro essere orgogliosi. Tutte le volte che litigano fanno passare tre ore di assoluto silenzio, lei in camera da letto dove piange nel cuscino per non farsi sentire e lui sul divano ad ascoltare la musica a tutto volume nelle cuffie.
Poi Megghy si alza, si asciuga le lacrime e s’incammina verso l’altra stanza. Ma appena apre la porta si ritrova davanti Michael che la guarda con gli occhi lucidi e una vaschetta di gelato in mano.
«Mi perdoni?»
Ma non c’è nemmeno il tempo di ribattere che subito le loro labbra s’incontrano perché di parole ne hanno dette fin troppe prime, ora è meglio parlare coi gesti ‘che si capiscono meglio.
20. Lui come persona.
Perché nonostante abbia dei difetti – che Megghy onta sulle dita di una mano – lei lo ama e lo trova splendido, perfetto per lei.
E pensa che ci sia nulla di più adatto per lei.
 
Rilegge velocemente quello che ha scritto, gli occhi lucidi e un sorriso ebete stampato in faccia, ‘che Michael le fa sempre questo effetto.
«Wow» esclama una voce alle sue spalle che la fa sobbalzare «Non sapevo di piacerti così tanto»
«Michael!» dice sorpresa e anche un po’ imbarazzata nel vedere la figura del suo ragazzo dietro di lei «N-Non ti ho nemmeno sentito arrivare»
«Me ne sono accorto» ridacchia «Posso continuare a leggere?»
Margaret arrossisce, Michael ha letto pochissime volte quello che lei scrive ‘che si vergogna di mostrare alla gente certi pensieri troppo personali. Ma come dire di no al proprio ragazzo?
Annuisce appena a gli fa spazio sul divano in modo che prenda posto affianco a lei, in attesa che lui la stringa a sé com’è solito fare.
Lo osserva leggere attentamente ogni parole e lo sente ridacchiare sul suo collo di tanto in tanto mentre le guance di lei si dipingono di rosso dalla vergogna. E se la trovasse una cosa stupida?
Ma in realtà Michael non ride di lei. Ama tutte le attenzioni che la ragazza gli rivolge - attenzioni che è pronto a ricambiare – e sorride perché meglio di così non potrebbe stare con lei al suo fianco.
«Dio» le sussurra in un orecchio una volta letto tutto «Come ho fatto ad essere così fortunato?»
«Ti piace davvero?» chiede incerta.
Per tutta risposta, Michael mugugna un “uhm” sul suo collo prima di prendere un lembo di pelle tra i denti e succhiarlo, facendola sospirare.
«Non ti sembra una cosa stupida?»
«Sai cos’è stupido?»
Fa cenno di no con la testa.
«Scrivere una canzone per denigrare una persona»
Margaret sorride non appena le sue labbra si poggiano su quelle del ragazzo, iniziando una danza che solo loro conoscono.
E «Ti amo» le sussurra mentre le sua mani le accarezzano i fianchi.
Chiude il diario soddisfatta perché sono tutte cose che Abigail non ha visto e non vedrà mai perché ora Michael è nelle mani di un’altra, un’altra che ha visto il meglio di lui.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
MY LITTLE TALK.
Ok, parto dal presupposto che mi sento una sfigata perché questa OS l’avevo scritta mesi fa e non so come l’ho persa.
Mi sento doppiamente sfigata ad aver usato il mio nome quindi PLEASE DON’T JUDGE ME.
Passiamo alla storia adesso.
Ho pochissimo tempo a disposizione quindi farò molto fast. Appena uscita la canzone di Abigail kittemmuort Breslin, mi sono subito girate le palle ad elica, deve solo sperare che non la incontri in macchina (problema risolto perché non ho la brum brum tanto meno la patente) e da lì mi sono messa ad elencare alcune delle cose che amo di Michael (a grandi linee perché potrei perdermi in dettagli e risultare deficiente) e da cosa nasce cosa che ho partorito questa storia.
Ebbene si, io e Michael abbiamo una cicatrice nello stesso punto, siete gelose ora? Eh? Eh? (ok la smetto…)
Vi prego di essere gentili nei commenti (se mai ne riceverò) perché ho scritto questa storia praticamente in lacrime e non sapete quanto vorrei che Michael leggesse queste righe per fargli capire quanto accidenti è perfetto ai miei occhi (ma penso che si metterebbe a ridere quindi evitiamo) e bho, adesso devo uscire e socializzare col mondo anche se fuori fa schifo e a casa fa peggio (?)
Bacissimi
Megghy
 
DIMENTICAVOOOOOOOOOOOOOOOO: HO appena pubblicato la mia nuova Fan Fiction (molto reeeeeed) e se volete passate qui ----> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3105743&i=1
 
Non ho riletto un tubo srr per gli errori.

 
  
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