Ottaviano era morto. Era questa l’unica cosa che Rachel Elisabeth Dare riusciva a pensare.
Ottaviano era morto, ma nessuno ne parlava. La sua morte era stata messa in secondo piano. Tutti parlavano solo di Leo. Solo ogni tanto qualcuno si ricordava di lui, dicendo che la sua morte era stata solo una liberazione.
E Rachel piangeva, nella sua stanza alla Casa Grande. Non scendeva più, non mangiava, non voleva vedere nessuno. Se ne stava li, a fissare il vuoto.
Nessuno sapeva il perché del suo comportamento. Perché Nessuno sapeva cosa c’era dietro.
Nessuno sapeva che dopo quell’incontro a Nuova Roma, prima che Reyna partisse, Ottaviano e Rachel si erano visti ancora. All’inizio era perché solo loro due, insieme, potevano arrivare a capire il perché del ‘blocco delle predizioni’, come lo avevano chiamato insieme.
Nessuno sapeva che man mano i loro incontri si erano fatti sempre più frequenti.
Nessuno sapeva che Rachel si era ritrovata a parlare dei problemi col padre e della scuola per buone maniere.
Nessuno sapeva la dolcezza della risata di Ottaviano mentre immaginava la ragazza in una scuola simile.
Nessuno sapeva che Ottaviano le aveva parlato dei suoi problemi familiari. Della madre che lo riteneva un buono a nulla e del padre che voleva che diventasse qualcuno di importante.
Nessuno sapeva che il ragazzo aveva promesso a Rachel di prenderla con se e di non far male ai suoi amici durante la guerra.
Nessuno sapeva che il suo scopo era creare un incendio controllato dove non c’era nessuno, in modo da attirare tutti gli abitanti del Campo mezzosangue fuori di li.
Nessuno sapeva delle loro scappatelle segrete, senza però poter fare niente.
Perché un oracolo doveva rimanere casto, ma poteva innamorarsi. E questa, era una gran fregatura.
Nessuno sapeva che Rachel si stava agitando nel suo letto, sognando lei e Ottaviano felici insieme, in un posto lontano.
E nessuno sapeva che la rossa stava sentendo davvero la sua voce.
‘Devi andare avanti, devi rimanere forte…’
‘Senza di te non posso…’
‘Devi farlo per entrambi. Per quel futuro che sognavamo insieme. Ricordi? Quando fantasticando, dicevamo che alla sconfitta di Gea avremmo chiesto agli dei di…’
‘…di poter stare insieme, solo io e te’
‘Esatto. Devi farlo per quel sogno lontano. Un giorno, spero il più lontano possibile, ci rincontreremo. E io sarò qui, ad attenderti’
Nessuno seppe mai che Rachel sentì una lieve pressione sulla sua bocca, come due labbra calde.
Nessuno seppe mai di quell’amore così puro e duraturo.
 
 
*ANGOLO AUTRICE*
Sono le 22:28 e io sto piangendo scrivendo questa cosa. Perché io shippo troppo Rachel e Ottaviano, e solo per questo lui non doveva morire. Che poi davvero, ha fatto una fine poco dignitosa. Insomma, ha fatto grandi cose, terribili certo, ma grandi (semi-cit.)
Sciao sciao
-Animalia (che ancora piange per la sua ship impossibile)