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Autore: Meghan    27/04/2015    1 recensioni
Dal testo:
«Ed io te ne prego, ora: mentimi. [...] E potrò andarmene in pace verso il mio destino».
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Lie to me


Premessa: questo sprazzo di storia si svolgerà durante il Sesto anno ad Hogwarts di Hermione Jean Granger e dei suoi compagni. L'ho immaginato pensando che Hermione, in precedenza, abbia scoperto che Draco Lucius Malfoy è stato Marchiato da Voldemort ed abbia deciso di proteggerlo, senza sapersi spiegare il perchè nemmeno lei. È la serata di quando Harry James Potter parte con Silente per andare a cercare l'Horcrux nella grotta in cui Tom, da piccolo, aveva terrorizzato i suoi compagni d'orfanotrofio. L'ultima che i due passeranno insieme. Buona lettura!


L'amore ha diritto di essere disonesto e bugiardo. Se è sincero.

Marcello Marchesi



Hermione camminava per i corridoi della scuola. Era arrabbiata, da morire. Era arrabbiata e sapeva di non poter far nulla a riguardo, perchè era furiosa con sè stessa. Come poteva essersi lasciata coinvolgere da una cosa come quella? Da lui. Draco Malfoy era un Mangiamorte, e lei lo sapeva fin troppo bene. Fin da troppo tempo. Aveva passato quell'anno a difenderlo, a tentare -senza troppo successo, in realtà- di sviare Harry dai suoi sospetti. Per cosa? Per essere nuovamente insultata davanti a tutti in modo che lui potesse continuare a mantenere la sua perfetta facciata da bastardo Serpeverde Purosangue. Perfetto! Draco ancora non aveva capito con chi aveva a che fare, proprio no. L'avrebbe detto ad Harry, ecco cosa avrebbe fatto! E se Silente avesse chiesto le prove, questa volta, le avrebbero avute. Perchè lei aveva visto il Marchio Nero. Un orribile tatuaggio che deturpava la pelle bianca e diafana del biondo. E a questo punto, non vedeva perchè continuare a mantenere il segreto.
Stava per giungere al ritratto della Signora Grassa, determinata più che mai a parlare con Harry, quando il moro le passò davanti senza nemmeno notarla. Sembrava estremamente di fretta: cosa poteva essere successo? Provò a chiamarlo, ma lui era già corso via. Sospirò, sconsolata: avrebbe dovuto attendere per vendicarsi. Vendicarsi, sì. Perchè, nonostante la cosa non fosse palese per i più, lei era sempre stata una ragazza estremamente vendicativa. In particolar modo se riteneva che la persona che le aveva arrecato un'offesa non fosse assolutamente nella posizione di poterlo fare. E l'arroganza con cui Malfoy continuava a credere che lei l'avrebbe protetto sempre e comunque... No: non la poteva sopportare. Non più.
Essensosi fermata senza accorgersene, la riccia riprese a procedere verso il ritratto, quasi di corsa, quando all'improvviso qualcosa, o meglio, qualcuno, l'afferrò per i fianchi e la fece voltare verso di sè, con le spalle al muro.
Non aveva vie di scampo. Tentò di prendere la bacchetta, ma una mano forte la fermò.
E poi, Draco la baciò.
Fu una cosa brevissima, perchè il ragazzo dovette allontanarsi per schivare un calcio della riccia, ma emozionante in maniera quasi ridicola. Le sensazioni che entrambi avevano provato in quel minuscolo contatto erano state sconvolgenti. Come se non vi fosse stato nulla di più giusto al mondo.

«Che diamine intendi fare, Malfoy?!» domandò Hermione, adirata.
«Non dirmi che non ti è piaciuto, Granger» ghignò il biondo. Quell'espressione, Hermione dovette ammetterlo a sé stessa, oltre che estremamente irritante era anche molto attraente. Deglutì, nervosa, ma rispose piccatamente:
«Non sono io che ti ho baciato, Malfoy. Quindi se vuoi evitare domande come "Perchè l'hai fatto?", evita domande anche tu».
Ci fu una pausa, nella quale i due si guardarono negli occhi.
Nella sfida perenne che da sempre li aveva caratterizzati:
oro e argento, fuoco e ghiaccio.
Il calore del sole, che s'immerge nel mare in tempesta al tramonto.
Grifondoro contro Serpeverde.
Hermione Jean Granger contro Draco Lucius Malfoy.
E, dopo tutti quegli anni, ancora non era chiaro chi dei due fosse destinato a vincere. Era una lotta senza tregua, senza tempo e senza regole, che nessuno dei due aveva intenzione di smettere di combattere. Ma, in quel momento, Draco si rendeva conto che non aveva tempo per giocare, non più. Quella, si disse, era probabilmente l'ultima volta che vedeva Hermione. E non voleva sprecare nemmeno il più piccolo istante del loro tempo insieme.
«Okay, Mezzosangue. Ora ascoltami. Ascoltami perchè non mi voglio ripetere: credo sarà già abbastanza imbarazzante dire ciò che devo dire una volta sola. Evitami una doppia umiliazione, va bene?».
«Che stai blaterando, Malfoy? Cosa...» ma il ragazzo le chiuse la bocca con un dito e cominciò il suo discorso.
«Ascolta. Quest'anno, per me, è stata davvero dura. Il compito che dovevo portare a termine si è rivelato più arduo di quanto avessi mai pensato ed in certi momenti ho creduto davvero che non ce l'avrei mai fatta. Sapevo, però, di non poter deludere il Signore Oscuro: se avessi fallito, io e la mia famiglia saremmo stati uccisi, tutti.
Ma ad un certo punto, per quanto la cosa possa parere orribile, non me ne è più importato molto. Sai già il perchè, vero? Perchè c'eri tu. Tu, che ogni volta che mi vedevi più giù del solito ti facevi in quattro per incontrarci, per tirarmi su di morale. Che con il tuo sarcasmo e le tue battute velenose, mi davi un motivo per arrivare al giorno dopo. Perchè desideravo rivederti. E desideravo capire il motivo per cui avessi deciso di non rivelare il mio segreto a Potter e Weasley. Ancora oggi non lo capisco, ma non son qui per chiedertelo: mi hai già dato una risposta. Tu non sei come me, mi hai detto. Ma sono davvero così terribile, così ripugnante, io, se sono riuscito ad innamorarmi, Mezzosangue? Se son riuscito a superare tutti i miei pregiudizi per te, a calpestare il mio orgoglio? Purtroppo, trovo solo ora il coraggio di dirtelo. Ora, quando so che probabilmente non ti vedrò più.
Stanotte, Hermione, qualcuno qui a scuola morirà. E dovrò essere io ad ucciderlo. Non sarà Potter, non sarà Weasley. Nessuno dei tuoi amici. Ma non ti farà piacere. Ed in seguito, anche se io fossi a scuola, tu non mi vorresti più vedere, te l'assicuro. O vorresti vedermi per uccidermi. Delle due, forse la seconda è quella che preferisco. In ogni caso le cose non saranno più come ora. Mi spiace di averti fatta soffrire, mi dispiace davvero: non posso cambiare la mia natura. Ma io ti amo, Granger. Ti amo, e così sarà per tutta la mia vita.
E io te ne prego, ora: mentimi. Dimmi che mi ami, e potrò andarmene in pace, verso il mio destino».
Hermione rimase immobile per qualche istante, totalmente sbalordita. Come poteva Draco averle detto quelle cose? Stava sognando? No, ne era certa. Ma allora...?
«Ti amo» disse «E ti perdonerò tutto, lo giuro. Perchè mai ho amato quanto amo te ora, e quanto ti amerò per l'eternità. Ti amo, Draco.»

Ma era davvero una bugia?

E poi, nuovamente, le labbra di lui calarono sulle sue, in un bacio che diffuse calore in tutti i loro corpi, come a suggellare le parole appena pronunciate. Quell'amore destinato a rimanere per sempre, ma a non essere mai vissuto insieme. Un amore che sarebbe stato, ne erano certi, pieno di malinconia e sofferenza. Ma che in quel momento era la loro unica ragione di vita.
Quando si separarono, un'unica lacrima solitaria scendeva sul viso di Hermione.

Sola. Pareva un fiume,
m'anche allora non sarebbe stata sufficiente ad esprimere tutto il suo dolore.

Draco l'asciugò con un dito, e sussurrò: «Addio, Mezzosangue».
Si voltò e corse via, sparendo ben presto dietro una svolta del corridoio.

Il cuore pieno di quella che lui credeva una menzogna.

«Addio, Draco» sussurrò la ragazza, con un sorriso amaro sulle labbra.

Amaro quanto la verità del sentimento che aveva nel cuore.



Spero davvero che apprezzerete questa piccola OneShot. Dopo di essa, ne ho scritta un'altra, dal titolo Oblivion, che troverete qui. Spero vi andrà di farmi sapere cosa ne pensate! Grazie di aver dedicato il vostro tempo alla lettura. A presto!

Meghan
   
 
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