Autore originale: Mai Kusakabe
Traduzione: Lilian Potter
Disclaimer:
Tutti i
diritti a Eiichiro Oda;
nessuno scopo di lucro
AGAINST
ALL ODDS
Sengoku
osservò l’avviso da ricercato tra le sue mani, le sopracciglia
aggrottate in un
profondo cipiglio. Alla fine, avrebbe
dovuto
metterlo nella stessa pila dove andavano gli altri innumerevoli poster
aggiornati, quelli che qualcuno portava via ogni settimana dato che lui
non
dedicava più attenzione di una fugace lettura a ogni nuovo avviso di
taglia.
Questo
qui era solo un altro novellino del North Blue, con una taglia decente
per
essere la prima ma neppure lontanamente alta come, dicevano, il bambino
dai
capelli rossi del South Blue che era entrato nel radar del governo un
paio di
settimane fa.
Ad
ogni modo, tre parole erano state abbastanza per catturare l’attenzione
del
grand’ammiraglio.
Frutto
Ope Ope.
Avevano
perso traccia del frutto dopo la disastrosa operazione che avevano
avviato per
fermare la Famiglia Donquixote che si era conclusa con la morte di
Rocinante.
Avevano temuto, per un po’, che l’avesse Doflamingo, ma avevano
scartato la
possibilità quando nessuna prova a supporto di ciò era apparsa.
E
ora si era mostrato, più di dieci anni dopo, nelle mani di uno
sconosciuto
ragazzino del North Blue. Solo il mare in cui si trovava aveva senso.
Sperando
di risolvere il mistero, Sengoku passò al rapporto che vi era allegato.
Il
rapporto era sottile, molto più sottile della media, e il cipiglio del
marine
si fece solo più profondo aprendolo sulla prima pagina.
Non
vi sono informazioni confermate.
La
mente di Sengoku saltò all’ultima volta in cui non erano stati in grado
di
trovare informazioni su qualcuno: quando avevano scoperto chi era
veramente
Portgas D. Ace, il moccioso si trovava già sotto la protezione di
Barbabianca.
Svoltò
alla seconda pagina, dove erano presenti le spiegazioni sul perché non
vi
fossero informazioni. Normalmente, si trattava di una lunga sequenza di
scuse
che avrebbero potuto essere sintetizzate in due righe. Basicamente, non
erano
stati in grado di trovare nessun Trafalgar Law, o qualcuno che
corrispondesse
alla descrizione che potesse usare quel nome. O, più accuratamente, avevano trovato un Trafalgar Law, ma
l’avevano scartato in quanto figurava morto.
Un
ragazzo all’incirca della stessa età di quella in cui il loro pirata
doveva
essere nato, quasi ventiquattro anni fa, a Flevance. Lasciato a morire
per
conto proprio, non avrebbe raggiunto i quindici anni, ma era morto a
dieci
quando l’intera città era stata rasa al suolo. Contrariamente a quanto
era
accaduto a Ohara, nessuno era scappato, nessuno era stato neppure
sospettato di
essere scappato, dato che vista la natura delle morti molti corpi non
erano
stati neppure ritrovati.
Gli
occhi di Sengoku si posarono nuovamente sul ghignante giovane
sull’avviso di
taglia.
Un
incidente di anni fa gli venne in mente. Non vi aveva prestato molta
attenzione
a quel tempo, occupato com’era stato con il numero di pirati in
circolazione,
ma ricordava dei pettegolezzi su un ‘mostro bianco’ che si aggirava per
gli
ospedali del North Blue.
Prese
il den den mushi sulla sua scrivania e chiese il rapporto
sull’incidente.
Sarebbe
stato meglio vedere com’era andata prima di speculare ulteriormente.
Quando
più tardi quella settimana un ufficiale venne a raccogliere gli avvisi
di
taglia già revisionati, Trafalgar Law non era tra questi. Invece, il
poster del
novellino pirata si trovava nel secondo cassetto della scrivania di
Sengoku, dove
conservava pochi avvisi selezionati, quelli delle persone di cui lui
monitorava
la carriera.
Non
disse a nessuno del ragazzo, perché spiegare come aveva raggiunto la
conclusione
che Trafalgar Law era indubbiamente il bambino di Flevance che
teoricamente era
morto più di quattordici anni fa significava dover rivelare che, prima
della
sua morte, Rocinante aveva tradito i marines, compromesso una veramente
importante
operazione e rubato uno dei frutti del diavolo dal maggior valore al
mondo.
Non
per la prima volta da quando l’aveva scoperto, Sengoku si chiese se
Rocinante
avesse saputo di aver avuto successo prima di morire.
Afferrando
il rapporto di una missione con più forza di quanta necessaria, Sengoku
decise
di concentrarsi sul suo lavoro, cosciente che nessuna quantità di
riflessioni
avrebbe risolto niente in questo caso.
Per
la prima volta, poteva capire un po’ la posizione in cui si trovava
Garp per
quanto concerneva le attività criminali della sua famiglia.
FINE
Beh,
direi che Sengoku non è sicuramente uno stolto!
Devo
ammettere che mi è piaciuto molto leggere di questa situazione, credo
che
Mai sia stata in grado di renderla a dovere riuscendo a essere
perfettamente
credibile. Voi cosa ne pensate? ^^
Tradotta
come premio traduzione per Daxevie;
spero che sia stata di tuo gradimento! (:
La
traduzione dall’inglese non è la mia specialità, quindi grazie anche a
chi
vorrà segnalarmi eventuali errori o incoerenze presenti in questo testo.
Lily
(: