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Autore: Anima90    28/04/2015    3 recensioni
Quali saranno state le sensazioni provate da Stephen ed Emily durante le riprese della scena d'amore Olicity? E se si fosse trattato più di realtà che di finzione?
Dal testo:
"Si sentì sfiorare il collo e non riuscì a controllare un gemito di piacere. Si maledisse per averlo fatto anche se notò con incredulità che Stephen, incoraggiato da quel verso, incrementò il ritmo dei suoi movimenti. Iniziò a strusciarsi su di lei sotto le lenzuola, con sempre maggiore intensità e convinzione. La sensazione che Emily aveva avuto in precedenza era divenuta ormai una certezza: Stephen era eccitato quanto lei, o forse di più".
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Stephen quella mattina si svegliò di buon ora, preparandosi a trascorrere sul set le successive venti ore, come minimo. Entro la fine della giornata avrebbero dovuto girare tutte le scene ambientate a Nanda Parbat, inclusa quella d’amore tra Oliver e Felicity. Al solo pensiero divenne nervoso, senza comprenderne il motivo. Ne aveva girate tante di scene di quel tipo, era il suo lavoro in fondo, ma con Emily tutto era diverso. Delle volte non riusciva a capire dove finisse la finizione e iniziasse la realtà. Si sentiva attratto da lei in un modo che non dovrebbe essere consentito ad un uomo sposato e con una figlia. Ma non poteva farci nulla, era più forte di lui.
“Steph, sei pronto? Ci aspettano sul set”.
Emily apparve alla porta della sua roulotte con un caffè fumante tra le mani, in tuta, struccata e con un mollettone tra i capelli. Riusciva a trovarla sexy anche in quello stato.
“Pronto. Grazie per il caffè”.
“Ho pensato ne avessi bisogno, visto che hai terminato le riprese praticamente all’alba”.
Stephen le sorrise, era davvero una buona amica. Si chiese egoisticamente se riservasse tutte quelle accortezze anche al resto del cast. Emily gli sorrise di rimando, facendosi da parte per consentirgli di scendere i tre scalini. Si incamminarono fianco a fianco in direzione del set, dove uno stuolo di truccatrici e costumisti attendevano il loro arrivo per trasformarli nei personaggi che interpretavano.
“Nervosa?”
“Mmm, leggermente. Sai è la prima volta per me”.
“Stai tranquilla, finirai col farci l’abitudine. Pensa solo a lasciarti andare e sarai perfetta, come sempre”.
Emily gli riservò un debole sorriso. Aveva un disperato bisogno di credere a quelle parole altrimenti sarebbe impazzita. Si fece coraggio e si disse che sarebbe andato tutto bene, che il tempo sarebbe volato e che avrebbero finito di girare quella scena ancor prima che potesse rendersene conto. Poi sentì il suo cuore battere all’impazzata e realizzò invece che quella giornata sarebbe stata interminabile.
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“… e dopo avergli detto ‘ti amo’ ti avvicini a lui e lo baci, prima con cautela e poi con sempre maggiore intensità ”.
Emily ascoltava attentamente le indicazioni del regista, voleva che quella scena fosse perfetta ma non sapeva se ne sarebbe stata in grado. Non aveva molta esperienza con le scene di sesso, era la prima volta che ne girava una, e di certo gli addominali scolpiti di Stephen in bella vista non la aiutavano a concentrarsi al meglio.
“E se le togliessi prima gli occhiali? Tipo così….”
Stephen sfilò lentamente gli occhiali dal viso di Emily mentre un brivido percorse la sua spina dorsale. Ma cosa diavolo le prendeva? Doveva ricordarsi di respirare altrimenti nel giro di qualche secondo sarebbe andata in apnea.
“Buona idea, Stephen. Mi piace. Facciamo così, provate ad improvvisare. Vi darò solo qualche indicazione basilare. Le cineprese sono posizionate in modo che da questo punto dobbiate spostarvi su questo letto”.
“E io cosa dovrei fare?”
“Emily, non c'è motivo di essere nervosi, lasciati semplicemente andare e vedrai che il resto verrà da sé”.
Stephen le riservò un sorriso di incoraggiamento, rivolto in realtà anche un po' a se stesso. Riusciva a comprendere quello strano nervosismo perché era lo stesso che stava provando lui in quel momento.
“Arrow, 3x20, scena 14, ripresa 1. Motore… e azione!”.
Gli attori nel giro di qualche secondo furono circondati da un silenzio assordante. Emily chiuse gli occhi per calarsi nei panni di Felicity, come era solita fare da tre anni a quella parte.
“… conoscere te ha cambiato la mia vita, hai aperto il mio cuore in un modo che non credevo fosse possibile. Ti amo”.
Giurò di aver sentito Stephen trattenere il respiro per tutto il tempo. Si perse nei suoi splendidi occhi blu, rifugiandosi per un momento in quel contatto familiare, prima di dare inizio all’inevitabile.
Stephen le rimosse gli occhiali dal volto, delicatamente. Emily chiuse istintivamente gli occhi, spaventata ma anche eccitata al pensiero di dover baciare Stephen ancora una volta. Le tornò in mente la sensazione che provò quando quel contatto avvenne per la prima volta, durante le riprese dell’ultimo episodio della seconda stagione. In quella circostanza aveva sentito una tremenda morsa allo stomaco e un tremolio alle ginocchia. Allora pensò di essersi immedesimata oltre misura nel suo personaggio, ma quella convinzione crollò quando qualche mese dopo dovette baciarlo ancora una volta. Provò le stesse identiche sensazioni, amplificate più del dovuto, come se fosse Emily a baciare Stephen, e non Felicity a baciare Oliver. A quel punto realizzò che stava iniziando a provare qualcosa per lui e si ritrovò a combattere contro se stessa pur di mantenere i loro rapporti esclusivamente sul piano professionale. Limitò i contatti al di fuori del set, i commenti sui social network, le piccole confidenze che erano soliti prendersi da quando si erano conosciuti. Si sentiva già abbastanza in colpa per essersi innamorata di un uomo sposato e con una figlia a carico. Fu solo quando la rete chiese ai due attori di mostrarsi complici e felici ai vari comic-con e incontri con i fan che Emily ristabilì una sorta di rapporto con lui. Non le fu affatto difficile, le era mancato così tanto: gli sguardi colmi di intesa, i tocchi furtivi, i sorrisi che si riservavano davanti e dietro i flash dei fotografi. Cassandra da quel momento iniziò a seguire Stephen come un’ombra, accompagnandolo ad ogni convention. Che si fosse resa conto dei sentimenti che Emily provava per suo marito? Al solo pensiero si sentì maledettamente in colpa.
Il flusso dei suoi pensieri fu interrotto dal contatto  delle labbra di Stephen con le sue. Erano esattamente come le ricordava, morbide e maledettamente invitanti. Emily ricambiò il bacio, ritrovando subito la complicità che avevano già dato prova di possedere anche sul piano fisico. Come trasportata da un istinto primordiale si alzò e si avvicinò a lui sovrastandolo, continuando a baciarlo con foga, lottando contro se stessa pur di non infilare la lingua nella sua bocca. Non pensava fosse così difficile per lei controllarsi.
Prima che la situazione degenerasse si allontanò da lui, ma solo per sfilarsi la giacca di pelle che indossava in quella scena. Notò con ammirazione una vena di incredulità negli occhi di Stephen, ormai lui e Oliver erano diventati una persona sola tanto conosceva a fondo il suo personaggio. Era esattamente la reazione che Oliver avrebbe avuto se Felicity avesse preso in mano la situazione tra di loro nel modo in cui Emily stava facendo. Si sfilò la maglia e non staccò gli occhi da lei nemmeno per un istante. Trovò questo suo atteggiamento dolce e sexy allo stesso tempo.
Finalmente ricominciarono a baciarsi, toccarsi, sfiorarsi. Emily iniziava a provarci gusto e si ritrovò a pensare a quanto le piacesse trovarsi in quella situazione. Presa alla sprovvista fu sollevata senza sforzo da Stephen. Riusciva praticamente a tenerla con un braccio solo, senza nemmeno darle modo di cingergli i fianchi con le gambe. Era ben consapevole della forza di Stephen ma non credeva che portarla in braccio fosse per lui un tale gioco da ragazzi.
A quel punto si lasciò condurre sul grande letto indicato dal regista. Era convinta che Stephen si sarebbe adagiato sopra di lei e invece fece esattamente l’opposto. Voleva che fosse lei a prendere il comando della situazione e dal canto suo Emily provò a fare del suo meglio per non sembrare inadeguata. Con una leggera spinta lo fece stendere sul materasso, voleva che Felicity esplorasse a fondo il torace di Oliver e le sue innumerevoli cicatrici. O era semplicemente Emily ad essere incapace di resistere a quegli addominali scolpiti così vicini a lei.
Prima che se ne rendesse conto si ritrovò seduta a cavalcioni su di lui. Senza porre fine al contatto tra le loro bocche, si lasciò andare a movimenti sempre più espliciti, sinuosi ed inequivocabili. Stavano praticamente facendo l’amore con indosso ancora i pantaloni.
In un momento di pura sconsideratezza decise di slacciarsi il reggiseno, mostrando a Stephen i suoi seni nudi. Quando si rese conto di quello che aveva appena fatto era ormai troppo tardi per tornare indietro. A Stephen mancò il fiato per un attimo, preso alla sprovvista dallo spettacolo che si ritrovò davanti. Non potè fare a meno di ammirare la seconda perfetta di Emily ed iniziò ad eccitarsi. Le mani partirono da sole, muovendosi convulsamente lungo la sua schiena e le sue natiche perfette. Non aveva mai perso occasione di ammirarle il sedere dentro e fuori dal set e il fatto di avere finalmente la possibilità di toccarlo lo stava mandando in estasi. Sentì che stava per perdere il controllo e non poteva permettere che accadesse. Non a lavoro. Non in quelle circostanze. E soprattutto non con Emily. Con decisione le cinse la vita con un baccio e la adagiò sotto di lui, tenendo i suoi seni a stretto contatto con il suo petto, per preservarli dallo sguardo indiscreto dei presenti.
“… e stop!”
Emily fu come ridestata da un sogno. Aveva completamente perso la cognizione di spazio e tempo, dimenticandosi di trovarsi a lavoro in quel momento. Riusciva solo a pensare all’erezione di Stephen che giurò aver percepito a livello del suo basso ventre quando era seduta sopra di lui. O era stato solo frutto della sua immaginazione?
Stephen si staccò da lei immediatamente, come scottato da quel contatto troppo ravvicinato. Senza dire una parola le passò il reggiseno poggiato sul letto a qualche centimetro di distanza.
“Non ancora, Stephen. Dobbiamo girare l’ultima sequenza. Questa volta sotto le coperte. Questi erano solo i preliminari”.
Emily avrebbe tanto voluto scomparire in quel momento, trovarsi in un luogo diverso, qualunque posto eccetto che lì. Come avrebbe fatto a controllarsi se aveva praticamente perso la testa solo dopo quelli che il regista aveva definito ‘preliminari’?
“Emily, bravissima. Bella la pensata di toglierti il reggiseno. Sei sicura di non aver mai girato scene di questo tipo prima?”
La ragazza divenne paonazza e abbassò lo sguardo, coprendosi con entrambe le braccia i seni ancora nudi.
“Ehm… diciamo che mi sono lasciata trasportare…. dal momento…”
“Bene, non perdere questo slancio e mantienilo anche per la prossima scena”.
Emily percepì lo sguardo di Stephen fisso su di lei, sapeva che la stava divorando con gli occhi senza nemmeno aver bisogno di guardarlo.
“Bene… noi siamo pronti. Infilatevi sotto le coperte. Stephen, tu sopra di Emily”.
Si posizionarono l'uno sopra l’altra, con le labbra a pochi centimetri di distanza. Emily chiuse gli occhi per ritrovare la concentrazione.
“Stai tranquilla, sei perfetta”.
Il sussurro di Stephen fu quasi impercettibile. Emily non potè fare a meno di notare una strana raucedine nel suo tono di voce. Sembrava quasi che stesse tremando.
“Arrow, 3x20, scena 15, ripresa 1. Motore e…. azione”.
Stephen non perse tempo e iniziò subito a baciarla. Emily si lasciò semplicemente guidare dai suoi movimenti esperti, era lui a condurre i giochi adesso e non poteva esserne più felice. Si sentì sfiorare il collo e non riuscì a controllare un gemito di piacere. Si maledisse per averlo fatto anche se notò con incredulità che Stephen, incoraggiato da quel verso, incrementò il ritmo dei suoi movimenti. Iniziò a strusciarsi su di lei sotto le lenzuola, con sempre maggiore intensità e convinzione. La sensazione che Emily aveva avuto in precedenza era divenuta ormai una certezza: Stephen era eccitato quanto lei, o forse di più. Riusciva a percepire la sua erezione sfregare contro le sue gambe aperte, nonostante la stoffa spessa dei jeans.
Si ritrovarono per l’ennesima volta labbra contro labbra, respirando e ansimando l’uno nella bocca dell’altra. Fu a quel punto che le loro lingue si incontrarono per la prima volta. Emily non seppe dire con sicurezza da chi partì l’iniziativa, forse da entrambi allo stesso tempo. Iniziarono a baciarsi e fu il bacio più bello che avesse mai dato in vita sua. Diede la colpa alle candele, all’ambiente tremendamente afrodisiaco, alla storia dei personaggi che interpretavano, ma solo per evitare di affrontare la realtà di quello che stava accadendo: non c’era più nessuna Felicity, nessun Oliver, nessun regista. Era Emily che stava baciando Stpehen e Stephen che stava ricambiando il bacio. Le era capitato di pomiciare tanto nelle vesti di attrice, soprattutto nell’ultimo anno, ma quel bacio non aveva niente a che fare con la recitazione. Era un bacio vero, sentito da parte di entrambi, ne era sicura, anche se probabilmente sarebbe andata all’inferno solo per averlo pensato.
Avrebbero continuato indisturbati ancora per molto se solo il regista non li avesse riportati alla realtà ponendo fine alle riprese.
“…. E stop! Wow ragazzi, giuro che ho bisogno di una doccia gelata. Perfetta al primo tentativo, non avrei potuto desiderare di meglio”.
Emily e Stephen erano ancora persi negli occhi l’uno dell’altra, scombussolati e disorientati da quello che era appena successo.
“Ehm.. ehm… scusa Stephan non è che mi passeresti il reggiseno?”
"Come dici? Oh, certo, il reggiseno. Tieni".
Solo in quel momento Stephen realizzò di essere stato a contatto per tutto il tempo con i seni nudi di Emily. Imbarazzato, si mise a sedere e la aiutò a rialzarsi, consentendole di rivestirsi. In silenzio cercarono di ricomporsi e nel giro di qualche minuto guadagnarono l'uscita, salutando troupe e produttori. Emily avrebbe sfruttato la sua mezz'ora di pausa per farsi una doccia fredda, aveva bisogno di calmarsi e di scacciare dalla mente l'immagine di Stephen sopra di lei. Ma soprattutto di lavarsi dal corpo le proibite sensazioni che quel bacio le aveva lasciato sulla pelle.
I due si salutarono con un veloce cenno del capo per poi rintanarsi ognuno nella propria privacy. Girare quella scena aveva sconvolto entrambi, più di quanto potessero immaginare, più di quanto fosse loro consentito. Erano nei guai, lo sapevano bene, ma ormai non avrebbero potuto fare nulla per tornare indietro. Quando l’amore bussa alla tua porta, entra senza chiedere permesso. 
  
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