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Autore: multifandomiana    28/04/2015    0 recensioni
Credete negli dei greci nei semidei o in generale alla mitologia greca???
Sei si allora continuate a leggere di come la mia vita cambiò nel giro di poco…
questa storia tratterà di me e ,aspettate non mi sono presentato, sono Nico di Angelo figlio di Ade e Percy Jackson figlio di Poseidone
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Percy/Nico
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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NdA ed ecco l’epilogo!!!!! Non riesco a dire molto scrivere questa storia è stato fantastico! Tra un po’ spero di riuscire ad iniziare il sequel, perché non mi convinceva e devo riscriverlo. Spero vi piaccia
 
Erano passati tre anni ormai da quel loro primo appuntamento. Tre anni in cui erano cresciuti e ormai avevano compiuto la maggiore età. (si lo so nel libro non è cosi, ma sono piccoli e futili dettagli) Nico aveva 19 anni e Percy 20. Vivevano insieme da un anno e quel giorno era un giorno speciale. Era il 28 gennaio. Nico compiva gli anni, 19. Il figlio di Poseidone gli aveva regalato un disco in vinile dei Simon&Garfankel, uno dei gruppi preferiti del figlio di Poseidone. Erano di nuovo sull’Olimpo, gli dei concedevano solo a loro due di passarci tanto tempo, beh loro due c’erano sempre se agli dei serviva qualcosa quindi come ricompensa “l’Olimpo”! Stavano passeggiando nei giardini ridendo e scherzando, quando... Percy si inginocchiò.
“Perce, smettila di fare l’idiota. Sai non è molto bello avere il proprio ragazzo ai piedi con aria sognante…” disse Nico ridendo e per tirarlo su lo baciò
“Ehy è una cosa bellissima- disse rimettendosi in ginocchio- e poi io non sono mai stato cosi serio!” fece Percy
“OH! Ma che Testa d’Alghe amo!!!!” fece Nico con fare melodrammatico.
Il figlio del Mare si fece sempre più serio e inchiodando gli occhi in quelli del suo amato iniziò a parlare:
“Sai Nico, penso di desiderare una famiglia. Si una famiglia, un bambino che piange, il mio amato che cucina… una famiglia con relativi e annessi problemi, ma piena di momenti di gioia. Sono sicuro che io e te saremo una famiglia magnifica. Perché io voglio passare per sempre il mio tempo con te. Quindi Nico di Angelo, mi faresti l’enorme onore di sposarmi?” finì Percy con gli occhi lucidi. Nico ormai stava piangendo, commosso dal suo eterno amore.
“Ovviamente si, Percy Jackson. Posso già firmarmi con Nico A. Jackson?” e lo baciò. Lo baciò come se non ci fosse un domani. Perché per loro esisteva solamente quel momento. Loro, però, erano ignari del fatto che una dea li stesse osservando commossa da quell’amore infinito e fedele. Era li guardava da lontano dietro ad un ulivo. Con un nuovo pensiero in testa.
Quando tornarono a casa fecero l’amore. Si amavano, si sarebbero sposati ed erano felici. Il mattino dopo Era si presentò a casa loro. Percy non la sopportava, ancor di più ora che aveva messo gli occhi sul suo Nico. La dea iniziò a parlare:
“Ieri ho visto tutto, proprio tutto. E con il consenso di tutto il consiglio degli dei, vi farò un regalo per il vostro matrimonio. Ovviamente quando sarete pronti potrete venire da me e acconsentire. “ disse con un sorriso
“E quale sarebbe il vostro regalo?” chiese Nico
“Un figlio o una figlia” fece con disinvoltura la dea. Gli occhi di entrambi si spalancarono. La dea sorrise e fece per andarsene. Ma i due ragazzi tenendosi per mano le chiesero di fermarsi.
“Oggi abbiamo intenzione di annunciare il nostro fidanzamento e poi ci piacerebbe sposarci al campo… non so verso settembre. Dopo la luna di miele saremo pronti.” Disse Nico in tutta sicurezza. Ormai gli bastava una sola occhiata per capire il suo raga- no non più- futuro marito. Ringraziarono gli dei per il loro regalo e uscirono di casa. Direzione: casa di Sally e Paul Stockfiss. Quando arrivarono mancavano venti minuti a mezzogiorno. Quindi si fermarono a mangiare.
Percy si alzò:
“Ehm… mamma, papà… Io e Nico dobbiamo parlarvi di una cosa…” disse rosso in viso
“Dicci pure Percy” rispose Sally con un sorriso
“Ho… chiesto a Nico… di… di sposarmi” fece infine con un sorriso
“O miei Dei che bello! Voglio ogni particolare, tutto!” Sally era evidentemente in estasi
“Amore, calmati ora e lasciali parlare” disse in risposta all’esuberanza di sua moglie, Paul
“Mi ha fatto la proposta ieri- e fece vedere l’anello- e beh accidentalmente ci ha visto anche Era… e come regalo vuole donarci una bambina o un bambino…” disse Nico sorridendo come un ebete.
“Un… un figlio, veramente che cosa dolce da parte degli dei!” rispose la donna sorpresa
“Sono veramente felice per voi, davvero.” Disse Paul con gli occhi che luccicavano.
Chiacchierano per un po’ e poi Percy e Nico mandarono un messaggio-iride a Chirone che entusiasta lo disse all’intero campo. Tutti i sette della profezia si fiondarono a casa loro per saperne di più. Erano tutti entusiasti di quella fantastica notizia e pensarono subito a organizzare il tutto.
“Amore, puoi venire non trovo una cosa…” chiese Percy quando tutti furono andati via
“Arrivo!” rispose Nico alzando gli occhi al cielo. Percy era disordinatissimo e spesso perdeva cose in giro per la casa.
“Che non trovi sta volta!” continuò il figlio di Ade
“Sul computer… stavo cercando una cameretta per il piccolo… ero curioso, ma non so più come tornare a quella stupida pagina!” fece esasperato il figlio di Poseidone
“Awww che cucciolino che sei!” e gli stampò un bacio sulle labbra “ E poi sarei io quello che viene dal 1940 eh!?” terminò il più piccolo
“Ehy non è semplice!” disse il maggiore con finta indignazione
Nico rintracciò subito la pagina e nel vedere l’immagine si commosse. Chiacchierarono un po’, Nico sulle gambe di Percy e quest’ultimo con le braccia intorno alla vita del più piccolo.
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 Era giugno, erano al campo e ormai quasi tutte le loro idee per quella novità erano ordinate e pronte per essere attuate a settembre.
Stavano parlando con Rachel quando i suoi occhi si fecero vitrei e una nebbiolina verde la circondò. Una nuova profezia fuoriuscì dalle labbra dell’oracolo:

 “Per un amore mare ed inferi partir dovranno
Preparativi e festeggiamenti interromper faranno
Se l’amore puro vorranno la figlia proibita salveranno
Le terre antiche la celano agli occhi, ma solo mare ed inferi rivelar potranno…”

I due si guardarono, una nuova profezia, riferita a loro. Stava per ricominciare tutto da capo.
“Chirone!” chiamarono entrambi
“Si che c’è ragazzi?” rispose lui avvicinandosi
Gli raccontarono tutto, gli recitarono la profezia e finito il racconto lo stallone bianco chiamò tutti i capi gruppo nella Sala Grande. Decisero che due settimane dopo sarebbero partiti…
 
   
 
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