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Autore: __Sayuri__    28/04/2015    2 recensioni
[One-shot che fa riferimento all'ultimo combattimento tra Steve e Bucky in CATWS, modificandone il finale]
.
I ricordi del Soldato d'Inverno sono file corrotti dall'HYDRA, illeggibili e frammentati. Scegliere se accettarli o distruggerli potrebbe rivelarsi ugualmente doloroso.
E se Bucky facesse una scelta diversa rispetto a quella che abbiamo visto nel film?
.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James 'Bucky' Barnes, Steve Rogers
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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File corrotto

#File corrotto





Pierce dice sempre che certi ricordi sono file corrotti da eliminare. Si annidano nella testa e divorano il buon senso e la disciplina di ogni buon solda...

Bucky!

                                                                                                                          ...to. Eccolo finalmente.

Sapevi sarebbe arrivato e hai preferito affrontarlo a viso aperto.

Moriranno delle persone, Bucky.

... Non ti importa.
          (Ti è mai importato?)

Non posso permettere che accada.

Lo fissi, inespessivo. - Ignora la sua voce.
                                - Non ti fermerà.

Ti prego, non costringermi a farlo.

Il tempo pare fermarsi, un'immagine si ripresenta sfocata in fondo alla mente. Ha il suo viso, ma pare più scarno e sorride triste. La ingnori di nuovo.


                                           → TERMINARE LA MISSIONE


Sei preparato quando ti lancia addosso lo scudo, le armi obbediscono alle tue dita ma la testa ancora non si svuota.

Non spreca altro fiato, la missione dal volto familiare, e colpisce duro. Ma non quanto dovrebbe.
                                                                                                                                                                                   (Dovrebbe.)

Io.Lo.Conosco.
?

È la tua missione, missione, missione, missione...

Se c'è un'altra risposta nella tua mente è coperta dal rumore degli spari.

...---...

Lo schianto del suo scudo che ti colpisce in pieno viso ti rimbomba tra le tempie, e riaffiora di nuovo un ricordo.

    Tanfo di vicolo e tiepide voci.

    - Grazie Buck, ma me la posso cavare.
    - Il fatto è... che non devi farlo. Io sarò con te fino alla f-

Fa male.

Colpisci più forte, il coltello stretto in pugno affonda nell'aria.
                                                                        (Così vicino al suo viso, così vicino)

Para ogni colpo, la lama luccica mentre cade nel vuoto. Ha già inserito due chip nel controllo centrale dell'Elicarrier, e non sei più così sicuro di poterlo fermare.

Il braccio di metallo incontra la resistenza vibrante del suo scudo, ma con quello di carne lo placchi a terra.

Colpi che non feriscono mai quanto vorresti, echi di metallo. La scheda finisce lontano ma non gli lasci il tempo di recuperarla. Lo scudo cade nel vuoto insieme a lei.
                      Insieme a voi.

Il tuo scheletro vibra quando impatta sul fondo di metallo dell'Elicarrier.

- Hai plasmato il secolo.

Tu raccogli la tua furia e lui raccoglie il chip, poi gli lanci addosso il suo stesso scudo, spari, colpisci, attacchi col braccio che ti rende implacabile.

- Ho bisogno che tu lo faccia ancora.

Cogli un istante di indecisione. La lama affonda nella sua spalla senza incontrare resistenza. Grida.

(dolore)

Il chip è tra le tue dita ma lui si è già ripreso, e ti afferra per il collo, sbatte a terra, torce il braccio.

Lascialo!

Tenti di divincolarti, la mano sempre stretta a pugno.

Lascialo!

Non hai paura del dolore e non molli la presa, nemmeno quando ti sloga la spalla, con uno schiocco secco.

Lo senti ansimare,
              (o forse sei tu.)

Ti stringe il braccio intorno alla gola e tutto si fa sfocato, ovattato. Ti sembra di udire in lontananza il fischio di un treno nella notte.
E profumo di neve.


                                                 Cadere,
                                                       cadere,
                                                             cadere.

Quando ti riprendi sta per inserire l'ultimo chip nel centro di controllo, ma ti volge la schiena. Spari senza esitare.

  • Primo colpo: coscia sinistra.
  • Secondo colpo: mano destra.
    (ancora non si arrende)
  • Terzo colpo: pieno addome.

Gocciola sangue ma non si ferma. L'esplosione avvolge entrambi.


***


Lo guardi dal basso, incastrato tra le lamiere e inerme, come non sei mai stato. Si avvicina, barcollante. Cerchi tra le ombre del suo volto segnato da ferite, sudore e cenere, la traccia del trionfo e della vittoria. Non ne trovi.

Sei come me?

Attendi il colpo di grazia, i detriti ti soffocano e li smuovi appena, ma le sue braccia si stringono al tubo di metallo – non al tuo collo – e fanno da leva. Sgusci fuori, rotolando tra le macerie.

Non capisci, ma nel petto il cuore risuona come un cembalo impazzito.

È rabbia.
È dolore.
È pazzia

È nostalgia.

Bucky...

Il frastuono delle esplosioni e il sibilo del vento non ti impediscono di sentire quel nome, e di reagire all'ansito disperato nella sua voce.

Chi diavolo è Bucky?
(Sono io?)

... mi conosci da tutta la vita.

Non è vero, ma non riesci a gridarlo perché la gola pare un cono di vetro scheggiato, dunque parli con l'unica lingua che ormai ti appartiene.
Il malrovescio è tanto forte da fargli sputare sangue.

Il tuo nome è... James Buchanan Barnes.
                                               (James, James, James, James...)

"Taci!"

La voce ti esce come un rigurgito di bile. Lo colpisci di nuovo e rotola a terra. Mentre si rialza e si sfila dal volto una maschera ormai inutile, realizzi che stai sudando freddo.

Non combatterò con te.

Lo scudo rotola giù tra tonfi e lamiere, danzando nel vuoto come una lacrima di sangue.

Tu sei mio amico.

La paura riaccende nuovi ricordi, frugando nella tua testa come un piolo incandescente. La confusione lascia fiorire per un attimo il dubbio.

Gridi e lo scaraventi a terra, bloccandolo sotto di te.
Forse sei stato 'amico', una volta, ma è un'appellativo che ormai non ti si addice più.

(Io sono un'arma.
Un soldato.
E tu.
Tu sei...)

"Tu sei la mia missione."

Le immagini nella tua mente sfrigolano come scariche elettriche, e non sai se esorcizzarle o rincorrerle. Scegli la via più semplice. Il suo sangue caldo tra le dita ha un odore calmante, lo scricchiolio delle sue ossa intona accordi che conosci bene.

Eppure, più sei tu a colpire, più cresce il dolore.
                                                                       E
                                                                         la
                                                                           rabbia.

(È forse paura, sergente Barnes?)

Non hai più fiato e il braccio ti si blocca a mezz'aria, mentre dal suo volto ormai tumefatto si alza un rantolo tiepido.

E allora finiscila...

Negli occhi ha un'azzurro che non condanna, né implora la resa. Semplicemente, attende. Accetta. Spera.

...perché io sono con te, fino alla fine.

Prega.

Ricordati di me.
Di noi.

Tra i tuoi pensieri si innestano mille ricordi, file corroti di una vita passata che non riesci ad afferrare, né ad aprire.

Chi diavolo è Bucky?

- Nessuno.                 - Io sono Bucky!

Hai pochi attimi ma decidi che no, è tutto illeggibile, ormai perduto. Vorrebbe vincere la paura, ma la soffochi dentro una morsa di ghiaccio. Il tepore che ti si era acceso nel petto si spegne di colpo, insieme a tuo sguardo.

Lui capisce, e trema.

Resta un solo ricordo – una risata leggera e il conforto di sguardi complici – ed ha il peso terribile di un calore semplice, familiare. Non lo puoi sopportare.

TERMINARE LA MISSIONE

Bucky non esiste.

Ti basta un solo colpo, e la missione smette di respirare. E nella tua mente tornano - finalmente - il silenzio, il buio, il gelo.

Esiste solo l'inverno.




Angolo autrice

Riguardare CATWS fa decisamente male, se questi sono i risultati. In questa What-if ho provato ad immaginare un POV del Soldato d'Inverno nel corso dell'ultima battaglia con Cap, modificando il finale, ovvero cosa sarebbe successo se Bucky non avesse reagito salvando Steve ma uccidendolo. Già. T^T Tra l'altro oltre ad essere un esperimento angst, è pure un esperimento 'grafico', ho inserito font e dimensioni diverse, e ho optato per una disposizione delle frasi confusionaria, per tentare di rendere i pensieri di Bucky, che ho immaginato molto frammentati, quasi una sorta di black-out continuo. Spero che l'impaginazione mantenga quella che ho impostato anche su altri dispositivi mobili, perché visualizzata diversamente mi rendo conto che sarebbe alquanto difficile da leggere. Spero che si capisca qualcosa, 'nsomma. XD (Piccolo appunto: dato che non avevo a disposizione la versione italiana del film quando ho scritto questa storia, i dialoghi sono presi e tradotti da me da scene recuperate su Youtube in inglese, dunque probabilmente non corrispondono. Ora potrei anche mettermi a correggerle, ma... preferisco sempre le versioni originali *e sono piiiigraaah*)

Un grazie e un saluto a chiunque sia arrivato fin qui! <3


Alla prossima!

Sayuri

   
 
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