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Autore: Raaivo    29/04/2015    2 recensioni
Rieccoci, questa volta con un individuo arrogante; supererà i suoi istinti, arrivando ad usare il pensiero razionale?
Genere: Angst, Introspettivo, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Tsk. Tu vorresti dirmi cosa devo fare?"

Sempre così, sempre così...non sai pensare altro, pensi di essere migliore di tutti, eppure non lo sei.

Sei solo un altro essere umano la quale espiazione può essere solo la morte.

La tua arroganza e superbia ti hanno portato ad aggredire un uomo solo perché ti aveva urtato per strada, e nonostante quello avesse tirato fuori un coltello a scatto dalla tasca, hai voluto afforntarlo, fallendo miseramente, ha usato il coltellino solo per farti barcollare, ma dopo il primo affondo a vuoto ti ha malmenato finché non sei caduto a terra stremato.

Sei finito in ospedale e hai raccontato che ti ha aggredito lui, che tu gli hai solo parlato...odio i bugiardi.

Ma la vera domanda è: sei anche testardo?

Ripeterai ancora quell'errore?

Credo di sì, dato che un'altro uomo, alto, in forma e vestito di impermeabile e cappello ti ha colpito mentre tornavi a casa dal lavoro.

Subito ti sei girato e l'hai squadrato guardandolo dall'alto verso il basso, valutandolo e decidendo che si meritava una "lezione" ma io porrò fine alla tua cecità; da subito non hai più visto bene, fino a non vedere del tutto, hai tirato un paio di pugni a caso, ma hai sentito un forte dolore allo stomaco, una ginocchiata, e sei svenuto.

Buio.

 

Ti risvegli in una stanza semibuia, davanti a te una testa carbonizzata con la bocca semiaperta e gli occhi che puntano un punto vuoto in alto; lo guardi e noti una scritta:"Benvenuto, io sono il tuo carnefice, se sarai abbastanza bravo durante questo "gioco" scoprirai il mio nome"

È scritto con una sostanza scura, non capisci cosa sia finché una goccia non ti cade sullo spazio tra il naso e l'occhio: sangue.

Non riesci a fare altro che chiederti cosa voglia dire, guardandoti intorno vedi altre due teste; una macellata e l'altra con un buco nel cranio e una rosa nera in bocca.

Sgrani gli occhi, forse hai paura ma subito fai un respiro profondo e ti calmi, guardando con aria fredda gli oggetti circostanti: un piedistallo, con sopra lo stesso coltellino del tipo che ti ha menato, i 4 muri e il soffitto, e una porta.

Le mura sono di una camera d'albergo di lusso, candelieri alle pareti, ma niente letto.

Speravi di poterti stendere per riposare un po' dopo la ginocchiata, ma farai a meno, alzi le spalle, metti le mani in tasca e ti avvii verso il piedistallo, per guardare bene il coltello...non vedi a cosa ti possa servire e ti avvii verso la porta, poi però una voce ti rimbomba in testa:"Gioca bene" quindi torni indietro e lo prendi, infilandotelo in tasca.

Apri la porta, e un odore acre ti penetra nelle narici, è talmente forte che ti costringe a portarti un braccio sul naso per filtrare il puzzo, anche se subito dopo sparisce. Continui a camminare, a pensare cosa voglia dire quel messaggio scritto sul muro..."Il mio nome" hai già sentito di sparizioni inspiegabili e morti assurde...pensavi fossero fesserie, ma adesso cominci a pensare che magari un fondo di verità potrebbe esserci...smetti di pensarci, e arrivi ad un bivio: due cartelli.

Comprendi di essere veramente nella merda. Ti eri informato, e sai cosa significano quei cartelli, ma la tua presunzione sul sapere tutto ti rovinerà come ha fatto con gli altri.

Il cartello di destra dice:"Vita"

Quello di sinistra:"Morte"

la scelta ti pare ovvia, tu vuoi vivere.

Giri a sinistra.

 

Rido. Rido molto forte.Sei convinto di aver fatto la scelta giusta, ma hai solo sbagliato, gli altri avevano fatto giusto, ma non hanno sopportato l'illusione della vita. Se si fossero ribellati e fossero andati contro la loro indole arrogante e sprezzante si sarebbero salvati, ma non l'hanno fatto, e si sono convinti che la loro vita fosse davvero quella, per poi segnarne una fine nell'unico metodo che riuscivano a trovare: la morte.

Tu invece ci stai andando incontro.

Arrivi alla fine del corridoio e davanti a te si presenta un essere alto, vestito di impermeabile e cappello, immobile.

"Chi sei?"

"Io? Il tuo carnefice" ghigno mostrando le file di denti appuntiti.

"Devi dirmi il tuo nome"

Ridacchio. "Il mio nome? Ti sembra di aver giocato bene?"

"Certo, ho fatto la mia scelta. Voglio vivere"

Scoppio a ridere "Tu hai scelto la morte"

"Cosa? Quei cartelli sono al contrario, scegliendo morte vado per la vita"

"Errato. Scegli l'illusione del contrario, in pratica vivi per come non vorresti, e solo ribellandoti, solo vivendo esattamente come vuoi, potrai trovare la felicità. Ma nessuno ha capito questo, tutti hanno deciso la via troppo semplice e si sono suicidati, come sempre. La vita bisogna guadagnarsela"

Sgrani gli occhi. "M...merda"

Porti una mano al petto e batti col pugno, senza rendertene conto prendi il coltellino e lo conficchi sul cuore. Cadi in ginocchio e poi a terra, steso di lato e mi guardi boccheggiante.

Ghigno di nuovo. "Raaivo"

Chiudi gli occhi e spiri buio

 

Ragazzo trovato morto per strada, un coltellino piantato al petto. Che sia riconducibile alle morti precedenti?

 

   
 
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