Storie originali > Storico
Ricorda la storia  |      
Autore: lunatica91    29/04/2015    1 recensioni
"I marinai glielo avevano sempre detto: l'alba e il tramonto erano i momenti più magici e pericolosi della giornata..."
Un piccolo stralcio di vita di una nave da guerra del 1800, vista dagli occhi di un giovanissimo mozzo.
Genere: Generale, Slice of life, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: L'Ottocento
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

" Sirene "

 

 

I marinai glielo avevano sempre detto: l'alba e il tramonto erano i momenti più magici e pericolosi della giornata. Difatti, se si avevano occhi vispi e attenti, si poteva scorgere ogni genere di creatura marina, dagli animali più rari e timidi a quelli più fantastici e misteriosi. E Jacky ce li aveva quegli occhi, chiari e pungenti quanto il ghiaccio, ai quali non sfuggiva nulla, dal topo più piccolo acquattato tra le cime abbisciate sul ponte al riconoscere le bandiere delle navi lontane anche più di un miglio. Secondo Barret presto sarebbe diventato un abile aiuto vedetta, e ne era certo perché Barrett aveva sempre ragione.

Nonostante ciò, Jacky non era ancora riuscito a vedere nessun animale strano, di quelli descritti nelle storie di Stan il carpentiere, alla sola luce sinistra delle torce durante le notti di guardia: nessun Kraken all'orizzonte con i suoi tentacoli letali o nessun suono del famoso corno del re Tritone a spazzare via le tempeste più spaventose. E soprattutto, nemmeno un sguardo furtivo delle bellissime quanto terribili sirene.

-Non farti incantare dal loro canto angelico, Jacky.- lo aveva ammonito Stan con la solita pipa bruciata in bocca e lo sguardo spiritato -E nemmeno dai loro modi gentili: sono dei demoni malvagi che ti attirano a se con l'inganno per poi portarti nelle profondità degli abissi e divorarti lentamente...-

-Ma esistono davvero?- aveva chiesto Jacky intimorito, immaginando con timore creature tanto crudeli.

-Certo che esistono! Uno dei miei vecchi compagni annegò proprio a causa di una sirena, che lo ghermì con i suoi artigli quando cadde in mare.-

Da quel momento desiderava ardentemente scoprire se tutte quelle storie fossero vere: ogni mattina prima dell'alba balzava fuori dalla sua branda e si arrampicava più veloce di un gatto sulle sartie, gli occhi attenti e fissi sull'orizzonte. L'equipaggio lo lasciava fare, era un bravo mozzo che, nonostante i soli dieci anni, sapeva stare al suo posto meglio di altri.

La luce chiara del mattino iniziò a fuoriuscire dalle onde, schiarendo lentamente il cielo color pece.

Fu allora che lo vide: a tribordo, uno scintillio di pelle dorata seguito da un guizzo di squame verde e azzurre. La sua risposta.

Saltò giù dalle funi in un batter d'occhio andando a sbattere contro un marinaio di passaggio.

-Jacky! Stai attento!-

-Stan! L'ho vista! Una sirena, c'era una sirena laggiù!-

Il bambino strattonò il grasso carpentiere verso la prua, che lo seguì controvoglia, più per farlo contento che per vera curiosità.

Il marinaio, dopo aver dato una rapida occhiata al paesaggio desolato, sospirò: -Io non vedo nulla, sicuro di non essertela sognata?-

-No! Era lì, te lo giuro!- gridò Jacky con sdegno -Deve essere andata sul fondo dell'oceano, come racconti sempre tu.-

L'uomo ridacchiò divertito e scompigliò i capelli del bambino con tenerezza.

-Non credere sempre a tutto quello che ti si dice.- aggiunse con fare saggio prima di tornare zoppicante al proprio lavoro.

Il bambino, non più sicuro quanto prima, continuava a guardare implorante l'orizzonte ormai luminoso, sperando di vedere un altro guizzo lontano, o un'ombra strana rispecchiarsi tra i flutti, qualsiasi cosa pur di avere ragione.

-Cosa hai visto, Jacky?-

Il bambino alzò lo sguardo: un giovane marinaio dal folto codino biondo e gli occhi chiari fissava intensamente l'orizzonte verso il punto in cui stava guardando Jacky.

-Era laggiù, Barrett! Una sirena, l'ho vista!-

Il ragazzo finse un'espressione sorpresa: -Davvero? Allora i miei occhi non si sono proprio sbagliati! E nemmeno i tuoi a quanto pare, devo proprio mettere una buona parola con il capitano per farti promuovere come aiuto vedetta.-

-Avevo ragione! Avevo ragione!- iniziò a canticchiare Jacky con ritrovato entusiasmo -Le sirene esistono! Le sirene esistono! -

-Ma certo che esistono, Jacky! Non c'era mica bisogno di provarlo. Sei stato molto bravo a riuscire a vederne una senza farti imbrogliare dal loro fascino.- aggiunse con una punta di orgoglio che fece sorridere ancora di più il bambino.

-Ora però corri a fare colazione sennò Geoffrey mangerà di nuovo la tua razione.-

Jacky, senza farselo ripetere, corse sotto coperta, felice che ci fosse almeno Barrett a credergli quasi sempre.

 

La corvetta, ormai svegliatasi con l'alba, iniziava a farsi sentire con i suoi rumori di sfondo: gli ordini borbottati di qualche ufficiale, i rutti e sbadigli di marinai appena alzati, il fruscio delle vele che venivano ammainate.

Barrett, appena vide scomparire il piccolo mozzo, si arrampicò velocemente sull'albero di trinchetto, il volto improvvisamente molto più serio e preoccupato.

-Ehi George!- fece Barrett ad un gabbiere poco più grande di lui che stava appollaiato sulla coffa. Quello si spostò appena per farlo passare.

-'Giorno Barrett, come sta Jacky? Ha visto altri mostri questa mattina?-

-Forse.-

Quello, ridacchiando, continuò: -Non dovresti fargli credere certe cose.-

-È ancora piccolo, avrà tempo per non crederci più. Ora però controlla cos'ha visto davvero. Ce l'hai il cannocchiale?-

-Che intendi dire?-

-Ha detto che a tribordo ha visto un luccichio.-

George fissò il punto indicatogli col piccolo cannocchiale pieghevole. Un attimo dopo la sua espressione mutò.

-Diavolo! Sembrerebbe una fregata francese! Da qua non capisco se sia corsara...-

Anche Barrett controllò, il volto sempre più serio.

-Ma sarà lontana più di un miglio! Com'è riuscito a vederla?- aggiunse il gabbiere colpito e confuso.

Barrett lasciò uscire un sorrisetto per un istante, restituendo il cannocchiale.

-Non lo sai che i bambini sono i marinai migliori? Non gli sfugge mai niente a quelli...-

E detto ciò, urlò al resto della nave la nuova scoperta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Storico / Vai alla pagina dell'autore: lunatica91