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Autore: La Mutaforma    29/04/2015    3 recensioni
“Facciamo un gioco?”
“Che gioco, Zoisite?”
Gli angoli delle labbra si arricciano verso l'alto in un modo che dona così tanto al suo viso efebico, alla sua bellezza senza tempo.
“Fammi un elenco di cose belle”
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Shitennou/Generali
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima serie
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“Facciamo un gioco?”

“Che gioco, Zoisite?”

Gli angoli delle labbra si arricciano verso l'alto in un modo che dona così tanto al suo viso efebico, alla sua bellezza senza tempo.

“Fammi un elenco di cose belle”

 

Com'è buffo Kunzite con quell'espressione seria e concentrata. Di solito lo trova molto bello, il suo è un fascino tenebroso. Ma non diresti mai che una faccia come quella sta pensando a qualcosa di bello.

“Allora?”

“I fiori sono molto belli”

Zoisite sorride e ripensa a tutte le volte in cui gli ha adornato i capelli di rose e chiude gli occhi.

“Lo so”

Il giardino fiorito intorno a loro è una musica di acqua che scorre, di api che raccolgono polline senza infastidirli, di fiori che sussurrano silenziosamente nel vento che agita come in una carezza i loro delicati petali.

“Continua”

Kunzite continua la sua lista.

È bello il sole che attraverso gli alberi illumina il viso di Zoisite, il capo poggiato sulle sue ginocchia, i lunghi capelli sparsi sul suo grembo. Belle sono le nuvole che fanno tanto ridere il giovinetto, nelle loro assurde forme. È bello il vento che trasporta la sua risata e con un soffio gli sposta i capelli dalla fronte ed è bello il prato che brilla di verde, soffice nido per le loro carezze.

Quale meraviglioso tempio d'amore.

Belle sono le farfalle che attirano giocosamente la sua attenzione, volando in coppia nell'aria dove si scambiano i loro respiri rilassati. Kunzite ne è quasi geloso, perché vorrebbe quegli occhi belli solo per lui.

E sono belle le loro canzoni che gli canta, le sue piccole moine infantili, i suoi capricci, le pieghe del suo viso quando sorride e quando si imbroncia, le sue dita lunghe e calde, il portamento aggraziato.

È bella la notte, quando ogni cosa è oscura, quando calano le tenebre e loro si sentono al sicuro.

 

“Ed è bella la vita, da quando ci sei tu. E anche tu, sei la più bella cosa che io abbia elencato.”

Si china a baciare quelle labbra dolci, belle.

La magia che tiene vivo il loro giardino speciale è una finzione; quel sole è finto e l'acqua non scorre. Nuvole non se ne vedono nel cielo di notte e i fiori domani appassiranno.

Zoisite resterà bello per sempre. 

   
 
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