30/04/2015
4 recensioni
A Paul Walker
(12 Settembre 1973 – 30 Novembre 2013)
Un silenzio interiore mi accompagna in questa strada dove tu non ci sei più. No, non ci sei più.
Un fotomontaggio da’ l’illusione che tu sia qui, accanto a me; ma no, non ci sei.
Non sento il rombo della tua auto, non sento il suono della tua voce, il calore della tua risata.
Tutto è così maledettamente silenzioso e mi sforzo, mi sforzo di far finta che tu sia qui. Stiamo fingendo, tutti, in questo posto qualcosa che non tornerà più. Tu non tornerai più.
È iniziato tutto per il lavoro e ci siamo ritrovati colleghi, ma col tempo ci siamo ritrovati fratelli.
Fratelli nella nostra vita parallela, fratelli nella vita di ogni giorno.
Quante volte abbiamo finto la morte? Centinai, ma ne uscivamo sempre vittoriosi. Adesso, invece, non è più una finzione. Ti ha preso e strappato via dalla tua vita, e dalla mia di vita.
Gioco crudele in cui siamo solo pedine al volere di un Eterno che ci sorveglia dall’alto della sua potenza.
E Lui sa se ho dubitato della sua esistenza, quando quella maledetta voce mi ha strappato il cuore dal petto, facendolo in mille pezzi.
Ho solamente una certezza. Questi giorni saranno duri senza di te…
Tornare in questo posto, dove le nostre vite si trasformavano è una pugnalata in pieno petto. È qualcosa che il mio corpo rifiuta, la mia mente rifiuta, ma so che tu lo vorresti. Vorresti che andassimo avanti, per te. Perché tu amavi quello che facevi, amavi questo posto.
Cammino ma vorrei gettarmi in ginocchio ed implorare che mi strappino via questo vorace di dolore… vieni e toglimelo dal petto.
Per la prima volta, dopo quel giorno, devo risalire in un auto. La sensazione è orribile. Afferro il volante e lo stringo, fin quando le nocche non diventano bianche. Lo stringo, vorrei staccarlo e gettarlo lontano.
È il mio lavoro questo, ma adesso è la cosa più difficile della mia vita.
Come si fa a recitare fingendo che ci sia qualcuno lì al tuo fianco, quando stai soffrendo proprio perché quella persona non c’è più?*
Un telo verde ha preso il tuo posto. Ci metteranno sopra la tua faccia… E fingeremo, fingeremo per l’ultima volta che tu mi sorrida ancora. Mi accompagnerai per un tratto di vita, ma poi la tua svolterà… In un auto bianca, perché è quello il colore di chi adesso, ha lasciato la sua strada.
Non credevo che un uomo fosse capace di versare così tante lacrime. Oh, amico mio, ci rivedremo e rideremo ancora. Correremo per le strade che ci sono state vietate dal destino. Ti abbraccerò e sorriderai, avvolgendomi con le tue ali.
* Questa frase è stata detta da Vin Diesel durante un'intervista. La potete trovare QUI
Non ho niente da dire, perchè sono con le lacrime agli occhi.
Un fotomontaggio da’ l’illusione che tu sia qui, accanto a me; ma no, non ci sei.
Non sento il rombo della tua auto, non sento il suono della tua voce, il calore della tua risata.
Tutto è così maledettamente silenzioso e mi sforzo, mi sforzo di far finta che tu sia qui. Stiamo fingendo, tutti, in questo posto qualcosa che non tornerà più. Tu non tornerai più.
È iniziato tutto per il lavoro e ci siamo ritrovati colleghi, ma col tempo ci siamo ritrovati fratelli.
Fratelli nella nostra vita parallela, fratelli nella vita di ogni giorno.
Quante volte abbiamo finto la morte? Centinai, ma ne uscivamo sempre vittoriosi. Adesso, invece, non è più una finzione. Ti ha preso e strappato via dalla tua vita, e dalla mia di vita.
Gioco crudele in cui siamo solo pedine al volere di un Eterno che ci sorveglia dall’alto della sua potenza.
E Lui sa se ho dubitato della sua esistenza, quando quella maledetta voce mi ha strappato il cuore dal petto, facendolo in mille pezzi.
Ho solamente una certezza. Questi giorni saranno duri senza di te…
Tornare in questo posto, dove le nostre vite si trasformavano è una pugnalata in pieno petto. È qualcosa che il mio corpo rifiuta, la mia mente rifiuta, ma so che tu lo vorresti. Vorresti che andassimo avanti, per te. Perché tu amavi quello che facevi, amavi questo posto.
Cammino ma vorrei gettarmi in ginocchio ed implorare che mi strappino via questo vorace di dolore… vieni e toglimelo dal petto.
Per la prima volta, dopo quel giorno, devo risalire in un auto. La sensazione è orribile. Afferro il volante e lo stringo, fin quando le nocche non diventano bianche. Lo stringo, vorrei staccarlo e gettarlo lontano.
È il mio lavoro questo, ma adesso è la cosa più difficile della mia vita.
Come si fa a recitare fingendo che ci sia qualcuno lì al tuo fianco, quando stai soffrendo proprio perché quella persona non c’è più?*
Un telo verde ha preso il tuo posto. Ci metteranno sopra la tua faccia… E fingeremo, fingeremo per l’ultima volta che tu mi sorrida ancora. Mi accompagnerai per un tratto di vita, ma poi la tua svolterà… In un auto bianca, perché è quello il colore di chi adesso, ha lasciato la sua strada.
Non credevo che un uomo fosse capace di versare così tante lacrime. Oh, amico mio, ci rivedremo e rideremo ancora. Correremo per le strade che ci sono state vietate dal destino. Ti abbraccerò e sorriderai, avvolgendomi con le tue ali.
* Questa frase è stata detta da Vin Diesel durante un'intervista. La potete trovare QUI
Non ho niente da dire, perchè sono con le lacrime agli occhi.