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Autore: Floryana    01/05/2015    2 recensioni
Un giorno Gin, Shinpachi e Kagura vengono chiamati a dirigire una soap opera poichè i precedenti registi sono scomparsi in circostanze misteriose.
E così avranno a che fare con alieni, esercito e criminali mentre dovanno affrontare pessimi attori, pessimi registi ma sopratutto i pessimi dubbi esistenziali di Shinpachi (perchè si, anche gli occhiali hanno dubbi esistenziali!)
Genere: Avventura, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gintoki Sakata, Kagura, Nuovo personaggio, Shinpachi Shimura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                              Ciak!

*Una figura avanza nella foresta. Il suo sguardo esprime tutta la sua determinazione, tutto il suo coraggio, tutta la sua forza*
"Ma chi ha scritto questa roba?" domandò una persona, mentre osservava il ragazzo di fronte a lui.
"Io la trovo poetica..." affermò l'uomo al suo fianco.
*L'eroe avanza con passo deciso; non teme niente. L'amore per la sua bella gli infonde coraggio e lo spinge ad andare avanti, superando tutte le sue paure, i suoi rimorsi, i suoi dubbi*
"Caspita, che parole. Si entra nella poesia..."
"Lo sai che mio papà voleva che diventassi pittore?"
*Con il suo machete si fa largo tra la fitta vegetazione*
"Ma come si è vestito?" chiese il primo osservando l'elegante smoking che indossava il ragazzo.
"Ha detto che la tuta mimetica era out"
"Però il machete lo ha tenuto"
"Quello si, ha detto che faceva figo"
*All'improvviso si sente un fruscio, e l'eroe si volta alla sua destra*
Dal fondo della vegetazione si sentì un forte rumore, come di un'esplosione.
"E questo sarebbe un fruscio?"
"Deve esserci stato un disguido con il tecnico degli effetti sonori"
"Ma guarda... ha confuso di nuovo la destra con la sinistra"
*Il nostro eroe urla: "Chi è? Un mostro? Una belva? O solo un allegro castoro? Avanti, fatti vedere!"*
"Avanti!" urlò il ragazzo.
"Questa gliela abbiamo un po' tagliata" disse il primo.
"Non me n'ero accorto sai?"
*Dalla vegetazione esce una donna. Eccola, è lei! La stella, la luce, l'unico sole del nostro eroe*
La nuova venuta si posizionò dietro il ragazzo, in attesa che questi le rivolgesse la parola. Egli tuttavia non sembrò neanche accorgersi della sua presenza e seguitò ad osservare un punto fisso davanti a se.
Dopo aver aspettato invano qualche minuto, la ragazza lo tirò per la giacca e il compagno si mise a urlare spaventato.
"Però, oggi si stanno dando da fare... sembrano più reattivi"
"Sei cattivo con loro, sai? Comunque, mia mamma avrebbe voluto che suonassi il violino..."
"Ma come si è vestita? E' in abito da sera!"
"Ha detto che visto che lui si vestiva così, non capiva perchè lei si doveva vestire diversamente... però alla fine gli ho detto a entrambi che la mia strada era il cinema"
*Finalmente i due amati si sono ritrovati e si scambiano parole piene di dolcezza e amore*
"Sei un idiota!" gli gridò la ragazza.
"Idiota io?!?! Ma ti sei vista te??"
"Stop, stop" gridò la persona di prima "Fermate le riprese! Si rifà da capo!"
"Sai Gin? In fin dei conti potevo accontentare entrambi: violinista di sera e pittore di giorno..." gli rispose il compagno.
"Basta Shinpachi, io non ce la faccio più a lavorare qua! Insomma, sono tutti degli incompetenti! La sceneggiatura fa anche schifo..."
"Ammetterai che oggi si sono dati da fare... sembravano quasi degli attori veri"
"Oh no, stai zitto! Sta arrivando il creatore della serie"
Un uomo abbastanza bassino e sulla mezza età avanzò verso i due registi. Aveva un'aria sognante e dava come l'impressione di non sapere neanche su quale pianeta si trovasse.
"Allora" esordì questi "Vedo che le riprese stanno procedendo abbastanza bene"
"Si, direi di si" disse Gintoki "Se non fosse per quell'esplosione all'inizio e altri piccoli particolari durante le riprese..."
"Io l'ho trovata perfetta!" disse l'altro
"Ma come? Non si deve rifare?" chiese Shinpachi stupito.
"E che bisogno c'è?"
"Ma come si spiega quel rumore?"
"Vediamo, vediamo..." disse lo sceneggiatore accarezzandosi il mento con fare assorto "Ah, ecco! Ci sono!" disse a un tratto, chiudendo a pugno una mano e sbattendola sul palmo dell'altra "E' in verità un'esplosione causata da un robot agli ordini del Cancelliere Chogen"
"Ma non era morto duecento puntate fa?" chiese sorpreso il samurai.
"No no, quello era solo un clone creato per ingannare i Joi. E comunque sono centonovantanove puntate" detto questo se ne andò con un sorriso da ebete stampato in volto
"Un clone" disse tra se e se Gin.
"Un clone!" ripetè Shinpachi.
"Si può fare..." disse il primo.
"Già si può fare!"

Intanto, da un'altra parte del set, kagura era intenta a parlare con uno degli attori, impegnato ad osservare con fare annoiato la discussione ancora in corso fra quei due.
"Attoruncoli da quattro soldi" disse ad un tratto "Ai miei tempi queste cose non succedevano. Ricordo ancora quando recitai nel film 'Dracula contro i castori mutanti' Quelli erano davvero tempi d'oro per il cinema!"
"Voi avete recitato in quel film?" chiese stupita Kagura.
"Ma certo, ragazzina. E anche nel film 'Frankestein e gli allievi' Li conosci?"
"Si che li conosco, li ho visti insieme a Gin-chan. Facevano schifo e Gin-chan ha anche dormito!" disse con convinzione Kagura, senza nessun accenno di buon senso.
L'attore la guardò male per qualche minuto buono mentre questa continuava a fissarlo con sguardo innocente.
Alla fine Kagura interruppe l'aura assassina che si era venuta a creare puntando il dito verso alcuni uomini armati li vicino e domandando cosa ci facesse da loro l'esercito della Repubblica.
"Vedi ragazzina" esordì l'attore "Ricordi che qualche giorno fa era arrivato qua da noi un tizio che ci aveva offerto la sua protezione in cambio di un 'rimborso spese'?" kagura annuì convinta e disse che si, effettivamente ricordava quell'episodio.
"Bene, il tuo capo lo ha mandato via a male parole e la situazione poteva benissimo finire così, se non fosse stato per quel cretino di Jack!" disse con una punta di cattiveria nella voce, indicando l'attore dell'inizio.
"Preso dalla paura, ha chiamato le autorità locali che ci hanno mandato l'esercito. A quanto pare il tizio che era venuto a farci visita è una loro vecchia conoscenza..."

Nel frattempo Gin e Shinpachi avevano lasciato la scena ed erano andati a discutere vicino al loro camper.
"Sai Shinpachi? Se qualche giorno fa mi avessero detto che da samurai sarei passato a regista di una soap opera di infima qualità, non ci avrei mai creduto"
"Credo proprio che avrei dovuto ascoltare entrambi"
"Ancora con questa storia?"
"Ma Gin, pensaci: di notte violinista, di giorno pittore e nel tempo libero samurai"
"Di un po', hai bevuto?" chiese Gin con fare canzoniero.
Il ragazzo non si preoccupò neanche di rispondere, assorto com'era nei propri pensieri.
Il samurai seguitò ad osservarlo qualche istante, poi si ritrovò a pensare a quell'infausto giorno nel quale aveva accettato il lavoro di regista.

Un mese prima, nella città di Edo.
Gin se ne stava sdraiato sul divano con una copia di Jump appoggiata sulla fronte mentre cercava di dormire ignorando le urla di Shinpachi da una parte e gli schiamazzi di Kagura dall'altra. Stavano litigavano per motivi che a lui non interessavano minimamente e per i quali non intendeva metter naso. Se quei due avevano problemi, che se la sbrigassero da soli!
Finalmente stava quasi per sprofondare nel regno dei sogni, quando il campanello suonò. I due ragazzi interruppero il loro litigio mentre Gin con una mano scostò il giornale dal viso e con il gomito dell'altra faceva leva per mettersi a sedere.
"Vado ad aprire io" disse Shinpachi.
"Spero che sia un ladro e ti spari!" gridò kagura.
Il ragazzo la fissò in malo modo e andò ad aprire la porta.
Si guardò attorno spaesato, non scorgendo anima viva; stava per richiudere la porta, quando si sentì tirare per la manica del kimono:  abbassò lo sguardo e si ritrovò davanti un tipo minuto che lo guardava con aria sognante.
"Parlo con il Signor Gintoki?" chiese questi.
"Ehm, per l'esattezza io sono il suo assistente. Gin-san è dentro"
"Oh grazie giovanotto!" detto questo, scostò il ragazzo ed entrò senza neanche aspettare di essere invitato.
Il tizio si fermò davanti a Kagura e la osservò con fare assorto.
"E' lei il Signor Gintoki?"
"Io non sono un samurai buono a nulla! Come osi paragonarmi a lui?"
Il signore non aspettò nemmeno che la yato finisse il discorso che la superò e andò direttamente davanti a Gin.
"E' lei..."
"Si si, sono io" rispose con fare annoiato Gintoki "E tu chi sei?"
"Io sono il creatore della serie 'Sentieri campestri', Chess Trahama e ho sentito che voi accettate tutti gli incarichi che vi vengono proposti"
"Sentieri campestri?!?!" urlò Kagura a quelle parole "Davvero!? Io sono una fan della serie!"
Il tizio di prima la ignorò spudoratamente e continuò a parlare con Gin.
"Mi serve il vostro aiuto! Dovete sapere che attualmente la mia troupe sta girando delle riprese nella piccola Repubblica di Chiano ma purtroppo a causa di... ehm, alcuni 'contrattempi' il mio regista e il suo aiutante se ne sono andati così sono rimasto senza nessuno che possa continuare le riprese. Ero disperato fino a quando non ho sentito parlare di voi"
"Ehi, aspetta! Esattamente, che tipo di 'contrattempi'?" chiese Gin sospettoso.
"Oh, sapete come sono fatti questi tipi del mondo del cinema... un giorno sono qui e il giorno dopo non ci sono più perchè rapiti da una luce proveniente dal cielo" rispose vago l'autore.
"Gin-chan!" si sentì urlare all'orecchio "GIN-CHAN!"
"Che c'è, Kagura? Non vedi che qua le persone spariscono rapite dalle luci?"
"Ti prego, devi accetare!!" disse la ragazza afferrandolo per il colletto e strattonandolo senza pietà "Devi accettare! E' la mia serie preferita!"
Alla fine il samurai, non riuscendo più a reggere l'entusiasmo dell'aliena, accettò l'incarico; anche perchè aveva come il vago sospetto che se non avesse accettato, la sua vita sarebbe giunta al termine dopo poco.
Quando Chess se ne fu finalmente andato e Gin libero dal peso della dolce fanciulla, corse subito in bagno a rovesciare l'anima: quell'esperienza era stata terribile, peggio di una sbornia!
Si ripromise di non provarla mai più...

Un mese dopo, nei pressi della foresta della Repubblica di Chiano, si stavano tenendo le riprese della soap opera.
In pomeriggio inoltrato i nostri eroi erano nel loro camper a consumare uno spuntino.
"Sai Shin qual è la cosa migliore di tutta questa situazione? Che il produttore ci paga tutti i pasti e possiamo scroccare gratis ciò che vogliamo"
"Mia zia voleva che diventassi pasticcere..."
Gin fece finta di non sentire le elucubrazioni del ragazzo e continuò  il suo discorso, passando da come fosse orribile la soap opera, al fatto che la sceneggiatura facesse pena a come in fin dei conti il produttore fosse di manica larga - fattore sul quale Gin si fermò a lungo estrapolando anche un'elaborata digressione sulle capacità terapeutiche del denaro.
Il suo monologo, o per meglio dire soliloquio, si interruppe con una chiamata del produttore che lo informava della necessità di fare alcune riprese.
Interrotto il meritato pasto, per l'esattezza solo Gin e Shinpachi si interruppero mentre Kagura rimase incollata a tavola fino al termine di tutte le scorte alimentari del camper, i tre registi si diressero con tutto l'armamentario nei pressi di alcune rovine e così le riprese poterono iniziare ufficialmente.

*I due amati, dopo il commovente incontro di prima, si mettono quindi in cammino; con la loro forza d'animo riescono a giungere nei pressi di alcune antiche rovine senza incontrare pericoli*
"Ma guardali" disse Gin "Ora sembrano quasi due attori veri..."
"Mentre mia zia mi preferiva pasticcere, mio zio avrebbe voluto che entrassi nella Shinsengumi"
*All'improvviso esce fuori dalla fitta vegetazione un uomo: è lui, il padre della dolce faciulla!*
A questo punto arrivò davanti ai nostri innamorati il grande attore di prima, quello che aveva recitato in quei fantastici kolossal e aveva intrattenuto Kagura con la sua parlantina.
*Le parole che si scambiano i due sono quelle che si direbbero un padre e una figlia dopo essersi incontrati dopo molto tempo*
"Ma come ti sei vestita?" gridò l'uomo.
"Ma ti sei visto te?" rispose la figlia.
"Sgualdrina! Come esci la sera?"
"Ma tu sei tutto fuori!"
*La dolce rimpatriata viene tuttavia interrotta da una risata divenuta oramai familiare alle orecchie dei nostri: la malvagia Tamara fa la sua comparsa per ostacolare il lieto fine della vicenda*
La scena idilliaca dell'incontro tra il padre e la figlia venne quindi interrotta da una risata stridula.
"Ma che scena commovente, stavo quasi per mettermi a piangere" disse Tamara comparendo davanti ai tre eroi e puntandogli contro una pistola.
"Bravissima Tamara" disse Gin con grande felicità "Sei la migliore!"
I tre impavidi eroi si misero ad urlare spaventati, tra le risate della cattiva.
"Poverini, state tutti tremando... strano, eppure non fa così caldo"
"Strano" disse Shinpachi "Oggi quei tre si stanno dando davvero da fare..."
Intanto gli attori continuavano a gridare non dando cenno di smettere.
"Su ragazzi" disse Tamara con un filo di voce "Sono davvero così spaventosa?"
"Però, è davvero strano" commentò Gin "Shin sposta un attimo l'inquadratura"
Il ragazzo mosse quindi la telecamera nel punto che i tre stavano osservando.
Ciò che vide lo lasciò letteralmente senza parole.
"Shin, ma allora, cosa hai visto?" chiese Gin impaziente, non notando segni di vita da parte del ragazzo.
"Li..." riuscì a dire soltanto, indicando un punto imprecisato del cielo. Gin quindi alzò lo sguardo e anche a lui gli morirono le parole in gola.
"La guerra Joi è ricominciata e nessuno mi aveva avvertito?" disse Gintoki, più a sè stesso che all'amico.
Dal cielo cominciarono a scendere una decina di astronavi che puntavano dritte sul set.
Il capo dell'esercito, a quella vista, diede subito l'ordine di evaquare il campo ma gli alieni furono più veloci, arrivando qualche secondo dopo e instaurando un conflitto fra le due fazioni.
Tutti gli attori e vari partecipanti cominciarono a fuggire disperati in preda al panico.
"Fermi!" gridò il Generale, cercando di coprire il frastuono dello scontro "Presto, radunateli tutti in un punto, sarà più facile proteggerli" ordinò ai suoi uomini.
Ben presto, nonostante la confusione della battaglia, tutta la troupe fu sistemata in un punto vicino al Generale.
"Complimenti capo..." disse Gin con una punta di sarcasmo nella voce "Così sarà più facile farci catturare"
"Volete discutere i miei ordini?" chiese questi.
"Io sono stato in guerra, quindi non venga a farmi la predica!"
"Gin, senti..." disse Shinpachi "Kagura non si trova"
"Cosa?! E me lo dici così?" disse Gintoki in preda al panico "Dobbiamo andare a cercarla!"
"Fermi tutti!" gli gridò il Generale "Voi non andate da nessuna parte, è troppo pericoloso..."
Non riuscì a finire la frase che una luce intensa scese sulla troupe e in pochi attimi tutti loro scomparvero.
Qualche secondo dopo l'accaduto gli alieni e le astronavi se ne andarono.
"Gin-chan!" Kagura arrivò di corsa sul luogo, correndo disperata. Qui trovò solo il Generale e i suoi uomini che la guardavano con fare interrogativo.
"Dov'è Gin-chan?"
"Intendi forse il regista?" chiese il comandante "Lui e gli altri sono stati rapiti dagli alieni... Se non sbaglio tu dovresti essere quella ragazzina che quei due stavano cercando"
"Perchè li hanno rapiti??" disse Kagura con le lacrime agli occhi "Ora dove sono?"
"Ehi, smettila di piangere! Anche io sono preoccupato e sono anche abbastanza sicuro che sia stato tutto ordito da Julio"
"Chi è Julio?" gli chiese Kagura asciugandosi le lacrime.
"E' quel tipo che era venuto ad offrirvi 'protezione'. C'è lui dietro a tutta questa storia, me lo sento nel profondo del pancreas..."

Intanto, da qualche parte nella foresta, su una certa astronave...
"Oh no" continuava a ripetere la giovane attrice "Oh no, oh no, OH NO!"
"Al decimo 'oh no' hai intenzione di svenire o continuerai così in eterno?" chiese Jack.
"Tu sta zitto!" gli gridò contro Lana "E' tutta colpa tua se siamo in questa situazione!"
"Oh certo! Giustamente oggi ho chiamato gli alieni e gli ho chiesto 'Per favore, potete venire a rapirci? E già che ci siete, spaventateci a morte, così, per sfizio...'"
E mentre la discussione tra i due colti individui continuava, poco vicino era stato allestito un tavolo da gioco al quale Gin, Shinpachi e Chess partecipavano animatamente.
"Ma non è possibile!" gridò ad un tratto il samurai indicando lo sceneggiatore "Questo è il re del bluff! Neanche una scala reale servita è riuscita a smuoverlo"
"Sta parlando di me?" chiese il diretto interessato a Shinpachi.
Tuttavia questi non si prese neanche la briga di risponderli, tanto era preso dalla sua conversazione con sè stesso riguardo all'essere un pasticcere o un pittore.
Nel frattempo, in un angolo della stanza, il grande attore di prima stava osservando la scena con disgusto insieme alla povera Tamara, unica anima impaurita del gruppo.
"Ma insomma" esordì egli "Dove sono finiti gli alieni vecchio stile con i disintegratori? Ci vorrebbero loro per porre fine a questo strazio" chiese spazientito.
"Io ho tanta paura..." disse con un filo di voce la ragazza, ancorandosi al suo braccio.
"La smetta di tremare! E comunque tutto ciò mi ricorda quella volta che recitai nel film 'Alieni contro zombie'... Quelli si che erano grandi film, non le sciocchezze di ora..."
Non riuscì a finire la frase che una porta si aprì davanti a loro e ne uscì fuori un alieno alto e smorto, con un allegro colorito bluastro in viso e una lunga tunica del medesimo colore che gli arrivava ai piedi.
A vederlo, si poteva affermare che infondeva felicità a chi lo guardava.
"Amico, che brutto colorito che hai" gli disse Gintoki non appena lo vide "Hai esagerato con l'alcool, vero?"
L'essere gli lanciò un'occhiataccia.
"Ok, il signor allegria non ha voglia di parlare" mormorò il samurai "Riprendiamo pure la partita" disse rivolgendosi a Chess.
E così, mentre il gioco continuava, i due attori di prima erano ancora intenti a litigare; questa volta la discussione verteva su quale colore si intonasse meglio ai nani da giardino. Più in la, sullo sfondo, continuavano le critiche del grande attore riguardo al scarso pathos provato durante l'apparizione dell'alieno, quando un tale colpo di scena doveva infondere stupore nello spettatore.
L'alieno aspettò quindi un paio di minuti.
I gentili ospiti non si decidevano a finire ciò che stavano facendo, quindi aspettò un altro po'.
Poi qualche altro minuto, e qualche altro minuto ancora, e ancora e ancora...

E mentre l'alieno educato aspettava con in mano tutta la pazienza dell'universo, da un'altra parte, nel fitto della vegetazione, il Generale, l'esercito e Kagura avanzavano per la fitta foresta alla ricerca dei malvagi rapitori che avevano arrecato un grave affronto all'arte privandola di interpreti di tale livello.
"Dobbiamo ritrovare la troupe!" disse la ragazza "Devo sapere se Tamara riuscirà ad impossessarsi dei progetti della Benizakura!"
"Io credevo che cercassi i tuoi amici" disse il Generale.
Kagura ci pensò su qualche secondo "Si, credo che bisogna salvare anche loro, senza regista la serie non va avanti..."
E così la marcia continuò ancora per qualche minuto finchè dei rumori non misero in allarme gli avventurieri.
Dal fitto della foresta comparve un robot enorme, grande quanto un palazzo di sei piani. Aveva la forma di un ragno dal colorito nero e avanzava verso i nostri eroi a gran velocità, a dispetto di quanto si potesse pensare dalla stazza.
Kagura, senza neanche farsi prendere dalla panico, spiccò un salto posizionandosi sopra il robot e, fatta una capriola in aria, abbattè con tutta la sua forza un pugno proprio al centro del mostro, fracassandolo a terra e riducendolo in pezzi.
Il Generale e i suoi uomini rimasero letteralmente a bocca aperta, senza riuscire a dire una parola, mentre Kagura usciva dal gran polverone formatosi con noncuranza.
"Ecco, vedi boss che facile era farlo fuori?" chiese.
"Generale, non fatela scappare!" gridò una voce, anch'essa proveniente dall'interno della nube di polvere; dopo qualche istante fuoriuscì un alieno simile a quello dell'astronave, solo che questi indossava un vestito nero che gli arrivava fino al suolo.
Il Generale non si fece ripetere l'ordine due volte e puntò il mitra contro la ragazza imitato subito dai suoi uomini mentre alle spalle del nuovo venuto comparvero altri alieni  che presero anche loro di mira Kagura.
"Cosa significa?" chiese stupita.
"Significa che hai finito di fare guai" rispose l'alieno "Tu non servi ai nostri piani..."
"Non osate far del male alla ragazza!" gridò un uomo armato di tutto punto facendo la sua comparsa dal fitto della vegetazione insieme a una moltitudine di soldati e puntando le armi contro i due comandanti.
"Julio!" ruggì il Generale "Ancora tu?!"
"Ebbene si Myrk, sono tornato per prendermi la tua testa!"
"Ma tu non eri quel tipo strano che era venuto sul set qualche giorno fa?" chiese kagura.
"Certo ragazzina! E considera che la mia offerta è ancora valida" disse facendole l'occhiolino "Il qui presente 'Generale' mi ha cacciato dall'esercito perchè mi sono opposto alla sua malsana idea di allearci con questi esseri, e ora vengo per regolare i conti"
"Quello malsano sarai tu!" disse il comandante a denti stretti "Questa volta non ti lascerò andare..."

E così, mentre nella foresta ci si preparava a uno scontro in piena regola, sull'astronave l'alieno era finalmente riuscito ad attirare l'attenzione dei gentili passeggeri.
"Allora" esordì questi "Immagino che abbiate delle domande da farmi..."
"Dov'è il bagno?" chiese subito Gin.
"Dici che era meglio se entravo nella Shinsengumi o se studiavo il violino?" si intromise Shinpachi.
"Spero che non abbiate gli OGM a bordo perchè io mangio solo biologico..." commentò la giovane attrice.
"... tra le quali 'chi sono io?' " riuscì infine a dire l'alieno.
"Amico hai dei problemi" disse Chess.
"Se non lo sai tu..." rispose il grande attore.
"Piacere, Tamara!"
"Ma insomma, siete stati rapiti dagli alieni e non vi spaventate?!?"
"Si vede che non sei mai stato a una festa a Bollywood" gli disse Jack.
"Ad ogni modo, vorrei chiamare qui con noi due persone che sicuramente conoscete"
Detto questo entrarono dalla porta due uomini: il primo alto e snello dall'aria stanca e il secondo un po' più bassino e vispo del suo compagno.
"I fratelli Pen!" gridò Chess "I miei registi preferiti! Che piacere rivedervi, eravate scomparsi in una luce accecante qualche settimana fa e non vi siete più fatti sentire"
"Se sapessi..." disse quello alto.
"I cari registi li abbiamo portati sul nostro pianeta" disse l'alieno "Ci servivano per girare la vostra soap opera con i nostri attori"
"La necessità di fare questa genialata viene da...?" chiese Gin leggermente infastidito.
"Semplice! Sul nostro pianeta la serie 'Sentieri campestri' ha un largo seguito così il nostro Presidente ha mandato noi dell'esercito per prelevare i registi e creare una nostra soap. Non avendo il successo desiderato siamo ritornati indietro per tutta la troupe e per far continuare le riprese della serie originale sul nostro pianeta"
"E tutto questo casino per sta schifezza?" disse Gin.
"E' un fenomeno"
"Ho capito però na schifezza è sempre na schifezza"
"Decisamente la mia strada non era il cinema..." disse Shinpachi.
"Senti, a nessuno interessano ste cazzate! Ora hai rotto davvero, ok?" disse Gin infastidito.
"Tutto questo mi ricorda l'ultimo telefilm in cui ho recitato: 'Vita da alieno'. Io facevo la parte del nonno venuto da un pianeta lontano..."
Ma nessuno lo stava ascoltando, anche perchè pure lui aveva rotto con le sue elucubrazioni!
E mentre Gin stava riversando tutta la rabbia repressa per esser stato interroto un mese prima dal meritato riposo e costretto a fare da regista a una soap opera che peggiore non si poteva trovare, all'esterno Julio, i suoi uomini e Kagura stavano ingaggiando battaglia contro le guardie.
"Maledizione!" gridò egli "Siamo riusciti ad arrivare fin qui ma perderemo se non riusciamo ad entrare nella nave!"
"Non ti preoccupare capo!" disse Kagura "Ci penso io"
Detto questo si fece largo tra gli alieni e sfondò la porta con un calcio.
"Ecco fatto, ora possiamo entrare" e già che c'era si occupò anche degli ultimi alieni rimasti.
"Cavolo! Voi Yato siete tremendi..."
Così entrarono tutti dentro dando pugni sul grugno ai poveri alieni che trovavano lungo il corridoio.
Nel frattempo l'alieno che era con la troupe si era messo a piangere per le dure parole che aveva detto Gin.
"Su su, non fare così" diceva Jack.
"Già infatti" disse l'altro attore "Verremo sul tuo pianeta a fare le riprese della soap, ma non piangere..."
"Gin, questa volta però hai esagerato" disse Shin.
"E ma quando ci vuole ci vuole!"
"Si ma non dovevi essere così duro..."
E giusto per dare quel pathos che tanto richiedeva il famoso attore, anche Tamara si era messa a piangere, presa dalla tristezza vedendo il povero alieno.
C'era anche chi non se ne fregava niente, come i fratelli Pen e Chess che stavano giocando tranquillamente a poker come se niente fosse successo.
All'improvviso si sentì un forte rumore e la porta saltò in aria. Dalla polvere emersero i nostri eroi, ancora più eroici di quando li avevamo lasciati a rompere le scatole ai poveri alieni nei corridoi.
"Siete finalemente liberi!" disse esultante Julio.
"Ma non vedi che c'è sto poveraccio che sta piangendo?" disse il vecchio.
"Infatti, abbi un po' di rispetto..." continuò la ragazza.
"M-ma io... non pensavo..." cercò di scusarsi Julio imbarazzato, quindi abbassò la testa e se ne andò tutto triste seguito dai suoi uomini.
"Gin-chan!" gridò Kagura andando ad abbracciare il samurai di corsa.
"Piccola Kagura! Quanto mi sei mancata!" disse tutto felice.
"Direi che tutto è finito per il meglio" commentò il ragazzo "Credo che ora ce ne possiamo andare"
Detto questo tutti loro abbandonarono l'alieno nel suo dolore e se ne andarono.
Tuttavia quest'ultimo, asciugandosi le lacrime, si alzò in piedi e gli gridò contro.
"Ma come vi permettete? Dopo tutto il carburante sprecato per venire fin qui? Computer, attiva l'autodistruzione!"  
Per qualche istante si guardarono tutti spaesati, poi pian piano presero coscenza delle sue parole e dopo che il cervello ebbe elaborato per bene la parola 'autodistruzione' scapparono diretti averso l'uscita.
Una volta fuori dall'astronave si nascosero dietro alcuni alberi vicini.
Aspettarono l'esplosione qualche minuto, e così ne passarono cinque, poi dieci, poi un quarto d'ora senza che nessuno dicesse una parola.
"Io però ora ci metterei una bella esplosione..." disse convinto Chess.
Non finì la frase che la sua bella esplosione ci fu davvero.

*E mentre padre e figlia si scambiano parole di affetto per essersi incontrati dopo tanto tempo, un'astronave scende dal cielo e interrompe il momento idilliaco*
"Aiuto!" gridò l'attrice "Gli alieni ci invadono!"
A questo punto la parola 'Continua' apparve sullo schermo seguita subito dopo dai titoli di coda.
Un gruppo di uomini insieme a Chess erano seduti intorno a una lunga scrivania intenti a guardare la serie.
"Allora" disse l'autore "Come vi sembra?"
Gli uomini si guardarono tra loro stupiti non sapendo cosa dire.
"Alieni, in una soap opera?" chiese uno.
Chess si limitò ad annuire.
I tizi continuarono a guardarsi ancora qualche secondo.
"Ma è un'idea geniale!" esordì un altro.
"Con questa nuova stagione faremo ascolti da record!"
"Ma come vi è venuta quest'idea?"
"Se sapeste... E' stata come una luce dal cielo"

               
                                                                                                    FINE


 

Ok, ammetto fin da subito che questa storia mi è venuta in mente leggendo il numero di PKNA 15 intitolato 'Motore/Azione' quindi chi lo conosce avrà riscontrato alcune analogie con la storia originale, a partire naturalmente con la trama in generale per poi passare ad alcune situazioni.
Diciamo che questa storia l'ho scritta per celebrare il ritorno non solo delle nuove storie di PKNA ma anche della pubblicazione del manga di Gintama in Italia!
E' inoltre dedicata a un mio amico, Takasugi, e in suo onore mi è venuta in mente l'idea di chiamare il generale 'Myrk'
Ah ecco, prima che me scordi, forse vi sarete chiesti che fine ha fatto l'altra mia storia: non vi preoccupate, la continuerò non appena avrò un po' di tempo.
Che altro dire? Grazie ai lettori per essere arrivati alla fine di questa storiella^^
Baci, Flory <3
 













  
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