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Autore: BlackWendy    01/05/2015    2 recensioni
«Io..» le parole gli mancano in gola e abbassa gli occhi
«Ah, vuoi fare tanto il moderno, cambiare il mondo.. eppure hai paura di provare qualcosa per un uomo. Vero?»
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: OOC, Otherverse, What if? | Avvertimenti: PWP
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Quel computer proprio non voleva collaborare, era chiuso in laboratorio da più o meno cinque ore o forse erano sei? Ormai non controlla neanche più l’orologio, è una questione personale, avrebbe hackerato quel programma entro quella notte stessa, di certo non voleva vedere il sorriso scaltro di Pepper che lo canzona di non essere perfetto. Lui è Tony Stark ed è nato perfetto. Comincia a sentire caldo, prende la felpa per gli angoli e la tira sopra alla testa rimanendo con una semplice canotta bianca mentre continua a smanettare sulla tastiera del computer, almeno fino a quando non viene distratto da un rumore causato dal piano di sopra «Chi c’è? Jarvis scansione dell’edificio»
«Signore..»
«Jarvis tranquillo, Tony sono io» a quel punto a scendere le scale compare Steve, che in mano stringe un bicchiere di vetro vuoto mentre indossa un semplice pantalone di flanella azzurro chiaro e una canotta nera che non lascia nulla all’immaginazione. Gli addominali ben scolpiti, le spalle che creano una linea perfetta e i pettorali ben evidenti che quasi sembrano scoppiare all’interno di quel poco di tessuto. Tony quasi non si era accorto di essersi soffermato per troppo tempo con gli occhi scuri sulle pieghe che prendeva il tessuto sul corpo del biondo, aveva osservato con quanta calma avesse sceso le scale e solo adesso scuote poco la testa per tornare con l’attenzione sul proprio lavoro «Incubi soldato?» chiede con un mezzo sorriso che gli scivola sulle labbra, le dita cominciano a scivolare di nuovo veloci lungo la tastiera e si umetta le labbra con la punta della lingua. Intanto Steve osserva Tony e lentamente si avvicina in direzione dei pc accesi e alza entrambe le sopracciglia
«Ormai sono in questo tempo da tanto tempo, eppure ancora non capisco come tu riesca a vivere con tutto questo…»
«Cosa intendi?»
«Mmh, non so. Sei sempre chiuso nel tuo laboratorio o a qualche festa sfarzosa, ai miei tempi con giornate come quella di oggi si andava in riva a un lago a farsi un bagno, oppure un pic nic. Stai troppo tempo chiuso qui dentro, Tony.»
«Oh i pic nic e i laghi li lascio ai romantici, io voglio cambiare il mondo.»
«E poi quando ti chiamo soldato ti incazzi»
«Ovvio che mi incazzo» a quel punto si volta con la sedia andando a trovarsi a sfiorare le propria ginocchia con quelle del biondo, l’osserva dal basso e fa scivolare un sorriso scaltro sulle labbra «..al massimo sono un caporale, sai con tutte quelle spille fighe» non volta la sedia, istintivamente si morde il labbro inferiore e lascia scivolare di nuovo gli occhi sulle spalle del biondo, sente avvampare le guancie e istintivamente scatta da sopra la sedia andando a prendere qualche metro di distanza dall’altro «Hei, va tutto bene?»
«Oh, ehm.. Sì tutto bene, fa caldo qui non pensi?» e così si avvicina a una finestra per aprirla e lascia che un po’ d’aria cominci ad entrare nella stanza, gli sfiora il viso e chiude istintivamente gli occhi andando ad inalare l’aria fresca che continua a sferzargli il volto delicatamente. Fino a quando due mani non gli si fermano sui fianchi «S..Steve che stai fa..?»
«Shhh» il biondo avvicina le labbra al suo orecchio per sussurrare quel suono e un fremito gli attraversa il corpo, poi passa il naso tra i suoi capelli corti e istintivamente porta le mani in avanti per afferrare il bordo della finestra mentre sente il calore aumentare lungo le guancie. Le labbra del biondo cominciano a dargli leggeri baci lungo la nuca, scende contro il profilo della spalla e li gli lascia un piccolo morso e a quel morso il moro lascia sfuggire un piccolo gemito. Una mano si stacca dal bordo della finestra e viene proiettata all’indietro, afferra così i capelli del biondo andando a spingere il suo viso contro il collo e Steve prende la palla al balzo cominciando a giocare con la lingua in quel punto e lasciando che l’altro si faccia sfuggire numerosi gemiti, improvvisamente con le mani ancora sui fianchi lo ruota in sua direzione e si guardano per un istante interminabile negli occhi. Pozze chiare che si affacciano in quelle pozze scure, lentamente la mano del biondo sale e va a sfiorare il congegno al centro del petto di Tony «Cosa senti qui mentre ti bacio?» gli chiede in un sussurro, andando ad avvicinare lentamente il naso a quello dell’altro per strofinarlo lento «Io.. mi..stringe, come farebbe.. un cuore» e quindi ingoia l’aria. Le labbra di Steve si avvicinano pericolosamente alle proprie e una folata di vento gli scuote i capelli marroni, è come se uno sprizzo di lucidità gli attraversasse la mente, appoggia le mani sul petto dell’altro e lo spinge all’indietro.
«Fe..Fermati, che stiamo facendo?»
«Mi sembrava ti piacesse…»
«E’ sbagliato»
«Ah maledizione Tony» sbotta l’altro irritato «..pensi che non me ne sono accorto di come mi guardi? O non mi dire che non ti sei accorto di come ti guardo io, ogni volta che qualcuno entra in stanza ho paura che capiscano qualcosa e poi mi domando: e anche se fosse? Cosa c’è di sbagliato?»
Le parole dell’alto lo colpiscono gelandolo sul colpo, quello che sta dicendo è maledettamente vero, non sa quando è realmente cominciata ma a un certo punto si è accorto che quando Steve non era nella stanza lo cercava con la coda dell’occhio e quando finalmente compariva un leggero sospiro di sollievo lo rallegrava, quando scendevano in battagli si preoccupava sempre di controllare almeno un paio di volte il suo gps e quando si passava il dito sotto al labbro qualcosa gli si smuoveva nello stomaco. «Io..» le parole gli mancano in gola e abbassa gli occhi
«Ah, vuoi fare tanto il moderno, cambiare il mondo.. eppure hai paura di provare qualcosa per un uomo. Vero?»
«Non è questo!»
«E allora cosa Tony?!» e quindi va a diminuire la distanza con dei passi, gli afferra di nuovo i fianchi e lo tira verso di lui «Fermami se pensi che questo sia sbagliato» e spinge le proprie labbra su quelle del moro. Inizialmente il tocco lo spaventa, eppure sente tutte quelle sensazioni che è come se esplodessero al centro del suo stomaco, chiude gli occhi e si lascia trascinare dal proprio istinto, porta le mani sui fianchi dell’altro e dischiude le labbra. Istintivamente lo trascina verso una scrivania, con una mano la libera dai progetti lasciandoli cadere sul pavimento e lo spinge su quest’ultima. Porta le mani sulla sua canotta e va a spogliarlo da quest’ultima, osserva gli addominali scolpiti, lascia scivolare un dito lungo il suoi pettorali e poi lentamente va a disegnare il percorso della V che scende nei pantaloni le mani vengono portati su quest’ultimi che vengono tirati verso il basso e inizia a baciargli il percorso che creano i muscoli. Arriva sull’elastico degli slip e poi scende più in basso «Tony» sussurra l’altro mentre sente le mani dell’altro che lentamente gli sfilano l’intimo e le labbra che cominciano a giocare con la sua intimità. Arrossisce violentemente quando l’altro comincia a stuzzicarlo in modo più spinto e succinto, gli porta le mani tra i capelli e inizia a seguire il percorso della bocca dell’altro «..piano» ansima andando a tirare la testa all’indietro ma l’altro invece di assecondarlo aumenta la velocità dei propri baci, dei tocchi che gli lascia e il biondo comincia ad ansimare pericolosamente fino a quando non lo blocca, cade in ginocchio e comincia a baciarlo sulla bocca, scende con le labbra lungo il collo del moro andando a stuzzicargli la barba. Una mano viene appoggiata sulla sua canotta bianca che gli viene strappata violentemente, il biondo scende lungo i suoi pettorali lasciando dei morsi e dei baci «Mmh» mugugna Tony mentre sente la propria intimità gonfiarsi e pulsare, l’altro va a mettersi a cavalcioni e spinge verso di lui facendogli sentire la sua stessa eccitazione. Istintivamente porta le gambe ad intrecciarsi attorno ai fianchi del biondo che inizia a baciargli lentamente il collo e poi le labbra. Le mani di Steve scendono lungo i jeans dell’altro e glieli slaccia andando a tirarli verso il basso, con quest’ultimi vengono sfilati anche i boxer neri e porta le mani sotto le ginocchia di Tony per andare a fargli alzare le gambe sopra al suoi fianchi.
«Oh Steve» si lamenta andando a infilare le labbra nell’incavo del collo
«Mh?»
«Pe..per favore»
«Oh Stark, tu che mi supplichi, questa rimarrà nella storia»
«Zitto e..» mentre l’altro stava per parlare, istintivamente il biondo ha spinto contro di lui andando ad entrare nel corpo del moro facendogli sfuggire un ansimo e un brivido che gli percorre la schiena, così lentamente comincia a muoversi dentro di lui «Non parli più?» lo canzona andando a sussurrare quelle parole dentro all’orecchio del moro
«Ancora…» chiede istintivamente andando a mordergli la spalla, i movimenti di Steve non diventano più veloci, ma affonda con più facilità e sente gli ansimi dell’altro sul suo collo, la pressione comincia a salire e inizia ad ansimare assieme all’altro. La mano viene portata sull’intimità di lui per donargli più eccitazione e comincia a giocare con quella parte del suo corpo
«Ancora.» chiede l’altro un’ennesima volta
«Ingordo.» scherza il biondo ricevendo un’occhiataccia, aumenta la velocità e Tony porta la testa all’indietro «Ah, sì.. co..così..» inizia ad alzare la voce e ad ansimare più forte
«Ah. Uhm.. AH.» grugnisce il biondo portando la fronte contro quella del moro, cominciano a sudare e delle goccioline d’acqua gli imperlano la fronte. «Io…» Tony stringe il labbro inferiore e poi lascia fuoriuscire un ultimo ansimo, il più violento e in quel momento qualcosa di caldo gli sfiora la coscia e Steve crolla sul suo petto iniziano a respirare entrambi a fatica e si guardano per qualche momento negli occhi. Ad entrambi tremano ancora le gambe, come in un accordo silenzioso rimangono sdraiati ancora in quel punto, forse passa qualche ora prima che da fuori alle finestre comincia a scorgersi una leggera luce opaca del mattino
«Doccia?» chiede il biondo
«Solo se te la fai con me.» risponde l’altro con un occhiolino.

*Note autrice* Oh ma salve a tutti miei cari, vi sono mancata un pochetto? Ultimamente ho poca ispirazione eppure dopo "The Avengers: Age of Ultron" ecco che un ennesima ship improbabile è approdata nel mio cuoricino delicato *coff*. Beh la Stony era già di mio gradimento. In quanto non so se riuscirei a portare avanti una storia "lunga" ho deciso di scrivere una semplice One Shot, ovviamente con bollino arancione AHAHAH però ho anche qualcosa di più Fluff in mente e chissà, se troverò la giusta ispirazione potrebbe anche contenere 3/4 capitoli. Vedremo. Okay, troppo prolissa. Fatemi sapere cosa ne pensate di questa. Buona lettura!
  
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