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Autore: Lois Lane 89    02/05/2015    1 recensioni
Tess è una costumista e lavora sul set del film Avengers Age of Ultron. Lei e l'intero cast sono diventati come una famiglia allargata. Sono amici e si divertono. Ma quando gli occhi marroni di Tess incontrano quelli coloro ghiaccio del capitano, qualcosa succede. Questa storia è raccontata sia da Tess che da Chris. Ma bisogna leggere per sapere.
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Chris Evans, Chris Hemsworth, Nuovo personaggio, Scarlett Johansson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ok Tess, niente panico: devi solo lavorare come costumista e truccatrice sul set del film Avengers Age of Ultron.
Avrei lavorato a stretto contatto con il cast e la troupe tecnica.
Continuavo a ripetermi che sarebbe andato tutto bene, ma non avevo tenuto conto di un fisico scolpito a regola d'arte e un paio di occhi azzurro ghiaccio: Chris Evans.
Sì: proprio l'interprete del Capitano Steve Rogers, meglio conosciuto come Captain America.
Un giorno ero nel tendone con i ragazzi per aiutarli a indossare i costumi e truccarli.
"Tess, mi puoi aiutare a chiudere questa tuta?" domandò Scarlett, l'interprete di Vedova nera e unica donna del gruppo.
"Certo. Ecco fatto. Ti sistemo i capelli." risposi io.
Scarlett si sedette su una sedia per permettermi di agggiungere qualche boccolo alla parrucca rossa che indossava.
"Sei molto brava." disse Scarlett quando ebbi finito.
"Grazie. Faccio solo il mio lavoro." risposi io.
Scarlett s'alzò e vide un giornale aperto sotto alla mia borsa.
"Stanno facendo un nuovo film sui fantastici quattro hai visto?" domandò Scarlett.
"Sì, ma non l'andrò a vedere." risposi io.
"Come mai? Credevo che ti piacessero i super eroi." disse Jeremy (Clint Burton alias Occhio di Falco) intromettendosi nel discorso.
"Perchè non ha senso cambiare l'intero cast dopo due film." risposi io metttendogli a posto la faretra sulle spalle e le protezioni sugli avambracci.
"Gli hai visti gli altri due?" domandò Jeremy.
"Certo. I film della Marvel li ho visti più o meno tutti. E comunque uno dei fantastici quattro è presente adesso." risposi io.
"E chi è?" domandò Chris Hesmworth (Thor) impegnato ad agganciare il mantello rosso all'armatura.
"Chris. Prima di interpretare Captain America era la Torcia Umana. Non lo sapevate?" domandai io a mia volta mentre cercavo di rendere Thor presentabile.
"No. Questo non ce l'aveva detto." rispose Robert (Tony Stark alias Iron Man).
L'unico che mancava era Mark Ruffalo (Bruce Banner alias Hulk); lui non aveva bisogno di particolari preparazioni.
In quel momento, Chris Evans uscì da dietro a una tenda cercando di allacciare le fibbie del costume.
"Non ha importanza che ruolo ho interpretato. Come si allacciano questi affari?" domandò Chris.
"Non ce la farai mai con i guanti. Lascia, faccio io." risposi io avvicinandomi a lui.
Chris mi porse il braccio per permettermi di chiudere le fibbie, e controllare che tutto fosse al posto giusto.
"Grazie." disse Chris sottovoce.
Alzai lo sguardo e mi trovai il suo viso a pochi centimetri di distanza dal mio; visti da vicino i suoi occhi azzuri sembravano fatti di ghiaccio tanto erano chiari.
"Prego. Ma aspetta un momento . Ti mancano l'elmo e lo scudo." risposi io; mi allontanai da lui per prendergli l'elmetto e lo scudo rotondo e glieli porsi.
Controllai che tutti fossero in ordine, poi li lasciai andare sul set.
Una volta rimasta sola, cominciai a mettere in ordine il disastro di vestiti che i ragazzi avevano lasciato in giro.
Presi in mano una maglia che ero sicura appartenesse a Chris (Cap) e l'annusai: aveva un profumo veramente fantastico.
Ripensai al momento in cui i nostri visi erano molto vicini e lo avevo guardato negli occhi.
-Ok, Tess. Adesso basta. Smettila di farti venire in testa strane idee- pensai tra me e me.
Sistemati i vestiti, raggiunsi il set con una valigetta di trucchi: il vantaggio del mio lavoro era che potevo assistere alle riprese e sistemare chi ne aveva bisogno.
Ad un certo punto, il regista annunciò una pausa e io mi affrettai a legarmi i capelli per evitare che andassero davanti agli occhi.
Dopo aver sistemato Scarlett, arrivò Chris (Cap. Ma lui e Thor non potevano avere dei nomi diversi? Come faccio a distiinguerli?), si sedette su una sedia dopo aver posato a terra elmo e scudo, si tolse i guanti e mi guardò.
"Stai meglio con i capelli sciolti." disse Chris dopo aver aperto una bottiglietta d'acqua che gli avevo dato.
"Grazie. A dire il vero sto pensando di tagliarli. Li gestirei meglio se fossero più corti." risposi io.
"Non farlo. Sono bellissimi così." disse Chris alzandosi, avvicinandosi a me e mettendomi una ciocca dietro l'orecchio.
Sperai di non essere arrossita (anche se ero quasi sicura di avere le guance rosse come un peperone); per fortuna il regista riportò tutti al presente e le riprese ricominciarono.
Qualunque cosa avesse in mente Chris, io non dovevo assolutamente cedere; dovevo stargli lontana e stabilire con lui un rapporto puramente professionale.
Più facile a dirsi che a farsi: ma perchè doveva essere così bello? Dovevo togliermelo dalla testa e concentrarmi sul mio lavoro.
Quando le riprese fissate per quella giornata finirono, i ragazzi e Scarlett tornarono nel tendone e indossarono i loro abiti.
"Tess, sei stata tu a piegare i nostri vestiti?" domandò Jeremy.
"E chi altri può essere stato? Questo posto sembrebbe un campo di battaglia in piena regola se lasciassi tutto in giro come fate voi." risposi io.
Come al solito, io fui l'ultima ad uscire con la borsa in spalla e la valigetta dei trucchi in mano.
Uscì dagli studios e mi incamminai verso casa: non abitavo lontano, e camminare faceva bene.
Quando arrivai a casa, indossai qualcosa di comodo dopo aver acceso il forno per scaldare una vaschetta di pasta.
Ma nel momento in cui cercai di tirare fuori la vaschetta calda, non so nemmeno io come ho fatto, toccai con il braccio il bordo superiore del forno.
Il bordo era bollente, così mi bruciai; tirai fuori la vaschetta, per poi affrettarmi ad infilare il braccio sotto l'acqua fredda.
Dopo di che, ci misi una pomata contro le bruciature e la fasciai per proteggere la ferita.
Chiamai Luke (è mio fratello maggiore, ma è a lavorare in Cina e ci sentiamo solo tramite telefono o video chiamate), poi andai a dormire e crollai sul cuscino; ero esausta.
Il giorno dopo, andai al lavoro e quando arrivai erano già tutti lì.
"Che ti è successo al braccio?" domandò Robert notando la fasciatura.
"Solo una piccola bruciatura. Ho litigato con il forno ieri sera. Ma ho vinto io. Tutto ok." risposi io.
Legai i capelli in una coda e mi misi al lavoro.
Tutti erano andati sul set a parte Chris che uscì indossando jeans, una maglietta e una giacca di pelle in mano.
"E' meglio che vai. Non vorrai fare tardi." dissi io voltandogli le spalle.
"Non controlli che abbia tutto?" domandò Chris.
"Già fatto. Infilati quella giacca e vai." risposi io.
Ma lui non mi ascoltò me lo trovai davanti; mi alzò il viso con una mano costringendomi a guardarlo.
"Hai degli occhi bellissimi." disse Chris a un passo dal mio viso.
-Tu hai degli occhi bellissimi.- questo è quello che avrei voluto rispondere.
"Devi andare Evans. Ti stanno aspettando." risposi io facendo un passo indietro.
Chris se ne andò, e quando rimasi sola, mi ricordai come si faceva a respirare.
Le riprese finirono presto quel giorno, ma per me non era ancora finita: infatti tre mie amiche pensarono bene di trascinarmi in un locale a bere qualcosa.
Io presi solo una coca dato che ero astemia.
Ad un tratto, tre ragazzi con i bicchieri in mano si avvicinano a noi e ci si siedono accanto.
Iniziano a parlare con le ragazze e io mi guardo intorno e vedo tre persone che mai avrei pensato di vedere in un posto simile: Jeremy e i due Chris.
Se mi vedevano era finita: dovevo uscire da quel posto immediatamente.
Ma come feci per alzarmi dal divanetto, una delle ragazze mi tirò giù.
"Dove stati andando?" domandò lei.
"A casa. Domani devo andare a lavorare presto. Divertitevi." risposi io.
"Ti prego resta. Un nostro amico sta arrivando e così potremmo stare tutti insieme." disse uno dei ragazzi.
"Mi dispiace, ma devo proprio andare." risposi io.
Così dicendo, riuscì a uscire dal locale facendomi largo tra la folla.
Una volta fuori, mi infilai gli auricolari nelle orecchie e mi incamminai verso casa.
Arrivata a casa, andai a letto ripensando al fatto che se non avessi detto a Chris di andarsene, lui mi avrebbe certamente baciata.
Dovevo assolutamente riuscire a mettere le cose in chiaro con lui; ma quando era davanti a me, le parole mi morivano in gola.
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Arrivai a casa con un solo pensiero in testa: Tess.
Se lei non avesse interrotto la magia che si era creata, sarei sicuramente riuscito a baciarla.
Ma non avevo alcuna intenzione di arrendermi: prima o poi sarei riuscito a strapparle un bacio.
Mi ero già accorto che lei non avrebbe mai ceduto, quindi dovevo fare di tutto per metterla a suo agio e conquistarla.
Desideravo sentire il sapore delle sue labbra, accarezzarle i capelli che speravo non tagliasse.
La conoscevo appena e già non riuscivo più a togliermi il suo viso dalla mente.
Quando mi aveva toccato il braccio per allacciare le fibbie del costume, ho sentito una scossa elettrica salire lungo il mio braccio.
Il giorno seguente, mi ricordai che dovevo girare una scena impegnativa e che avevo una ferita sulla testa.
Naturalmente ci avrebbe pensato Tess al trucco; avevo l'occasione perfetta per baciarla.
L'unico problema era riuscire a rimanere solo con lei senza gli altri nel mezzo.
Per fortuna quando arrivai agli studios, il regista mi disse che avrei girato da solo: tutto andava per il verso giusto.
Entrai nel tendone e Tess era lì a sistemare i suoi strumenti di lavoro dandomi le spalle.
"Prima il trucco e poi indossi il costume. Siediti." disse Tess vedendomi dallo specchio che aveva davanti.
Aveva i capelli raccolti e tenuti fermi da una matita.
Mi sedetti su una sedia e lei iniziò a realizzare la ferita sulla mia tempia destra.
Era molto concentrata e potevo sentire il suo respiro, e ogni volta che mi toccava con la punta delle  dita mi faceva venire i brividi.
"Eri molto bella in quel locale ieri sera." dissi io.
Lei si fermò e mi guardò mentre le sue guance sfumavano verso il rosso.
"Ero con delle amiche, ma mi stavo annoiando e sono andata a casa. Fine della storia." rispose Tess.
Stava per riprendere a realizzare la ferita, ma le fermai la mani.
I nostri visi erano molto vicini e i nostri sguardi si incrociarono; vedevo le sue guance diventare sempre più rosse.
" Che stai facendo?" domandò Tess.
"Quello che avrei dovuto fare ieri se tu non mi avessi interrotto." risposi io.
Mi spostai appena verso di lei e riuscì finalmente a posare le mie labbra sulle sue.
Lei si staccò immediatamente.
"Ma che cosa ti è saltato in mente?" domandò Tess.
Stava per stamparmi la sua mano in faccia ma le bloccai la mano; poi mi alzai dalla sedia.
"Sapevo che l'avresti fatto. E so anche che ti è piaciuto." risposi io lasciandola e rimettendomi a sedere.
"Mettiamo subito le cose in chiaro. Il nostro è un rapporto puramente platonico e professionale. Quindi tieni le mani al loro posto. Spero di essere stata abbastanza chiara." disse Tess.
Finì di truccarmi, indossai il costume e andai a girare.
Quando finì di girare, ero tutto indolenzito: Tess dovette aiutarmi a togliermi il costume di dosso.
"Fatto. Credo che tu riesca a toglierti la maglia da solo." disse Tess.
Mi voltai verso di lei e vidi che aveva lo scudo e l'elmo in mano.
"Non voglio che tra noi finisca così." risposi io.
"Come può finire una cosa che non è mai nemmeno iniziata? Io sono la costumista e nient'altro." disse Tess posando lo scudo e l'elmo per terra.
Mi misi davanti a lei e le tolsi la matita dai capelli, facendoli cadere sulle spalle in morbide onde.
"Non sei solo questo. Ti conosco appena, ma non riesco più a togliermi il tuo viso dalla testa. Sei bellissima." risposi io accarezzandole il viso.
"Non so cosa tu abbia bevuto, ma devi riprenderti. E subito." disse Tess.
"Non sono mai stato tanto lucido in vita mia. E il bacio di prima era veramente orrendo. Vediamo se riesco a rimediare." risposi io.
Le presi il viso tra le mani e la baciai prima che potesse parlare: le sue labbra erano morbide e avevano un sapore fantastico.
Non volevo staccarmi, ma lei appoggiò le mani sul mio petto e si staccò per riprendere fiato.
"Ricordati di questo momento. Perchè non succederà mai più." disse Tess.
Così dicendo, aspettò che io mi cambiassi e mi ripulissi dal trucco e andò via dopo aver messo tutto in ordine.
TO BE CONTINUED...
   
 
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