Gli occhi grandi si fissarono su una figura seduta poco distante da lui. Lo sguardo ripercorse quel fisico atletico e quel viso così familiare, tanto che per un attimo si chiese se stesse sognando.
Lì in mezzo a tutte quelle persone sconosciute, in mezzo a quei visi così diversi dal suo ecco comparire lui...
Sorrise appena, incredulo...Non voleva crederci, non poteva credere di averlo a pochi passi da lui.
Era sciocco da parte sua, ma quando aveva accettato di fare quel viaggio così lontano da casa era convinto di poter star solo, di poter affrontare il mondo senza paura.
Invece si era ritrovato sperduto e spaventato in mezzo a tante persone che sembravano ignorare completamente chi fosse.
Nessuno era stato gentile, nessuno si era avvicinato a lui se non per dargli il tormento. Da quando era finito in quella dannatissima città tutti si erano tenuti a debita distanza senza nemmeno tentare di conoscerlo, come se quell'alone magico che lo aveva sempre contraddistinto in patria qui non avesse nessun effetto.
Intanto quella figura così familiare si era portata più vicina, ormai non c'erano che tre passi a dividerli.
Sì, era lui, era davvero Siwon quello che aveva davanti...
Così quel sorriso ora si era fatto chiaro e forte sul suo viso prendendo tutta la faccia.
Non aspettò nemmeno che parlasse, nemmeno che dicesse una parola ma gli saltò al collo stringendolo in un abbraccio...
Era incredibile come gli fosse mancato, come gli fossero mancati quei piccoli gesti d'affetto che solitamente detestava.
Spesso aveva detto in pubblico che quel gigante dagli occhi gentili era solito abbracciare e coccolare tutti in modo davvero fastidioso, eppure la verità era che quegli abbracci non gli dispiacevano poi tanto, che quei baci a fior di labbra erano capaci di farlo star bene. Che essere al centro dei pensieri di quel tipo era la cosa che amava di più.
Quando le braccia di Siwon lo strinsero al petto premette il viso contro quel corpo annusando il profumo di casa. Sentiva un groppo in gola che cercò con tutte le forze di reprimere dentro di sé.
Le mani del ragazzo davanti a lui, mani grandi e lisce, gli avvolsero il viso costringendolo a guardarlo.
Sembrava passata una vita dall'ultima volta che aveva guardato in quegli occhi così scuri e profondi...
Una lacrima dispettosa scese dal suo viso tradendo la sua emozione.
L'altro strinse gli occhi confuso, poi si avvicinò ancora facendo toccare i loro nasi.
Tutto intorno a loro, le persone sembravano sparite nel nulla...ormai c'erano solo voci lontane così come tutto il resto del mondo.
Il cuore di Heechul perse un battito nel vedere l'espressione dolce sul viso dell'altro, chiuse gli occhi pregando che quel ragazzo smettesse di torturarlo e così fu. Le labbra di Siwon, le carnose e morbide labbra che aveva osservato per una vita si posarono sulle sue coinvolgendolo in quello che avrebbe ricordato come un momento felice...
Si lasciò andare a quel contatto così tanto desiderato piangendo come uno sciocco...
Quando si staccarono sorrisero imbarazzati, poi il più alto gli mise un braccio intorno alle spalle e lo tirò verso di sé.
“ ...Non scappare più da me...Non lo sopporterei...”- gli sussurrò all'orecchio facendogli sbarrare gli occhi. Heechul si sentì afferrare la mano e semplicemente si lasciò trascinare.
Le orecchie fischiavano e la testa era andata completamente in tilt.
Guardò quel tipo e si sentì stordito.
Poi un sorriso gli spuntò sul viso e si strinse al compagno...
Forse era sbagliato, forse avrebbero tutti pensato male di quella storia, ma non gli importava. Questa volta non aveva intenzione di lasciarli vincere...