Sono proprio un idiota.
Perché? Perché mi sono fidato di mia madre, di mia sorella e, cosa ancora peggiore, di Zarbon?
"Oh, Tvunks, fidati, vimavvai estevefatto dalla bvavuva della mia collabovatvice..." mi aveva detto quella sadica carogna succhiasoldi.
E io, come un idiota, appunto, l'ho ascoltato. Ho litigato con Pan, la mia dolce Pannina, che voleva solo essere gentile e permettermi di indossare i pantaloncini corti, in estate. Le ho tirato talmente tante stramaledizioni per quella volta che aveva usato il silk epil, anziché la ceretta, che al solo pensiero di doversi risentire tutte le 'dolci' paroline che le avevo detto, ora si rifiuta categoricamente di farlo di nuovo...e mi ha mandato qui...da Zarbon...il migliore centro estetico dell'intero Universo.
Nel lettino a fianco al mio riconosco un attore famoso che, senza alcun imbarazzo, chiede alla ragazza che gli é stata assegnata, di depilarlo...proprio lííí?!? Ma é pazzo? Va bene che coi film che fa ha bisogno di essere..."presentabile"...ma non voglio essere presente quando inizierá il trattamento, approposito del quale, non mi sembra per niente preoccupato...buon per lui.
Per quanto mi riguarda io non sono preoccupato, di piú. Sono angosciatissimo. La ragazza che si deve occupare delle mie gambe é arrivata fischiettando Twisted Nerve (http://m.youtube.com/watch?v=E84OWq6z3IQ), gettandomi nel piú totale sconforto. É entrata nel camerino dove sono sdraiato prono ad aspettarla da qualche minuto e senza nemmeno salutarmi, si é messa a scaldare la cera, credo, dandomi le spalle. Fischietta allegramente quella dannata canzoncina che mi ricorda quel diavolo di film e penso:
"Ma cos'ho fatto di male per dover subire tutto questo? Sará meglio chiedere umilmente perdono a Pan e sperare che torni a torturarmi lei...questa proprio non mi dá fiducia...mi sembra cosí...cosí...fredda...e per nulla accomodante"
Fischietta...
Sento i passi avvicinarsi al lettino.
Credo abbia lo stesso paio di scarpe col tacco della simpatica infermierina monoculare del film da cui ha tratto il macabro fischiettio.
Appoggia la ciotola contenente il liquido caldo sul lettino, a fianco del mio piede sinistro, scottandomi leggermente la pelle della caviglia.
Scosto leggermente il piede, per non farlo ustionare del tutto, sperando che la cera non abbia la stessa temperatura della scodella in cui é contenuta.
Capisco che passeró i peggiori trenta minuti della mia vita quando la signorina, avvicinandosi a mio orecchio mi sussurra:
"Allora, sayan? Perché non ti sei sfilato i boxer? Pan ha pagato la ceretta completa, gambe e inguine...Ha detto che dovete andare al mare e sai...i peli viola che escono dal costume...non sono molto sexy..."
Mi passa un brivido lungo la schiena, per come mi é stato annunciato il mio destino.
La voce della ragazza é dannatamente famigliare e NON mi piace.
Sollevo la testa per capire chi puó essere cosí crudele da eseguire gli ordini vendicativi di Pan.
Quando la vedo, sgrano gli occhi e sul mio viso compare quella che credo sia la peggiore espressione di terrore che un uomo possa fare, tanto che la biondina mi dice:
"Non avrai mica paura, sayan...Io sono quella buona, ricordi? Non penserai che IO abbia qualche proposito di vendetta contro di TE perché il te stesso del futuro ha ucciso la me stessa del suo tempo, vero?" mi chiede con un tono di voce troppo ironico per non significare l'esatto contrario.
"C-C-C-18?" balbetto impaurito. Deglutisco aria, giusto quelle cinque o sei volte per riuscire a trovare il coraggio di smorzare il suo sorrisetto sadico e dirle:
"C18, NO! Non ho la minima intenzione di subire la stessa tortura di quel signore laggiú. Quindi togliti dalla testa che io possa spogliarmi piú di cosí e...e...e non schioccare le dita, sai? So che hai la fissa per i pelati, ma scordatelo di assecondare le manie esteriche di mia sorella e la vendetta di Pan, é chiaro? O vuoi che ti disintegri?"
"Hihihi, pensi di farmi paura, sayan?  Io sono un cyborg, se qualcuno mi programma per compiere una missione, non posso di certo modificare i miei 'ordini' per una cosí sciocca minaccia, ti pare?" mi risponde con indifferenza riprendendo in mano la ciotola della cera e sedendosi su uno sgabello a fianco al lettino, pronta a cominciare.
"Bene" le dico alzando un angolo della bocca e mostrandole un sorrisetto sadico degno di mio padre. Poi la guardo in quegli occhi glaciali, dello stesso colore dei miei e, sapendo di colpirla nel suo punto debole, continuo:
"Tu osa seguire gli ordini di Pan e io non ti pago, va bene cosí?"
Alza un sopracciglio facendo un'espressione divertita e mi dice sorridente:
"Mi ha giá pagato Pan!"
Sgrano gli occhi terrorizzati.
Sono spacciato.
Sta per togliermi i boxer quando l'ultima connessione neurale rimasta attiva nel mio cervello mi illumina la mente e mi fa dire l'unica cosa che la fa bloccare all'istante:
"NO! C18, ferma...ti pago, il doppio di quello che ti ha dato Pan, ok?"
"Pensi che io sia cosí poco professionale? Devo anche trovare una scusa da dire a Pan per non aver fatto il lavoro...Vorrá indietro i suoi soldi...e poi la soddisfazione mancata di 'torturare' un sayan...non so...
"Ok, ok...ho capito, ti dó il triplo, anzi, facciamo il quadruplo, cosí ti dimentichi anche che io sia stato qui e non dovró subire la presa per il cucú di Goten, appena lo verrá a sapere e la punizione di mio padre, per essermi fatto fare questo dal cyborg che lui non é mai riuscito a battere, ok?"
"Ok, come vuoi...solo gambe, allora?"
"Sí, per favore"
"Non ti lamenterai con Zarbon, vero?"
"Oh cava, ma dove la tvovo un'altva estetista bvava come te?" le dico sorridendole e imitando la voce di Zarbon facendole tornare il sorriso. Mi risistemo rilassato sul lettino e mi godo la bravura davvero eccezionale della mia torturatrice.
I migliori 400 € che io abbia mai speso...finora...