Una serie di sfortunati eventi
NejiTen Tribute.
Dedicata a Vale, Celiane4ever, la Ying e Yang più
grande che io conosca. <3
Mimi18
©
Masashi Kishimoto
©
“Neji Hyuuga che dà ripetizioni. Questo è
uno scoop! Come si chiama?”
“Tenten”
“È carina”
“Ma se l’hai vista di sfuggita!”
“Se piace all’irraggiungibile Neji
Hyuuga…” inneggiò Sasuke, lasciando la frase in sospeso, ma il senso del
discorso era comunque piuttosto chiaro.
Incontri, AtegeV alias Akami.
1. Il primo incontro non si scorda mai
[251 parole]
TenTen si sistemò un
ciuffo color cioccolato sfuggito dal chignon, borbottando su quanto fosse
noiosa la cerimonia di apertura. Ora che si trovava all’università, non pensava
che avrebbe dovuto ancora prendervi parte; l’unico aspetto positivo era
l’abolizione della solita [e pacchiana] divisa scolastica.
Sakura, accanto a lei, ed Ino di fronte,
continuavano a chiacchierare imperterrite, nonostante i numerosi sguardi
ammonitori degli svariati docenti: si stavano già facendo riconoscere, pensò
con rammarico.
«Ehi, Minnie, non trovi anche tu che quel
presidente sia fantastico?», domandò la biondina del gruppo accennando ad un
giovane e aitante ragazzo in piedi di fronte al microfono, che stava tenendo il
discorso di inizio anno.
TenTen arricciò il
nasino a punta in una brutta smorfia, ammirando però le spalle larghe ed il
fisico asciutto del giovane.
«Uhm. Non m’ispira per nulla.», sbottò
senza entusiasmo, avvicinandosi a sua volta all’orecchio dell’amica che,
piegando le labbra in un sorriso, ammiccò maliziosa.
«Io lo trovo il tuo tipo, Minnie.»
«Non dire cretinate, barbie, lui non...»
Ma TenTen non
riuscì a finire la frase. Sia lei che Ino si voltarono di scatto, le gote
arrossate e lo stomaco attorcigliato dalla vergogna a causa di centinaia di
occhi rivolti verso di loro.
«Scusate, se avete qualcosa da dire
potete venire qui.», Neji Hyuuga assottigliò lo sguardo, incrociando gli occhi
chiari con quelli di TenTen che, presa alla
sprovvista, borbottò una serie di scuse sedendosi poi con le braccia incrociate
e fulminando Ino.
«Il mio tipo, eh? Vai a farti una visita
dall’oculista, Barbie.»
2. Nel
posto sbagliato al momento sbagliato [334 parole]
C’erano tante cose che TenTen odiava, prima fra queste era il presidente
dell’associazione studentesca, Neji-guarda-che-bei-capelli-Hyuuga.
In una settimana TenTen
non aveva ancora scordato l’episodio della cerimonia d’apertura, ovviamente no,
e lei ed Ino erano state additate come “quelle pazze” tutte le volte che
mettevano piede nei corridoi fra una lezione e l’altra.
«Sai cos’è che non sopporto?», domandò TenTen ad una scocciata Ino Yamanaka intenta a limare le
sue [già perfette] unghie, sbattendo con forza lo zaino rosso fuoco sul tavolo
della mensa.
«Illuminami, tesoro, Neji Hyuuga?», la voce con cui Ino le rispose le dette sui
nervi; la bionda era felice di tutte quelle attenzioni, che avevano giovato
alle sue scappatelle notturne con un misterioso ragazzo di cui TenTen non aveva ancora scoperto il nome, inoltre era
sempre al centro dell’attenzione.
«Oltre a Neji-quanto-sono-figo-Hyuuga,
intendo. Il fatto che per iscriversi ad uno stupido club bisogna fare delle
prove! Insomma, non basta il fatto che fossi una titolare al liceo?», il tono
acido con cui lo disse fece sorridere Ino divertita; quando sollevò gli occhi azzurri,
però, sbiancò di colpo e TenTen inarcò un
sopracciglio, fraintendendo.
«Sicuramente è un’idea di
Neji-tutti-mi-amano-Hyuuga, non c’è dubbio. È pure membro del club,
maledizione!»
Ino boccheggiò un secondo, la lingua
lunga che la contraddistingueva sembrava seccata contro il palato, e la lima
che teneva stretta fra le mani era caduta a terra.
TenTen inarcò anche
l’altro sopracciglio, arrivando poi alla conclusione.
«Hyuuga è qui dietro.», non era una
domanda, quindi Ino non si prese nemmeno la briga di annuire, ma ebbe la
decenza di trattenere il fiato quando la castana si girò fino ad incontrare gli
adirati occhi bianchi del giovane.
«Questo è il calendario per le
selezioni.», sibilò sbattendo un foglio sul tavolo e, senza aggiungere altro le
voltò le spalle.
TenTen non fece nemmeno
a tempo a tirare un sospiro di sollievo che la voce canzonatoria di Neji Hyuuga
le arrivò dritta alle orecchie.
«Oh, sarò io a scegliere i membri della
nuova squadra, se t’interessa.»
3. Distrazioni
[355 parole]
«Andrà tutto bene, TenTen,
te lo prometto.», facile parlare per Sakura. Lei non doveva fare un provino a
cui capo vi era Neji-sono-un-tiranno-Hyuuga, che l’avrebbe sicuramente uccisa
in circostanze misteriose. No, se ne sarebbe stata in casa a studiare come al
solito, in compagnia di Naruto Uzumaki e Sasuke Uchiha, i suoi compagni di
corso.
Deglutì rumorosamente, aprendo poi di
scatto le porte verdognole della palestra e subito un forte odore di plastica e
gomma la colpirono al naso, facendole storcere la bocca per il disgusto.
«Sei qui per il provino?», le domandò
dolcemente una ragazza dai capelli corvini, sorridendole affabile e porgendole
un foglio. «Lo devi compilare inserendoci i tuoi dati. Io sono Hinata, la
manager del club.»
TenTen studiò a fondo
gli occhi della ragazza, così simili a quelli di Neji Hyuuga; molto meno
freddi, antipatici, ostili, ovviamente, ma della particolare sfumatura.
«Oh, sei venuta.», la nota delusa con cui
Neji si presentò di fronte ai suoi occhi la fece innervosire: la credeva una
vigliacca, per caso?
Schioccò la lingua contro il palato,
levandosi la felpa e mostrando la canottierina rossa con il numero nove
stampato in oro sulla schiena.
Tentò di ignorare il sorriso canzonatorio
sul viso [affascinante] di Neji Hyuuga e anche il braccio con cui circondava la
vita di Hinata. Tutte distrazioni, per lei..
«Dimmi cosa devo fare per entrare in
squadra.», sbottò senza entusiasmo la castana, afferrando un pallone dalla
cesta.
Neji assottigliò gli occhi,
allontanandosi con lei e spogliandosi a sua volta: TenTen
deglutì nel notare ancora una volta la perfezione del suo corpo.
«Se riuscirai a scartarmi sarai dentro.»
TenTen si morse il
labbro inferiore, lanciando la palla a Kiba Inuzuka, avvicinatosi con un
sorriso a trentadue denti. Quest’ultimo lanciò la palla al volo e la sfida ebbe
inizio.
«Tutto qui quello che sai fare?», domandò
con un sorriso malizioso il giovane, dopo quello che probabilmente doveva
essere il decimo canestro.
TenTen ringhiò,
cercando di ignorare la gente che li osservava a bordo del campo; fu con
riluttanza che decise di utilizzare la sua ultima risorsa.
Prendendo fiato gli si avvicinò con un
sorriso, iniziando a marcarlo.
4.
Distanza di sicurezza superata [247 parole]
Con le spalle al muro e il naso all’insù
ad un millimetro da quello dritto e perfetto di Neji Hyuuga TenTen
deglutì; sapeva benissimo di aver fatto una cosa assolutamente stronza quel pomeriggio, durante le selezioni, ma lui
le aveva chiesto di sorprenderlo, no?
«Che diavolo pensavi di fare?», sibilò
con la voce più terrificante che TenTen avesse mai
sentito in tutti i suoi diciotto anni di vita.
Portò le mani al petto del ragazzo,
tentando di spingerlo via, ma questi fece più pressione fino a sfiorarle i
seni.
«Nel basket pensi di risolvere tutto
così? Strusciandoti addosso alle avversarie?», domandò ancora, sempre più
vicino, sempre più bello, sempre più eccitante.
Scartarlo dopo aver fatto toccare ogni
parte intima del suo corpo era stata l’unica soluzione a cui era giunta, quel
pomeriggio: Ino non faceva che decantare che una donna può tutto con le armi
giuste, e TenTen aveva quelle armi.
Sbatté gli occhioni castani facendolo
distrarre per un secondo, prima di staccarsi da lui e tentare di correre via.
«E no, non ci pensare. Devi ancora
pagarla.»
TenTen, quando le
labbra di Neji Hyuuga sfiorarono le sue, pensò che non fosse male come
pagamento: certo, lui era un grandissimo [e bellissimo] stronzo, ma baciava
stra maledettamente bene.
«Per ora mi può bastare. Ricordati che
domani ci sono gli allenamenti.», disse come se nulla fosse, allontanandosi con
il solito passo e non guardandola nemmeno una volta in viso.
Per fortuna, pensò lei, toccandosi le
guance in fiamme.
5. Le
parole non servono [145 parole]
TenTen non si stupì
troppo quando si sentì afferrare da due mani maschili. Fu trascinata nell’aula
da cui, innocentemente, stava uscendo e si ritrovò bocca contro bocca con Neji
Hyuuga, senza nemmeno aver proferito parola.
Lasciò perdere il tonfo dei libri che
malamente le caddero a terra; ignorò bellamente il fatto che chiunque sarebbe
potuto entrare in quell’aula e coglierli in flagrante; l’unica cosa che non
ignorò fu la sensazione che le labbra [le mani, la pelle, il respiro] di Neji
le fecero provare, in quel mezzo minuto di passione.
«Non dovevamo vederci agli allenamenti?»,
domandò quando Neji la fece sedere senza troppo cerimonie su uno dei banchi.
«P-poi...la tua
ragazza...Hinata?», tentò ancora, ignorando il fatto che le sue coscie, sfiorate più volte dalle mani audaci di Neji, le
bruciavano da morire.
«Quella è mia cugina. E ora, per piacere,
sta zitta.», grugnì il ragazzo baciandola di nuovo ed ignorando [ancora] il
vociare oltre la porta.
TenTen per la prima
volta da quando l’aveva conosciuto non ribatté, si limitò ad assecondare i
gesti lenti delle sue labbra.
6. Pettegolezzi [278 parole]
Sasuke Uchiha sollevò gli occhi dal libro
di chimica avanzata che teneva stretto fra le mani, osservando incuriosito la
figura alta e slanciata di Neji Hyuuga entrare nella sala comune del dormitorio
maschile.
«Ehi, Neji, sbaglio o è la quinta volta
che torni dopo il coprifuoco?», domandò con malizia Kiba Inuzuka mettendo un
braccio intorno alle spalle del ragazzo che si divincolò seccato.
Naruto, seduto sul pavimento con il cellulare in mano e i libri
immancabilmente chiusi, rise sguaiato, Neji era in procinto di fulminarlo con
lo sguardo, ma vedendolo con le guance arrossate ogni qual volta osservasse il
display intuì che quello scoppio di euforia poteva essere causato,
fortunatamente, non dalla sua vicenda con Tenten… Che fosse per quella ragazza con cui parlava
a pranzo? Quella con i capelli dal colore impossibile? Non che gliene
importasse qualcosa, ovviamente, ma fece appena in tempo a pensarlo che subito
gli giunse alle orecchie una domanda inopportuna.
«Non sarà mica a causa di quella bomba
del club di basket, vero?», non fu tanto la curiosità di Kiba a far pulsare in
modo esagerato la tempia di Neji, quanto le sue parole.
Lo spinse con decisione, facendolo cadere
sul divano.
«TenTen.»,
proclamò Sasuke senza scomporsi, girando pagina. Hyuuga si passò una mano sul
viso, pronto agli schiamazzi dei compagni, prima di essere interrotto da
Shikamaru, che ancora non aveva preso parte alla conversazione.
«L’amica di Ino?»
Non seppe come, ma Neji Hyuuga per quella
sera riuscì a scampare la serie di [imbarazzanti] domande a cui gli altri
l’avrebbero sottoposto, un giorno.
Non poteva sapere che, dall’altro lato
del campus, qualcuno rientrava e veniva sommersa di domande dall’amica dai
chilometrici capelli biondi.
N/a
Premettendo che io non sapevo che oggi ci
fosse quella [bellissima] puntata, eccomi con una nuova NejiTen. *-*
Io non ho ancora compreso quanto sia
grande l’amore che provo verso questa coppia; mi piacciono in tutte le salse,
hanno un carattere che si può utilizzare in qualsiasi situazione, dalla più
comica alla più tragica. Come il NaruSaku, lo ShikaIno, il SasuHina
[ù_ù].
Per chi non l’avesse capito, è uno spin off di “Incontri” autorizzato dall’autrice.
Non sono riuscita a calcare sul SasuSaku,
è stato più forte di me. Ma non per questo voi dovete considerarla una
NaruSaku, Naruto potrebbe benissimo parlare con chissà chi. ù_ù
ShikaIno, invece, è stato decisamente
facile da inserire...ormai un accenno ci sta in tutte le mie Fic, cavolo.
Ringrazio con tutto il cuore Lele_91 [L’ele_crazy_tamagotchi], che
con una pazienza infinita mi ha accompagnato passo a passo per tutta la Fic. (_
_)
Un bacione a voi tutti!
Mimi.