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Autore: Shainareth    05/05/2015    6 recensioni
Lui si puntellò le mani sui fianchi e, accigliato, spiegò: «Volevo cercare di capire perché certi manga hanno tanto successo, così mi sono informato su quale trama avrebbe potuto interessarmi.»
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alexy, Armin, Dolcetta, Kentin
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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MANGA




«Sono seriamente indignato!»
   Fu con queste parole che Alexy ci raggiunse sulla rampa di scale dell’ultimo piano dell’edificio scolastico. Poiché fuori pioveva a dirotto e il cortile si era trasformato in un pantano, ci eravamo rifugiati lassù, poco dopo la pausa pranzo, accomodandoci sui gradini vuoti nella speranza di riuscire a stare per conto nostro senza che nessuno ci disturbasse.
   «Che è successo?» gli chiedemmo, stupiti dal vederlo tanto contrariato.
   Lui si puntellò le mani sui fianchi e, accigliato, spiegò: «Volevo cercare di capire perché certi manga hanno tanto successo, così mi sono informato su quale trama avrebbe potuto interessarmi.»
   «Davvero?» stentò a crederci Armin, fissandolo con aria divertita. «Credevo che preferissi altri passatempi…»
   «Ora ne ho la certezza», gli assicurò suo fratello.
   Nel tentativo di capirci qualcosa, gli domandai: «Non ne hai trovato neanche uno di tuo gusto?»
   «Oh, più di uno», mi sorprese Alexy. «Fra i tanti, nell’indecisione mi sono buttato su quello con i disegni che mi piacevano di più. Non l’avessi mai fatto!»
   «Perché?» azzardò a chiedergli Kentin.
   L’altro si piegò sulle ginocchia, accucciandosi sui talloni e poggiando gli avambracci sulle gambe. «Ebbene, c’era questo tizio, Hiroshi, che è da sempre alla ricerca dell’amore…»
   «Oddio, ti sei dato agli shoujo?» fu il commento disgustato di Armin.
   Alexy non si lasciò distrarre. «Non proprio», lo liquidò in un attimo, tornando poi a parlare del manga che aveva letto. «A questo Hiroshi tutte danno buca, così lui si sfoga col suo migliore amico, Tetsu, che invece è un gran donnaiolo.»
   «E che gli dà consigli su come rimorchiare, immagino», ipotizzò suo fratello, che evidentemente era rimasto affascinato dalla parola donnaiolo.
   «Tutt’altro», lo smentì subito Alexy. «Lo conforta soltanto, dicendogli di portare pazienza, di cercare di fare anzitutto chiarezza sui propri sentimenti e su se stesso, su ciò che vuole dalla vita.»
   «Tutta ‘sta filosofia solo perché nessuna gliela dà?»
   «Sempre poetico, tu…» osservai, fissando Armin senza sapere se essere seccata o, piuttosto, mettermi a ridere come stava facendo Kentin.
   «Scommetto che l’autore è donna», insistette quel disgraziato dagli occhi azzurri.
   Suo fratello scrollò le spalle. «Non ha importanza che sia uomo o donna», disse con disinteresse. «Il punto è un altro: anche in quel manga sembra che il sesso non conti.»
   Aggrottai le sopracciglia. «Cioè?»
   Alexy serrò le labbra con disappunto. «Dopo l’ennesimo insuccesso, Hiroshi torna a piangere da Tetsu, che questa volta lo consola anche a gesti.»
   Ci fu un momento di silenzio.
   Poi Armin osò: «Con una pacca sulla spalla o un virile abbraccio fra amici?»
   «L’abbraccio c’è stato», gli garantì l’altro. «Solo che non si sono fermati lì.»
   «Non voglio sapere il resto», commentarono in coro suo fratello e Kentin, mentre io fissavo Alexy con occhi vacui. Sul serio esisteva roba del genere?
   «Ma Tetsu non era un donnaiolo?» non mi trattenni dal chiedere.
   «Pare che la sua fosse solo una copertura», fu l’edificante spiegazione che mi fu fornita. «Ma non è tutto», ci avvertì Alexy. «Dopo aver fatto quel che ha fatto con il suo migliore amico, Hiroshi è sconvolto e capisce che anche a lui piace la zucchina
   «Ah», fu l’unica cosa che fuoriuscì dalle mie labbra, sentendomi vagamente a disagio.
   «Non è mica finita qui.»
   «Per me è più che sufficiente, te l’assicuro», borbottò Armin, preferendo recuperare la consolle portatile che aveva messo da parte, piuttosto che continuare ad ascoltare le gesta erotiche di Hiroshi e Testu.
   «A parte che, sinceramente, trovo assurda una coincidenza del genere…» considerò Alexy, riflettendo sulla faccenda e rivolgendosi direttamente a me, forse perché ero l’unica a dargli un minimo di attenzione. «È come se Kentin venisse da me perché tu non gliela dài e io lo consolassi facend…»
   «Non. Azzardarti. A. Dirlo.» lo interruppe con voce cavernosa il poveretto, sprizzando scintille da tutti i pori, mentre io mi facevo rossa per l’imbarazzo e Armin scoppiava a ridere.
   «Beh, ma che ne sai?» lo stuzzicò quest’ultimo, da brava carogna. «Potrebbe capitare.»
   «Ti assicuro di no!» insistette Kentin, alzando il tono della voce, divenuto perentorio, e battendosi il pugno sulla gamba.
   Alexy, comunque, non si lasciò turbare dal loro battibecco e continuò a parlarmi come se nulla fosse. «Capisci? La fanno troppo facile. Non è che uno si scopre gay dall’oggi al domani.» E se lo diceva lui, c’era da credergli. Inoltre pensai anche che, se Alexy fosse stato eterosessuale, non avrei potuto che essere lo stesso d’accordo con lui: sono argomenti talmente delicati, che non possono di certo essere trattati con una simile leggerezza.
   «E vuoi sapere qual è la cosa più assurda?» mi domandò, convinto che io volessi sentire il resto della storia. Sinceramente ne avrei fatto a meno, ma da brava amica tacqui e lo lasciai parlare. «Che poco dopo, spunta fuori che pure Akira, un altro loro compagno di classe, è votato al cetriolo.» Per lo meno, potevo essergli grata per le metafore innocue. «E così, nel giro di un niente, Hiroshi si trova conteso fra il suo migliore amico, Tetsu, e l’affascinante e bel tenebroso Akira.»
   «Che uomo di facili costumi…» sbadigliò Armin, iniziando finalmente a premere i pulsanti sulla consolle.
   «Quindi non ti è piaciuto?» chiesi con fare retorico ad Alexy, visto che gli altri due sembravano intenzionati a non curarsi della cosa.
   Lui scosse il capo con vigore. «Non ho mai letto un’idiozia più colossale», rispose convinto. «Perciò, ho deciso di chiudere qui la mia esperienza con i manga.»
   «Non essere così categorico. Forse hai solo letto quello sbagliato», provai a suggerirgli, cercando di fargli forza.
   «Ehi», mi riprese Kentin con aria annoiata, una guancia affondata contro la mano chiusa a pugno, il gomito sul ginocchio. «Non azzardarti a consolarlo come ha fatto Tetsu con Hiroshi.»
   Gli sferrai uno schiaffetto sulla gamba e Armin tornò a ridere. Quanto ad Alexy, invece, si decise ad assumere finalmente un’espressione meno cupa. «Senza nulla togliere alla nostra graziosa amica, non credo che cambierei comunque idea», disse a Kentin in tono allegro. «Ma, se vuoi, noi due potremmo testare ugualmente se le strampalate teorie dell’autrice di quel manga sono plausibili.»
   «Provaci», gli garantì lui, inalberandosi di nuovo per ovvi motivi, «e poi sarò io a testare su di te le sacre arti della scuola di Hokuto!»












Perdonate l'ennesima idiozia, ci pensavo stamattina e, ovviamente, non potevo tenerla per me. ♥
Grazie a tutti, un bacio e buon proseguimento di giornata!
Shainareth





  
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