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Autore: Mania    05/05/2015    3 recensioni
{ Raccolta di one-shot || SPOILER! Avengers: Age of Ultron || What if? }
{ Incest → Hint Maximoff!cest + Hint Visione/Wanda }
C A P. O1
[ A fatica riuscì a staccarsi dal fratello, a dividere il proprio sguardo da quello di Pietro, perché non bastava la logica a suggerirle che ora era fuori pericolo, che sarebbe stato bene, per convincerla di poterlo lasciare andare almeno per un po’, il tempo necessario a curarlo. Fu quando avvertì la presa di Clint Barton sulle sue spalle che si scostò definitivamente, prendendo coscienza di poter stare davvero tranquilla - era vivo e sarebbe stato bene. Lo sentiva.
«
Non sono niente senza di te» disse prima di lasciare che il lettino fosse fatto scivolare via, verso l’infermeria. ]
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Pietro Maximoff/Quicksilver, Visione, Wanda Maximoff/Scarlet Witch
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Incest, Spoiler!
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COSA ANGST CON LOKI
C A P I T O L O   O 1
“ I won't take the easy road




» C A P. O1 || Respirare


Era stato davvero morire.
In altre circostanze era andato vicino al morire, aveva visto il nero mantello di quella tetra dea, ne aveva avvertito le carezze lievi su di sé, ma mai ne era stato avvolto con tanta dolcezza malinconica.
Non li aveva mai testati in quel modo, prima d’allora, i poteri rigenerativi che possedeva – supervelocità in tutto e per tutto, anche nella guarigione. Di esperimenti per vedere quanto fosse rapido, fino a che punto potevano arrivare, gliene avevano fatti, ma con dei limiti – per non perdere la loro cavia, ovviamente, come avrebbero fatto altrimenti? Quindi era stata una sorpresa per Pietro stesso, una bella quanto inaspettata sorpresa, non c’era niente da dire, perché già si era abbandonato alla mestizia di quella morte che lei lo aveva sospinto nuovamente alla vita – da Wanda.
Wanda, già. Se ben ci rifletteva, era lei la ragione di quei nuovi respiri, la causa che lo aveva spinto a lottare per disfarsi di quel manto cosparso di riposo eterno. Da sempre collocata al centro del mondo noto e ignoto, tutto ciò che aveva compiuto era stato per lei e con lei, così anche nella morte non aveva potuto fare a meno di rivolgere a Wanda i propri pensieri. L’immenso dolore che le avrebbe causato, per non aver calcolato adeguatamente i tempi, e per quella consueta impazienza fusa ad avventatezza, priva di riflessione sulle conseguenze che l'avrebbero travolta rovinosamente – sua sorella, il suo centro.
«Stai fermo, ragazzino», Clint teneva una mano sul petto di Pietro per impedirgli di alzarsi da quando aveva ripreso debolmente coscienza. Non aveva creduto ai propri occhi all’inizio, pensando che fosse un’allucinazione dovuta alla propria di emorragia, un vaneggiamento crudele. Invece, appena si era accorto che – chissà come – non stava affatto sognando, si era alzato di scatto dai sedili sui quali si era steso, precipitandosi al fianco di Wanda china sul petto del fratello, chiamando i soccorsi e aiutando a trasportare Pietro all’interno per potergli prestare cure più adeguate. D’altronde, Maria Hill lo aveva detto che Pietro era in possesso di capacità rigenerative straordinarie, solo che non avevano pensato potessero spingersi fino a quel punto – con un lieve aiuto, da quando aveva ripreso coscienza, e forse anche prima.
«Ci hai fatto uno scherzo veramente di pessimo gusto. Ora pensa a stare giù», continuò Clint, cercando tra la folla gli altri compagni dopo il tremendo trambusto che aveva prodotto la città precipitando a terra – pioggia di sassi, case, acque e strade. Mai avrebbe pensato di assistere a qualcosa di tale portata – l’apocalisse, in versione ridotta.
«W-Wanda?!» continuò a chiamarla, perché Pietro non poteva stare fermo, nonostante non avvertisse il proprio corpo, nonostante la voce di Clint Barton gli arrivasse terribilmente lontana, proveniente da un’altra dimensione, nonostante la realtà attorno fosse cosparsa di una luce ovattata a renderla un luogo remoto, distante da quello in cui si sentiva ancora avviluppato – dentro gli ultimi angoli di quel mantello nero nel quale era caduto, inciampando.
Lei. Lei. Lei.
Sua sorella – doveva trovare la certezza che anche Wanda era salva. Le aveva promesso che sarebbe tornato a prenderla – come sempre –, e lui non possedeva alcun poteri mentale per conoscere le sue condizioni. Quindi era obbligato a scoprirlo da solo, subito, che non correva più pericoli, che ne sono usciti vivi, che sarebbero stati ancora insieme.
«Sta bene. Davvero. È qui con te. E starebbe meglio ti preoccupassi di non agitarti» lo rassicurò facendo spazio a Wanda, sospinta indietro dai primi soccorsi, ora tornava precipitosamente ad accorrere su quello che aveva creduto - temuto - essere il cadavere del fratello non appena Visione l’aveva riportata lì, salvandola dal crollo della città trasformata in meteora. Per quanto assurdo fosse, Clint aveva la stravagante certezza che fosse stata proprio Wanda a fare in modo che suo fratello tornasse, incrementando la portata dei poteri rigenerativi in possesso al ragazzo – era crollata su di lui, privata di qualsiasi volontà di continuare a sentire quel mondo ormai vuoto, piangendo senza rumore fino a quando le sue sopracciglia non si erano corrugate bruscamente, segnale dell’inizio di un nuovo impeto d’ira. Aveva solo scorto la saetta cremisi illuminarle gli occhi, prima che Pietro riprendesse miracolosamente a respirare, difficoltosamente. Poteva sbagliarsi, e comunque non gli interessava: che fosse merito dei poteri di guarigione di Pietro o quelli dalle potenzialità illimitate di Wanda, era il risultato finale a procurargli un alleggerimento delle fatiche quotidiane.
«P I E T R O!», l’urlo di Wanda quando si era accorta degli occhi vivi del fratello aveva fatto sussultare non solo chi stava attorno, nonostante lo stato di caos più totale e l’agitazione collettiva, ma anche se stessa - si era tirata indietro, come se la distanza potesse assicurarle di non star sognando. Fu solamente alla terza volta che lo chiamava furiosamente, che finalmente Pietro riuscì a udirla, non più sopraffatto dalla cacofonia indistinta e dal bagliore fastidioso a offuscargli udito e vista. Prima che Pietro potesse percepirne razionalmente la sua presenza, Wanda, con una felicità cieca, era precipitata nuovamente china su di lui per abbracciarlo con nuove lacrime a inondarle il volto – di gioia ad annegare quelle di dolore -, richiamando l’attenzione dei medici attorno a loro che prestavano cure ai sopravvissuti.
Sollecitata anche dalle parole dell’agente Barton, una dottoressa si era infine fatta largo per poter organizzare un supporto medico a Pietro, in modo che venisse trasportato d’urgenza in sala operatoria, con ancora la coscienza a metà tra il torpore della morte e il calore delle mani di Wanda.
A fatica riuscì a staccarsi dal fratello, a dividere il proprio sguardo da quello di Pietro, perché non bastava la logica a suggerirle che ora era fuori pericolo, che sarebbe stato bene, per convincerla di poterlo lasciare andare almeno per un po’, il tempo necessario a curarlo. Fu quando avvertì la presa di Clint Barton sulle sue spalle che si scostò definitivamente, prendendo coscienza di poter stare davvero tranquilla - era vivo e sarebbe stato bene. Lo sentiva.
«Non sono niente senza di te» disse prima di lasciare che il lettino fosse fatto scivolare via, verso l’infermeria.
E mentre spariva dietro una porta, Pietro le fece l’occhiolino prima di abbandonarsi al cuscino e alle mani esperte degli sconosciuti soccorritori. Poteva finalmente respirare, tornare a percepire la sensazione dell’ossigeno riempirgli i polmoni, dilatarli, fondersi con il sangue che veniva pompato nel cuore. Perse conoscenza, confortato dalla consapevolezza che quando si sarebbe ripreso, avrebbe trovato Wanda al suo fianco.

«Dai, vieni, dobbiamo occuparci anche di te» le mormorò Clint, continuando a tenerle una mano sulla spalla – un contatto per riscuoterla, farla tornare alla realtà, scollegarsi dalla mente del fratello. «Devi riposare.»
Solo in quel momento, dopo tanta disperazione, Wanda si concesse il piacere di respirare serenamente, come se tornasse a compiere quel semplice automatismo con una semplicità che le era stata estirpata nello stesso momento in cui aveva creduto alla morte di Pietro. Prese coscienza in quel momento della stanchezza, di tutta l’energia che aveva usato e di come le membra ne erano rimaste sfibrate, della sete che le bruciava la gola e di quanto desiderasse chiudere gli occhi per riposare.
Era ancora accanto lei, Clint, guidandola verso i posti più vicini, contraendo i muscoli del volto per tenere a freno le scosse di dolore causate della ferita al fianco. Si rese conto, Wanda, di quanto Clint si fosse premurato fino dalla fine degli scontri di prendersi cura di lei e del fratello, mettendo in secondo piano le proprie di condizioni. C’era un lieve senso di colpa a pervaderlo, per quel sacrificio compiuto da Pietro, che aveva pesato sul suo animo per minuti interminabili – eterni –; tuttavia avvertiva distintamente che anche senza tale atto d’eroismo a salvarlo, si sarebbe comunque preoccupato che ricevessero i soccorsi necessari.
«Anche tu.»
«Sì, ci riposeremo tutti assieme» assicurò Clint, passandosi prima una mano sul viso, quasi a voler levarsi via parte della spossatezza, per poi chiamare con un cenno uno degli infermieri che stavano passando di lì. Tornò a rivolgersi a Wanda, sorridendo con comprensione: «È stata una giornata lunga, ma è finita. Non vi dovete più preoccupare di nulla, qualsiasi cosa accada ora, avrete una casa
Non c’era necessità di chiedere spiegazioni, non sapeva come e in che modo quell’affermazione sarebbe divenuta realtà, ma percepiva chiaramente la sincerità di Clint.
Si limitò ad annuire, asciugandosi finalmente le lacrime secche dal volto.






M A N I A’ s  W O R D S
È che io proprio non posso accettare la morte di Pietro. Quindi, lunga vita ai What if?
Vidi il film proprio il 25 aprile, ma c'ho messo un po' a scrivere che di tempo non ne ho avuto molto! Comunque finalmente eccomi qui, con una mini raccolta di one-shot - saranno cinque -, e saranno tutte collegate, vari momenti dopo che Pietro si è salvato.
Mi sono rifatta in qualche modo ai fumetti - dato che nella saga di «House of M», Wanda riporta in vita Pietro. Visto che comunque nel film non è stato approfondito fino in fondo quali poteri siano nello specifico - le hanno attribuito anche una capacità telepate che, se non erro, non ha nei comics -, così ho pensato di inserire anche la sua abilità di modellare la realtà, fino a riscriverla - nello specifico ho ipotizzato potesse far rivivere Pietro usando le sue abilità come catalizzatori delle capacità rigenerative del fratello. Abilità rigenerativa che non credo fosse sino a tali punti nei comics, ma a cui hanno accennato nel film, dunque, la uso. Una via di mezzo, insomma.
La narrazione, qui, è un po' "confusionaria" all'inizio perché volevo dare proprio l'idea di caos e dispersione che si provano in circostanze terribili come queste. Spero che non sia eccessivamente caotico!!!
Ah, sì, poi ci saranno hint Maximoff!cest - eh, sì, incest, scusatemi, ma li shippo veramente troppo e ringrazio la Marvel per aver creato l'universo Ultimates dove sono canon! - e anche hint Wanda/Visione - che sono adorabili pure loro. Viva il multishipping♥
Il titolo della raccolta è un verso della canzone «My Silver Lining» di First Aid Kid!
E niente, Clint padre dell'anno, ovviamente!
Spero che vi piaccia, ringrazio in anticipo chiunque leggerà e se vorrete farmi sapere le vostre impressioni, non posso che essere felice di ciò!
Vi lascio il link alla mia pagina Facebook, dove a volte mi capita di postare le mie buone intenzioni ringuardo le fanfiction che raramente mantengo: Mania FB.
Buona apocalisse a tutti (cit.)♥


Mania



  
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