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Autore: piumafenice_99    06/05/2015    2 recensioni
Tratto dal testo:
Io, al contrario di molte altre fan, avevo avuto l'occasione di conoscere i miei idoli, conoscerli davvero. Vi starete chiedendo come. Beh, mio zio, che vive in America da molti anni, è amico stretto della famiglia di Carlos, quindi, ogni estate, quando andavamo a trovarlo, la passavo con lui e i suoi amici.
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Nessuna di noi ha un fidanzato, non perché siamo brutte, ma perché aspettiamo il ragazzo giusto, colui a cui donare veramente tutto il nostro cuore…
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Oggi è il giorno di San Valentino e lo passerò come ogni anno, ovvero: la sera a casa con le mie migliori amiche a guardare un film comico tra pop corn e chiacchere di ogni genere.
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Cosa riserverà per la nostra protagonista questo San Valentino? Qualcosa incasinerà i suoi piani?
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Logan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Valentine’s day
 
14 Febbraio, ore 10.30, Roma
 
-Allora, ora passiamo alla differenza tra cellule eucariote e procariote, la sapete?- chiese il professore di biologia alle due persone interrogate alla lavagna.
Loro si guardarono un attimo tra di loro e poi scossero la testa in segno di diniego, quindi il professore si rivolse a noi.
-Voi invece?-
Mi voltai a guardare i miei compagni…bene, silenzio assoluto.
Io sapevo la risposta, ma in quel momento non mi andava proprio di alzare la mano, così tornai a farmi i fatti miei: gomito piantato sul banco e palmo della mano che mi teneva la testa rivolta verso la finestra.
Sentii il professore sospirare rassegnato, dare lui la risposta e riprendere ad interrogare.
Ma sento che in tutto questo che sto dicendo manca qualcosa…giusto, dimenticavo di presentarmi. Io mi chiamo Valeria, ho 16 anni, frequento il liceo e vivo a Roma.
Ascolto ogni genere di musica, ma il mio preferito è il pop/rock. La mia band preferita? I Big Time Rush. E’ un gruppo composto da quattro ragazzi: Kendall Schmidt, Carlos Pena, James Maslow e Logan Henderson.
Io, al contrario di molte altre fan, ho avuto l’occasione di conoscere i miei idoli, conoscerli davvero. Vi starete chiedendo come. Beh, mio zio, che vive in America da molti anni, è amico stretto della famiglia di Carlos, quindi, ogni estate, quando andavamo a trovarlo, la passavo con lui e i suoi amici.
Si può dire che siamo cresciuti insieme, ho assistito ai loro successi e alle loro sconfitte, gratificandoli e confortandoli sempre.
Di tutti loro, Carlos, è quello con cui ho legato di più, il mio migliore amico.
Insieme parliamo di ogni cosa, ci confidiamo i segreti, lui sa tutto di me ed io so tutto di lui. Sa anche della cotta che ho per Logan da due anni a questa parte e ogni volta che ci sentiamo al telefono o ci vediamo mi dice sempre che dovrei dichiararmi, ma io gli rispondo ogni volta che non sono pronta.
Anche con gli altri ho davvero un buon rapporto, sono dolci, simpatici, carini e mi mancano davvero tanto…ma tornando a noi, oggi è il giorno di San Valentino e lo passerò come ogni anno, ovvero: la sera a casa con le mie migliori amiche a guardare un film comico tra pop corn e chiacchere di ogni genere.
Nessuna di noi ha un fidanzato, non perché siamo brutte, ma perché aspettiamo il ragazzo giusto, colui a cui donare veramente tutto il nostro cuore…
Ad interrompere i miei pensieri fu una leggera gomitata nelle costole da parte della mia compagna di banco, nonché una delle mie migliori amiche.
-Che c’è Susi?- le chiesi.
- Volevo sapere che film guarderemo stasera-
Ci pensai un attimo su e poi alzai le spalle.
- Mah non saprei, potremmo vederci “Tutti pazzi per Mary” oppure…- stavo per proporle una altra delle mie idee, ma qualcosa, o meglio qualcuno, mi bloccò.
Una voce, tra l’altro a me familiare, stava cantando Nothing Even Matters, accompagnata dal dolce suono di una chitarra.
Tutti in classe si zittirono, compreso il professore, e in un nano secondo eravamo tutti affacciati alle finestre, curiosi di sapere chi era.
Non appena vidi chi stava cantando trattenni il fiato.
Sentivo chiaramente i mormorii e i bisbigli sorpresi e gli urletti eccitati delle mie compagne.
Di sotto c’era Logan con un mazzo di rose rosse e, accanto a lui, un tizio con i capelli leggermente lunghi, che suonava la chitarra.
Quando i nostri sguardi si incontrarono mi sorrise, continuando però a cantare e senza staccare i suoi occhi dai miei.
Tutti erano in silenzio, godendosi quella dolce melodia che si stava diffondendo nell’aria.
Appena finì tutti applaudirono e la sua voce, nonostante il baccano, mi giunse chiara alle orecchie.
-Valeria Bianchi, vuoi essere la mia ragazza?- mi chiese facendo il gesto di porgermi il mazzo di rose, affinché fosse visibile a tutti.
Per la seconda volta quel giorno, il silenzio fece da padrone. Tutti i miei compagni si voltarono sorpresi e curiosi verso di me, impazienti di sentire la risposta.
Spalancai gli occhi, il mio cuore perse un battito e un sorriso enorme si fece largo sulle mie labbra.
Senza chiedere nulla al prof e dire una sola parola, mi catapultai fuori dalla classe e cominciai a correre per i corridoi. Scesi velocemente le scale. Volevo arrivare il prima possibile da lui.
Arrivai all’uscita e, sotto lo sguardo confuso dei bidelli, uscii nel cortile cercando Logan con lo sguardo.
Appena lo vidi cominciai a correre più veloce che potevo e lui, vedendomi, affidò i fiori al ragazzo che gli era accanto, per evitare che si rovinassero, e allargò le braccia verso di me.
Quando ormai ero solo ad un paio di metri di distanza, mi buttai letteralmente su di lui, che mi accolse fra le sue possenti braccia ridendo.
Lo strinsi e lui ricambiò la stretta affondando il viso tra i miei capelli castani e stringendomi forte al suo petto mentre sentivo gli altri battere le mani.
-Allora?- mi chiese divertito.
- Cosa?- domandai alzando la testa.
- Vuoi essere la mia ragazza?- chiese retorico sorridendo.
- Secondo te? Certo che sì!- risposi felicissima stringendolo forte e poggiando la testa sul suo petto per poi rialzarla cinque secondi dopo.
 Ci perdemmo ognuno negli occhi dell’altro, e pian piano ci facevamo sempre più seri.
Dai suoi occhi scesi giù, passando a scrutare attentamente ogni più piccola parte del suo viso, accorgendomi di alcuni particolari che non avevo mai notato prima.
Poi risalii agli occhi, sciogliendomi subito dopo…sembravano fatti di cioccolato fondente per quanto erano scuri, ma allo stesso tempo dolci…mi ci potevo specchiare dentro…poi passai alle labbra…così piccole e rosee…quanto avrei voluto baciarle…chissà che sapore avevano…
Sembrava che mi avesse letto nella mente, perché dopo neanche due secondi sentii le sue dita tirarmi su per il mento e poi le sue labbra sulle mie.
In quel momento era come se avessi raggiunto il paradiso, avevo completamente scollegato la mente e sentivo brividi percorrermi tutta la schiena…erano anni che agognavo quel bacio!
Le nostre labbra si muovevano in perfetta sincronia.
Sentii distintamente le urla dei miei compagni e quelle dei professori per azzittirli e farli tornare alla lezione.
Le sue mani scesero fino ai fianchi per poi stringerli delicatamente.
Istintivamente portai le mie mani tra i suoi capelli giocherellando con un ciuffo per poi spostarle dietro al suo collo e mettermi sulle punte, spingendo di più contro le sue labbra per approfondire il bacio e stringendomi a lui, per paura che potesse scomparire da un momento all’altro.
Ad un tratto sentii la sua lingua premere sulle mie labbra per chiedermi l’accesso.
Acconsentii dischiudendole. Le nostre lingue si trovarono subito prendendo a muoversi insieme, in una danza perfetta e armoniosa.
Ad un certo punto, però, mi dovetti staccare, di malavoglia, ormai a corto di fiato, per poi prendere un respiro profondo.
Lo guardai negli occhi e gli sorrisi.
-Il miglior bacio di tutta la mia vita- gli sussurrai a pochi centimetri di distanza.
- Vale lo stesso anche per me- rispose con lo stesso tono e ricambiando il sorriso.
Guardai oltre le sue spalle e notai che quello strano ragazzo se ne era andato…decisi di non dirgli nulla, per non rompere l’incantesimo…chissà perché ma avevo la strana impressione che qui ci fosse lo zampino di Carlitos.
Sorrisi ringraziandolo mentalmente…gli dovevo un enorme regalo e una scorta di corndog per almeno dieci anni!
-Perché sorridi?- mi chiese il mio ragazzo…suonava così bene dirlo!
Prima di rispondergli lanciai una occhiata alle mie spalle notando che gli altri erano tornati alle proprie lezioni abbandonando, scommetto con dispiacere, me e Logan.
-Nulla, tranquillo, stavo solo pensando a quanto fossi bello…- risposi con disinvoltura e giocherellando con i bottoni della sua camicia.
Risi vedendolo arrossire, anche se leggermente.
-Non ti avevo mai visto arrossire- gli feci notare divertita.
-C’è sempre una prima volta per tutto, no?- disse.
-E poi mi hai preso alla sprovvista- aggiunse difendendosi.
-Sì sì certo, come no- dissi abbassandomi per raccogliere il mazzo di rose che quel ragazzo mi aveva lasciato vicino.
Quando mi rialzai trovai Logan che mi fissava con attenzione.
-Che c’è?- chiesi leggermente in imbarazzo.
-Sei bellissima, lo sai?- mi chiese.
Arrossii fino alla punta dei capelli.
-Grazie…- risposi balbettando.
-Anche quando arrossisci- aggiunse dolcemente prendendomi per mano.
Io non dissi nulla e continuai a guardarlo…non poteva essere tutto vero…doveva essere per forza un sogno!
Così ritrassi la mano da quella di Logan e mi diedi un pizzicotto sul braccio.
-Ma che fai?- mi chiese divertito.
-Niente, credevo fosse un sogno, così mi sono data un pizzico, sai, per svegliarmi…- dissi in imbarazzo.
Lui mi guardò un attimo e poi iniziò a ridere di gusto.
-Non è un sogno- mi disse una volta calmate le risa.
Non mi diede neanche il tempo di ragionare su quello che aveva detto che mi baciò una seconda volta per poi staccarsi poco dopo.
Aprii gli occhi e lui era ancora davanti a me.
-Allora, ora sei convita?- mi chiese divertito.
Annuii con la testa e poi sorrisi raggiante.
-Ci vediamo dopo scuola? Che ne dici?- mi propose riprendendomi per mano e camminando lungo il cortile.
-Certo, mi sembra perfetto- risposi.
-Almeno la sera la passi con le tue amiche- aggiunse.
-Se vogliamo stare insieme anche stasera non ci sono problemi, posso avvisarle se vuoi- dissi.
-Tranquilla, stasera stai con loro, almeno vi divertite un po’…e poi, tranquilla, abbiamo tutto il tempo per stare insieme-
-Come? Non devi tornare a Los Angeles?- gli chiesi.
-No, Gustavo dopo il tour ci ha dato un periodo di pausa, non vuole vederci per un po’…quindi posso stare con te-
-E la tua famiglia?- chiesi preoccupata. Non volevo che trascurasse la famiglia per me.
-Non preoccuparti, per questo non c’è problema…ho una zia che si è trasferita qui e domani ci raggiungerà tutta la mia famiglia, tanto c’è posto, zia ha una casa grande- rispose.
Oddio! Che bella notizia! Dire che era felice era poco! Ero al settimo cielo!
-Oddio che bello! Sono così contenta!- gli dissi felicissima.
-Anch’io piccola, anch’io-
-Ora su, vai in classe, altrimenti ti perdi anche la quarta ora- mi disse lasciandomi un delicato bacio sulle labbra.
-Ci vediamo dopo- aggiunse sorridendo mentre mi allontanavo.
-Certo, a dopo- risposi salendo la gradinata che mi portava all’ingresso.
Percorsi il tragitto che mi separava dalla classe con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia e rientrai in aula con la stessa espressione.
I miei compagni mi lanciarono una occhiata carica di curiosità, volevano sapere tutto.
L’insegnate di inglese mi guardò, notò il mazzo di rose e mi sorrise comprensiva.
-Che bei fiori! Ora vai a posto, potrai rispondere dopo alle domande che sicuramente i tuoi compagni vorranno porti- mi disse.
-Certo prof, vado subito- risposi senza smettere di sorridere per poi dirigermi verso il mio posto accanto a Susanna e poggiare i fiori sul banco.
-Dopo mi racconti tutto eh- disse con tono malizioso.
-Ovviamente, sai che non potrei mai privarti di una così succulenta news- dissi sorridendole divertita.
Anche lei mi sorrise, e poi tornammo alla spiegazione della professoressa.
Non vedevo l’ora che queste due ore di lezione volassero per poter riabbracciare il mio Loggie Bear.
Ma in fin dei conti ora avevo un ragazzo tutto mio.
Sorrisi pensando a lui…ora nulla era così importante…
 
 
 
Angolo dell’autrice:                                                                                                                                                                                             Ciao a tutte ragazze! Sono tornata con una nuova storia! One shot questa volta :)                                                                           
Allora, inizio con il dire che so che il periodo non è quello di San Valentino, che tra l’altro è già passato da un pezzo…ma mi è venuta l’idea e  ho cominciato a scrivere! Spero vi sia piaciuto!                                                                                                                                                         Beh, che dire? Ci vediamo alla prossima!                                                                                                                                                           Un bacio,


Diana :)
 
 
 
 
   
 
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